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=== 29 Aprile 1998: è Coppa Italia. E l'aquila spicca il volo === |
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''Il racconto di un'altra finale allo stadio Olimpico e di una Coppa Italia che arriverà dopo 40 anni [[24_settembre_1958_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Fiorentina_1-0|dalla prima]] e a 24 dallo [[Domenica_12_maggio_1974_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Foggia_1-0|scudetto]] conquistato con [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]]. Il segno concreto di un'ascesa che, di lì a poco, porterà la S.S. Lazio nell'olimpo del calcio italiano e mondiale e firmata, nel suo epilogo vittorioso, anche dall'[[Alessandro_Nesta|uomo]] che ne sarà l'indimenticato capitano.'' |
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''E' una giornata che entra di diritto nella storia delle stracittadine romane, questa vigilia di Pasqua all'Olimpico. Mai prima d'ora, infatti, la Lazio aveva sconfitto la Roma in Campionato marcando 4 reti. Mentre Francesco Totti, capitano della compagine romanista, conferma il proprio poco invidiabile primato di calciatore giallorosso con più sconfitte all'attivo nei derby. Sono ben dodici, infatti, gli scontri con la Lazio che lo hanno visto uscire di campo battuto. La cronaca, gli aneddoti e la rassegna stampa e fotografica, nelle pagine di LazioWiki.'' |
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'''LAZIO:''' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Grandoni Alessandro|Grandoni]] (50' [[Gottardi Guerino|Gottardi]]), [[Nesta Alessandro|Nesta]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Fuser Diego|Fuser]], [[Venturin Giorgio|Venturin]], [[Jugovic Vladimir|Jugovic]], [[Mancini Roberto|R.Mancini]] (88' [[Lopez Giovanni|G.Lopez]]), [[Nedved Pavel|Nedved]] (92' [[Marcolin Dario|Marcolin]]), [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]]. A disp.: [[Ballotta Marco|Ballotta]], [[Rambaudi Roberto|Rambaudi]]. All. [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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'''MILAN:''' Rossi, Daino, Desailly, Costacurta, Maldini, Ba (67' Ganz), [[Albertini Demetrio|Albertini]], Donadoni, Ziege, Savicevic (31' Kluivert 50' Maini), Weah. A disp.: Taibi, Cruz, Cardone, Maniero. All. Capello. |
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'''LAZIO:''' [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]], [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] (74' [[De Silvestri Lorenzo|De Silvestri]]), [[Siviglia Sebastiano|Siviglia]], [[Rozehnal David|Rozehnal]], [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]], [[Brocchi Cristian|Brocchi]], [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]], [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]], [[Foggia Pasquale|Foggia]] (80' [[Mauri Stefano|Mauri]]), [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] (65' [[Rocchi Tommaso|Rocchi]]), [[Pandev Goran|Pandev]]. A disp.: [[Carrizo Juan Pablo|Carrizo]], [[Diakite Mobido|Diakite]], [[Dabo Ousmane|Dabo]], [[Meghni Mourad|Meghni]]. All. [[Rossi Delio|Rossi]]. |
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'''Arbitro:''' Sig. Treossi (Forlì). |
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'''ROMA:''' Doni, Motta, Mexes, Panucci, Riise, Brighi (65' Tonetto), De Rossi, Pizarro (89' Taddei), Perrotta (55' Menez), Julio Baptista, Totti. A disp.: Artur, Loria, Diamoutene, Cassetti. All. Spalletti. |
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'''Marcatori:''' 46' [[Albertini Demetrio|Albertini]], 55' [[Gottardi Guerino|Gottardi]], 58' [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] (rig), 65' [[Nesta Alessandro|Nesta]]. |
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'''Arbitro:''' Sig. Morganti (Ascoli Piceno) - Guardalinee Sigg. Stefani e Faverani - Quarto Uomo Sig. Mazzoleni. |
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'''Note:''' ammoniti Rossi per comportamento non regolamentare, Daino, Kluivert e Weah per gioco falloso, Ganz per proteste. Espulsi [[Fuser Diego|Fuser]] e Desailly all'80' per reciproche scorrettezze. |
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'''Marcatori:''' 2' [[Pandev Goran|Pandev]], 4' [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], 10' Mexes, 58' [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]], 80' De Rossi, 85' [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]]. |
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'''Spettatori:''' 64.189 per un incasso di Lire 3.417.140.000. |
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'''Note:''' giornata calda, terreno perfetto. Espulsi Spalletti (allenatore [[Roma AS|A.S. Roma]]) e [[Tare Igli|Tare]] (dirigente S.S. Lazio) per comportamento non regolamentare nell'intervallo, Panucci per doppia ammonizione, Mexes e [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]] per reciproche scorrettezze. Ammoniti De Rossi per proteste, Pizarro, [[Brocchi Cristian|Brocchi]] e [[Mauri Stefano|Mauri]] per gioco scorretto, [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] e Mexes per comportamento non regolamentare. Recuperi: 2' p.t., 5' s.t. Squadre con il lutto al braccio. Osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo il [[6 aprile]]. Presente in tribuna l'ex [[Campione d'Italia]] [[2000]], [[Salas Melinão José Marcelo|Marcelo Salas]]. Incidenti fra opposte tifoserie durante e dopo la gara, con arresti delle Forze dell'Ordine. |
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Dopo quarant'anni dal primo successo in questa competizione, la Lazio festeggia la sua seconda [[Coppa Italia]] dopo una gara palpitante e drammatica, risolta con un secondo tempo da accademia del calcio. Il [[Milan AC|Milan]], annichilito dalla furia biancazzurra, dopo essere passato in vantaggio con [[Albertini Demetrio|Albertini]], viene tramortito da tre gol in rapida sequenza ([[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] su rigore e [[Nesta Alessandro|Nesta]]), sbriciolato, annichilito. E l'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]], con [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] issato in trionfo dai suoi giocatori, libera la sua gioia repressa dopo 24 anni dall'ultimo trionfo marcato [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] e i suoi ragazzi. |
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'''Spettatori:''' 60.000 circa. |
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Le squadre si affrontano con il 4-4-2 speculare delle due formazioni, con i rossoneri più disposti a modellarsi talvolta in qualcosa di simile a un 5-3-2, a volte in un 4-5-1. Evidente come i rossoneri applichino un calcio di estrema cautela, idealmente raggrumandosi attorno all'unico gol dell'andata, a quel provvidenziale ruggito di Weah che, a tempo scaduto, condizionò la sfida di [[Stadio San Siro - Milano|San Siro]]. Del resto Capello, dovendo rinunciare a Boban e Leonardo, si affida a uno schieramento prudente, utilizzando Ziege a sinistra ma soprattutto affiancando in attacco Savicevic a Weah. |
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Peccato che il Genio, seguito con trepidazione da Silvio Berlusconi in tribuna, vada in tilt pure stavolta. Dopo mezz'ora, difatti, serve cambiare: via libera a Kluivert, dunque, anche se in avvio di ripresa toccherà pure a lui lasciare il campo, vittima egli stesso di problemi muscolari. La Lazio, dal canto suo, patisce un paio di assenze pesanti, [[Chamot Josè Antonio|Chamot]] in difesa (dentro [[Grandoni Alessandro|Grandoni]]) e [[Boksic Alen|Boksic]] in attacco. E' l'opportunità che [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]] attendeva per lasciare il segno in quella che potrebbe essere una delle sue ultime apparizioni in maglia celeste, ma la partita è tutt'altro che di semplice soluzione. I romani sono infatti preda di un dilemma che è soprattutto strategico: attaccare per rimontare l'handicap di partenza, senza però esporsi troppo. |
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Dopo tre sconfitte consecutive la Lazio resuscita nel [[Derby|derby]] capitolino battendo i cugini giallorossi per quattro reti a due dopo una partita che ha regalato molte emozioni al pubblico dell'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]]. La giornata è calda ed il terreno in ottime condizioni, ma le motivazioni con le quali le due formazioni si presentano alla gara sono di natura opposta perché se da un lato la [[Roma AS|Roma]] cerca di rimontare i punti che la distanziano dal quarto posto (utile per l'ingresso nella prossima [[Champions League]]), dall'altro la Lazio è reduce da un periodo poco felice, culminato nel ritiro (forse punitivo) a Norcia, in Valnerina. |
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Una tattica fondamentalmente attendista, pertanto, che si contrappone a quella del [[Milan AC|Milan]]. Non è un caso che nel primo tempo le occasioni palpitanti siano soltanto un paio, tra l'altro equamente suddivise. Comincia la Lazio al 20', sfruttando un lancio lungo di [[Fuser Diego|Fuser]] che [[Nedved Pavel|Nedved]], "protetto" da [[Mancini Roberto|Mancini]], scarica a rete costringendo Rossi al miracolo ravvicinato. Il [[Milan AC|Milan]] al 40', ci prova con Weah che gira alto un assist di Ba, a sua volta messo in movimento da Donadoni. A sbloccare la situazione di stallo servirebbe la rete di una delle due formazioni. |
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Il clima, inoltre, risente almeno all'inizio, della tragedia che ha colpito all'inizio della settimana la provincia e la città dell'Aquila. Le due squadre, unitamente alla terna arbitrale, si mischiano a centrocampo nel minuto di silenzio che tutto lo stadio tributa alle vittime del sisma che ha colpito l'Abruzzo. |
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E il gol lo firma [[Albertini Demetrio|Albertini]] su punizione, al primo minuto del secondo tempo, anche grazie a una impercettibile deviazione di [[Nedved Pavel|Nedved]] in barriera. L'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] è gelato, il settore dei supporters rossoneri esulta. A questo punto [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] decide di richiamare [[Grandoni Alessandro|Grandoni]] per [[Gottardi Guerino|Gottardi]], ed è questa la mossa vincente che serve ai romani per liberarsi dalle proprie paure. |
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La Lazio si schiera con il 4-4-2 con la coppia d'attacco [[Pandev Goran|Pandev]]-[[Zarate Mauro Matias|Zarate]] supportata da [[Foggia Pasquale|Foggia]] e [[Rozehnal David|Rozehnal]] torna in difesa, mentre il tecnico giallorosso sceglie Perrotta e Baptista per coadiuvare Totti in attacco, mentre piazza in mezzo Brighi affiancato da De Rossi e Pizarro. La Lazio parte subito bene: passano poco meno di due minuti ed i biancocelesti conquistano un calcio d'angolo molto contestato dai romanisti che vedono la palla toccata per ultimo da [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] dopo un recupero di Mexes. L'arbitro, nonostante le proteste, assegna ugualmente il tiro dalla bandierina ed i biancocelesti sono abili a batterlo velocemente, con [[Brocchi Cristian|Brocchi]] che scodella al centro un cross che giunge sul secondo palo e [[Pandev Goran|Pandev]], pronto al volo di sinistro, piazza la palla all'angolo opposto battendo Doni e fermando il digiuno di reti laziali a meno di trecento minuti. |
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In undici minuti la Lazio ribalta infatti la situazione, segna tre gol e colpisce anche un palo, annichilendo il [[Milan AC|Milan]]. Al 55' da [[Mancini Roberto|Mancini]] a [[Gottardi Guerino|Gottardi]] che, in anticipo su Maldini, firma il pareggio; tre minuti dopo [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] trasforma il rigore concesso da Treossi perchè Maldini frana su una scatenatissimo [[Gottardi Guerino|Gottardi]]. Lo stadio comincia a crederci e i tifosi laziali iniziano a tifare all'unisono compresa la Monte Mario sempre molto pacata. |
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Neanche due minuti dopo la Lazio raddoppia: da un fallo laterale, la sfera giunge a [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], solite serpentine dell'attaccante argentino e tiro in diagonale da fuori area che non lascia scampo a Doni. E' la rete del 2-0 che fa scoppiare di gioia lo stadio di fede laziale. La [[Roma AS|Roma]] accusa il colpo ma piano piano riesce a riprendere in mano la gara, forse aiutata anche dalla Lazio che sembra tirare i remi in barca per il risultato sin qui conseguito. I giallorossi, infatti, si rendono pericolosi con Panucci e Baptista, ma [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] nega la rete. Al 10', su un corner, Baptista schiaccia la palla in area ed il giovane portiere biancoceleste nulla può sulla battuta ravvicinata di Mexes che porta la [[Roma AS|Roma]] sul 2-1. |
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Al 62' l'imprendibile [[Gottardi Guerino|Gottardi]] offre a [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]] un ghiotto pallone per il destro: palo pieno, ma è solo il preludio all'apotesi. E' infatti il 65': su angolo battuto da [[Jugovic Vladimir|Jugovic]], [[Mancini Roberto|Mancini]] corregge di petto in mezzo all'area, [[Negro Paolo|Negro]] colpisce a botta sicura, Rossi a terra non trattiene e [[Nesta Alessandro|Nesta]], in scivolata, appoggia in rete. E' un uragano, una bolgia indescrivibile quando il difensore-gioiello biancazzurro va a festeggiare sotto la curva nord. Un ecatombe quella che si abbatte sul [[Milan AC|Milan]], proprio quando Capello, perduto Kluivert, ritiene di innervare il centrocampo affidandosi a Maini. Disastro totale, correzione di rotta obbligata con Ganz per Ba, nervosismo, sussulti di pura sopravvivenza (una punizione di Ziege toccata in volo da [[Marchegiani Luca|Marchegiani]]) e poco altro. La [[Coppa Italia]] della Lazio è meritata, sugli spalti le nuove generazioni di tifosi piangono di gioia quando [[Fuser Diego|Fuser]] alza il trofeo al cielo. E nella notte la città si colora di biancazzurro con clacson e bandiere al vento. Piazza del popolo invasa dai cortei festanti come non accadeva da tanti, troppi, anni. |
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La rete segnata galvanizza gli uomini di Spalletti che sovente cercano l'appoggio su Baptista capace di sovrastare, sulla destra, [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]]. I giallorossi si fanno nuovamente minacciosi dalla parte di [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] in almeno in paio d'occasioni, con Baptista che, di testa, coglie il palo con De Rossi che non riesce a ribattere e con Brighi che, dopo una ribattuta, scaglia un tiro violento intercettato quasi sulla linea di porta e deviato in corner da [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]]. La Lazio prova a ripartire in azioni di contropiede ma lo fa in maniera velleitaria: sia [[Pandev Goran|Pandev]] che [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] sono un po' troppo lasciati soli in avanti. La Lazio si rivede su calcio di punizione a pochi secondi dal fischio finale del primo tempo, con [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]] che scaglia un tiro che finisce di poco a lato alla sinistra dell'estremo difensore giallorosso. |
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'''Fonte:''' Corriere della Sera |
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La ripresa, atteso il risultato sin qui maturato, lascia presupporre un secondo tempo di passione per la Lazio. Infatti, tolte le due marcature, i giallorossi hanno dato una migliore impressione, specie nella reazione alle reti di svantaggio. Quando le squadre tornano in campo per dar vita alla seconda frazione di gioco, sulla panchina romanista non compare più Luciano Spalletti che, si scoprirà dopo, è stato espulso dal direttore di gara per una lite scoppiata nel tunnel che conduce agli spogliatoi unitamente a [[Tare Igli|Igli Tare]]. |
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La Lazio però riparte con un piglio diverso rispetto a come aveva chiuso il primo tempo: la formazione biancoceleste, infatti, è più aggressiva e si porta più avanti per cercare di creare pericoli alla porta di Doni. La [[Roma AS|Roma]] sostituisce Perrotta con Menez e questo permette alla Lazio di spaziare meglio in avanti. Al 56' una magistrale azione di contropiede non è finalizzata al meglio da [[Pandev Goran|Pandev]] che, pur solo, spara sul portiere giallorosso. Ma la Lazio colpisce ancora al 58': un cross di [[Foggia Pasquale|Foggia]] dalla destra vede svettare dal limite dell'area piccola la testa di [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] che segna la rete del 3-1. Lo svizzero, alla sua prima rete stagionale, corre sotto la Nord impazzita di gioia. |
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Pochi minuti più tardi la [[Roma AS|Roma]] resta in dieci uomini quando Panucci commette fallo su [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], sfuggito alla marcatura del giallorosso, e battibecca con [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]]. Entrambi i calciatori vengono ammoniti da Morganti e per il difensore romanista è il secondo cartellino giallo che vuol dire espulsione. Spalletti manda in campo Tonetto al posto di Brighi e [[Rossi Delio|Delio Rossi]] sostituisce [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] con [[Rocchi Tommaso|Tommaso Rocchi]]. La partita, tuttavia, si incattivisce e Morganti, al 75', è costretto ad espellere Mexes e [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]] a causa di una lite che rischia di degenerare. All'80' la [[Roma AS|Roma]] accorcia le distanze: una punizione di Pizarro è toccata di testa da De Rossi che manda in rete la sfera del 3-2. |
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La speranza dei giallorossi ridotti in nove di pareggiare i conti, dura però meno di cinque minuti perché [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]], dopo aver ricevuto la palla direttamente da [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] in difesa, fugge con un'azione solitaria fino al limite dell'area romanista e lascia partire un tiro di destro molto angolato che si infila nell'angolino basso opposto alle spalle di Doni. E' la rete che mette fine alla gara che la Lazio vince per la gioia dei propri tifosi. Per i giallorossi, che con questa sconfitta vedono allontanarsi il quarto posto, da segnalare il record negativo del proprio capitano Francesco Totti, giunto alla dodicesima sconfitta nelle stracittadine romane, mentre per i biancazzurri è il record del maggior numero di reti segnate alla Roma in una gara di [[Campionato]]: quattro. Non era mai successo negli 82 anni del "[[Derby|derby]] del Cuppolone". |
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Il post partita è comunque "pepato": ''"A fine primo tempo sono andato a parlare con Morganti di un episodio avvenuto al 15'"'', dice Spalletti a Sky. ''"Ricordo che Morganti è lo stesso arbitro che l'anno scorso diede alla Lazio un rigore per un fallo di Juan, espulso per questo, su [[Bianchi Rolando|Bianchi]]. Io gli ho ricordato quell'episodio, gli ho detto che è stata fatta una differenza perché anche in questo caso era vicino all'azione e ha visto tutto, in quel momento è venuto [[Tare Igli|Tare]] a discutere e gli ho chiesto cosa volesse. Morganti, poi, ci ha giustamente cacciati entrambi. [[Tare Igli|Tare]] non sapeva cosa stessi dicendo all'arbitro che, peraltro, sa difendersi da solo ed è venuto a discutere"''. |
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Il dirigente laziale così ribatte: ''"Ho visto tutti i giocatori della [[Roma AS|Roma]], con Spalletti in testa, lamentarsi con l'arbitro. Ho detto al tecnico che questo non è corretto e da lì è partita una frase molto amichevole di Spalletti verso di me che ha acceso tutto il resto"''. Il tecnico giallorosso all'inizio glissa sul contenuto della frase ma [[Tare Igli|Tare]] lo incalza: ''"Non sei un uomo se non dici la verità"''. ''"Ti ho detto di mettere il dito da un'altra parte"'', dice Spalletti spiegando meglio stavolta la frase che ha fatto scaturire le due espulsioni. ''"Tu sei partito da venti metri col dito puntato, me l'hai messo sul naso e sei un bugiardo perché davanti a Morganti c'ero solo io. Poi ci siamo dati la mano davanti a dieci persone"''. |
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[[Kolarov Aleksandar|Aleksandar Kolarov]] sulla partita: ''"Speriamo sia la gara della svolta così come lo fu per la [[Roma AS|Roma]], che vinse il [[Derby|derby]] d'andata e poi andò molto bene"''. Sulla rete del 4-2 che ha messo al sicuro il risultato: ''"Ho saltato due uomini in velocità, poi ho guardato Doni, ho capito che aspettava il mio tiro da una certa parte, allora ho provato col destro a metterla sul palo lontano. Mi è riuscito e sono stato pure fortunato perché non l'ho presa benissimo. Dedico questo gol al mio popolo. Era un risultato che ci voleva. È una vittoria molto importante, ottenuta col cuore, perché questa squadra merita di andare in Europa"''. |
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[[Foggia Pasquale|Pasquale Foggia]]: ''"E' stata una partita perfetta e vincere il [[Derby|derby]] così è il massimo. Questo [[Derby|derby]] l'abbiamo preparato bene, con il piglio e la grinta giusta. La svolta probabilmente c'è stata in quei primi 4' all'inizio. Adesso dobbiamo continuare così, a Genova e nella semifinale di ritorno della [[Coppa Italia]] con la [[Juventus FC|Juve]]. Questa partita ha dimostrato che non siamo quelli delle tre sconfitte consecutive e che col sacrificio di tutti si può andare lontano."'' Sull'eccessivo nervosismo il giocatore si esprime così: ''"Ce n'è stato troppo, ma in una partita così tesa basta un attimo per accendere gli animi di tutti"''. |
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[[Pandev Goran|Goran Pandev]]: ''"Mi dispiace per il nervosismo perché eravamo entrambe cariche, volevamo vincere questa partita, ma un [[Derby|derby]] è così. I giocatori della [[Roma AS|Roma]] l'hanno messa sulla rissa, forse perché stavano rosicando per la partita che stavano perdendo."'' |
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== Note: == |
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La gara vinta oggi dalla Lazio stabilisce il nuovo record di reti segnate alla [[Roma AS|AS Roma]] in un derby da parte dei biancazzurri. Mai in 82 anni di stracittadine, la Lazio aveva segnato quattro reti in gara ufficiale di campionato, ai rivali storici. |
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Il record precedente era stato stabilito il [[Domenica 10 dicembre 2006 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-0|10 Dicembre 2006]] con un 3-0. |
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'''Vai alla [[Galleria immagini Lazio-Roma 4-2 11 Aprile 2009|Galleria Immagini del derby e Rassegna stampa]] |
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Versione delle 13:34, 23 apr 2009
29 Aprile 1998: è Coppa Italia. E l'aquila spicca il volo
(consulta la versione completa di questo articolo)
Il racconto di un'altra finale allo stadio Olimpico e di una Coppa Italia che arriverà dopo 40 anni dalla prima e a 24 dallo scudetto conquistato con Tommaso Maestrelli. Il segno concreto di un'ascesa che, di lì a poco, porterà la S.S. Lazio nell'olimpo del calcio italiano e mondiale e firmata, nel suo epilogo vittorioso, anche dall'uomo che ne sarà l'indimenticato capitano.
29 aprile 1998 - 2792 - Coppa Italia 1997/98 - Finale - gara di ritorno
LAZIO: Marchegiani, Grandoni (50' Gottardi), Nesta, Negro, Favalli, Fuser, Venturin, Jugovic, R.Mancini (88' G.Lopez), Nedved (92' Marcolin), Casiraghi. A disp.: Ballotta, Rambaudi. All. Eriksson.
MILAN: Rossi, Daino, Desailly, Costacurta, Maldini, Ba (67' Ganz), Albertini, Donadoni, Ziege, Savicevic (31' Kluivert 50' Maini), Weah. A disp.: Taibi, Cruz, Cardone, Maniero. All. Capello.
Arbitro: Sig. Treossi (Forlì).
Marcatori: 46' Albertini, 55' Gottardi, 58' Jugovic (rig), 65' Nesta.
Note: ammoniti Rossi per comportamento non regolamentare, Daino, Kluivert e Weah per gioco falloso, Ganz per proteste. Espulsi Fuser e Desailly all'80' per reciproche scorrettezze.
Spettatori: 64.189 per un incasso di Lire 3.417.140.000.
Dopo quarant'anni dal primo successo in questa competizione, la Lazio festeggia la sua seconda Coppa Italia dopo una gara palpitante e drammatica, risolta con un secondo tempo da accademia del calcio. Il Milan, annichilito dalla furia biancazzurra, dopo essere passato in vantaggio con Albertini, viene tramortito da tre gol in rapida sequenza (Gottardi, Jugovic su rigore e Nesta), sbriciolato, annichilito. E l'Olimpico, con Sergio Cragnotti issato in trionfo dai suoi giocatori, libera la sua gioia repressa dopo 24 anni dall'ultimo trionfo marcato Maestrelli e i suoi ragazzi.
Le squadre si affrontano con il 4-4-2 speculare delle due formazioni, con i rossoneri più disposti a modellarsi talvolta in qualcosa di simile a un 5-3-2, a volte in un 4-5-1. Evidente come i rossoneri applichino un calcio di estrema cautela, idealmente raggrumandosi attorno all'unico gol dell'andata, a quel provvidenziale ruggito di Weah che, a tempo scaduto, condizionò la sfida di San Siro. Del resto Capello, dovendo rinunciare a Boban e Leonardo, si affida a uno schieramento prudente, utilizzando Ziege a sinistra ma soprattutto affiancando in attacco Savicevic a Weah.
Peccato che il Genio, seguito con trepidazione da Silvio Berlusconi in tribuna, vada in tilt pure stavolta. Dopo mezz'ora, difatti, serve cambiare: via libera a Kluivert, dunque, anche se in avvio di ripresa toccherà pure a lui lasciare il campo, vittima egli stesso di problemi muscolari. La Lazio, dal canto suo, patisce un paio di assenze pesanti, Chamot in difesa (dentro Grandoni) e Boksic in attacco. E' l'opportunità che Casiraghi attendeva per lasciare il segno in quella che potrebbe essere una delle sue ultime apparizioni in maglia celeste, ma la partita è tutt'altro che di semplice soluzione. I romani sono infatti preda di un dilemma che è soprattutto strategico: attaccare per rimontare l'handicap di partenza, senza però esporsi troppo.
Una tattica fondamentalmente attendista, pertanto, che si contrappone a quella del Milan. Non è un caso che nel primo tempo le occasioni palpitanti siano soltanto un paio, tra l'altro equamente suddivise. Comincia la Lazio al 20', sfruttando un lancio lungo di Fuser che Nedved, "protetto" da Mancini, scarica a rete costringendo Rossi al miracolo ravvicinato. Il Milan al 40', ci prova con Weah che gira alto un assist di Ba, a sua volta messo in movimento da Donadoni. A sbloccare la situazione di stallo servirebbe la rete di una delle due formazioni.
E il gol lo firma Albertini su punizione, al primo minuto del secondo tempo, anche grazie a una impercettibile deviazione di Nedved in barriera. L'Olimpico è gelato, il settore dei supporters rossoneri esulta. A questo punto Eriksson decide di richiamare Grandoni per Gottardi, ed è questa la mossa vincente che serve ai romani per liberarsi dalle proprie paure.
In undici minuti la Lazio ribalta infatti la situazione, segna tre gol e colpisce anche un palo, annichilendo il Milan. Al 55' da Mancini a Gottardi che, in anticipo su Maldini, firma il pareggio; tre minuti dopo Jugovic trasforma il rigore concesso da Treossi perchè Maldini frana su una scatenatissimo Gottardi. Lo stadio comincia a crederci e i tifosi laziali iniziano a tifare all'unisono compresa la Monte Mario sempre molto pacata.
Al 62' l'imprendibile Gottardi offre a Casiraghi un ghiotto pallone per il destro: palo pieno, ma è solo il preludio all'apotesi. E' infatti il 65': su angolo battuto da Jugovic, Mancini corregge di petto in mezzo all'area, Negro colpisce a botta sicura, Rossi a terra non trattiene e Nesta, in scivolata, appoggia in rete. E' un uragano, una bolgia indescrivibile quando il difensore-gioiello biancazzurro va a festeggiare sotto la curva nord. Un ecatombe quella che si abbatte sul Milan, proprio quando Capello, perduto Kluivert, ritiene di innervare il centrocampo affidandosi a Maini. Disastro totale, correzione di rotta obbligata con Ganz per Ba, nervosismo, sussulti di pura sopravvivenza (una punizione di Ziege toccata in volo da Marchegiani) e poco altro. La Coppa Italia della Lazio è meritata, sugli spalti le nuove generazioni di tifosi piangono di gioia quando Fuser alza il trofeo al cielo. E nella notte la città si colora di biancazzurro con clacson e bandiere al vento. Piazza del popolo invasa dai cortei festanti come non accadeva da tanti, troppi, anni.
Fonte: Corriere della Sera