Domenica 12 maggio 1946 - Roma, stadio Nazionale - Lazio-Italia Libera 0-0

Da LazioWiki.

Stagione

12 maggio 1946 - Post campionato del 1946 Centro/Sud - girone F

LAZIO: Giubilo, Carton, Antonazzi, Brunetti, Alzani, Del Pinto, Puccinelli, De Andreis, Koenig, Lombardini, Modesti.

ITALIA LIBERA: Brandani, Boccini, Ferioli, Campagnoli, Tonali, Risso, Nardecchia, Fabbri, Bianchi, Guadagnoli, Zega.

Arbitro: sig. Fois di Roma.

Note: temperatura estiva. Campo duro.

Spettatori: 4000.

Su La Gazzetta dello Sport: La Lazio incompleta e rimaneggiata ha stentato a ritrovarsi di fronte ad un'Italia Libera veloce, decisa e ben impostata in difesa; nel primo tempo, anzi, l’Italia Libera conservava per un buon periodo l’iniziativa del gioco e degli attacchi, mentre nel secondo tempo ripiegava, a volte, in una difesa affannosa; comunque la Lazio non è mai riuscita a concretare la sua superiorità.

Mentre Italia Sport riporta: Questa partita si è risolta con un mezzo smacco per la Lazio, fa venire in mente quegli spettacoli di varietà di periferia dove, tra la mediocrità generale, viene fuori un tenorino aggraziato e sentimentale. Dopo Trastevere-Lazio di mercoledì non c’era da attendersi un granché, invece ne è scaturita una partita veloce, tutta nervi e speditezza come complesso e tale da non far rimpiangere tempo e soldi al pubblico presente. Il risultato va tutto a vantaggio dell’Italia Libera che ha impegnato severamente una squadra nominalmente di categoria superiore, ma in sostanza le cose sono andate diversamente perché la Lazio era scesa in campo priva di molti titolari ed in una formazione poco azzeccata. I meriti dell’Italia Libera vanno tutti alla difesa. Bisogna dare atto a Brandani che ha svolto una gran quantità di lavoro, ma di qualità non eccelsa per il semplice fatto che la prima linea della Lazio in 70 minuti d’assedio non è riuscita a far gol, infatti il suo attacco ha giocato malissimo ed il demerito va ripartito tra Koenig, poco penetrante, Lombardini che si è permesso il lusso di sciupare palloni sicuri, come quello al 82’, e De Andreis che ha battuto ogni primato di sciupio. La Lazio è stata anche sfortunata per aver colpito due pali e per due rigori che Fois non s’è sentito di concederle. Mentre dell’Italia Libera nella prestazione i pregi stanno nel trio difensivo ed in Fabbri, il peggiore Zega. Nella Lazio Alzani ha svolto un lavoro di quantità e di qualità, Puccinelli il solito motorino, mentre in negativo De Andreis di cui non si sa se giudicarlo per le sue indiscutibili doti tecniche o per la testardaggine del suo gioco lento, individualista e di scarso costrutto.