Domenica 16 settembre 2001 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Torino 0-0

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16 settembre 2001 - 2960 - Campionato di Serie A 2001/02 - III giornata

LAZIO: Peruzzi, Stam (46' Favalli), Nesta, Fernando Couto, Castroman (49' Stankovic), Mendieta (71' De La Peña), Simeone, Fiore, Pancaro, Crespo, C.Lopez. A disposizione: Marchegiani, Giannichedda, S.Inzaghi, Kovacevic. Allenatore: Zoff.

TORINO: Bucci, Garzya, Fattori, Delli Carri, Asta, De Ascentis, Brambilla (73' Venturin), Castellini, Pinga (60' Vergassola), Lucarelli, Osmanovski (87' Comotto). A disposizione: Sorrentino, Cudini, Maspero, Tiribocchi. Allenatore: Camolese.

Arbitro: Sig. Bertini (Arezzo).

Note: ammoniti Stam, Nesta, Couto, Brambilla, Fattori. Recuperi: 1' p.t. 4' s.t.

Spettatori: 40.000 circa.


Il biglietto della gara
Jaap Stam in azione

Il segnale arriva a otto minuti dalla fine. Si inizia con un classico a "a lavorare, andate a lavorare" e "mercenari". C'è un sarcastico: "Resteremo in serie A". Ma i cori che fanno più male sono quelli del ricordo e del rimpianto: "Pavel Pavel Nedved, Nedved" e "Veron, Juan Sebastian gol!". La Lazio esce dall'Olimpico apertamente contestata dal pubblico. Un segnale pesante, visto che siamo soltanto alla terza giornata. I numeri, però, sono impietosi: due pareggi casalinghi contro Piacenza e Torino, un altro a Perugia. La Juve è già a sei punti. L'attacco è paralizzato: un gol in tre gare. Hernan Crespo sembra il lontano parente del capocannoniere dello scorso torneo e anche ieri ha sprecato almeno tre chiare occasioni da gol. Nella contestazione, però, c'è un particolare importante: nessun coro contro Dino Zoff. Eppure la posizione dell'allenatore è e resta provvisoria. Gira da tempo il nome di Alberto Zaccheroni, ma secondo altre voci il nome dell'eventuale successore sarebbe quello di Carlo Ancelotti. Tutto in nome della famosa holding Tanzi-Cragnotti, che avrebbe previsto per Zaccheroni l'approdo al Parma al posto di Renzo Ulivieri. Fantacalcio? Non se la Lazio dovesse perdere o pareggiare mercoledì contro il Nantes, in Champions League. Una buona notizia per Zoff: il Nantes sta facendo peggio della Lazio nel campionato francese (due pareggi e cinque sconfitte, 15 punti di distacco dalla capolista Lens). E una cattiva notizia: non ci sarà Jaap Stam, uscito dopo 45' per un'infiammazione alla pianta del piede destro. Chi del calcio vede soltanto gli episodi può rubricare il pareggio della Lazio sotto la voce: errori di Crespo.

Due volte il centravanti ha sprecato davanti alla porta, una volta è stato miracoloso il salvataggio di Luca Bucci. Crespo ha detto: "È tutta colpa mia". Gli fa onore, ma non è l'intera verità. Chi cerca una spiegazione più articolata, infatti, può trovarla nei troppi uomini fuori ruolo (Mendieta vaga irriconoscibile, Pancaro esterno di centrocampo è improponibile), nei molti in ritardo di condizione (Simeone, Crespo), in alcune scelte discutibili (Stankovic è di gran lunga il più in forma, ma non viene mai schierato titolare). Manca la tranquillità, come ha fatto notare il capitano Alessandro Nesta: "Zoff in bilico? Sono 18 anni che sto in questa squadra e ogni volta è sempre la stessa storia. La contestazione dei tifosi? Ritengo sia normale, ma devono avere un po' più di pazienza". Manca anche un'idea chiara di gioco. Ieri Zoff è partito con i tre centrali e poi, dopo l'infortunio di Stam, è passato alla difesa a quattro. Sono solo numeri, dicono spesso i tecnici, ma se la tattica non fosse importante perché pagare loro stipendi tanto alti? Il Torino ha fatto la sua partita per un'ora abbondante, difendendosi con ordine e cercando il contropiede. Negli ultimi venti minuti si è chiuso in un comprensibile catenaccio. Non era compito suo pensare in grande. Purtroppo, dopo aver visto le prime tre giornate, forse non è più compito nemmeno della Lazio.

Fonte: Corriere della Sera