Mercoledì 27 luglio 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Olympique Marseille 1-1

Da LazioWiki.

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27 luglio 2005 - 3.152 - Coppa Intertoto 2005/06 - Semifinali - gara d'andata

LAZIO: Sereni, Belleri, Cribari, Sannibale, Zauri, Manfredini (84' De Silvestri), Firmani, Liverani, Cesar, Di Canio (70' Tare), Muzzi (65' Pandev). A disposizione: Peruzzi, Zaccardi, Ciani, Melara. Allenatore: D.Rossi.

OLYMPIQUE MARSEILLE: Carrasso, Beye, Dehu, Méité, Taiwo, Nasri (82' Ferreira), Lamouchi, Oruma, Koke (64' Mendoza), Ribery (90' Batlles), Niang. A disposizione: Quesnel, Fernandes, Luyindula, Nakata. Allenatore: Fernandez.

Arbitro: Sig. Megia Davila (Spagna).

Marcatori: 42' Di Canio, 70' Méité.

Note: serata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Cribari, Manfredini, Firmani, Di Canio, Beye e Meite. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 20.000 circa con un incasso di euro 244.885,71.

Il biglietto della gara stampato su carta "S.S.Lazio"
Il goal di Paolo Di Canio
Il biglietto della gara stampato su carta "Lis Ticket"
Muzzi in azione
Paolo Di Canio in azione
La formazione marsigliese
I giocatori sotto la curva dopo il gol

La Repubblica titola: "Lazio, non basta Di Canio: il Marsiglia strappa l'1-1".

Continua il quotidiano: La Lazio pareggia in casa 1-1 con il Marsiglia e mette a rischio la qualificazione alla finale Intertoto. Ora serve un'impresa tra una settimana nel ritorno del 3 agosto al Velodrome. Era stato buon profeta Delio Rossi alla vigilia, temendo non poco i francesi. Di Di Canio il gol del vantaggio allo scadere del primo tempo, di Meite la rete del pareggio francese nella ripresa. Comunque, si era intuito subito che per la Lazio non sarebbe stata una serata facile. Contratta e, forse, un po' troppo timorosa all'inizio della gara, con il Marsiglia che, invece, appariva più convinto e quadrato. Per vedere la prima azione, bisognava aspettare il 25', quando Belleri recuperava provvidenzialmente su Niang che si stava involando da solo in area. L'altro sussulto, e non è stato sicuramente un gesto tecnico, intorno alla mezzora, quando Di Canio e Meite, gli autori dei due gol, hanno dato vita a una rissa in mezzo al campo. Alla fine l'arbitro spagnolo Davila decideva di ammonire solo il biancoceleste. La partita si infiammava al gol del vantaggio della Lazio. A siglarlo Di Canio, probabilmente il migliore, che appoggiava in rete dopo una ottima sponda di testa da parte di Cribari. Tutt'altra musica ed emozioni nella ripresa, soprattutto negli ultimi venti minuti. Al 23' era Sereni che compiva una prodigiosa parata su colpo di testa ravvicinato di Beye. Solo due minuti per assistere al pareggio dei francesi. Pandev rinvia male, riconsegnando il pallone a Ismaila che, dalla distanza, prende il palo, con la palla che va direttamente sui piedi di Meite. I padroni di casa sono in affanno, ma reagiscono. Dopo pochi minuti, infatti, Tare, entrato al posto di Di Canio e all'esordio assoluto, colpisce di testa in area prendendo in pieno il palo. Di Liverani, che manda poco alto sulla traversa su punizione, l'ultima emozione.


Il Corriere della Sera così racconta la gara:

Nella partita, Lazio-Olympique Marsiglia, del vietato voltarsi indietro a rimpiangere un passato recente fatto di splendori agonistici e miserie contabili, è la squadra francese che può guardare con maggior ottimismo al futuro europeo. L'1-1, conquistato dalla squadra di Fernandez senza brillare all'Olimpico nel primo round del secondo turno dell'Intertoto, è un passepartout per la finale che consente di rientrare in Coppa Uefa. Nel primo tempo la formazione francese, più avanti nella condizione fisica, gioca meglio ma chiude sotto di una rete. Nella ripresa la Lazio sorprende, costruisce gioco e spreca occasioni. Ma incassa una rete avversaria pesante come un macigno nell'economia delle marcature in trasferta che valgono doppio. Delio Rossi, in mattinata ricevuto e lodato dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, disegna una buona Lazio, compatibilmente con il mercato in fieri (Tare parte dalla panchina, Behrami siede in tribuna, sarà presentato stamane), con l'assenza pesante di Tommaso Rocchi in avanti e con una difesa ancora da aggiustare, sebbene il giovane Sannibale abbia disputato una bella prestazione. In avvio il clan dei marsigliesi, seguito da trecento rumorosissimi tifosi, rinuncia al talentoso Luyindula, per giocare con un 4-5-1 che diventa 4-3-3 in fase offensivo. Il pacchetto centrale laziale stenta a prendere le misure al veloce Niang. Ma a fermare la punta ospite ci pensa prima il guardalinee, poi il motorino Belleri con un intervento difensivo che vale una rete. Alla mezz'ora Di Canio litiga un po' con tutti gli avversari: si becca un giallo, ma si rimette a testa bassa per andare a guidare la carica di una Lazio che non punge sulle fasce a causa dell'evanescenza di Cesar e Manfredini. Ed al 42' la bandiera del Quarticciolo è al posto giusto al momento giusto.

Liverani pennella una punizione deliziosa sulla testa di Cribari, il difensore, spesso impreciso in difesa, indovina un assist perfetto che mette Di Canio solo davanti alla porta. Mentre la Lazio esulta, i francesi sono ancora ad interrogarsi sulle posizioni da tenere. Nella ripresa le velleità francesi di restaurazione restano nello spogliatoio. Ed è la Lazio, pur con il fiato corto che annebbia un po' la mente, a mettere in difficoltà con una manovra ariosa una retroguardia francese che si taglia come il burro. Al 15' Manfredini spreca una pregevole imbeccata di Di Canio. Ma nel momento migliore dei padroni di casa il Marsiglia pareggia. Al 23' Sereni salva su un colpo di testa ravvicinato di Beye, un minuto dopo di ripete deviando sulla traversa un tiro dalla distanza di Taiwo ma sulla ribattuta Meitè è lesto a mettere dentro. Raschiando risorse chissà dove, la Lazio si getta nell'area avversaria con spirito garabaldino. Tare, gettato nella mischia al posto di Di Canio, arpiona palloni su palloni. Al 25' ne gira di testa uno che si stampa sul palo a portiere battuto. I biancoclesti si allungano spaventosamente ma il narcisismo di Ribery e compagni evita la sconfitta che sarebbe suonata come una beffa per i generosi padroni di casa. All'ultimo minuto una punizione di Liverani accarezza la traversa. La Lazio esce tra gli applausi dei suoi tifosi. Il ritorno, tra una settimana in Francia, è una corsa in salita. Ma la strada imboccata da Delio Rossi può portare in una direzione giusta. Senza guardare troppo al passato.



La formazione biancoceleste:
Muzzi, Cribari, Sannibale, Manfredini, Sereni, Zauri
Liverani, Belleri, Di Canio, Firmani, Cesar