Martedì 18 settembre 2007 - Atene, stadio Georgios Karaiskakis - Olympiacos-Lazio 1-1
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18 settembre 2007 - 3.242 - Champions League 2007/08 - 1° turno eliminatorio - Girone C, gara 1 - inizio ore 20.45
OLYMPIACOS: Nikopolidis, Patsatzoglou (85' Kovacevic), Antzas, Zewlakow, Domi, Torossidis, C.R.Ledesma, Stoltidis, Galletti, Djordjevic, Lua Lua. A disposizione: Sifakis, Cesar, Nunez, Raul Bravo, Ne, Konstantinou. Allenatore: Lemonis.
LAZIO: Ballotta, De Silvestri (80' Scaloni), Stendardo, Cribari, Zauri, Mudingayi, Ledesma, Manfredini (69' Del Nero), Mauri (60' Mutarelli), Rocchi, Pandev. A disposizione: Muslera, Kolarov, Tare, Makinwa. Allenatore: D.Rossi.
Arbitro: Sig. Eric Braamhaar (Olanda).
Marcatori: 55' Galletti, 77' Zauri.
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni. Ammoniti Patsatsoglou, Stendardo, Mutarelli e Zauri tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo: 11- 2. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: stadio a porte chiuse per squalifica.
La Gazzetta dello Sport titola: "Alla Lazio degli sprechi il pari va un po' stretto. Olympiacos in vantaggio con Galletti, poi c'è la bella risposta di Zauri. Sono troppe le occasioni buttate via contro un'avversaria modesta".
Continua la "rosea": Pensare in piccolo non paga, tanto più in Champions League. Lazio che occasione sprecata, lo diciamo a quanti esultano per l'1-1 strappato al Pireo. Questa era una partita da vincere, per la modestia degli avversari e per accumulare punti sul Werder Brema, il vero concorrente per il secondo posto, dato per acquisito che il Real faccia piazza pulita (anche se non è detto). La Lazio si è buttata via per un tempo, il primo, quando l'Olympiacos trasudava disagio per la desertificazione dello stadio Karaiskakis, a porte sbarrate per gli incidenti di un anno fa con lo Shakhtar. A proposito, si consiglia all'università del Wisconsin, nota per i suoi studi stravaganti, una ricerca scientifica sulle partite senza tifosi. A parte la tristezza dell'insieme, è innegabile che il senso di vuoto incida su menti e gambe dei calciatori. Sono gare rallentate, assomigliano a insalatone scondite. Andamento lento e abbondanza di spazi, cavalcati con sciatteria dal tridente laziale e più di tutti da Goran Pandev, alle prese con la sua classica serata di luna nera. Per i primi 45 minuti al Pireo si è andati avanti così. Brividi tiepidi: una punizione di Ledesma tirata via da Nikopolidis; una galoppata di Luciano Galletti, ex Napoli, disinnescata da un Ballotta reattivo alla faccia della terza età.
Pandev faceva venire il nervoso: ogni tanto capita che il macedone si appisoli e faccia il molliccio, la discontinuità come grande limite. La difesa dell'Olympiacos, farcita di posapiano, pareva strutturata apposta per la velocità di Rocchi e il genio di Goran, ma non c'era verso. Al tridente mancava il quid conclusivo. Mauri si muoveva con intelligenza, però dialogava a fatica con i due avanti e non era lucido davanti alla porta: comprensibile, veniva da oltre un mese di stop per infortunio. All'intervallo strisciava il rimpianto. Piccolo Olympiacos: qualche guizzo di Galletti, la solita caparbietà di Djordjevic in fascia mancina e poco altro. Una squadra che in Italia galleggerebbe al massimo in zona Uefa, forse un pelo sotto. E la Lazio stava a guardare. Poiché il calcio è spietato e punisce i timorosi e gli accidiosi, al riavvio del match l'inevitabile si è compiuto, la Lazio ha pagato la debolezza del suo pensiero. Palla profonda di Djordjevic a Galletti, lanciato sul filo del fuorigioco: l'argentino, un discreto talentino, ma niente di paragonabile a Lavezzi il nuovo aspirante simil Maradona, ha messo a sedere Ballotta e ha depositato in rete. Come prendere la scossa. Delio Rossi si è destato dal torpore: prima ha inserito Mutarelli sistemando una mediana fin lì incapace di fare la voce grossa; poi ha scongelato Simone Del Nero, l'uomo della rimonta di Bucarest nel preliminare, e l'ha piazzato sulla destra come in Romania. I correttivi hanno funzionato, ma c'è voluta un'intuizione di Pandev per liberare Zauri davanti a Nikopolidis e portare a casa il pari. Perché sia chiaro, anche nelle giornate di fiacca i fuoriclasse alla Pandev riescono a cavare qualcosa di buono da sé stessi. E che nervi quando Goran medesimo si è poi divorato il 2-1 a tu per tu con Nikopolidis. La Lazio capisca in fretta che qui si sta come in "Volare" di Modugno. "Penso che un sogno così non ritorni mai più...": ricordate la canzone del "blu dipinto di blu"? Ecco, è ragionevole credere che alla Lazio non capiterà spesso di partecipare alla Champions League e tanto vale giocarsi questa occasione senza troppe contorsioni mentali. Lo diciamo per le decisive sfide col Werder: guai ad affrontarle con lo spirito di ieri.
La Repubblica titola: "Allo stadio Karaiskakis si gioca a porte chiuse. Greci in vantaggio con Galletti, rimedia Zauri. Lazio, pari sofferto ad Atene con l'Olympiacos finisce 1-1".
L'articolo così prosegue: Inizia con un pari sul campo dell'Olympiacos il cammino della Lazio nella fase a gironi di Champions League. Allo stadio Karaiskakis di Atene finisce 1-1. La partita, giocata a porte chiuse, non offre spettacolo né emozioni. Entrambi i gol arrivano nel secondo tempo: padroni di casa in vantaggio con Galletti, pareggio della squadra di Delio Rossi con Zauri. I greci di Lemonis in campo con il modulo 4-3-2-1: l'esperto portiere Nikopolidis tra i pali; difesa schierata con Patsatzoglou, Antzas, Zewlakow e Domi; C.R.Ledesma, Stoltidis, Torosidis a centrocampo ma con la collaborazione dei rientranti Galletti e Djordjevic; l'unica punta è Lua Lua. Rossi manda in porta Ballotta, preferito al neo arrivato Muslera; difesa a quattro con De Silvestri, Stendardo, Cribari e Zauri; a centrocampo Mudingayi e Manfredini sulle ali con Ledesma appena dietro Mauri schierato alle spalle delle punte Rocchi e Pandev. Al 6' occasione per i greci: cross di Torosidis per Djordjevic che devia al volo ma la palla termina alta sopra la traversa della Lazio. Un minuto dopo velenosa punizione di Ledesma con deviazione del portiere greco in angolo. Al 15' un destro di Lua Lua non impensierisce Ballotta mentre al 21' è Pandev a calciare dalla distanza senza molta precisione.
Al 36' i biancorossi greci pericolosi con la fuga sulla destra di Galletti che di prima intenzione calcia verso la porta di Ballotta, pronto alla deviazione in angolo. Un minuto dopo ancora Ledesma su calcio di punizione ma la forte conclusione del giocatore di Delio Rossi non sorprende l'estremo difensore dei greci. Le difese, ben schierate, sono attente a chiudere ogni varco e il primo tempo scorre senza sussulti. Cribari al 40' ha una reazione su Galletti che accentua la caduta: l'arbitro e l'assistente non intervengono. Nella seconda frazione di gioco, i due allenatori non cambiano niente. Al 9' sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpo di testa insidioso di Antzas, con Ballotta che blocca nonostante il tentativo di deviazione di Lua Lua. All'11' Olympiacos in vantaggio: assist di Djordjevic sul filo del fuorigioco per Galletti che supera con una finta Ballotta in uscita e mette in rete. Un minuto dopo Lua Lua lascia partire un bolide che trova una deviazione prima di perdersi in angolo. Al 15' Rossi toglie Mauri (poco brillante la sua prova) e inserisce Mutarelli. Al 18' velenosa conclusione dalla destra di Patsatzoglu, con Ballotta che si salva in angolo. Al 25' altro cambio per la squadra biancoceleste: dentro Del Nero al posto di Manfredini. Al 31' Ledesma prosegue il duello a distanza con Nikopolidis ma il portiere greco è attento.
Al 32' il pareggio della Lazio: Pandev si libera di due difensori biancorossi e serve Zauri che forse in posizione di fuorigioco calcia in porta beffando il portiere dell'Olympiacos sul primo palo. Limodis, tecnico dei greci, incassa il gol dell'1-1 ma inserisce un'altra punta, l'ex Juve Kovacevic. Al 40' Pandev da ottima posizione calcia verso la porta dell'Olympiacos ma Nikopolidis respinge coi piedi.
Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:
Comincia con un buon pareggio l'avventura della S.S. Lazio nella fase a gironi della UEFA Champions League. Nell'atmosfera surreale del Georgios Karaiskakiks, senza tifosi, la formazione di Delio Rossi blocca sull'1-1 l'Olympiacos CFP. Succede tutto nella ripresa ad Atene: Luciano Galletti porta in vantaggio i greci al 55', il capitano Luciano Zauri gli risponde a tredici minuti dalla fine. Le due squadre si trovano così a pari punti nella classifica del girone, a due lunghezze di distanza dal Real Madrid CF vittorioso sul Werder Bremen. Turn-over per i biancocelesti, che cambiano per quattro undicesimi la squadra che ha pareggiato 0-0 contro l'Empoli FC. In porta c'è Marco Ballotta e non Nestor Fernando Muslera, in difesa Lorenzo De Silvestri rimpiazza lo squalificato Valon Behrami; a centrocampo Christian Manfredini e Stefano Mauri rilevano Massimo Mutarelli e Simone Del Nero. Una sola novità nell'Olympiacos rispetto alla formazione che il 3 settembre ha impattato contro il Panathinaikos FC: il capitano Predrag Djordjević prende il posto del nuovo acquisto Darko Kovačević. La prima azione pericolosa è dei greci: Vassilis Torossidis crossa dalla destra, Djordjević riesce a impattare il pallone con il petto ma manda alto. Dopo l'ammonizione di Christos Patsatzoglou, la Lazio risponde al 7' con una punizione di Cristián Ledesma, che costringe Antonios Nikopolidis a una deviazione in tuffo.
Al 21' un sinistro di Goran Pandev non crea apprensioni al portiere greco, al 22' Didier Domi crossa male dopo un interessante spunto sulla sinistra. Al 32' la Lazio ha una grande opportunità, ma sul sinistro di Mauri – già attivo in due circostanze precedenti – è perfetto l'intervento in scivolata Michal Zewlakow. Quattro minuti dopo, invece, il difensore polacco "buca" sul cross di Tommaso Rocchi e costringe Domi a un improvviso salvataggio in corner. Al 37' c'è lavoro per Ballotta: l'argentino Luciano Galletti trova un varco sulla destra, sul suo tiro il portiere della Lazio è provvidenziale. Nella ripresa la prima chance è ancora per l'Olympiacos: su un corner di Galletti, Paraskevas Antzas sceglie bene il tempo e il suo colpo di testa costringe Ballotta a un intervento in due tempi. Ma il gol è nell'aria e arriva al 55': Djordjević, di prima, lancia Galletti sul filo di fuorigioco, l'argentino con una finta supera Ballotta e deposita in rete eludendo l'intervento in scivolata di Emílson Sánchez Cribari. Al 58' un tiro deviato di Romana LuaLua per poco non trova il raddoppio, tre minuti dopo Rossi richiama Mauri e getta nella mischia Mutarelli. Ma sono sempre i greci a premere: un tiro-cross di Patsatzoglou costringe Ballotta alla deviazione di spalla, poi Djordjević non inquadra la porta con un sinistro dalla distanza. Nella Lazio al 70' entra Del Nero al posto di Manfredini e dopo due minuti la formazione biancoceleste costruisce una palla-gol ma sugli sviluppi della punizione di Ledesma, Guglielmo Stendardo è anticipato di testa da Ieroklis Stoltidis. Due tiri di LuaLua e Ledesma non impensieriscono Ballotta e Nikopolidis.
Al 77', quasi inaspettatamente, la Lazio trova il pareggio. Pandev, defilato sulla sinistra, attira su di sé tre avversari e serve con un pallone filtrante Zauri: il capitano, in sospetto fuorigioco, "fulmina" di destro Nikopolidis. Panagiotis Lemonis si gioca la carta Kovačević, che rileva Patsatzoglou; Rossi richiama Lorenzo De Silvestri e inserisce Lionel Scaloni. Pandev avrebbe il colpo del ko a quattro minuti dalla fine, ma il portiere di casa si salva con il piede e si ripete all'89' su Rocchi. Dopo tre minuti di recupero, il fischio finale di Eric Braamhaar sancisce l'1-1 finale.