Martedì 12 dicembre 1995 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 0-1

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12 dicembre 1995 - 2678 - Coppa Italia 1995/96 - Quarti di finale - gara di ritorno

LAZIO: F.Mancini, Negro (65' Romano), Gottardi, Di Matteo, Bergodi, Chamot, Rambaudi, Fuser, Boksic (58' Casiraghi), Marcolin, Signori. A disp.: Orsi, Piovanelli, M.Esposito. All. Zeman.

INTER: Pagliuca, Bergomi, Pistone, Fresi, Festa, M.Paganin, J.Zanetti, Ince, Ganz (81' Branca), Carbone (66' Berti), Caio. All. Hodgson.

Arbitro: Collina (Viareggio).

Marcatori: 77' Berti.

Note: serata fredda. Ammoniti Chamot, Bergomi, Zanetti, Fresi, Bergodi. Calci d'angolo: 4-3.

Spettatori: 25.000.

Il biglietto della gara in "Curva Nord"
Il rigore su Signori reclamato dalla Lazio
Il biglietto della gara in "Curva Sud"

Dopo il pareggio a San Siro dell'andata, la Lazio scende sul prato dell'Olimpico con molte speranze di raggiungere il traguardo delle semifinali di Coppa. Si rivede Boksic al centro dell'attacco dopo un'assenza di un mese e il croato pur non ancora brillante offre qualche fiammata delle sue seminando il panico nella retroguardia avversaria. I romani tengono il pallino del gioco nel primo tempo senza però quella necessaria convinzione per mettere alle corde un'Inter che appare assai timida nelle sue trame di gioco. Signori è in palla e scalda i guantoni di Pagliuca in due circostanze facendo inoltre venire le vertigini al suo marcatore Bergomi. L'occasione più ghiotta capita quindi nella testa di Boksic ma la facile conclusione a rete è del tutto sballata. Prima della fine del tempo la Lazio reclama un rigore su un'uscita di Pagliuca su Signori lanciato a rete ma Collina non ha dubbi e lascia proseguire. A inizio ripresa è ancora Signori il più pericoloso con due conclusioni sventate dal portiere nerazzurro bravo anche poco dopo a sventare in uscita un'incursione di Fuser. Entra Casiraghi ed esce tra gli applausi Boksic mentre tra gli ospiti Berti subentra a Carbone. Ed è proprio il neo entrato al 32' a sbloccare l'incontro con un colpo di testa su angolo appena sfiorato da Di Matteo. Primo tiro in porta dell'Inter dopo 75 minuti di gioco e goal che risulterà decisivo. Inutile risulta il forcing finale dei biancocelesti che si rendono pericolosi solo una volta con il solito Signori la cui battuta a rete non sorprende l'attento Pagliuca. Quarta sconfitta consecutiva che fa imbestialire i tifosi oltre che il patron Cragnotti, mentre Zeman si mostra ancora ottimista sul futuro della squadra.