Domenica 11 novembre 1984 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-0

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11 novembre 1984 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - VIII giornata

ROMA: Tancredi, Oddi, Nela, Righetti, Falcão, Maldera (III), B.Conti, Buriani, Pruzzo (38' Iorio), Giannini, Chierico. A disp. Malgioglio, Lucci, Di Carlo, F.Graziani. All. Clagluna. D.T. Eriksson.

LAZIO: Orsi, Calisti, Vianello, Filisetti, Batista, Podavini, D'Amico (88' Storgato), Torrisi, Giordano, Laudrup, Manfredonia. A disp. Cusin, Spinozzi, G.Marini, Dell'Anno. All. Lorenzo.

Arbitro: Bergamo (Livorno).

Note: pomeriggio tiepido, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Giordano, Manfredonia e Nela per gioco falloso; Chierico per proteste. Infortunio a Pruzzo. Angoli 9-4 per la Roma. Antidoping negativo.

Spettatori: 68.895. Incasso £. 1.227.065.000 record per le gare di campionato.

Il biglietto della gara
Giordano contrastato da Nela
Laudrup tenta la conclusione contrastato da Falcao
Bruno Giordano in azione
La coreografia della Curva Nord
Una fase di gioco. Da sinistra: l'arbitro Bergamo, Chierico, Batista e Torrisi

Un derby più buono che bello, come titola eloquentemente il Messaggero del lunedì. Ma in fondo mai pareggio fu più sacrosanto perché le due contendenti si sono equivalse, la Lazio ha preso il punto che si era prefissato mentre la Roma deve ancora rimandare l'appuntamento con la prima vittoria stagionale in campionato. Lo 0-0 è certificato dai rari impegni dei bravissimi portieri, chiamati a una grande parata ciascuno, Orsi su Buriani nel primo tempo e Tancredi su Laudrup nella ripresa. I biancocelesti possono recriminare per un fallo sul filo del rigore di Righetti sempre sullo scatenato danese, mentre brividi veri deve aver provato il portiere laziale sul tiro, sempre di Buriani, che ha scalfito la traversa. Come si vede, una perfetta parità di eventi e uno stallo a centrocampo che non è stata rinuncia ma confronto di idee: la Roma ha prodotto di più, pagando sia l'assenza di Cerezo sia l'infortunio di Pruzzo, che dopo essere stato a lungo a guardare è stato sostituito dall'altrettanto evanescente Iorio. I giallorossi sono spuntati, cercano cross inutili, Chierico si è incaponito in dribbling inutili e perfino Bruno Conti è apparso distratto e poco incisivo. Per contro la Lazio ha dato battaglia con un ottimo Batista in regia, ben assistito da Torrisi e da un Manfredonia che ha però rischiato l'ennesima espulsione per due interventi pericolosi davvero prima su Falcao e poi su Buriani, salvandosi con una sola ammonizione. Lorenzo ha imbrigliato le carte ai giallorossi con la sua zona a tutto campo e il solo Filisetti in marcatura fissa sul centravanti, ma al contempo ha forse tenuto troppo a freno il suo terzetto d'attacco che sembrava in gran spolvero e pronto a colpire con la rapidità del gioco palla a terra, proprio quello mancato alla Roma. Preoccupata di non scoprirsi, insomma, la Lazio ha forse perduto un'occasione propizia. E' rimasto a guardare il giovane Dell'Anno, uno che forse avrebbe potuto cambiare nel finale con la sua inventiva l'inevitabile inerzia della partita. Buona in campo e stavolta anche sugli spalti, gremitissimi, da record d'incasso.