Domenica 23 marzo 2003 - Parma, stadio Ennio Tardini - Parma-Lazio 2-1

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23 marzo 2003 - 3041 - Campionato di Serie A 2002/03 - XXVI giornata

PARMA: Frey, Bonera (87' Cannavaro), Cardone, Ferrari, Junior, Nakata (73' Benarrivo), Lamouchi, Barone, Bresciano, Gilardino (84' Rosina), Adriano. A disposizione: Taffarel, Pierini, Porcari, Rufini. Allenatore: Prandelli.

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Stam, Fernando Couto, Favalli (84' Pancaro), Fiore (58' Liverani), Simeone (79' Giannichedda), Stankovic, Cesar, C.Lopez, Corradi. A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Castroman, Chiesa. Allenatore: Mancini.

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo).

Marcatori: 4' Cardone, 50' Stankovic, 90' Adriano.

Note: pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Ammonito Benarrivo. Angoli: 7-4 per la Lazio. Recuperi: 1' p.t. e 3' s.t.

Spettatori: 25.000 circa.


Un'azione della gara
Il goal decisivo di Adriano allo scadere
Il goal di Stankovic

La Repubblica titola: "Il Parma ferma la Lazio e veleggia verso la Champions. La squadra di Prandelli in vantaggio con Cardone, pareggio di Stankovic, al 92' a segno Adriano. Prima sconfitta esterna della stagione per il gruppo Mancini".

Continua il quotidiano romano: Adriano spinge il Parma verso la Champions League, infliggendo alla Lazio la prima sconfitta esterna della stagione. Un gol che pesa come un macigno sulle residue speranze scudetto dell'undici di Mancini e che porta la squadra di Prandelli a soli tre punti dalla Lazio e da quel quarto posto che vale la Champions League. Splendida gara al Tardini, il Parma ha meritato il successo, ma se la Lazio avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla. Il 2-1 finale di Adriano, fino ad allora braccato da Stam, ha rotto gli equilibri di una partita-spareggio. Stankovic (anche lui prima del gol non in grande giornata), al 5' della ripresa, aveva risposto a Cardone che, al 4' della prima frazione aveva aperto le marcature, poi Parma e Lazio hanno cercato i tre punti, i padroni di casa con maggiore convinzione e incisività, meritando alla fine un successo che diventa ancora più importante, perché consente loro di scavalcare in classifica il Chievo, sconfitto in casa dell'Atalanta. Senza Filippini e Mutu squalificati, Prandelli si affida a Bresciano e Gilardino. Mancini, costretto a rinunciare in extremis a Mihajlovic, deve fare a meno di Negro. Difesa con Oddo a destra, Couto e Stam centrali e Favalli a sinistra.

Recuperato Stankovic, al suo fianco c'è Simeone preferito a Giannichedda. Le due squadre arrivano al match in un ottimo momento di forma, la Lazio è reduce dal 4-1 inflitto all'Empoli, il Parma dal 4-0 con cui si è imposto sul campo del Chievo. Le premesse per una bella partita ci sono tutte. E non vanno deluse. Dopo soli quattro minuti di gioco, Cardone porta in vantaggio il Parma risolvendo una mischia in area. Una rete che cambia subito la gara, i padroni di casa possono giocare in contropiede, la Lazio no e si sa che le ripartenze sono l'arma migliore dei biancazzurri. La squadra di Mancini, forse stanca per l'impegno di giovedì ad Istanbul, sembra svogliata e soffre l'aggressività dei gialloblù, Lamouchi e Barone sono in giornata, Stankovic no e Simeone deve fare tutto da solo. Anche sulle fasce meglio il Parma con Bresciano e Nakata, mentre Fiore (uno dei tanti ex) e Cesar soffrono, mai, però, quanto Oddo che non riesce proprio a limitare un grande Junior. Bello il duello tra colossi Stam-Adriano, mentre dall'altro lato Corradi fa quel che può, ma deve fare i conti con Bonera, Ferrari e Cardone che concedono ben poco. La Lazio ci prova, ma Frey non deve fare nessun intervento, a differenza di Peruzzi impegnato da Junior, Adriano e Bresciano. Parma più insidioso, grazie agli spazi concessi dai biancocelesti, ma la Lazio termina il primo tempo in crescita. Stessi 11 ad inizio ripresa, il Parma inizia forte e con Lamouchi va vicino al raddoppio dopo 60 secondi.

Al 5', però, la Lazio trova il pareggio proprio con uno degli uomini fino a quel momento più deludenti: Stankovic. Bello il gol del serbo che di testa manda la palla sul palo interno e poi in rete. La partita si fa bella, il Parma ha una rabbiosa reazione dopo il pareggio biancoceleste, ma la Lazio non sta a guardare. Continui capovolgimenti di fronte e gara spettacolare. Mancini toglie uno spento Fiore e inserisce Liverani, spostando Stankovic sulla destra. Il Parma, nonostante la pesante assenza di Mutu, gioca un buon calcio grazie agli ottimi inserimenti dei centrocampisti, Nakata e Lamouchi mettono i brividi a Peruzzi, la Lazio risponde con Corradi, ma è Gilardino, al 28', a centrare la traversa. Prandelli, proprio nel momento di maggior pressione dei suoi, dimostra di temere le ripartenze della Lazio e inserisce Benarrivo al posto di Nakata. Possesso palla, nell'ultimo quarto d'ora, di marca laziale, ma la difesa gialloblù è davvero ben messa. Gli ultimi acuti sono del Parma, prima con Adriano (insufficiente la sua prestazione), quindi con Junior su cui salva Stankovic. Poi, al 92', il destro di Bresciano che Peruzzi respinge, opponendosi anche al primo tap-in di Adriano e arrendendosi soltanto al secondo tentativo del brasiliano. Finisce 2-1: Parma in "Paradiso", Lazio ridimensionata.