Giovedì 21 ottobre 2021 - Roma, stadio Olimpico- Lazio-Olympique Marsiglia 0-0

Da LazioWiki.

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21 ottobre 2021 – Roma, stadio Olimpico - Europa League – Fase a gironi Gruppo E, gara 3 - inizio ore 18.45


LAZIO: Strakosha, Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic, Milinkovic (56' Akpa Akpro), Cataldi (76' Leiva), Basic (56' Luis Alberto), F. Anderson (56' Pedro), Immobile, Zaccagni (76' Moro). A disposizione: Reina, Furlanetto, Patric, Radu, Hysaj, Escalante, Muriqi. Allenatore: Sarri

OLYMPIQUE MARSIGLIA: Pau Lopez, Rongier (85' Balerdi), Saliba, Caleta Car, Peres, Guendouzi (73' Gueye), Kamara, Payet, Sotto, Milik (73' Gerson), Lirola (61' Dieng). A disposizione: Ngapandouentnbu, Mandanda, Alvaro, Harit, Luis Henrique, De La Fuente, Amavi, Sciortino Allenatore: Sampaoli

Arbitro: Sig. Ayetekin (Germania) - Assistenti Sigg. Dietz e Schaal - Quarto uomo Sig. Petersen - V.A.R. Sig. Fritz- A.V.A.R. Sig. San (Svizzera) – Delegato UEFA Sig. Findlay (Scozia) - Osservatore arbitro Sig. González Vázquez (Spagna)

Note: ammonito al 52' Payet, al 73' Kamara, all'81' Rongier. Angoli . Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.

Spettatori: .


Lucas Leiva
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Jean Daniel Akpa Akpro
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Felipe Anderson
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Danilo Cataldi
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Mattia Zaccagni
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Francesco Acerbi
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Pedro
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Sergej Milikovic-Savic
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Manuel Lazzari
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Ciro Immobile
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, una serata in salita. Lo sprint finale non basta. Contro il Marsiglia arriva il primo 0-0 dell’era Sarri. L’ex romanista Pau Lopez si supera su Pedro e Moro".

Continua la "rosea": Arrivò anche il primo 0-0 della gestione Sarri. La Lazio continua il suo cammino altalenante in coppa con un pareggio che complica un po’ il percorso europeo, anche se il discorso qualificazione resta apertissimo in un girone particolarmente equilibrato, i cui verdetti si conosceranno probabilmente solo all’ultima giornata. Pari senza reti, ma non senza emozioni quello con un Marsiglia decisamente in palla. Meglio i francesi nella prima mezzora, poi partita più equilibrata con una Lazio via via più intraprendente fino al quarto d’ora finale in cui fioccano le palle-gol per i padroni di casa, ma non al punto da spezzare l’equilibrio.

Il derby dei bancari. Sarri e Sampaoli, storie parallele, anche se vissute almeno inizialmente da una parte e dall’altra dell’Oceano. Entrambi ex bancari, entrambi costretti a una lunga gavetta prima di approdare in grandi club, entrambi amanti del bel gioco. Particolare, quest’ultimo, che non tradiscono neppure in questa occasione. E così, anche se senza gol (ma il merito è soprattutto dei portieri) la partita risulta interessante e divertente. Fossero sempre così gli 0-0... Al canonico 4-3-3 sarriano il suo «gemello» argentino risponde con un modulo che in realtà ne contiene due o tre. Di base, almeno quando difende, il Marsiglia si dispone con un 4-4-1-1. Ma poi, in fase di possesso, il terzino di destra, Rongier, sale, altrettanto fanno i due esterni di centrocampo Under e Lirola e il modulo diventa un 34-3 tendente al 3-3-1-3 (dipende da Payet, che ha libertà totale di azione). Un tourbillon che ipnotizza la Lazio per la prima mezzora, nel corso della quale è sempre il Marsiglia a menare le danze. I francesi controllano agevolmente il gioco e sfiorano il gol con due vecchie conoscenze della Serie A: Under e (due volte) Milik mancano d’un soffio il bersaglio. Prima dell’intervallo, però, «scende in campo» pure la Lazio. Un po’ perché la carica dei transalpini va scemando, un po’ perché il trio di centrocampo biancoceleste (MilinkovicCataldi-Basic) alza i ritmi e riguadagna terreno. I sarriani vanno così anche loro vicini al gol. Lo sfiora due volte Luiz Felipe, evidentemente a caccia di una rete da dedicare all’(ex?) amico Correa.

Sarrismo intermittente. Ma è nella ripresa che la Lazio sale in cattedra. Lo fa, però, solo a tratti con impennate di sarrismo cui seguono momenti di pausa. «Non puoi giocare tutte le partite a certi ritmi», aveva detto il Comandante alla vigilia. E la sua squadra non lo smentisce, giocando appunto a «quei ritmi» a intermittenza. Con un pizzico in più di fortuna (o di convinzione) basterebbe per vincere. Ma non è così. Anche perché Immobile non ha gli occhi da tigre delle serate migliori e si fa vedere solo per una traversa (colpita nella parte alta) e per un gol che viene poi annullato per un fuorigioco millimetrico. Ma quei lampi di sarrismo non bastano pure perché Pau Lopez sente aria di derby e si supera sui subentrati Pedro e Moro. Ad annusare l’atmosfera da derby è però anche l’altro ex romanista Under che costringe Strakosha a due parate per nulla facili. Mentre su Payet è Luiz Felipe a metterci provvidenzialmente una pezza in due circostanze. Occasioni che, al tirar delle somme, rendono il pareggio il risultato più giusto. Più logico sarebbe stato se fosse finita 1-1 o 2-2, ma la sostanza non cambia. E non cambia neppure l’atteggiamento di certi tifosi che, durante la partita, hanno inneggiato a Juan Bernabé, il falconiere dell’aquila Olympia che dopo il match contro l’Inter è stato immortalato a fare il saluto fascista. Olympia ha volato lo stesso, a guidarla non c’era Juan, che è stato sospeso dalla Lazio, ma il fratello Jose Maria.


► Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:

► Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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