Domenica 16 settembre 2012 - Verona, stadio M. Bentegodi - Chievo Verona-Lazio 1-3

Da LazioWiki.

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16 settembre 2012 - 3.478 - Campionato di Serie A 2012/13 - III giornata - inizio ore 12.30

CHIEVO VERONA: Sorrentino, Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic, Luciano, L. Rigoni, Hetemaj (60' M. Rigoni), Thereau (80' Stoian), Di Michele (59' Moscardelli), Pellissier. A disposizione: Puggioni, Viotti, Papp, Frey, Andreolli, Cruzado, Vacek, Guana, Samassa. Allenatore: Di Carlo.

LAZIO: Marchetti, Konko (46' Scaloni), Biava, Dias, Cavanda, Candreva (78' Ederson), A. Gonzalez (65' Cana), Ledesma, Hernanes, Mauri, Klose. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Lulic, Onazi, Zarate, Floccari, Rocchi, Kozak. Allenatore: Petkovic.

Arbitro: Sig. Rizzoli (Bologna) - Assistenti Sigg. De Luca e Maggiani - Quarto uomo Sig. Padovan - Assistenti di porta Sigg. Calvarese e Borriello.

Marcatori: 5' Hernanes, 38' Klose, 74' Hernanes, 82' Pellissier (rig).

Note: ammonito al 53' Cavanda per gioco scorretto, al 59' Ledesma per comportamento non regolamentare, al 62' Dainelli ed al 73' Sardo per gioco scorretto, all'89' Cesar al 44' per proteste. Calci d'angolo: 10-1. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.

Spettatori: 10.000 circa.


André Dias in un momento dell'incontro
Hernanes e Luis Pedro Cavanda
Giuseppe Biava in azione
Il tiro vincente di Hernanes (fuori quadro)
Cristian Ledesma festeggia il brasiliano dopo la marcatura
Esultanza biancoceleste
La rete dello 0-2 di Miroslav Klose
Miroslav Klose festeggiato dai compagni dopo la rete del raddoppio
Miroslav Klose ed Hernanes, i marcatori odierni per la vittoria biancoceleste
Miro Klose
Il secondo gol del "Profeta"
Luis Padro Cavanda
Ledesma in contrasto su Pelissier
"Peppino" Biava e Andrè Dias


I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio a punteggio pieno. Hernanes liquida il Chievo. I biancocelesti vincono 3-1 a Verona con una doppietta del brasiliano che crea anche l'azione del gol di Klose. Solo con Maestrelli nel 1974 i biancocelesti avevano vinto le prime tre partite di campionato. Gialloblù troppo fallosi, in gol solo al 37' della ripresa con Pellissier su rigore".

Continua la "rosea": Nell'anticipo delle 12.30 un super Hernanes lancia la Lazio ancora più su con la terza vittoria su tre partite: finisce 3-1 sul campo del Chievo. Solo con Maestrelli in panchina nel 1974 i biancocelesti, campioni d'Italia in carica, avevano vinto le prime tre partite di campionato. E adesso la Lazio è prima a punteggio pieno, grazie alla doppietta del brasiliano, che fa uno show e crea anche l'azione del gol di Klose. Gialloblù vogliosi ma con troppi errori, il gol dell'1-3 arriva solo al 37' della ripresa con Pellissier su rigore. A match chiuso. Di Carlo ha Paloschi e Dramé infortunati, così inserisce dal primo minuto Jokic e cambia modulo e passa da due a un solo trequartista, Hetemaj preferito a Marco Rigoni e Théréau dietro Di Michele e Pellissier in una partita dagli attaccanti stagionati, visto che l'unica punta della Lazio è Klose in un 4-5-1 che Petkovic conferma rinunciando al turnover nonostante giovedì in Europa League c'è la sfida al Tottenham]. Unica novità il belga-angolano Cavanda che subentra a Lulic, col bosniaco che si accomoda in panchina a causa di una caviglia in disordine.

Pronti via e la Lazio passa in vantaggio dopo appena 5 minuti. Il merito è di un Hernanes in giornata di grazia: con una serpentina il brasiliano si libera al tiro al limite dell'area: il suo sinistro colpisce il palo alla destra di Sorrentino e si insacca per lo 0-1. La partita è così segnata dal via. Il Chievo cerca di fare la partita con un pressing asfissiante, arrivando spesso agli interventi duri, con lanci lunghi sulle punte che attaccano bene gli spazi, ma quanti errori per i gialloblù, che a centrocampo sono disorientati dai laziali, compatti, solidi, lucidi e di una categoria superiore e capaci di togliere punti di rifermento agli avversari. La difesa alta biancoceleste mette in difficoltà le punte, eppure arriva un'occasione ghiotta per Di Michele, fino a quel momento impegnato soprattutto a lamentarsi con l'arbitro Rizzoli, al 35': erroraccio di Dias che di testa cerca di servire Marchetti alle sue spalle e invece dà la palla all'attaccante: il tiro a botta sicura è salvato dal portiere, sempre più una sicurezza della Lazio. E sull'azione seguente arriva la magia di Hernanes, che con una finta di corpo si libera di due rivali, scappa e arriva al tiro, Sorrentino ribatte e Klose lì insacca per lo 0-2. Inutile la spinta del Chievo, la Lazio gestisce bene dietro e a ogni verticalizzazione dà la sensazione di poter far male.

Konko ha problemi al polpaccio sinistro: Petkovic nella ripresa lo sostituisce con Scaloni. Il Chievo ci prova, si affida a Pellissier e Luciano che generosamente lottano su ogni pallone e creano un paio di occasioni senza trovare però compagni a supporto. La Lazio si chiude dietro e con qualche apprensione tiene nei primi minuti. Un canovaccio che va avanti nella prima parte della ripresa, con ripartenze veloci dei biancocelesti grazie a Hernanes e Gonzalez che di fatto spaventano il Chievo tenendolo sulle corde. Lazio compatta e cortissima, per il Chievo è una faticaccia trovare buchi. La squadra di Di Carlo è costretta a cercare la velocità, pagando la frenesia con gli errori che si susseguono assieme ai falli. E così gli ospiti provano a gestire i tempi rallentando il gioco. Di Carlo inserisce Moscardelli e Marco Rigoni per un deludentissimo Di Michele e per Hetemaj. Il Chievo sbaglia meno e arriva vicino al gol con Thereau e Cesar sfortunati in un'area laziale sempre più ingolfata. L'ordine non basta e i biancocelesti, costretti a sostituire Gonzalez con Cana, rischiano grosso al 25', con un altro errore di Dias che permette a Pellissier di dare a Moscardelli. Botta sicura, Marchetti battuto, ma palla fuori di un niente. E allora? Ci pensa Hernanes, che prende palla a sinistra, si beve Marco Rigoni, scappa fin dentro l'area e giustizia Sorrentino per lo 0-3. Siamo al 29'. Match chiuso in anticipo? Per niente. Il Chievo non si arrende e continua a spingere fino a arrivare al gol dell'1-3 al 37'. Klose trattene in area Sardo: rigore che Pellisser realizza per l'1-3. E' il primo gol incassato dalla Lazio in questo campionato. E stavolta il match è chiuso davvero.


Il Messaggero titola: "Chievo-Lazio 1-3: Hernanes Profeta, solito Klose, Petkovic vola".

Continua il quotidiano romano: Grande Lazio, grandissimo Hernanes: la squadra di Petkovic supera in trasferta il Chievo Verona per 3 a 1 nell'anticipo dell'ora di pranzo della terza giornata di campionato e resta prima in classifica a punteggio pieno. Equilibrio, personalità e precisione sotto porta: non è mancato nulla oggi alla squadra del presidente Lotito, che almeno per qualche ora può godersi la vetta solitaria della classifica, con 9 punti in 3 partite. Capolavoro Hernanes in apertura: al 5' prende palla sulla trequarti, slalom su due avversari e gran sinistro dai 22 metri: palla che colpisce il palo e si infila in rete. Terzo gol stagionale per il brasiliano rinato con la cura Petkovic. Al 38' raddoppio di Klose, ma gran parte del merito è ancora del Profeta, che con una finta di stordente bellezza lascia sul posto Cesar e si invola per 30 metri verso la porta dei gialloblu: il suo destro è ribattuto corto da Sorrentino e Miro è il più lesto a fiondarsi sulla sfera e a ribadire in rete con un tap-in. Nella ripresa il Chievo si rifà sotto col pressing, ha un paio di buone occasioni ma poi ancora Hernanes chiude il match con una splendida azione personale sulla fascia sinistra. Gol della bandiera del Chievo con Pellissier su rigore all'83'.

"Noi l'anti-Juve? Non dobbiamo pensare a dove arrivare - dice Hernanes ai microfoni di Mediaset Premium -, bisogna essere concentrati partita dopo partita, dopo avere sofferto gli ultimi due anni abbiamo imparato bene la lezione. Dopo tutto siamo solo alla terza giornata, il campionato è ancora lungo". Interrogato sul suo nuovo ruolo da mezz'ala, il brasiliano che ha deciso il match con tre giocate da vero fuoriclasse ha le idee chiare: "Petkovic mi ha chiesto dove preferivo giocare, io gliel'ho detto e mi piace. Voci sul mio contratto? E' ancora lungo, scade nel 2015...". Buona, anzi buonissima Lazio nel primo tempo: ha il predominio del possesso palla, con i 5 centrocampisti che spostano di continuo il fronte del gioco. E le occasioni fioccano: due gol e diverse altre opportunità. Biava mette fuori di testa su cross di Mauri, poi Hernanes cerca la rovesciata acrobatica in area. Al 25' Klose semina il panico sulla sinistra e mette dentro un gran pallone per l'accorrente Candreva, che spara a rete senza pensarci due volte ma viene ribattuto dalla difesa del Chievo. L'unico brivido al 35': follia di Dias che cerca il retropassaggio di testa per Marchetti, ma sulla traiettoria interviene Di Michele che da due passi spara a rete e l'estremo portiere biancoceleste è costretto al miracolo. Ma il Chievo è tutto qui e rientrando negli spogliatoio sembra davvero alle corde.

Alla ripresa del gioco primo cambio per la Lazio: fuori Konko per un problema al polpaccio, al suo posto Scaloni. Il Chievo alza il baricentro del gioco e pressa in maniera costante gli uomini di Petkovic: arrivano diversi calci d'angolo, su uno di questi Cesar ha una buona opportunità al 68' ma manca l'impatto con la sfera. Di Carlo prova a cambiare le carte e inserisce M. Rigoni e Moscardelli, Petkovic risponde con Cana per Gonzalez. La Lazio sembra tirare un po' i remi in barca (giovedì c'è il Tottenham in Europa League) e il Chievo ha un'altra ottima occasione per riaprire la gara: Pellissier serve in area il neoentrato Moscardelli, che lascia partire un diagonale rasoterra che sfiora il palo alla destra di Marchetti. Ma Hernanes decide che è meglio non rischiare e al 74' si mette in proprio: azione ubriacante sulla sinistra, nessuno riesce a rallentarlo e il carioca entra in area e batte di sinistro da posizione defilata. Sorrentino si arrende, il Bentegodi ha assistito al passaggio di un "marziano" con la maglia n. 8 laziale. All'83' il Chievo accorcia le distanze: Klose trattiene Sardo in area, Rizzoli assegna il calcio di rigore che Pellissier trasforma con freddezza spiazzando Marchetti: 3-1 Lazio. Ma dopo 4 minuti di recupero è game over: biancocelesti in vetta alla classifica a punteggio pieno.


La Repubblica titola: "Hernanes show, Chievo travolto. La Lazio resta a punteggio pieno. I biancocelesti vincono 3-1 a Verona e restano in testa a punteggio pieno. Il brasiliano grande protagonista, sblocca il risultato, favorisce il raddoppio di Klose e nella ripresa chiude il conto. Di Pellissier su rigore il gol della bandiera dei veneti al secondo ko consecutivo".

L'articolo prosegue: Tre su tre. La Lazio, già corsara a Bergamo e vincente contro il Palermo, sbanca anche il Bentegodi (sesta vittoria consecutiva in casa del Chievo), si mantiene in vetta alla classifica a punteggio pieno e scopre un Hernanes nuovo rispetto al recente passato: il brasiliano ora agisce da centrocampista puro, ruolo già ricoperto con profitto in patria, furoreggia e marchia a fuoco i tre gol partita. Petkovic, che recupera Lulic solo per la panchina, lancia Cavanda sull'out mancino. Il piano di gara di Di Carlo prevede la ricerca costante della profondità di Pellissier e Di Michele: Hernanes lo manda all'aria in cinque minuti. Il brasiliano riceve ai 30 metri, ha il pallone sul destro e tre avversari davanti, ne salta due avvicinandosi alla porta e decide di calciare col mancino. La traiettoria è impeccabile, cuoio che bacia il palo ed entra in rete. La reazione clivense è di nervi e pressing, Klose al 24' fa a fette la difesa gialloblù e da sinistra centra per il sinistro di Hernanes, contrato da Cesar. Alla mezz'ora Hetemaj ci prova da lontano, pallone che sfiora il palo. La grande chance per i padroni di casa si materializza al 35': Dias di testa vuole servire Marchetti ma di fatto regala a Di Michele l'1-1, l'attaccante conclude sul portiere. L'errore costa caro, visto che in nemmeno due minuti la Lazio allunga. Finta di corpo di Hernanes su Cesar, difensore che abbocca e spalanca la via centrale al "Profeta", il cui tiro dal limite è respinto col piede da Sorrentino. A pulire tutto ci pensa l'accorrente Klose: tap-in di piatto destro e 0-2.

Durante l'intervallo Petkovic deve rinunciare a Konko, problema al polpaccio per lui: dentro Scaloni. I padroni di casa sanno di dover rimontare e alzano i ritmi, è una sfuriata che dura meno di 10 minuti e non provoca pericoli. La Lazio controlla dunque il possesso palla, prima di rischiare grosso in due occasioni: al 22' Cesar mette alto da 3 metri sugli sviluppi di un angolo, 180 secondi più tardi è Moscardelli a sprecare. Pallone in verticale, Dias diventa nuovamente il miglior amico degli attaccanti del Chievo e buca clamorosamente, agevolando la conclusione in diagonale dell'ex cesenate, a lato di un soffio. Anche stavolta, puntuale, arriva il castigo griffato Hernanes. Il brasiliano scappa sulla sinistra e si trascina Luca Rigoni in giro per il campo fino all'ingresso in area: conclusione mancina da posizione defilata al termine di un assolo di 30 metri, 0-3, partita in ghiaccio. Non basta nemmeno il penalty concesso da Rizzoli per trattenuta di Klose su Sardo (partito forse in leggero offside): Pellissier trasforma e fissa il risultato sull'1-3, cambia poco per la Lazio, sempre più consapevole dei propri mezzi.


Tuttosport titola: "Hernanes e Klose super: Lazio batte il Chievo 3-1. A Verona la squadra di Petkovic batte i clivensi grazie alla doppietta del brasiliano e alla rete del tedesco. Inutile il gol di Pellissier su rigore: terza vittoria consecutiva per i biancocelesti".

Continua il quotidiano sportivo: La Lazio batte per 3-1 il Chievo al Bentegodi e conquista la terza vittoria consecutiva in questo avvio di campionato travolgente per la squadra di Petkovic (punteggio pieno con sette gol fatti e solo uno subito). Vittoria meritata per la Lazio contro un Chievo spento che non è mai apparso in partita. Petkovic decide di non rischiare Lulic, dolorante ad una caviglia, e lancia dal primo minuto il giovane Cavanda sulla corsia difensiva di sinistra. Ledesma è il mediano davanti alla difesa nel 4-1-4-1 del tecnico biancoceleste con Candreva, Hernanes, Mauri e Gonzalez alle spalle dell'unica punta, Miroslav Klose. Nel Chievo Di Carlo opta per il consueto modulo a rombo con Théreau a supporto dell'esperta coppia d'attaccanti Di Michele-Pellissier. La Lazio parte subito forte e dopo 5 minuti è già in vantaggio: Hernanes dribbla due difensori e lascia partire un preciso sinistro che colpisce la parte interna del palo e s'insacca alle spalle di Sorrentino. Il Chievo prova a reagire ma la Lazio non lascia spazi, si difende con ordine e riparte in velocità. Quello che stupisce della squadra di Petkovic è la grande mobilità di tutti i centrocampisti che sfruttano gli spazi creati da Klose. La chiave della partita arriva subito dopo la mezz'ora: Dias regala un pallone a Di Michele che si ritrova a tu per tu con Marchetti ma sciupa tutto. Dopo appena 3 minuti si passa dal possibile 1-1 al 2-0 per la Lazio: Sorrentino non blocca un tiro dalla distanza di Hernanes, sulla palla si avventa Klose che mette in rete.

Nella ripresa Konko non rientra in campo per un problema muscolare: al suo posto c'è Scaloni. Il Chievo cerca di metterci più intensità e aggressività ma la Lazio non si scopre e gestisce senza problemi il doppio vantaggio. Di Carlo prova a dare una scossa ai suoi inserendo Moscardelli al posto dello spento Di Michele. Ed è proprio l'ex attaccante del Piacenza ad andare vicino al gol del 2-1 con un diagonale che sfiora il palo alla destra di Marchetti. E' l'unica fiammata di un Chievo che non può far nulla di fronte ad una Lazio in grande condizione fisica: lo dimostra il gran gol di Hernanes al 77' (tiro potente in area da posizione defilata dopo discesa solitaria sulla fascia sinistra) che chiude i giochi. A dieci minuti dalla fine l'arbitro fischia un rigore per il Chievo per una trattenuta in area: Pellissier lo calcia e realizza il gol del 3-1, valido solo per le statistiche. La partita ormai non ha più nulla da dire: la Lazio ottiene la terza vittoria consecutiva che vuol dire momentaneo primato solitario in classifica.


Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:

"Siamo la prima squadra della Capitale, la Roma ha come simbolo la Lupa, noi il Colosseo, siamo orgogliosi della nostra storia". Così il presidente della Lazio Claudio Lotito, euforico per la vittoria e il primato della sua Lazio. Ora il presidente guarda già all'impegno europeo di giovedì contro il Tottenham: "Siamo tornati nel calcio che conta e lo dimostra anche il fatto che andremo a giocare contro squadre dal profilo europeo di altissimo livello. L'importante è che la squadra mantenga questo profilo, di umiltà e sacrificio, sperando di riuscire a dimostrare anche in questo contesto tutto il nostro valore". Secondo Lotito, "con questo spirito corale, si riesce anche a far divertire la gente e ci consente di proseguire su questa strada che non è facile ma sono sicuro che Petkovic riuscirà a trovare misure camaleontiche che ci consentiranno di non farci trovare impreparati anche quando le squadre inizieranno a studiarci in futuro". Sotto i riflettori al termine della sfida con la Lazio ci finisce giustamente il "Profeta" Hernanes autore di una prestazione a dir poco favolosa, di quelle a cui erano abituati i tifosi del San Paolo quando l'attuale n.8 della Lazio giocava nella squadra "tricolor" ed era il faro del centrocampo della formazione di Muricy Ramalho. "In effetti realizzare una doppietta è per me strano, non sono uno che segna tanti gol. Ma il merito di questa vittoria è di tutto il gruppo - ha spiegato Hernanes -. Abbiamo corso tantissimo, tutti siamo stati attenti e determinati, lottando su tutti i palloni. Il Chievo ci ha reso la vita difficile, ma questa Lazio è stata superiore".

Mimmo Di Carlo tecnico dei veronesi mastica amaro. "La Lazio è stata cinica, spietata - ammette - Ha avuto le nostre stesse palle gol e le ha sapute sfruttare tutte. Abbiamo preso un gol a freddo, poi ci siamo riposizionati meglio e abbiamo avuto la palla del pareggio con Di Michele. Nemmeno un minuto dopo abbiamo preso il gol di Klose. Comunque ci abbiamo provato, abbiamo lottato sino alla fine e sotto il profilo dell'impegno e della determinazione a me il Chievo è piaciuto". Gongola invece l'allenatore laziale Vladimir Petkovic. "Penso che abbiamo fatto un altro passo in avanti - dice - e abbiamo dimostrato solidità e imprevedibilità. La squadra ha risposto su un campo difficile, con avversario che metteva pressione, su un campo su cui era arduo giocare palla a terra. Abbiamo strameritato la vittoria. La squadra cresce, vuole migliorare e può farlo, è quadrata, ha fame di successo, dobbiamo rimanere con i piedi per terra ed essere al massimo concentrati già da giovedì a Londra contro il Tottenham". Petkovic ha eguagliato il record della Lazio del grande Tommaso Maestrelli, che nel 1975 cominciò il campionato con tre successi in altrettante 3 partite: "L'euforia è giusta, i messaggi positivi fanno piacere - commenta Petkovic -, ma ripeto che la mia squadra deve rimanere con i piedi per terra. Le statistiche fanno piacere, ma non portano risultati e non danno sicurezza".

Dalla Gazzetta dello Sport:

Il grande protagonista della vittoria sul Chievo, Hernanes, commenta: "Non pensiamo a dove possiamo arrivare, il nostro merito fino ad ora è stato quello di rimanere concentrati in ogni partita e in ogni allenamento. Dobbiamo pensare così, perché se cominciamo a pensare troppo viene l'ansia. Il merito è anche dell'allenatore, che ha fatto un bel lavoro. E' una brava persona, molto intelligente, sa gestire bene la squadra. Ora il Tottenham? Il nostro compito adesso è pensare partita per partita, non abbiamo priorità. Pensiamo alla prossima che sarà dura, ma la nostra mentalità è quella giusta. Dobbiamo continuare così".



Galleria di immagini sulle reti della gara
Hernanes scocca il tiro vincente
Il raddoppio di Miroslav Klose
La terza rete di Hernanes
Pellissier trasforma il penalty per i clivensi




► Per questa partita il Mister biancoceleste Vladimir Petkovic ha convocato i seguenti calciatori:




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