Martedì 28 agosto 2007 - Bucarest, stadio Lia Manoliu - Dinamo Bucarest-Lazio 1-3
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28 agosto 2007 - 3.239 - Champions League 2007/08 - III turno preliminare, gara di ritorno
DINAMO BUCURESTI: Lobont, Blay, Nastase, Radu, Pulhac, Oprita (59' Chiacu), Ropotan, Margaritescu (76' Nicolescu), Cristea, Bratu, Danciulescu (72' Munteanu). A disposizione: Romanovs, Nitu, Izvoranu, Ganea. Allenatore: Rednic.
LAZIO: Ballotta, De Silvestri, Stendardo (35' Scaloni), Cribari, Zauri, Mudingayi, Ledesma, Manfredini, Del Nero (86' Belleri), Rocchi, Pandev (90' Tare). A disposizione: Berni, Kolarov, Firmani, Makinwa. Allenatore: D.Rossi.
Arbitro: Sig. Mejuto Gonzalez (Spagna).
Marcatori: 28' Bratu, 48' Rocchi (rig), 54' Pandev, 66' Rocchi.
Note: ammoniti Mudingayi e Pulhac per gioco scorretto. Calci d'angolo: 3 - 3. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 48.000 circa, di cui un centinaio i sostenitori della Lazio.
Il Corriere dello Sport titola in prima pagina: travolta la Dinamo a Bucarest (3-1). Fantastica Lazio. E adesso parte l'assalto ad Adriano! E all'interno prosegue: Lazio, una notte che vale l'Europa. Lazio, show da Champions. Pandev e Rocchi devastanti. Rossi: Grazie ragazzi; Adriano vieni da noi.
Romano Breda su Il Messaggero: Primo tempo opaco e concluso in svantaggio. Poi la squadra di Rossi cambia volto e si scatena: Rocchi pareggia su rigore, poi Pandev e ancora Rocchi. Che impresa. Travolta la Dinamo Bucarest: i biancazzurri in Champions, Coppia Stellare Rocchi-Pandev: gol e grandi giocate, irresistibili.
Una Lazio a due volti sbanca Bucarest, si impone per 3-1 sulla Dinamo sbloccandosi nella ripresa con i soliti Rocchi (doppietta) e Pandev e festeggia l'accesso alla fase a gironi della Champions League, che porterà alla società di Lotito prestigio, grandi palcoscenici europei, una quindicina di milioni in più tra incassi e tv e magari anche una ciliegina sulla torta dal mercato. All'andata era finita 1-1. Romeni in vantaggio con Bratu al 27' del primo tempo poi nella ripresa la rimonta laziale con Rocchi su rigore al 2', Pandev al 9' e ancora Rocchi al 21'. "Devo dire grazie a questo gruppo - dice il tecnico dell'undici biancoceleste Delio Rossi - con mille problemi, infortuni, e un gol contro, ha dimostrato carattere, e gli fa onore". "Negli spogliatoi ci siamo solo detti che era ancora tutto in ballo, che dovevamo crederci": così Rocchi sulla gara della Lazio a Bucarest. La fase a gironi della Champions fa felice l'attaccante: "Voglio incontrare le più forti squadre d'Europa, voglio andare a vedere i campi più importanti e belli del continente. Abbiamo dato in senso a due anni di lavoro e ora non abbiamo niente da perdere, possiamo diventare una sorpresa. Contratto? Stiamo lavorando nella speranza di trovare un accordo". C'erano 200 tifosi della Lazio a Fiumicino ad attendere l'arrivo della squadra dalla Romania dopo la qualificazione in Champions League. L'allenatore Delio Rossi e' stato portato persino in trionfo sulle spalle dei tifosi.
La Gazzetta dello Sport titola: "Impresa Lazio. Ora sotto con la vera Europa. Sotto di un gol dopo 45 minuti, la squadra di Delio Rossi si trasforma nella ripresa. In 20 minuti ribalta il risultato: tris micidiale con la doppietta di Rocchi".
Continua la "rosea": Da non crederci, da chiedersi se è vero. Lazio in Champions, quando nessuno ci sperava più. Chi avrebbe scommesso un euro sulla qualificazione laziale all'intervallo? Chi avrebbe immaginato che l'uomo partita sarebbe risultato Simone Del Nero, "non pervenuto" nel primo tempo? Calcio mistero senza fine bello. Che cosa è successo alla pausa nello stanzone biancoceleste? Si saranno guardati negli occhi, i giocatori, e si saranno detti che un'occasione così non sarebbe capitata mai più? Fatto sta che in dieci minuti la Lazio ha ribaltato il destino e Del Nero ha dato un senso alla sua carriera di genio intermittente, eppure entusiasmante nel suo manifestarsi a macchia di leopardo. Del Nero, il ragazzo che rovesciò Bucarest. Il campo dello stadio Manoliu pieno di buche e ostico a chi insegue la qualità; la Dinamo schierata con un 4-4-1-1 aggressivo e corto, mediana e difesa appiccicate l'una all'altra: la Lazio del primo tempo non ce l'ha fatta a imbastire una palla decente per Pandev e Del Nero, triturati sulla trequarti dai "cagnacci" avversari.
Si procedeva per palloni lunghi e innocui. Poi Stendardo, tormentato dai postumi dello stiramento muscolare e col passo corto, affaticato. "Povero" Stendardo infilzato da Florin Bratu, un tipo che vive di velocità. Palla alta da dietro, quasi un rinvio, e Bratu in volo sul fianco sinistro della Lazio. Stendardo alle prese con un impossibile uno contro uno; Bratu davanti a Ballotta, tiro violento e gol. Fuori il convalescente e dentro Scaloni. A seguire il requiem per la Lazio. Una prece. Non ce la faranno mai. E invece. Altro che eterno riposo, alleluja Lazio. Sul piano tattico è bastato poco, Del Nero più avanzato e più decentrato sulla destra, fuori dalla palude del centrocampo e liberato da ogni ansia. Pochi secondi della ripresa e bum, il genio incompreso - e incomprensibile in certe giornate di luna storta - s'accende di furbizia. Del Nero va a procacciarsi un rigore, fa fesso Nastase allungando gamba e piede nell'attimo giusto. Rocchi provvede dal dischetto, con qualche tremore. Altri sette minuti e ribum! Del Nero - e chi sennò? - ruba palla in mezzo e serve Rocchi, che con un colpo di tacco libera Pandev davanti al portiere. Impossibile sbagliare e il macedone non fallisce: 1-2 per la Lazio e non è finita. Ledesma-Pandev-Rocchi e terzo gol della Lazio. I tifosi della Dinamo sfollano, avviliti da cotanta rivale.
La Champions schiude orizzonti impensabili, ora Lotito ha il denaro per operare ad alti livelli sul mercato e pacificare lo spogliatoio, deluso da certi contratti al ribasso. Di più: calcisticamente la Lazio eleva Roma al rango delle capitali del football europeo. Due squadre in Champions, come Londra e Milano. Non è poco. E nell'Europa che conta si entra con un trio di attaccanti di primo livello: Del Nero, Pandev e Rocchi. Sempre che Del Nero dia continuità al suo estro. Lo ricordiamo all'Olimpiade di Atene 2004: un assist "maradonesco", pro Gilardino, nella sfida contro il Ghana. Vai Simone, non è mai troppo tardi. Basta che la smetti di buttarti via.
Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:
Dopo tre stagioni di assenza, la S.S. Lazio ritrova la UEFA Champions League. La formazione di Delio Rossi centra l'impresa in Romania ed espugna 3-1 il campo della FC Dinamo 1948 Bucuresti, dopo l'1-1 dell'andata all'Olimpico. Al "Lia Manoliu" le cose si mettono male per i biancazzurri, che vanno sotto dopo 27 minuti per il gol di Florin Bratu. Ma dopo un primo tempo sotto tono, la squadra nella ripresa si trasforma: Tommaso Rocchi su rigore, Goran Pandev e ancora Rocchi firmano la rimonta e regalano la fase a gironi alla Lazio. Un grande traguardo, sia per la società sia per i tifosi. Formazione obbligata per la Lazio, che deve fare a meno degli appiedati Massimo Mutarelli e Valon Behrami e degli infortunati Sebastiano Siviglia e Stefano Mauri: Rossi dà fiducia a Gaby Mudingayi, Christian Manfredini e Simone Del Nero. Il suo collega Mircea Rednic, che deve rinunciare allo squalificato Lucian Goian, lascia a sorpresa in panchina Claudiu Niculescu al quale preferisce Bratu. La prima occasione è per i padroni di casa. Cristian Pulhac scende sulla fascia sinistra e pesca Daniel Oprita con un preciso cross, ma sul colpo di testa del centrocampista romeno è provvidenziale la deviazione del capitano Luciano Zauri.
La Lazio non riesce a essere incisiva e Mudingayi rimedia il giallo per un intervento su Adrian Ropotan, mentre al 25' Marco Ballotta è costretto a una difficile respinta su tiro di Ionel Danciulescu. I biancocelesti creano qualche pericolo soltanto sulle palle inattive e al 27' la Dinamo passa. Un lancio di George Blay sorprende Emilson Cribari, Bratu supera in velocità Guglielmo Stendardo e con un destro sotto la traversa non lascia scampo a Ballotta. Nell'occasione il difensore della Lazio, già in imperfette condizioni fisiche, si infortuna e al 34’ deve lasciare il campo all'argentino Lionel Scaloni. Dopo 30 secondi del secondo tempo, la formazione di Rossi trova il pareggio. Valise Nastase controlla male in area, Del Nero gli soffia il pallone e il difensore romeno lo stende: lo spagnolo Manuel Mejuto González non ha esitazioni e assegna il rigore, che Rocchi trasforma riscattando l'errore dell'andata. Quella della ripresa è un'altra Lazio, che al 54' piazza il più classico degli uno-due. Del Nero imbecca Rocchi, che di tacco smarca Pandev: l'attaccante macedone resiste al ritorno di Blay e con freddezza da pochi passi supera Bogdan Lobont. La reazione della Dinamo è immediata, ma sul tiro dell'ottimo Bratu è bravo Scaloni a respingere in tackle. Al 57' si fa vedere anche Manfredini, ma il suo sinistro termina alto. Al 59' Rednic corre ai ripari: Hristu Chiacu e Niculescu rilevano Oprita e Andrei Margaritescu.
Ma è la Lazio che continua a rendersi pericolosa: al 63' un bolide di Mudingayi da distanza siderale impegna Lobont, due minuti dopo Pandev coglie il palo esterno. Il terzo gol è però nell'aria. Pandev smarca ancora Rocchi eludendo la trappola del fuorigioco, l'attaccante a tu per tu con il portiere avversario non sbaglia: è il 66'. Dopo una punizione insidiosa di Del Nero, arriva l'ultimo cambio della Dinamo: Catalin Munteanu rileva Danciulescu. Ma gli attacchi dei padroni di casa sono controllati agevolmente dai biancazzurri. Rossi regala scampoli di gara a Manuel Belleri e Igli Tare, che rimpiazzano Del Nero e Pandev. Al triplice fischio finale è festa grande per i giocatori e lo staff della Lazio, che entrano nell'Europa che conta.