Il Ritiro 1972: differenze tra le versioni

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Nell' [[agosto]] [[1972]] la Lazio parte per il ritiro di [[Pievepelago]].
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[[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] si ritrova una squadra profondamente cambiata rispetto all'anno precedente, e il suo primo pensiero è quello di far amalgamare i nuovi con i vecchi giocatori e dare un gioco credibile.
[[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] si ritrova una squadra profondamente cambiata rispetto all'anno precedente, e il suo primo pensiero è quello di far amalgamare i nuovi con i vecchi giocatori e dare un gioco credibile.
L'impresa è ardua, perchè le prime uscite non sono confortanti, e la compagine biancazzurra non riesce ad avere un gioco fluido, con i giocatori che si trovano spesso nella stessa area di gioco ostacolandosi.
L'impresa è ardua, perchè le prime uscite non sono confortanti, e la compagine biancazzurra non riesce ad avere un gioco fluido, con i giocatori che si trovano spesso nella stessa zona di gioco ostacolandosi.
Gli esperimenti proseguono fino al ritorno a Roma, ma solo poco prima dell'inizio del campionato, e dopo la disastrosa prova in [[Coppa Italia]], il mister riesce a trovare la quadratura del cerchio spostando [[Martini Luigi|Martini]] in difesa, e facendo avanzare [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] in avanti, con [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] in copertura di centrocampo.
Gli esperimenti proseguono fino al ritorno a Roma, ma solo poco prima dell'inizio del campionato, e dopo la disastrosa prova in [[Coppa Italia]], il mister riesce a trovare la quadratura del cerchio spostando [[Martini Luigi|Martini]] in difesa, e facendo avanzare [[Frustalupi Mario|Frustalupi]], con [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] in copertura di centrocampo.
[[Categoria:Avvenimenti|Il ritiro 1972]]
[[Categoria:Avvenimenti|Il ritiro 1972]]

Versione delle 15:23, 8 giu 2008

Nell' agosto 1972 la Lazio parte per il ritiro di Pievepelago. Maestrelli si ritrova una squadra profondamente cambiata rispetto all'anno precedente, e il suo primo pensiero è quello di far amalgamare i nuovi con i vecchi giocatori e dare un gioco credibile. L'impresa è ardua, perchè le prime uscite non sono confortanti, e la compagine biancazzurra non riesce ad avere un gioco fluido, con i giocatori che si trovano spesso nella stessa zona di gioco ostacolandosi. Gli esperimenti proseguono fino al ritorno a Roma, ma solo poco prima dell'inizio del campionato, e dopo la disastrosa prova in Coppa Italia, il mister riesce a trovare la quadratura del cerchio spostando Martini in difesa, e facendo avanzare Frustalupi, con Re Cecconi in copertura di centrocampo.