Domenica 17 marzo 1985 - Cremona, stadio Giovanni Zini - Cremonese-Lazio 1-1
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17 marzo 1985 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - XXII giornata
CREMONESE: Borin, Garzilli, Galbagini, Zmuda, Paolinelli, Pancheri, Bonomi, Mazzoni (46' Meluso), Nicoletti, Bencina, Finardi. A disp. Rigamonti, Montorfano, Viganò, Mei. All. Mondonico.
LAZIO: Orsi, Calisti, Podavini, Spinozzi, Storgato, Manfredonia, Fonte, Torrisi, Giordano, Laudrup, Garlini (73' D'Amico). A disp. Cacciatori, Filisetti, Vinazzani, G.Marini. All. Oddi. D.T. Lovati.
Arbitro: Sguizzato (Verona).
Marcatori: 2' Garlini, 66' Zmuda.
Note: ammoniti Mazzoni, Storgato, Fonte, Pancheri e Giordano.
Spettatori: 15.000 circa.
La Lazio stecca anche con l'ultima in classifica, l'unica peggiore di lei fin qui. Un 1-1 senza costrutto, l'ennesima vittoria buttata al vento a causa di una ripresa moscia e confusionaria. Cambiano gli allenatori ma non lo spirito di questo gruppo che non riesce a ritrovarsi nemmeno con la strada spianata da un gol al secondo minuto. Pronti-via e da un fallo laterale il pallone perviene a Laudrup che dalla sinistra lo scodella in area a mezza altezza: Giordano arriva con un attimo di ritardo all'impatto ma dietro di lui piomba Garlini correggendo imparabilmente a fil di traversa. Mondonico, che aveva inizialmente rinunciato a Meluso, forse per paura che l'ex laziale si lasciasse immalinconire dalla visione dei suoi ex compagni così malridotti, ha sbagliato completamente l'assetto della difesa, che ha rischiato più volte di capitolare nel primo tempo sempre grazie alle iniziative di Laudrup cui non hanno avuto corrispondenza le conclusioni di un Giordano ancora involuto. La retroguardia laziale sembrava non aver problemi contro il solo e sperduto Nicoletti ma nella ripresa tutto è cambiato con la punta aggiunta Meluso sul quale, snaturando la squadra, il tecnico biancoceleste ha schierato a uomo Calisti. Il gol del pareggio è nato da un'azione da calcio d'angolo risolta elegantemente in mezza girata a centroarea del liberissimo difensore polacco Zmuda. E a questo punto l'innesto di D'Amico non è bastato a illuminare la manovra, nonostante le iniziative di un Laudrup almeno più collaborativo delle precedenti uscite.