Domenica 15 settembre 1963 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 1-1

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15 settembre 1963 - Campionato di Serie A 1963/64 - I giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Carosi, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Galli, Morrone, Governato. All. Lorenzo.

FIORENTINA: Albertosi, Robotti, Castelletti, Pirovano, Gonfiantini, Marchesi, Hamrin, Lojacono, Seminario, Maschio, Canella. All. Valcareggi.

Arbitro: sig. Campanati di Milano.

Marcatori: 11' Hamrin, 53' Maraschi (rig).

Note: giornata calda, cielo semicoperto; campo in perfette condizioni. Esordio in serie A per Zanetti, Garbuglia, Landoni, Governato e Pirovano. Ammoniti: Carosi e Pagni. Calci d'angolo: 8-4 (2-2) a favore della Fiorentina.

Spettatori: 55.000 circa con 35.000 paganti per un incasso di £. 30.000.000.

Lojacono e Gasperi

Dopo due anni di purgatorio, la Lazio ritorna a calcare il palcoscenico della serie A. Le giornate che precedono il debutto contro la forte Fiorentina sono dense di avvenimenti. Lorenzo reclama fino all'ultimo un attaccante per la sua squadra, dopo il dietro front di Firmani e il lungo e mai chiaro corteggiamento al peruviano Gallardo. Alla fine, a metà settimana, la società tessera con un contratto da 8 milioni Carletto Galli, valoroso, ma non più giovane attaccante lasciato libero dal Genoa. Vi è anche la grana legata a Cei, sospeso tra la riconferma e le sirene milanesi di sponda rossonera. Il portiere toscano non firma il contratto anche perché dirigenti come Giovannini spingono per una cessione che aprirebbe le porte all'arrivo a Roma di Gallardo. Il tira e molla si protrae pericolosamente sino alla vigilia della prima con Lorenzo che deve fare la voce grossa per vedere in campo il suo numero 1. E' Lojacono il primo a farsi vedere con un tiraccio alle stelle che scatena un diluvio di fischi che perseguiterà l'ex romanista per tutti i novanta minuti. Poco dopo Gonfiantini sbuccia pericolosamente il pallone nella sua area e Galli, sorpreso, non riesce a sfruttare l'occasione. All'8' Morrone lancia Landoni che costringe con un tiro a parabola Albertosi a rifugiarsi in angolo. Trascorrono tre minuti e i viola passano in vantaggio. Prolungata azione di Pirovano che salta Pagni e mette in mezzo un pallone che Hamrin spedisce sotto la traversa. Il goal subito innervosisce i romani, ma la Fiorentina non approfitta. Al 21' Maraschi non è reattivo su un bel servizio di Morrone. Alla mezz'ora provvidenziale recupero di Zanetti su Hamrin proiettato a rete. Lo stesso svedese serve poco dopo un bel pallone a Seminario che però sciupa banalmente. Negli ultimi minuti del tempo la Lazio esce dal guscio e due punizioni quasi consecutive mettono in allarme gli ospiti. Nella prima Morrone sbaglia la mira e nella seconda, ribattuta dalla barriera, Zanetti spara un bolide che si perde a lato di qualche centimetro. Nella ripresa la squadra di Lorenzo lascia da parte ogni timore reverenziale e mette i rivali alle corde. Al 53' arriva il pareggio. Morrone lancia bene in area Galli che viene messo giù da Pirovano. Rigore affidato a Maraschi che spiazza Albertosi e fa 1-1. I biancocelesti, sospinti dal pubblico, si lanciano in avanti notando i gigliati in affanno. Albertosi è superbo nel respingere una conclusione di Maraschi da pochi passi, quindi il generosissimo Galli alza di poco sopra la trasversale. Al 65' ancora il portiere viola protagonista nello smanacciare in angolo un'ennesima conclusione di Maraschi. Gli ospiti rompono l'assedio al 69' con un contropiede concluso dal solito Hamrin che colpisce il palo. E' un fuoco di paglia, comunque, perché la Lazio si rilancia presto in attacco. Due grandi occasioni nel finale. La prima capita a Landoni che raccoglie un colpo di testa di Galli e spara sopra la traversa da posizione ottimale. La seconda, a sessanta secondi dal triplice fischio, vede Maraschi ciccare clamorosamente la sfera al centro dell'area avversaria. Alla fine la Lazio deve rammaricarsi di non aver colto una vittoria che sarebbe stata senz'altro meritata. Buona comunque la prima con i quattro esordienti in A che se la cavano bene così come il cavallo di ritorno Carosi e il sempre valido Galli la cui esperienza potrà tornare utile nel prosieguo del Campionato.