Domenica 5 aprile 1964 - Catania, stadio Cibali - Catania-Lazio 1-0

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5 aprile 1964 - Campionato di serie A 1963/64 - XXVIII giornata XI del girone di ritorno

CATANIA: Branduardi, Alberti, Rambaldelli, Lampredi, Magi, Turra, Danova, Biagini, Fanello, Cinesinho, Battaglia. All. Di Bella.

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Pagni, Mazzia, Maraschi, Morrone, Galli, Landoni, Mari. All. Lorenzo.

Arbitro: sig. Righetti di Torino.

Marcatori: 82' Cinesinho.

Note: cielo coperto, terreno con poca erba e in pessime condizioni. Ammoniti: Lampredi, Alberti e Morrone. Calci d'angolo: 4-3 (3-1) a favore del Catania.

Spettatori: 18.000 circa.

Squadre entrambe penalizzate dalle assenze. Tra i padroni di casa non sono disponibili Vavassori, De Dominicis e Miranda, mentre tra i biancocelesti sono fuori Carosi, Gasperi, Giacomini e Rozzoni. Lorenzo che giunge in Sicilia dopo un lungo viaggio in treno rilancia nella mischia Garbuglia, Mari e Galli che seppur con il nove sulle spalle gioca nel ruolo di libero. Queste le marcature al fischio d'inizio: Pagni su Fanello, Governato su Cinesinho, Landoni su Biagini e dall'altra parte Turra su Mazzia e Lampredi su Morrone. Partita vivace sin dalle prime battute. Garbuglia sbroglia una mischia e quindi al 5' Morrone calcia fuori dopo uno spunto personale. Al 16' tempestiva uscita di Branduardi sui piedi di Mazzia. Risponde Biagini con una cannonata alta di poco. Intorno alla mezz'ora padroni di casa ancora pericolosi con due azioni seguenti punizioni di Cinesinho. Dopo un sicuro intervento di Cei su colpo di testa di Fanello, la Lazio torna in avanti sfiorando la segnatura prima su un angolo liftato di Morrone e poi con Maraschi allo scadere che, solo e non pressato, tira alle stelle mangiandosi un goal fatto. I primi venti minuti della ripresa sono tutti biancocelesti, ma i tentativi di Maraschi, Mari e Zanetti non sortiscono effetto. La partita prosegue con il gioco ravvivato da una lunga serie di punizioni da una parte e dall'altra. Tutto sembra portare alla divisione della posta, quando all'82' i siciliani passano in vantaggio aiutati da un clamoroso errore dell'arbitro. Lampredi calcia in avanti in direzione di Danova che si trova ben oltre l'ultimo difensore laziale. Si aspetta il fischio del direttore di gara e Cei esce poco deciso dai pali: il pallone rimane incustodito e Cinesinho in mezza rovesciata mette in rete la sfera. Vane le proteste dei romani e vani anche i tentativi di recuperare il risultato. Finale condito da qualche scorrettezza in campo e dalle imprecazioni e le invettive di Lorenzo che a ragione negli spogliatoi si rammarica dell'ingiusta sconfitta.