Sabato 7 gennaio 2012 - Siena, stadio Artemio Franchi - Siena-Lazio 4-0

Da LazioWiki.

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7 gennaio 2012 - 3.448 - Campionato di Serie A 2011/12 - XVII giornata - inizio ore 18.00

SIENA: Pegolo, Angelo, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Brienza, Gazzi (67' Codrea), Bolzoni, Grossi (50' Mannini), Destro (81' Reginaldo), Calaiò. A disposizione: Farelli, Contini, Rossi, Gonzalez. Allenatore: Sannino.

LAZIO: Bizzarri, Scaloni (48' Carrizo), Biava, Stankevicius, Radu, Sculli (80' Diakite), Cana (46' A.Gonzalez), Ledesma, Lulic, Klose, Cisse. A disposizione: Dias, Del Nero, Hernanes, Rocchi. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Gervasoni (Mantova) - Assistenti Sigg. Giachero e Galloni - Quarto uomo Sig. Brighi.

Marcatori: 11' Destro, 35' Calaiò (rig), 49' Calaiò (rig), 81' Destro.

Note: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni. Espulso al 48' Bizzarri. Ammoniti: Destro, Rossettini, Sculli, Del Grosso. Angoli: 7-1 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 10.270 per un incasso di 115.976 euro (abbonati 7.623 per una quota di 68.781 euro).

Djibril Cisse in un momento dell'incontro
Miroslav Klose
Senad Lulic
Il primo penalty trasformato dal Siena
Alvaro Gonzalez
L'espulsione di Albano Bizzarri
Miroslav Klose in azione
Djibril Cisse
Lorik Cana
Albano Bizzarri
Djibril Cisse
Il biglietto della gara

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Siena schiacciasassi. Lazio ancora in vacanza. I toscani passeggiano: 4-0 sui biancocelesti. Doppiette di Destro e Calaiò (su rigore). Espulso Bizzarri in occasione del secondo penalty da Gervasoni. Prima sconfitta esterna per la squadra di Reja.

Continua la "rosea": E' vero che la vittoria manca da sette giornate e il gol da cinque, ma il Siena quando decide di vincere in casa non lo fa mai in maniera banale. L'ultimo successo era stato un 4-1 al Chievo, oggi il digiuno viene spezzato dopo undici minuti e, per la massima che l'appetito vien mangiando, i bianconeri ne rifilano quattro anche alla Lazio. Corsa, organizzazione e un gran Destro i segreti della rinascita della squadra di Sannino. Mai in partita la squadra di Reja, che ha lasciato la testa in vacanza. Al Siena mancano Vitiello e D'Agostino, due pedine importanti per Sannino. Ma alla fine risultano decisive le assenze difensive della Lazio, con Konko e Dias che non sono rimpiazzati a dovere da Scaloni e Stankevicius. Reja rinuncia a Hernanes per un centrocampo più concreto, ma l'attività di raccordo che dovrebbe toccare a Sculli non la fa nessuno. Conseguenze? Biava e compagni fortemente in difficoltà sulle ripartenze centrali del Siena e Klose abbandonato a sé stesso in avanti. Unico biancoceleste a salvarsi Lulic, che con le sue incursioni inchioda Del Grosso dietro e con i suoi cross tiene da solo in apprensione i centrali senesi.

Ma gli scatti di Brienza e Destro sfaldano la difesa laziale nel primo quarto d'ora e il Siena sfiora più volte il gol. Prima una conclusione dal limite di Gazzi, poi un diagonale di Destro e infine una girata di Calaiò. Manca solo il vantaggio. Arriva all'11' con una discesa dell'attaccante scuola Inter: Destro arriva al limite senza trovare ostacoli e Biava esce in ritardo: diagonale, 1-0. La reazione laziale si limita a un tiraccio di Sculli a pochi passi dalla porta e a un colpo di testa di Cisse deviato da Pegolo. Dalle indecisioni della difesa romana (che comunque continuano, vedi retropassaggio thriller di Biava) si passa ai tentennamenti di Gervasoni. Sul primo rigore per il Siena ad esempio. Il contatto tra Stankevicius e Brienza è dubbio, sembra più che l'esterno vada addosso al difensore che non viceversa. Comunque Calaiò non sbaglia e per la Lazio è notte fonda. Il vero pasticcio è poi sul secondo rigore assegnato ai toscani. Destro si beve Lulic e Stankevicius, si inventa uno scavetto su Bizzarri e va a terra. Il pallone carambola sul palo, torna sui suoi piedi e l'attaccante mette dentro. Gervasoni sembra prima indicare il centrocampo e poi assegna il rigore, scontentando tutti. Gli uomini di Sannino protestano per il gol non concesso, Biava e compagni si lamentano dell'espulsione del portiere, a quel punto inevitabile. Finisce come qualche minuto prima: Calaiò dal dischetto cerca lo stesso angolo e anche Carrizo (entrato per Scaloni) non ci arriva. Settima rete in campionato per la punta bianconera.

La ripresa è accademia. La Lazio ci prova per un quarto d'ora andando vicina al gol con Klose, ma poi il Siena riprende in mano la partita e la controlla soffrendo poco o niente. C'è spazio per Mannini e Codrea, mentre Reja si affida al dinamismo di Gonzalez. E una combinazione Brienza-Del Grosso sulla sinistra fa arrivare la palla sulla testa di Destro per la mazzata finale. I toscani si allontanano dalla zona calda e infliggono la prima sconfitta esterna in campionato ai romani, abbandonati anche dai propri tifosi che sul 4-0 cominciano a sfollare.


Il Messaggero titola: "A Siena una Lazio da schiaffi. Due rigori contro e Bizzarri espulso: 4-0. Biancocelesti mai in partita, nervosi e irriconoscibili. Dura contestazione a fine partita, Reja si scusa con i tifosi".

L'articolo prosegue: La Lazio resta in vacanza. A Siena è l'ombra di sé stessa: fatica a entrare in partita, subisce la velocità del Siena. La condannano due rigori e l'espulsione di Bizzarri per fallo su Destro. Dura contestazione dei tifosi in trasferta. Il Siena parte subito forte. Reja chiede a Cisse più mobilità senza palla e più verticalizzazioni a Sculli. Le squadre sono strette e corte, pochi spazi, partita tirata. Al 10° il vantaggio del Siena: gol di Destro. Gran botta poco dentro l'area, Bizzarri battuto. Lazio in difficoltà: sfiora il pareggio con Cana, ma Pegolo para a terra in due tempi. Poco dopo Sculli colpisce male e spreca una grande occasione. Al 34° il primo rigore. Gervasoni concede il penalty perché Brienza cade in area in un contrasto con Scaloni e Stankevicius. Il Siena va sul 2-0: Lazio in affanno e spenta. Reja dalla panchina si sgola: vuole più intensità, più movimento e più concentrazione. Al 46° il secondo rigore: Destro atterrato in area da Bizzarri in uscita. Gervasoni concede il rigore e espelle Bizzarri. Reja cambia: fuori Scaloni, dentro Carrizo. Batte Calaiò: 3-0.

Il primo tempo finisce 3-0. Siena da favola, Lazio da incubo con una difesa che balla ad ogni affondo degli attaccanti senesi: tre errori, tre gol subiti. Nella ripresa la Lazio dovrà cambiare atteggiamento. Ma nella ripresa la Lazio non cambia marcia. La Lazio non riesce a incidere. Non trova velocità, non ha spazi, subisce sempre il contropiede del Siena: ancora un brivido con Destro al 17° della ripresa. Il Siena gestisce la partita, con reparti molto stretti e appoggi corti: la Lazio non riesce ad essere pericolosa, comincia a crederci poco. Diakite in campo al posto di Sculli. E' l'ultimo cambio di Reja. Battibecco in panchina tra Sculli e il tecnico. Al 35° ancora Destro: 4-0. La Lazio non c'è più. La partita finisce qui. Lazio nervosa dentro e fuori dal campo, poco aggressiva e concentrata. Niente che a che vedere con la Lazio 2011. Al termine della partita fischi e contestazione del pubblico biancoceleste. La Lazio fa una figuraccia, esce malissimo dalla trasferta di Siena, Reja promette "mai più in campo così" e chiede scusa ai tifosi per il pessimo spettacolo.


La Repubblica titola: "Lazio ancora in vacanza. Il Siena cala il poker. Alla squadra di Sannino basta il primo tempo per chiudere la partita (3-0). Decidono le doppiette di Destro e Calaiò su rigore. Espulso Bizzarri, Sculli polemica con Reja dopo il cambio".

L'articolo così prosegue: Clamoroso al Franchi, ci verrebbe da dire. La Lazio affonda letteralmente sul campo del Siena e abbandona i sogni di rimonta. La formazione di Sannino batte la squadra biancoceleste 4-0 e torna alla vittoria dopo cinque sconfitte e due pareggi. Un successo che non arrivava dal 30 ottobre 2011 quando i toscani batterono il Chievo 4-1. Per i capitolini si tratta del primo ko esterno dall'inizio della stagione. Se questa è la Lazio che vedremo nel 2012 allora meglio chiudere gli occhi e aspettare che il campionato finisca il prima possibile, perché quella di questa sera è stata davvero brutta, la più brutta dall'inizio del campionato. Vada per le tante assenze, ma contro il Siena non si è visto un briciolo di gioco e di grinta che possano alleviare i dolori del risultato. Fossimo in Reja e Lotito inizieremmo davvero a preoccuparci, perché la clamorosa sconfitta di questa sera arriva dopo due pareggi incolori, l'ultimo contro un Chievo fermatosi solo davanti alle strepitose parate di Bizzarri che oggi non è riuscito a ripetersi. Non c'è la scusante delle assenze, quindi, né della stanchezza alla quale il tecnico laziale affidava le delusioni pre-natalizie. C'è solo una squadra che sembra aver dimenticato come si gioca a calcio e, soprattutto, come si fa gol (bocciatura piena per Cisse).

Sannino alla fine ci è riuscito: il suo Siena ha invertito il senso di marcia dopo due pareggi e cinque sconfitte ed è tornato a vincere dopo oltre due mesi con un risultato pesantissimo. Soprattutto se si pensa che di fronte non c'era il Chievo, ultima vittima della formazione toscana, ma la Lazio, quarta in classifica che al Franchi cercava punti utili per accorciare sul duo di testa. Costruito il successo in un primo tempo praticamente perfetto, i senesi nella ripresa si sono chiusi nella propria metà campo cercando di contenere le sfuriate di una Lazio comunque con un uomo in meno. Strategia rischiosa, ma vincente, perché la formazione di Reja non ha avuto la forza mentale per rientrare in partita e ribaltare il risultato come era successo al Milan a Lecce. Primo tempo da incorniciare per il Siena che fa capire subito a tutti con quale grinta è sceso in campo per invertire la strada intrapresa nel finale del 2011. I bianconeri, infatti, dopo neanche 10' vanno vicini al vantaggio con un rasoterra di Gazzi dal limite che sfiora il palo alla destra di Bizzarri. L'estremo laziale poco più tardi deve bloccare in due tempi su Calaiò. Sono le prove generali del gol che arriva all'11' con un diagonale di Destro da dentro l'area.

La reazione ospite è affidata a un rasoterra di Cana dal limite che Pegolo prontamente respinge e a una conclusione ravvicinata di Sculli spedita in curva, poi è di nuovo Siena con Brienza che viene atterrato in area da Stankevicius: calcio di rigore e rete di Calaiò dagli undici metri. In pieno recupero il tracollo biancoceleste con l'espulsione di Bizzarri per fallo su Destro e la trasformazione del secondo penalty da parte del solito Calaiò. Poco prima Pegolo si era dovuto superare su due colpi di testa: uno di Cisse, l'altro di Sculli. Nella ripresa la Lazio si fa vedere subito con un colpo di testa di Klose finito sul fondo, poi scompare e per i padroni di casa è uno scherzo portare a casa il risultato. Nel finale un colpo di testa di Destro chiude il match sul 4-0.


Da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:

Reja, nervi tesi e lite con Sculli: "Non accetto certi comportamenti". Il tecnico si prende la responsabilità della disfatta, ma avverte: "Mai più in campo così. Sculli? Era nervoso". Reja è furibondo. Si prende tutta la colpa della disfatta di Siena (4-0), ma avverte i giocatori che certi comportamenti non saranno più accettati. "La pausa? Ma non è sufficiente per spiegare un fallimento così. Non ci siamo stati. La più brutta prestazione da quando ci sono io, la partita più brutta. Non è la mia squadra, questa di Siena non è la Lazio. L'espulsione ci ha condizionato, poi sul 3-0 è finito tutto. Mi prendo io tutta la responsabilità. Chiedo scusa ai tifosi". Pari con il Chievo e sconfitta con il Siena, così la Lazio ha salutato il 2011 e il 2012. "Su questa sconfitta bisognerà meditare. Non posso accettare questi comportamenti. Sapevo che il Siena da un po' non vinceva, era determinato, noi abbiamo affrontato l'impegno con troppa leggerezza e questo è inaccettabile". Il battibecco con Sculli. "Era ammonito, diceva che poteva fare ancora cinque minuti. L'ho tolto perché era nervoso. In campo ha cercato di fare un fallo. Non potevo rischiare altre espulsioni". L'analisi di Sannino: "Non voglio togliere alcun merito ai miei, ma questa non era la vera Lazio. Forse ha sottovalutato la partita, ma non mi è sembrata l'ottima squadra che ha fatto così bene fino a oggi".

Da La Repubblica:

Sconfitta pesantissima per la Lazio a Siena, non solo per il risultato, ma anche per il mancato gioco. Edy Reja non cerca scuse e chiede perdono ai tifosi che nella ripresa hanno criticato la squadra. "Non è sufficiente parlare della pausa. Oggi non ci siamo stati, è stata la partita più brutta da quando sono qui. Avevamo finito male con il Chievo ed abbiamo ricominciato peggio. Chiedo scusa ai tifosi, mi prendo le responsabilità. Questa non è la Lazio, la squadra che ha fatto bene nel girone d'andata. C'è stata una reazione solo ad inizio ripresa, quando eravamo sul 3-0, poi non vedevamo l'ora che finisse perché non eravamo in condizione". Reja non riesce a spiegare la controprestazione della Lazio: "Non so perché sia successo, altrimenti troverei delle soluzioni. Bisognerà meditare, non accetto questi comportamenti: la responsabilità probabilmente è mia, non ho saputo lavorare sulla testa dei giocatori. Sapevamo che avremmo trovato un Siena determinato a vincere, ma abbiamo giocato con leggerezza. La squadra che abbiamo visto oggi non è certamente la Lazio, non è la squadra che ha fatto un girone d'andata con un piglio diverso, con un carattere diverso. Non abbiamo reagito dopo aver incassato i gol, non abbiamo trovato la forza. Poi, c'è stata l'espulsione di Bizzarri che ci ha un po' condizionato. All'inizio del secondo tempo c'è stata una reazione, c'è stata una palla gol: poi basta. Non vedevamo l'ora che finisse la partita perché non eravamo certamente in condizione. Certe prestazioni non esistono, ne parleremo subito. Il rientro tardivo dalle vacanze di alcuni giocatori non è una giustificazione perché ha giocato chi si era allenato regolarmente, non è una scusante valida. Ripeto, non ci sono spiegazioni per una partita del genere. Voglio vedere se questi giovanotti avranno una reazione contro l'Atalanta". Reja, infine, spiega anche lo screzio con Sculli al momento del cambio: "Era stato ammonito, mi ha detto che avrebbe voluto giocare altri cinque minuti, ma eravamo già alla fine e sotto tre a zero. L'ho tolto perché mi sembrava nervoso e non volevo subire un'altra espulsione".



Galleria di immagini sulle reti della gara
La prima rete bianconera
Il raddoppio senese
La terza rete toscana
La rete del 4-0



► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:




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