Sabato 18 maggio 1991 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 2-0

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18 maggio 1991 - 2488 - Campionato di Serie A 1990/91 - XXXIII giornata

INTER: Zenga, Paganin (76' Tacchinardi), Mandorlini, Stringara, Ferri, Battistini, Bianchi, Berti, Klinsmann (88' Iorio), Matthaus, Pizzi. A disp.: Malgioglio, Grossi, Barollo. All. Trapattoni.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio (68' Sclosa), Pin, Gregucci, Soldà, Madonna (68' A.Bertoni), Bacci, Saurini, Troglio, Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, F.Marchegiani. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Cornieti (Forlì).

Marcatori: 58' Battistini, 82' Klinsmann.

Note: ammoniti al 57' Madonna, 78' Mandorlini.

Spettatori: paganti 6.926, incasso L. 173.969.000; abbonati 32.814, quota abbonati L. 876.917.000.

La rete di Battistini
Tifosi laziali allo stadio
Il raddoppio dei nerazzurri
Gregucci contro Klinsmann
Contrasto tra Pin e Berti
Londra l'infortunio a Gascoigne che esce in barella

In attesa di dare una coppa ai tifosi interisti, Trapattoni si è congedato da di San Siro con un'altra vittoria. Un successo che ha fruttato solo applausi per i giocatori, mentre il tecnico accolto al suo ingresso in campo da molti fischi, è stato del tutto ignorato nel finale. La gara doveva servire ai nerazzurri per preparare il ben più importante impegno di mercoledì all'Olimpico. Così tutti sono andati in campo senza determinazione e con l'obiettivo di limitare i danni, specie quelli fisici. Ma la tattica rinunciataria dell'avversario, subito chiuso in difesa, ha costretto l'Inter a spingersi in attacco e la partita è diventata un monologo nerazzurro, nonostante la difesa dei padroni di casa fosse in condizioni precarie per le assenze di Bergomi e Brehme, sostituiti da Paganin, rilevato nel finale dal giovane Tacchinardi, e per tutto il primo tempo, non ha dato frutti concreti, salvo una traversa di Klinsmann al 32'. L'attaccante tedesco, affiancato da Pizzi che ha sostituito l'infortunato Serena, è stato l'unico a impegnarsi allo spasimo. Ma ha trovato nel suo marcatore Gregucci un avversario difficile da superare, dando vita così a un bel duello con il laziale che in più di un'occasione ha dovuto fare ricorso anche alle maniere forti per contrastarlo. La ripresa vede un'Inter più decisa: al 58' il vantaggio con Battistini che, vista la scarsa pericolosità degli avversari (che mancano anche dell'attaccante Riedle, squalificato), si spinge sovente in attacco. Il libero nerazzurro riesce a deviare con la punta del piede sinistro in rete la sfera dopo un cross dal fondo di Bianchi che Mandorlini smorza di testa. La rete scuote la Lazio che cerca di spingersi in avanti per agguantare il pareggio. Zoff manda negli spogliatoi Madonna e Sergio inserendo Bertoni e Sclosa. E proprio il primo impegna Zenga in due difficili parate che consentono al portiere interista di guadagnarsi la giornata, dopo che l'Inter grazie a Klinsmann ha raddoppiato all'82'.

Dall'ospedale solo due parole: «Sta bene». Nella sede del Tottenham neanche quelle. Solo un custode, che consiglia di ritelefonare questa mattina. Le condizioni di Paul Gascoigne, che domani avrebbe dovuto diventare della Lazio, sono diventate un giallo. Il popolare «Gazza» si era infortunato sabato a Wembley nella finale della Coppa d'Inghilterra tra la sua squadra (poi vincitrice per 2-1) ed il Nottingham Forest. Un infortunio grave, al ginocchio destro. Ieri mattina Gazza è stato sottoposto ad un'operazione nella clinica «Princess Grace», e alla fine i chirurghi non hanno voluto pronunciarsi sulla prognosi. Secondo una fonte non ufficiale, se il legamento danneggiato è il cruciforme, indispensabile per i movimenti di un calciatore, il giocatore potrebbe restare fuori gioco per i prossimi sei mesi. Il grave infortunio a Gascoigne è accaduto al 17', dopo un intervento sull'attaccante avversario Gary Charles al limite dell'area di rigore. Gazza è caduto, poi si è rialzato e, zoppicando, ha continuato per qualche attimo. Ma più tardi è crollato a centrocampo, ed è stato portato fuori in barella, seguito dagli occhi di 80 mila tifosi. Il grave incidente potrebbe compromettere il trasferimento alla Lazio. Lo dicono molti osservatori, mentre il Sunday Mirror ha scritto ieri che la società romana, oltre a Gascoigne, vorrebbe anche il cannoniere del Tottenham, Gary Lineker, per un prezzo di 10,5 milioni di sterline (25 miliardi di lire) per i due. Sul futuro di Gascoigne non si è voluto esprimere neppure l'allenatore del Tottenham, Terry Venables. A chi gli chiedeva se la finalissima di sabato sia stata l'ultima occasione per i tifosi del Tottenham di veder giocare il loro «pupillo», il tecnico ha replicato di «non poter rispondere», ed ha aggiunto: «Non so quali saranno i sentimenti della Lazio. Mi dispiace enormemente per Paul - ha proseguito Venables - questo doveva essere il giorno più bello della sua vita e si è concluso dopo 17 minuti. Ha giocato magnificamente per noi per tutta la stagione. Si è allenato moltissimo dopo l'operazione di ernia e ha commosso tutti per la sua voglia di ritornare sul campo. Sono comunque fiero del modo in cui i nostri hanno giocato dopo che lo abbiamo perso nel primo tempo». «Perdere Gazza è stato per noi perdere l'uomo più importante della squadra» ha detto il compagno di squadra Paul Stewart, il giocatore che si è distinto più di tutti a Wembley e che ha segnato al 54' il primo gol del Tottenham. «Gazza - ha detto Stewart - è decisamente il giocatore più importante d'Inghilterra e tutti sanno quello che riesce a fare». Paul Gascoigne, che il 27 maggio compirà 24 anni, avrebbe dovuto firmare domani il contratto per la Lazio (il ds Carlo Regalia, che ha assistito alla finale di Wembley, ha lasciato ieri mattina l'albergo che lo ha ospitato), anche se ancora ieri l'allenatore Venables aveva detto di essere in trattative per una possibile operazione finanziaria per non togliere Gazza al Tottenham.

Fonte: La Stampa