Mercoledì 3 agosto 2005 - Marseille, Stade Vélodrome - Olympique Marseille-Lazio 3-0

Da LazioWiki.

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3 agosto 2005 - 3.153 - Coppa Intertoto 2005/06 - Semifinali - gara di ritorno

OLYMPIQUE MARSEILLE: Carrasso, Beye, Dehu, Meite, Taiwo, Ferreira, Oruma (78' Battles), Lamouchi (74' N'Diaye), Ribery, Niang, Mendoza (82' Luyindula). A disposizione: Quesnel, Nasri, Nakata, Koke. Allenatore: Fernandez.

LAZIO: Sereni, Belleri (18' Sannibale), Cribari, Lequi, Zauri, Manfredini (63' Tare), Firmani, Liverani, Cesar, Di Canio (52' Muzzi), Rocchi. A disposizione: Peruzzi, De Silvestri, Baronio, Pandev. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Almeida Costa (Portogallo).

Marcatori: 60' Niang, 61' Mendoza, 65' Ribery.

Note: serata ventosa, terreno in ottime condizioni. Angoli 8-3 per il Marsiglia. Ammoniti: Lequi, Cribari, Beye, Rocchi, Meite per gioco falloso. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 45.000 circa


Il biglietto della partita
Fabio Firmani in azione di contrasto

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio travolta. Addio Europa. Resiste per un'ora poi crolla in 4 minuti. È già allarme rosso: servono rinforzi".

Continua la "rosea": Finisce male l'avventura in Intertoto della Lazio. Al Velodrome di Marsiglia la squadra di Rossi rimedia un 3-0 che la estromette senza rimpianti dalla competizione che le avrebbe potuto regalare un posto in coppa Uefa. È una sconfitta senza se e senza ma quella che rimediano i biancocelesti. Che subiscono per quasi tutta la gara il gioco dei padroni di casa senza riuscire quasi mai ad opporre resistenza. Il 3-0 finale matura attorno al quarto d'ora del secondo tempo, ma già in precedenza i francesi avrebbero potuto tranquillamente segnare. La differenza di condizione (notevole, in ogni caso) spiega solo in parte la debacle dei romani. Le cui lacune sono evidenti e dovrebbero indurre la società a tornare sul mercato finché è possibile. La gara, sin dalle prime battute è un monologo del Marsiglia. Che Jean Fernandez schiera con un 3-4-1-2 che prevede il ripiegamento degli esterni Ferreira e Taiwo in fase difensiva e un'ampia libertà di azione al trequartista Ribery. Rossi risponde con il 4-4-2 su cui ha puntato fin dall'inizio della preparazione, ma dopo un quarto d'ora il tecnico è costretto a mandare in campo Sannibale al posto di Belleri, che si arrende a causa di un colpo alla schiena. A differenza della gara di andata, il ritmo è molto più elevato. E la circostanza manda in crisi la Lazio. La partita la fa quindi il Marsiglia, nonostante il risultato dell'Olimpico consigli ai francesi un atteggiamento di attesa. Ma non è nelle loro caratteristiche. E così, invece che difendere, i padroni di casa si buttano in avanti senza fare calcoli. Nel primo tempo i francesi concludono pericolosamente una sola volta, con Mendoza (Sereni si supera), ma la retroguardia biancoceleste sembra sul punto di capitolare da un momento all'altro. È anche fortunata la squadra di Rossi alla mezz'ora, quando l'arbitro portoghese Almeida Costa giudica regolare il contatto in area tra Sannibale e Niang (l'attaccante dà l'impressione di cercare un po' la gamba del laziale, ma il rigore poteva anche starci).

Episodio che fa il paio con quello in apertura di partita, quando Lequi se la cava con un cartellino giallo per il fallo su Oruma lanciato a rete (un arbitro più severo avrebbe estratto il rosso). Quando i francesi calano il ritmo, però, la Lazio dà qualche segno di vita. Accade nei minuti finali del primo tempo. Di Canio ha la palla buona al 37' (gliela serve Cesar), ma la conclusione non è precisa. Qualche minuto dopo ci prova Liverani dalla distanza, ma Carrasso non si fa sorprendere. Azione fotocopia di quella in apertura di gara con gli stessi protagonisti. Il risveglio laziale di fine primo tempo è però solo un'illusione. Che si spegne dopo l'intervallo. La ripresa comincia infatti col Marsiglia che riprende a macinare gioco con un ritmo che la formazione di Rossi fatica a tenere. Il crollo avviene dopo un'ora esatta di gioco. Ed è un crollo pesante. Perché nel giro di cinque minuti Sereni è costretto per ben tre volte a raccogliere la palla in fondo al sacco. Le azioni che portano ai gol sono piuttosto simili nel loro sviluppo ed hanno come comune denominatore una Lazio che si fa infilare in contropiede con troppi uomini fuori posizione. Il primo gol lo mette a segno Niang, servito da Oruma bravo a ribaltare l'azione dopo una palla persa da Liverani. Il raddoppio arriva subito dopo grazie ad un altro assist vincente di Oruma, questa volta per Mendoza. Il 3-0 è di Ribery, che fredda Sereni dopo aver rubato palla sulla trequarti. Rossi prova a scuotere i suoi, varando un tridente offensivo composto da Rocchi, Muzzi (entrato al posto di Di Canio qualche minuto dopo l'inizio della ripresa) e Tare, che rileva Manfredini dopo il 2-0. Ma ormai è già tutto finito.


La Repubblica titola: "Forti dell'1-1 dell'andata, i francesi si impongono per 3-0. I romani, in ritardo di condizione, tengono sino al primo gol. La Lazio crolla a Marsiglia e sfuma il sogno dell'Uefa".

Continua il quotidiano: Si infrange in Francia il sogno della Lazio di conquistare un posto in Uefa. Al Velodrome di Marsiglia, cinque minuti di follia sono costati cari agli uomini di Delio Rossi, che vengono sconfitti per 3-0 dai padroni di casa nel ritorno della semifinale della coppa Intertoto. L'1-1 dell'andata non faceva sicuramente ben sperare, eppure la Lazio del primo tempo aveva dato l'impressione di poter centrare il passaggio del turno. Ma nella ripresa una difesa fin troppo distratta lasciava via libera agli attaccanti dell'Olympique, che senza farsi pregare troppo hanno messo ko i biancocelesti. A questo punto Rossi cercherà di portare a fondo la preparazione, sperando di ottenere in Italia le soddisfazioni che sono mancate in Europa. Eppure la Lazio parte bene, tanto che già al 4' sfiora il gol con Liverani, sul cui tiro-cross Carrasso si deve rifugiare in angolo. Il Marsiglia è comunque una squadra tosta e la voglia di riscatto dopo la sconfitta in campionato contro il Bordeaux è grande. Il pressing molto alto attuato dagli uomini di Fernandez mette spesso in difficoltà i biancocelesti, che in qualche occasione di troppo peccano d'imprecisione. Il Marsiglia cresce col passare dei minuti e al 17' va vicinissimo al vantaggio con Mendoza, che sul lungo lancio di Beye anticipa in area Belleri e conclude al volo, costringendo Sereni al miracolo.

Sull'angolo successivo la Lazio trema ancora, con Meitè che non arriva sul pallone per un soffio. I ragazzi di Rossi hanno il merito di mantenere compatti i reparti, cercando di ripartire con lanci in profondità. Ma il Marsiglia chiude bene gli spazi e Niang sulla destra è una vera e propria spina nel fianco per la difesa laziale. Nel finale di tempo, però, i francesi calano e prima Di Canio dal limite e poi Liverani con un gran tiro dalla distanza mettono in apprensione la retroguardia dei padroni di casa. L'ultima occasione è comunque per il Marsiglia, con Ribery che mette al centro un pallone insidioso su cui Cribari interviene tempestivamente. Nella ripresa non cambia molto, tanto che Rossi decide di togliere uno spento Di Canio per affidarsi al più dinamico Muzzi. Ma è il Marsiglia a farsi pericolosissimo all'8' con Oruma, la cui conclusione dal limite si infrange sul palo alla destra di Sereni. La risposta biancoceleste arriva un minuto dopo con Rocchi in contropiede, ma il suo tiro non è irresistibile e Carrasso blocca a terra senza problemi. Ma tra il 15' e il 20' i francesi chiudono la partita e il discorso qualificazione infilando Sereni per ben tre volte, prima con Niang, poi con Mendoza e infine con Ribery. Tre reti, molto simili tra loro, che annichiliscono la Lazio, ormai assolutamente incapace di reagire. Il resto è pura accademia e mentre il Marsiglia festeggia la finale, i biancocelesti escono dal campo a testa bassa.