Domenica 15 dicembre 1985 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Pescara 2-1

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15 dicembre 1985 - 2260 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1985/86 - XV giornata

LAZIO: Malgioglio, Podavini, Filisetti, Galbiati, Calcaterra, Magnocavallo, Poli (70' Fonte), Vinazzani, Fiorini (84' Dell'Anno), Caso, Garlini. A disp. Ielpo, Corti, G.Damiani. All. Simoni.

PESCARA: M.Rossi, Venturini (84' Ciarlantini), Olivotto, Bosco, Benini (46' L.De Rosa), Ronzani, Gasperini, Acerbis, De Martino, G.Roselli, Rebonato. All. Catuzzi.

Arbitro: Luci (Firenze).

Marcatori: 5' Fiorini, 50' L.De Rosa (aut), 67' G.Roselli.

Note: ammoniti Poli, Ronzani, Olivotto e Fiorini. Angoli 6-5 per il Pescara.

Spettatori: 25.000 circa di cui 13.761 paganti.

Il biglietto della gara (Contributo del sig. Angelo Gentile)
La rete di Fiorini
Fiorini corre felice a festeggiare il gran gol in rovesciata: lo aveva predetto alla vigilia ed è stato di parola

La Lazio ha vinto una partita da coronarie forti davanti a un pubblico meno numeroso del solito, nonostante il bel pomeriggio di sole. Ma ci è voluto un Pescara sprecone, bello a vedersi nella manovra ma incredibilmente fragile al momento di concretizzare, per far risalire ai biancocelesti almeno ai margini dell'agognata zona promozione. E dire che i ragazzi di Simoni erano partiti davvero in quarta: parata di Rossi su conclusione defilata di Fiorini, dall'angolo colpo di testa di Garlini respinta dallo spigolo interno dell'incrocio dei pali e infine - eravamo solo al 5' di gioco - prodezza in rovesciata sotto porta di Fiorini sempre su assist aereo di Garlini. Sembrava insomma un avvio se non da goleada almeno da controllo sicuro del match. E invece la squadra di Catuzzi ha iniziato a giostrare come sa, sospinta da un inesauribile Acerbis, di gran lunga il migliore in campo. Cosicché al proscenio è dovuto salire Malgioglio con una serie di interventi decisivi, in particolare quando è arrivato a deviare con le unghie una staffilata di sinistro di Roselli, liberato in area da Rebonato, destinata in fondo al sacco. I biancocelesti hanno risposto mandando al tiro Magnocavallo e Calcaterra ma soprattutto sfiorando il raddoppio con Garlini che ha spedito alto di testa a porta vuota un cross di Magnocavallo sfiorato in maniera decisiva da Olivotto.

Raddoppio rinviato a inizio ripresa quando l'ottimo arbitro Luci ha fischiato una punizione dal limite per fallo su Podavini: ha calciato di potenza il solito Garlini che ha trovato in barriera la deviazione decisiva di De Rosa. Qui la Lazio si è proprio fermata, subendo addirittura un gol di testa dal "piccoletto" Roselli, sbucato libero in mezzo all'area, completamente dimenticato dai difensori avversari, a deviare imparabilmente un cross da sinistra di Ronzani, ispirato da Acerbis. E il Pescara, logicamente, ha ripreso a crederci, prendendo campo e costringendo i padroni di casa sulle barricate. Fino alla mischia finale da cardiopalmo che ha visto prima Vinazzani immolarsi letteralmente a respingere la conclusione di Ronzani e poi Garlini respingere sulla linea bianca il successivo tiro ormai a botta sicura di Gasperini.