Domenica 28 novembre 2010 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Catania 1-1

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

28 novembre 2010 - 3.398 - Campionato di Serie A 2010/11 - XIV giornata - inizio ore 15.00

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu, Brocchi, Ledesma (66' Matuzalem), Hernanes, Mauri (66' Foggia), Floccari (84' Rocchi), Zarate. A disposizione: Berni, Diakite, Cavanda, Bresciano. Allenatore: Reja.

CATANIA: Andujar, Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez, Biagianti, Gomez, P.Ledesma, Mascara (53' Martinho), Llama (53' Izco), Morimoto (74' Antenucci). A disposizione: Campagnolo, Capuano, Sciacca, Ricchiuti. Allenatore: Giampaolo.

Arbitro: Sig. Gava (Conegliano) - Assistenti Sigg. Musolino e Vuoto - Quarto uomo Sig. Celi.

Marcatori: 44' Silvestre, al 46' Hernanes.

Note: pioggia battente per tutta la gara, terreno pesante. Ammoniti: Hernanes, Silvestre, Morimoto. Recuperi: 1' p.t., 5' s.t.

Spettatori: 35.000 circa.

André Dias in fase di contrasto
Il colpo di testa vincente di Silvestre
L'esultanza del difensore rossoblù dopo la marcatura
Hernanes scocca un tiro
Esultanza biancoceleste alla rete del pareggio
Hernanes in azione
Il brasiliano fermato con ogni mezzo dai siciliani
Sergio Floccari tenta la via della rete

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, non basta Hernanes. Il Milan resta a più tre. I biancocelesti non vanno oltre l'1-1 all'Olimpico col Catania: uno-due tra Silvestre e il brasiliano a fine primo tempo, poi i siciliani si chiudono e i laziali non sfondano il muro".

Continua la "rosea": "Questo qui ha qualcosa in più, lo vedi dopo due allenamenti". Lo disse in ritiro Edy Reja di Hernanes. Ma stavolta la classe del brasiliano non basta alla Lazio, bloccata all'Olimpico sull'1-1 dal Catania. Occasione persa. Perché il Milan resta a meno tre e il secondo posto torna nel mirino dell'Inter, in attesa di Palermo-Roma. Non è sui rossoneri che i biancocelesti devono fare la corsa. L'obiettivo deve essere il quarto posto in chiave Champions. E non sarà facile. Perché la Lazio ha qualità. E' ben allenata. Ma a livello di organico c'è di meglio. Con il Catania i biancocelesti hanno attaccato praticamente sempre, ma hanno preso un gol evitabile e hanno faticato contro una squadra che ha nella solidità difensiva la sua qualità più evidente. Come evidenziato da Reja, il colpo del k.o. non è nel dna della sua squadra. Ci vorrebbe uno con il gol nel sangue, anche sporco. Uno alla Inzaghi, insomma. Che sappia vivere di mischie e gol di rapina. Reja va col pilota automatico nella scelta della formazione. Il 4-2-3-1 con Zarate di punta è ormai il modulo di riferimento. Dall'altra parte Giampaolo, senza Maxi Lopez, lancia dal 1' Llama, Morimoto e Pablo Ledesma. Biagianti fa da schermo davanti alla difesa. Gli esterni Gomez e Mascara aiutano molto il centrocampo per un modulo stretto parente del 4-5-1. Giampaolo si arrocca dietro con i suoi, badando a farli restare corti.

Nella Lazio la luce l'accende Hernanes, bravissimo palla al piede, nello smarcare i compagni e anche nel calciare. I biancocelesti collezionano punizioni dal limite. Faticano a sfondare, perché la prima punta di peso non c'è. Lo stesso Floccari non è proprio questo tipo di giocatore. E contro squadre così chiuse si può soffrire. Il Catania dietro è guidato da Silvestre, uno dei migliori difensori centrali del campionato, e tiene botta anche grazie a un paio di interventi di Andujar. Alla Lazio manca uno sbocco sugli esterni: Mauri ed Hernanes non sono certo delle ali pure. Dopo che la Lazio fa la partita per tutto il primo tempo, passa il Catania. Succede spesso nel calcio. Gomez stuzzica Muslera da fuori, poi sul successivo corner di Llama Silvestre sovrasta Biava e batte Muslera di testa. Risultato bugiardissimo. Ma nell'unico minuto di recupero del primo tempo ci pensa Hernanes con una progressione di 30 metri chiusa da un destro da fuori. Parità ristabilita e tutti al riposo. Da rivedere l'atteggiamento difensivo dei siciliani, che nella circostanza permettono troppo a Hernanes. Reja ha giocatori duttili davanti. E riparte con dei cambiamenti. Zarate si allarga a sinistra, Mauri a destra. Hernanes è più centrale. Giampaolo toglie Mascara (non pervenuto) e Llama per Martinho e Izco. Nella Lazio entrano Foggia e Matuzalem per Mauri, lontano da altre prestazioni di questa stagione, e C.Ledesma. Cala Hernanes, sale Zarate.

Le fortune della Lazio sono sempre affidate agli uomini di qualità davanti. L'argentino sfiora due volte il gol, anche se la Lazio fatica a sfondare il muro del Catania, squadra smaliziata anche quando si tratta di guadagnare qualche secondo con intelligenza calcistica. Zarate sfiora il gol con due azioni individuali da grande giocatore. Foggia porta vivacità confusa. Ma Andujar non deve mai sporcarsi i guanti nel finale, tranne che per accompagnare in corner il destro di Hernanes. Ci sarebbe anche un contropiede sciupato dal Catania al 50'. Ma così sarebbe stato troppo.


Il Messaggero titola: "La Lazio frena, solo 1-1 con il Catania".

Continua il quotidiano romano: La Lazio perde l'occasione di avvicinare il Milan. La squadra di Reja non va oltre l'1-1 all'Olimpico con il Catania e anzi rischia a tempo scaduto la beffa. La Lazio vuole la vittoria e comanda da subito il gioco andando vicina al vantaggio al 15' con Hernanes: cross di Ledesma da sinistra, il brasiliano stoppa di petto e tenta il tocco mancino sull'uscita di Andujar che esce di poco. Al 18' è il portiere dei siciliani a salvare su Floccari, mentre due minuti dopo viene annullato, giustamente, per fuorigioco, un gol di Biava. La squadra di Reja sembra padrona del campo e prova a trovare la via della rete con Mauri e Zarate su punizione, ma viene punita al 44' da Silvestre. Corner di Llama da sinistra, il difensore sovrasta il suo diretto avversario Biava e schiaccia di testa nell'angolino basso: imparabile per Muslera. Passano però solo due minuti e i biancocelesti pareggiano con Hernanes.

Al 46' nessuno esce sul brasiliano che fa 25 metri palla al piede e dal limite dell'area fa partire un destro violentissimo sul quale Andujar si distende ma non riesce ad opporsi. La ripresa si apre con un numero di alta classe di Zarate che in un fazzoletto si destreggia a mette la palla sotto la traversa, ma Andujar ci arriva e manda in angolo. Il match prosegue col copione del primo tempo: Lazio all'attacco e Catania con 10 uomini dietro la linea del pallone con qualche puntata in contropiede. Al 31' è ancora Zarate con un tiro a giro a sfiorare la rete del vantaggio. I biancocelesti chiudono in attacco e nei minuti finali ci provano ancora con Foggia ed Hernanes senza riuscire a battere Andujar. Al 5' minuto di recupero Hernanes chiede un calcio di rigore, l'arbitro non lo concede e il Catania parte in contropiede, ma spreca con Potenza un'occasione incredibile per vincere la partita.


Alcune dichiarazioni post-gara:

"Un'occasione sprecata? Va bene, abbiamo, comunque, mosso la classifica lo stesso. Questa, ad esempio, era una partita persa, perché il Catania, a 20 secondi dalla fine, ha avuto una palla, erano quattro contro due ci è andata molto bene". Il tecnico della Lazio cerca di vedere il lato positivo del pareggio interno 1-1 con il Catania. La Lazio ha mosso la classifica ed è rimasta seconda a tre punti dal Milan. "Abbiamo cercato di creare, ma loro erano organizzati molto bene, non si trovavano spazi, non riuscivamo a penetrare sulle zone laterali, ed hanno avuto la meglio. Il punto può andare bene secondo me. Resta un po' il rammarico, considerando gli altri risultati. Questo ci dispiace - aggiunge Reja a Sky Sport -, ma non vuol dire che il punto non ci sta bene per come è andata la partita. Loro hanno fatto un tiro in porta, su una punizione, e il secondo tiro lo hanno fatto nel secondo. Con due tiri in porta hanno portato via un punto, meritato, perché hanno giocato, dal punto di vista tattico, una buona partita". Il rammarico maggiore è per non aver sfruttato il pari di Milan e Juventus.

Ora la Lazio è attesa da due esami molto difficili, le partite con Inter e Juventus, che potranno dire quale è la vera dimensione della squadra. "Adesso incontriamo una squadra che ha dei mezzi, delle qualità. Ci sarà il confronto all'Olimpico e vedremo. Poi, avremo subito dopo la Juventus. Intanto, però pensiamo a venerdì contro l'Inter - aggiunge Reja - e cerchiamo di ritrovare lo spirito giusto, il morale giusto. I ragazzi erano leggermente avviliti, però, ci può stare anche un pari qualche volta". Il tecnico biancoceleste si è detto soddisfatto di Zarate centravanti. "Sta facendo bene in questa posizione, perché davanti può tagliare, solo che oggi c'era molta difficoltà. È sicuramente un giocatore che in quella zona può dare profondità, può dare il colpo risolutore. Anche oggi ha avuto un'opportunità, ma contro il Catania diventa difficile".