Domenica 11 febbraio 1962 - Brescia, stadio Comunale - Brescia-Lazio 1-0

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11 febbraio 1962 - Campionato di Serie B 1961/62 - XXII giornata - inizio ore 15.00

BRESCIA: Moschioni, Fumagalli, Di Bari, Rizzolini, Santoni, Carradori, Gallo, Recagno, Turra, Lojodice, De Paoli. All. Bonizzoni.

LAZIO: Cei, Zanetti, Eufemi, Carosi, Seghedoni, Noletti, Bizzarri, Mecozzi, Pinti, Morrone, Maraschi. D.T. Ricciardi.

Arbitro: sig. De Robbio di Torre Annunziata.

Marcatori: 26' Lojodice.

Note: giornata grigia, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Carosi e Bizzarri. Calci d'angolo: 6-3 (3-1) a favore della Lazio,

Spettatori: 20.000 circa.

Giorni convulsi precedono questo impegno in Lombardia. Dopo la sconfitta di Lucca, la società solleva dall'incarico Todeschini e chiama in panchina Alfonso Ricciardi, il suo segretario con un passato come allenatore. Il nuovo tecnico, a cui si affianca Bob Lovati che in questo modo appende i suoi scarpini al chiodo, deve rinunciare all'apporto degli infortunati Longoni, Gasperi e Landoni. Il delicato impegno con il Brescia, reduce da due sconfitte e con una crisi intestina preoccupante, viene preparato in ritiro a Desenzano sul Garda. I romani hanno un avvio promettente e già al 3' con Maraschi vanno vicini al vantaggio con un tiro alto non di molto. All'11' grande spunto di Bizzarri e tiro respinto dal palo. Tocca poi a Morrone mettere i brividi alle "rondinelle" con Moschioni che rimedia in due tempi. Sessanta secondi dopo, un cross radente dalla destra fa fuori l'intera retroguardia bresciana, ma Pinti e Maraschi inciampano incredibilmente sul pallone e Rizzolini riesce a recuperare. Tutto lascia presagire il vantaggio laziale e invece sono i padroni di casa al primo tentativo a passare. Fallo di Carosi su Recagno e conseguente punizione affidata a Gallo. Sul cross girata al volo di Lojodice e palla alle spalle di Cei. Il goal mette k.o. la squadra di Ricciardi che fino a quel momento aveva disputato un ottimo incontro. Il Brescia si arrocca in difesa aspettando i rivali e ripartendo in contropiede. La Lazio prova a recuperare, ma non riesce a rendersi mai pericolosa. E' la bravura di Cei, alla fine, a contenere al minimo le dimensioni di una sconfitta resa ancora più gravosa per le contemporanee vittorie di giornata delle più accreditate rivali per la promozione: Verona, Modena e Napoli.





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