Domenica 19 settembre 1982 - Como, stadio Giuseppe Sinigaglia - Como-Lazio 0-0

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19 settembre 1982 - 2134 - Campionato di Serie B 1982/83 - II giornata

COMO: Giuliani, Tempestilli, Galia, L.Pin, S.Fontolan (46' M.Mannini), Soldà, M.Mancini, Matteoli, Nicoletti, Gobbo, Cinello (17' Borgonovo). A disp. Sartorel, G.Butti, Maccoppi. All. Burgnich.

LAZIO: Moscatelli, Podavini, Chiarenza, Vella, Pochesci, Manfredonia, Vagheggi, Montesi, Giordano, De Nadai (61' Badiani), Tavola. A disp. Orsi, Saltarelli, Surro, Ambu. All. Clagluna.

Arbitro: Lanese (Messina).

Note: la Lazio scende in campo con una maglia verde. Giornata afosa. Calci d'angolo 5 a 4 (p.t. 3-2) per il Como. Ammoniti: al 13' Pochesci e al 37' Gobbo entrambi per scorrettezze, al 38' Fontolan per proteste, al 41' Montesi per scorrettezze, al 51' Manfredonia per proteste. Controllo antidoping per Galia, Soldà e Giuliani del Como; Chiarenza, Giordano e Tavola della Lazio. Cinello è uscito al 17' per uno stiramento alla gamba sinistra, De Nadai al 61' per una leggera distorsione al ginocchio destro.

Spettatori: 6.000 di cui 5.435 paganti (più 750 abbonati) per un incasso di 30.568.000.

Giordano e Vella in azione
Manfredonia in azione
Vagheggi in azione
Un'azione in area biancoceleste
Pochesci e Nicoletti

Al Sinigaglia. il big-match della B tra lariani e biancazzurri è finito 0-0. ma. soprattutto nel secondo tempo, in campo è esistito solo il Como di Burgnich. ancora in cerca della prima vittoria stagionale. Un punto che lo toglie dall'ultimo gradino della classifica, ma sta molto stretto. La Lazio dopo lo zero a zero casalingo con il Campobasso si è via via accontentata di dividere la posta in palio: di questo passo la strada verso la A e ancora tutta da costruire. Fra i giocatori del Como, un plauso particolare va a Nicoletti, autentico dominatore dell'area laziale, che solo per sfortuna e altruismo (ha offerto tre palle-gol ai compagni) non è riuscito a sbloccare il punteggio.

Il gioco ne ha risentito, i fischi dell'arbitro sono stati sempre più frequenti, il Como ha perso dopo soli 17' l'ala Cinello per uno stiramento alla gamba sinistra e Burgnich ha dovuto gettare nella mischia il diciassettenne Borgonovo. cresciuto alla distanza, ma troppo inesperto in rifinitura. Per l'esordio casalingo del Como, dopo due anni di serie A gli spalti del Sinigaglia. presentavano molte zone vuote. Tra i comaschi c'era Matteoli (recuperato da un infortunio al ginocchio) che subito andava a trovarsi di fronte a Montesi, il rientrante tra i laziali in divisa bianco-verde. Un duello vinto alla distanza dalla mezz'ala di casa. Così come i finito a favore di Tempestilli il confronto diretto con Giordano, esistito in zona-gol solo per una ventina di minuti, il tempo di mettere in mostra due o tre numeri da campione. Nella Lazio. De Nadai e Tavola hanno provato a mantenere l raccordi tra la difesa, imperniata su un impeccabile ma unico Manfredonia, e l'attacco, dove. Giordano a parte, anche Vagheggi si è visto a corrente alternata. Alla squadra di Clagluna la manovra di contenimento è riuscita sino a quando Vella ha avuto il fiato di correre lateralmente lungo la mediana.

Dopo una serie di botte e risposte, la partita ha vissuto la prima, vera emozione al 34' quando, dopo un bello scambio sulla fascia sinistra di Gobbo e Pin. La palla giungeva a Golia e da questi ancora a Pin al limite dell'area laziale. Il centrocampista sbucciava la conclusione che. rimpallata, finiva poi tra t piedi di Nicoletti la cui botta terminava una spanna oltre la traversa di Moscatelli. Nella ripresa, il Como si presentava senza il capitano Fontolan (sostituito da Mannini) rimasto negli spogliatoi per una leggera contrattura. Cresceva, però, la squadra lariana e già al 47' l'esordiente Borgonovo scagliava di prepotenza da dieci metri addosso a Moscatelli in uscita. Sembrava il preludio al gol lariano. Al 57' ancora Borgonovo dopo un doppio scambio con Nicoletti sferrava un gran sinistro alto d'un soffio. Usciva al 61' De Nadai. toccato duro da Galia, ed entrava Badiani. Solo ai 73'. con un tiro di Vella da venticinque metri e senza pretese, i romani impensierivano gli avversari. Ma poco dopo ancora una volta il giovane Borgonovo. lanciato dall'inesauribile Nicoletti (diventato capitano nella ripresa), aveva la possibilità di sbloccare il punteggio: giunto al limite dell'area, però, calciava precipitosamente alzandola mira.

Fonte: La Stampa