Domenica 23 ottobre 2005 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-1

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

23 ottobre 2005 - 3.161 - Campionato di Serie A 2005/06 - VIII giornata

ROMA: Doni, Panucci, Kuffour, Chivu, Cufré, Perrotta (64' Dacourt), De Rossi, Mancini, Totti, Taddei, Montella (83' Nonda). A disposizione: Curci, Bovo, Mexes, Alvarez, Tommasi. Allenatore: Spalletti.

LAZIO: Ballotta, Oddo, Siviglia, Cribari, Zauri, Behrami, Firmani (56' Dabo), Liverani, Cesar (6' Manfredini), Di Canio (78' Pandev), Rocchi. A disposizione: Peruzzi, Stendardo, Belleri, S.Inzaghi. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Paparesta (Bari).

Marcatori: 40' Totti, 57' Rocchi.

Note: ammoniti Firmani, Perrotta, De Rossi e Cufrè per gioco scorretto, Di Canio per comportamento non regolamentare, Angoli 3-3. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.

Spettatori: paganti 34.389 per un incasso di 802.280 euro, abbonati 26.641, quota n.c.

Il biglietto della gara
Tommaso Rocchi colpisce di testa....
Paolo Di Canio e Fabio Firmani su Totti
... e sigla il pareggio laziale
La gioia dell'attaccante biancoceleste
Esultanza biancoceleste
I giocatori festeggiano l'attaccante veneziano

La Gazzetta dello Sport titola: "Rocchi rovina la festa di Totti. Derby tesissimo: una moneta colpisce l'arbitro".

Continua la "rosea": Pareggio vero, e non taroccato come quello del 15 maggio. Ma che denuncia i limiti strutturali di due squadre che avranno poco o niente a che fare con l'assegnazione del "piccolo scudetto" (leggasi quarto posto) che si assegna alla fine del campionato. Il derby della Capitale torna ad essere un match ai confini dell'impero del calcio, dove è in palio la leadership cittadina e poco altro. L'1-1 firmato da Totti e Rocchi è giusto, ma il migliore in campo è l'arbitro Paparesta, buono e paziente psicologo, capace di domare gli ardori dei soliti noti (Di Canio e Cufrè soprattutto) e di prendersi dalla benestante Tribuna Tevere una moneta in faccia (destinata a Di Canio) senza battere ciglio. Ci fosse stato l'arbitro Frisk, sarebbe successo un pandemonio. Partita bloccata. La Roma deve uscire da una profonda crisi di risultati che la trasferta Uefa di Tromsoe non può avere da sola risolto. La Lazio sa di giocarsela in trasferta, dove fin qui ha raccolto la miseria di un punto a Cagliari. Il 4-2-3-1 della Roma è quello che avrebbe dovuto fare le fortune di Spalletti. Ma, siccome gioco e gol arrivano col contagocce, ecco la piccola variante tattica, con gli esterni Mancini e Taddei che spesso arretrano sulla linea mediana presidiata da Perrotta e De Rossi e con Totti che diventa così vero e proprio secondo centravanti al fianco di Montella.

Un 4-4-2 cui la Lazio oppone il suo, spesso trasformato in 4-4-1-1 per via della posizione di Di Canio dietro Rocchi. Ci sono accoppiate molto ben delineate (Oddo-Taddei, Zauri-Mancini, Siviglia-Montella, Firmani-Totti, Liverani-Perrotta, Behrami-Cufrè, Cesar-Panucci, Rocchi-Kuffour) e l'unico gemellaggio atipico è quello tra Di Canio e De Rossi. Il primo parte sui piedi del secondo, cercando di disturbarlo, ma è la Roma a guadagnarci, perché Di Canio prima o dopo finisce nelle spire di Kuffour-Chivu, e De Rossi (finché dura) diventa spesso l'uomo in più per la Roma a metà campo. Si vedono pochissime cose, ma quella triangolazione Totti-Taddei-Totti con tiro che finisce appena fuori dovrebbe far comprendere alla Lazio (pericolosa solo su punizione di Liverani) che i guai possono venire solo da lui. Dal capitano. Che infatti sblocca il match su azione quasi analoga, controllo imperfetto e gentile concessione dell'incerto Ballotta, supplente a 41 anni suonati (nonno del campionato) dell'acciaccato Peruzzi. Un gol dalla gestazione laboriosa, un parto sofferto che Totti mima poi sotto la Monte Mario, davanti al pancione di Ilary. La Lazio aggredisce la Roma all'inizio del secondo tempo, rivelandone limiti inquietanti. Panucci va presto in barca con Cesar che scodella palloni nel mezzo. Su uno di questi Rocchi (non un gigante) svetta su un imbarazzante Chivu, pietrificando così Doni, il portiere brasiliano che Spalletti preferisce a Curci dopo un ballottaggio non si sa quanto costruttivo.

L'1-1 tiene vispo il derby più sul piano dei nervi che del gioco e Paparesta ha il suo daffare. Spalletti rovista invano in panchina. Delio Rossi, prima bravo nell'inserire Dabo per Firmani, toglie Cesar e ripropone Manfredini, cambio decisivo con la Fiorentina, ma sbaglia due volte, perché non si interrompe una magia e 80 minuti per Di Canio sono troppi. Si chiude con Panucci che di testa centra Ballotta e con la sud che fischia.


La Repubblica titola: "Gol del capitano giallorosso pareggiato poi da una rete di Rocchi. Una monetina colpisce al viso l'arbitro Paparesta che fa finta di nulla. Il derby finisce in parità, fa festa Totti, poi la Lazio. Il numero 10 giallorosso festeggia "partorendo" un pallone. In campo due portieri a sorpresa: Doni e Ballotta".

Continua il quotidiano: Un pareggio che ha frenato la Lazio e non ha aiutato la Roma a migliorare la sua classifica. Un tempo ciascuno: giallorossi più incisivi nel primo tempo con gol di Totti, Lazio più determinata nella ripresa e pareggio di Rocchi. Partita tutto sommato tranquilla, dopo gli scontri fuori dallo stadio prima dell'inizio, con un solo brutto momento quando l'arbitro Paparesta è stato colpito al volto da una monetina. L'impressione iniziale è stata quella di un derby molto bloccato, in cui le due squadre hanno giocato più a non prendere gol, che a segnarne. Più determinata è apparsa comunque la Roma, sulle prime. Molto nervosismo, errori, rare proiezioni, rarissimi i tiri in porta. Spalletti ha scelto Doni invece di Curci in porta. Delio Rossi all'ultimo momento ha cambiato una pedina a centrocampo (Firmani, che si è dedicato a Totti, al posto dell'annunciato Dabo) e il portiere, per un problema fisico di Peruzzi: così ha giocato Ballotta, il più anziano giocatore del campionato di tutti i tempi. Il portiere è nato il 3 aprile 1964, ha più di 41 anni. E' stato protagonista, in negativo, il portiere biancoceleste sul gol che ha sbloccato la partita, al 40' del primo tempo, quando la Roma è partita sulla sinistra: Taddei ha dato a Totti che con l'esterno destro ha messo la palla sotto la traversa, dopo una carambola su Ballotta che non è riuscito a controllare la palla. Poi Totti ha dato luogo a una festa senza precedenti: si è messo sotto la maglietta un pallone e poi lo ha partorito. In tribuna c'era la moglie Ilary, che sarà presto mamma.

C'è da dire che è stato un vantaggio meritato; lo stesso Totti aveva avuto un'occasione al 12', ma aveva messo fuori. Liverani aveva sfiorato l'incrocio su punizione al 28'. C'erano stati anche episodi anche poco piacevoli come una gomitata di Cufrè a Behrami e una furibonda mischia dopo un intervento di Firmani su Perrotta che aveva provocato ripicche fra i giocatori, in un tipico clima da ultima spiaggia per un risultato che era stato sbloccato a favore dei giallorossi. Qualità, comunque, pochissima. In campo c'era stato un solo giocatore al di sopra di tutti, Totti per l'appunto, che aveva segnato un gol determinante. La Roma ha ripreso ad attaccare anche nella ripresa con Totti e Montella. Non si è fatta aspettare la reazione biancoceleste: Rocchi ha tirato ripetutamente al 7', ma è stato "stoppato" dalla retroguardia giallorossa. Poi Delio Rossi è tornato sui propri passi, chiamando Dabo al posto di Firmani. La buona serata di Liverani ha fatto sperare i tifosi della Lazio. Infatti al 12' su un traversone di Cesar da sinistra, Rocchi ha beffato di testa con una bella torsione Doni sulla sinistra. E' arrivato così il pareggio. E Behrami subito dopo di testa ancora su assist di Cesar da sinistra ha sfiorato il raddoppio. Al 18' un tentativo di Mancini è stato vanificato da una deviazione. Con Dacourt al posto di Perrotta, Spalletti ha cercato di dare ulteriore spinta alla Roma. Ma il secondo tempo è stato di marca laziale: Rossi ha schierato Manfredini al posto del decisivo Cesar, in occasione del gol biancoceleste, per corroborare la manovra offensiva.

Di Canio ha avuto una reazione che ha scatenato il pubblico: Paparesta è stato colpito da un oggetto in faccia, ma ha fatto finta di nulla. Pandev ha sostituito il nervosissimo Di Canio. Un tentativo di Totti in acrobazia al 36'. Spalletti ha inserito Nonda al posto di Montella. La Roma ha avuto una palla preziosa, ma Panucci di testa l'ha messa fra le braccia di Ballotta. Nonda nel recupero si è mangiato il gol della vittoria. Insomma, quando la stanchezza ha preso il sopravvento, tutti si sono accontentati del pareggio, un pareggio ben diverso dall'ultimo, quello dello scandalo.