Martedì 27 luglio 1999 - Varberg, Påskbergsvallen - Elfsborg-Lazio 1-4

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27 luglio 1999 - 2^ Amichevole Precampionato 1999/00

ELFSBORG: Johansson (46’ Bogsio), Sioberg, Pedersen (68’ Ljungcrante), Aruhage, Martinsson (63’ Stromberg), Svensson, Mohlin (67’ Edenvik), Bengtsson (46’ Klarstrom), Ingolfsson (46’ Niklasson), Berglund (46’ Inago), Carlstrand (46’ Wahlemark). All. Stromberg

LAZIO: Marchegiani (46’ Ballotta), Gottardi (46’ Di Fiordo), Nesta (46’ Negro), Mihajlovic (46’ Couto), Favalli, Lombardo (46’ Conceiçao), Sensini (46’ Stankovic), Veron (46’ Pinzi), Cinelli (46’ Nedved), Andersson (46’ S.Inzaghi), Boksic (46’ Mancini). A disp. Concetti. All. Eriksson.

Arbitro: Ingvarsson (Svezia).

Marcatori: 11’ Boksic, 14’ K. Andersson, 32’ Carlstrand, 59’ S.Inzaghi, 79’ S.Inzaghi.

Note: assenti Pancaro per infortunio, Almeyda, Simeone e Salas non ancora disponibili dopo la Coppa America. Stankovic ha fallito un calcio di rigore.

Spettatori: 5.000 circa.



La formazione della Lazio: Sensini, Mihajlovic, Andersson, Nesta, Marchegiani, Veron; Cinelli, Gottardi, Lombardo, Favalli, Boksic
La formazione della Lazio: Sensini, Mihajlovic, Andersson, Nesta, Marchegiani, Veron; Cinelli, Gottardi, Lombardo, Favalli, Boksic




Il Corriere dello Sport titola: Un'altra puntata incredibile del giallo dell'estate. Impossibile capire come finirà: Anelka manda tutto all'aria. Juve e Lazio, nonostante le smentite, avevano definito l'affare. Ma il francese ha rifiutato l'accordo. «Lo dico per l'ultima volta. Mai alla Juve». L'Arsenal lo toglie dal mercato, ma può succedere di tutto. Boksic e Inzaghi fenomenali. In Svezia la Lazio s'impone nettamente sull’Elfsborg (1-4), trascinata da uno straordinario Boksic che segna il primo gol e regala assist e numeri super, un segnale chiaro ad Eriksson.


Da Il Messaggero:

Un risultato di 4-1 che soddisfa ampiamente il tecnico Eriksson. Al di là del risultato ottenuto contro la formazione dell’Elfsborg, alla Lazio sono soddisfatti soprattutto per quelle che sono state le indicazioni venute dal campo. Le due coppie d’attacco proposte dal tecnico svedese, Boksic-Andersson nel primo tempo e Mancini-Simone Inzaghi nella ripresa hanno dato ampia garanzia su quelle che possono essere le soluzioni offensive per lo svedese. Il Boksic del primo tempo ha ricordato molto quello di un anno e mezzo fa quando la Lazio riuscì nell’impresa di ottenere ventiquattro risultati utili consecutivi tra coppe e campionato. Dribbling, scatto, confidenza anche con la porta. Questo è quello che ha fatto il croato nel primo tempo trovando anche un gol all’11’ minuto che ha strappato gli applausi degli ottomila presenti a Varberg. Incursione tra due difensori avversari e conclusione a rete di esterno destro. Un gol da applausi. Per Boksic l’intesa con Kennet Andersson, alla prima uscita insieme, con il passare dei minuti si è andata sempre più affiatando.

E proprio dai piedi di Boksic è partito il gol del raddoppio biancoceleste realizzato dallo svedese. Nella ripresa stessa musica con la nuova coppia Mancini-Inzaghi. Il numero dieci biancoceleste ha proposto alla platea svedese colpi da campione. Per il piccolo inzaghino una doppietta che sicuramente non farà rimpiangere il probabile non arrivo di Anelka. A centrocampo la solita conferma dell’argentino Veron. Buona anche la prestazione di Sensini e nella ripresa di Pavel Nedved. Soddisfatto al termine anche Eriksson. «Boksic ha giocato un ottimo primo tempo — ha dichiarato il tecnico biancoceleste — Sono felice che i quattro gol che abbiamo realizzato sono venuti da tre attaccanti. Siamo sulla strada giusta. Anche se è logico che quando si mandano in campo due formazioni diverse non sempre si possono avere delle indicazioni giuste. Sensini ha confermato di essere bravo anche a centrocampo così come in difesa». Da registrare un rigore sbagliato di Stankovic.


La Gazzetta dello Sport titola: "Boksic, dimostrazione di forza. Il croato segna e fa l'assist per Andersson: una doppietta di Inzaghi completa la festa. Solo Favalli in campo per 90'. Mancini non va a segno ma regala numeri a ripetizione. Bene anche l'argentino Veron, che ha già preso in mano la squadra. Qualche piccola sbavatura in difesa non toglie valore a questa prima vittoria svedese, ottenuta contro una squadra che in campionato e' meglio piazzata del Goteborg".

Continua la "rosea": Anelka? No grazie, la Lazio ha già An-In-Bo. Passateci la battuta, ma fra Andersson, Inzaghi e Boksic (senza dimenticare Mancini) la squadra di Eriksson trova punti di riferimento precisi per il gioco che già fluisce con una certa continuità. Insomma, mentre ancora il giallo dell' estate sul centravanti dell'Arsenal appassiona, la soluzione appare più semplice del previsto: i killer del gol la Lazio li ha scoperti in casa. Funzionano le nuove coppie d'attacco provate ieri da Eriksson. A cominciare da quella tutta bionda del primo tempo (Boksic-Andersson). La notizia che fa felici i tifosi della Lazio, ma anche gli amanti del bel calcio, riguarda il pieno recupero di Alen Boksic. Al di là del gol, molto bello, il croato si muove bene. Nonostante le gambe siano particolarmente dure in questo periodo (il motivo per cui Pancaro è rimasto a riposo), Alen mostra una gran voglia di giocar bene, cercando sempre il dialogo con i compagni e con Andersson in particolare. Il resto è venuto fuori naturale perché la tecnica e la classe cristallina di questo magnifico atleta non sono in discussione. Qualche metro più indietro Veron si conferma il regista unico della Lazio del Duemila. Meno brillante che a Goteborg, l'argentino solleva più volte l'"uhhh" di stupore dei settemila svedesi assiepati in ogni angolo del campo.

Qualche piccola sbavatura in difesa non toglie valore a questa prima vittoria svedese, visto che l'Elfsborg e' qualche posizione più su, nella classifica della serie A, rispetto al Goteborg. Positiva anche la voglia di voler costruire sempre gioco e spettacolo di questa squadra, che si diverte palla al piede. E che Boksic sia in giornata lo si capisce dopo soli due minuti, quando un suo sinistro piega le mani del portiere che si salva in calcio d'angolo. Passa qualche minuto ed ecco il grande numero del croato che in un fazzoletto d'erba, al limite dell'area, supera in slalom stretto due avversari e prima che arrivi a chiudere il terzo anticipa la conclusione con un destro preciso all'angolo. Poco dopo ancora Boksic parte dalla propria metà campo ed in progressione lascia sul posto il proprio marcatore e quando gli altri accorrono a chiudere, lascia scorrere una palla facile facile per Andersson, che di destro scarta il portiere e realizza il suo primo gol da laziale. Bella l' azione al 37' quando, con un lancio millimetrico di oltre trenta metri, Veron pesca Cinelli all'estrema sinistra, il giovane promettente crossa basso in mezzo per Boksic che di sinistro tira forte, il portiere si arrangia e, con la palla che rimbalza nei pressi della linea, Andersson non riesce a correggere in gol. Al gol ci arriva subito dopo l'Elfsborg, per via di un disimpegno errato di Nesta, che consente la conclusione sotto misura all'attaccante Karlstrand. Piacevole e vivace anche il secondo tempo e convincente anche la prova della seconda squadra (Favalli l'unico impegnato per 90').

Nedved è pimpante ed arriva con facilità al tiro, ma soprattutto l'altra coppia d'attacco si muove con disinvoltura, grazie a grandi tocchi di classe del Mancio, con Inzaghi che alla prima occasione butta il pallone dentro dopo una bella intesa Nedved-Conceicao, con tiro-cross basso di quest'ultimo. Ancora il portoghese fa da precisa sponda per offrire il triangolo a Simone Inzaghi per la sua prima doppietta da laziale. E lo scatenato Inzaghino riesce pure a procurarsi un rigore, sprecato poi da Stankovic. Se si attendeva una risposta degli attaccanti sul caso Anelka questa è arrivata chiara e forte in un fresco e assolato pomeriggio sul mare del Nord.


Tratte dal quotidiano sportivo, alcune dichiarazioni post-gara:

"Questa è una risposta concreta alle voci di mercato su Anelka. I tre attaccanti sono andati a segno e poi Mancini ha realizzato dei grandi colpi. Certo, potevamo segnare di più, però mi pare che vada bene anche così". Simone Inzaghi festeggia la sua prima doppietta da laziale. Già la scorsa settimana il giovane attaccante aveva manifestato le sue perplessità sull'utilità di un altro attaccante, Anelka ("Quanti gol farebbe in Italia?"), quando la rosa della Lazio offriva già diverse soluzioni competitive. "L'importante adesso sarà riconfermarsi quando i gol peseranno. Però siamo soddisfatti che il gioco già fluisca e le occasioni non manchino davanti". Simone poteva anche realizzare una tripletta, ma non ha tirato il calcio di rigore procuratosi: "Nello scontro con il portiere ho riportato una ferita, dunque ho lasciato il pallone a Stankovic. Ma in futuro, dopo Mihajlovic, sarò pronto a tirarli". L'unico a rimanere a secco fra le punte è Mancini, uscito per un piccolo risentimento muscolare poco prima della fine: nulla di preoccupante.

E poi il Mancio si diverte di più a servire palloni impossibili per gli umani pallonari, piuttosto che puntare al gol. Il gol invece è un'ottima medicina per Alen Boksic che non nasconde la sua soddisfazione: "Non solo per la rete, ma soprattutto perché mi sento molto bene, nonostante questa settimana abbiamo lavorato molto duramente. Mi sono sentito meglio anche rispetto a Goteborg. E poi questa squadra gioca già discretamente ed ha parecchie soluzioni tecnico-tattiche. Personalmente mi sono trovato bene davanti sia con Inzaghi che con Andersson. Può diventare questa la nostra forza". E sorride naturalmente Eriksson: "Perché la squadra si è espressa abbastanza bene, ma soprattutto perché ho rivisto il vero Boksic". Sarà più sereno anche Cragnotti, che dopo i bocconi amari dell' "Anelkiade" ritrova il suo figliolo prediletto.