Rocchi Tommaso: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
(5 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Image:Rocchi Tommaso.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi]]
[[Image:Rocchi Tommaso.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi]]
[[Image:Rocchi_Napolitano.jpg|thumb|right|180px|Rocchi riceve la Coppa Italia 2009 dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano <br> Foto Presidenza della Repubblica]]
[[Image:Rocchi Juve.jpg|thumb|right|180px|Tommaso Rocchi, da giovane, nella Juventus]]
[[Image:Tommaso Rocchi.jpg|thumb|left|180px|Un gesto tecnico di Rocchi]]
[[Image:Rocchi.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi]]
[[Image:Rocchigol.jpg|thumb|right|180px|L'esultanza di Rocchi dopo una rete]]
[[Immagine:23ott05.jpg|thumb|left|180px|La splendida rete di testa di Tommaso Rocchi nel derby del 23 ottobre 2005]]
[[Immagine:Sup09-13.jpg|thumb|right|180px|L'esultanza di Tommaso Rocchi dopo la rete segnata all'Inter nella Supercoppa Italiana dell'8 agosto 2009]]
[[Immagine:roc.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi in azione]]
[[Immagine:30ott2011l.jpg|thumb|right|180px|La rete numero 100 in biancoceleste]]
[[Immagine:pierin1072.jpg|thumb|left|180px|Le 105 reti in biancoceleste]]


Attaccante, nato a Venezia il [[19 settembre]] [[1977]].
Attaccante, nato a Venezia il [[19 settembre]] [[1977]].
Riga 15: Riga 5:
Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel [[Venezia]]-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus]] perché la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi.
Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel [[Venezia]]-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus]] perché la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi.


Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della [[Juve]] vince il [[Campionato]] [[Primavera]] [[1993/94]], nel [[1995/96]] gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra allenata da Marcello Lippi ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "Vecchia Signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia infatti in C2 con la [[Pro Patria]] nel [[1996/97]], giocando 26 partite e segnando 6 goal. L'anno successivo passa alla [[Fermana]], in C1, ma nonostante buone prestazioni in [[Coppa Italia]], non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove.
Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della [[Juve]] vince il [[Campionato]] [[Primavera]] [[1993/94]], nel [[1995/96]] gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra allenata da Marcello Lippi ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "Vecchia Signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia infatti in C2 con la [[Pro Patria]] nel [[1996/97]], giocando 26 partite e segnando 6 goal. L'anno successivo passa alla [[Fermana]], in C1, ma nonostante buone prestazioni in [[Coppa Italia]], non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Qui diventa titolare inamovibile, con 10 goal segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il [[Como]], in C1, e porta con sé l'allenatore Trainini ed il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 goal in 62 partite totali. Nel [[2000/01]] si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 goal per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel [[Campionato|campionato]] si fa apprezzare dall'allenatore dell'[[Empoli]] Silvio Baldini che convince la società toscana ad investire sul promettente attaccante per la stagione [[2001/02]]. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo.

Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Qui diventa titolare inamovibile, con 10 goal segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il [[Como]], in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini ed il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 goal in 62 partite totali. Nel [[2000/01]] si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 goal per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel [[Campionato|campionato]] si fa apprezzare dall'allenatore dell'[[Empoli]] Silvio Baldini che convince la società toscana ad investire sul promettente attaccante per la stagione [[2001/02]]. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo.

I risultati sono ugualmente sorprendenti: Rocchi segna 11 goal in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in [[Serie A]]. Il [[Campionato|campionato]] [[2002/03]] vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 goal, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa [[Juventus]], doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'[[Empoli]] retrocede e per il giocatore, ormai ventisettenne, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il [[31 agosto]] [[2004]], arriva però la chiamata della Lazio del neo Presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]] il quale, salvata la prima squadra della Capitale e con essa l'origine e la gloria del calcio romano dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex [[Caso Domenico|Mimmo Caso]], al [[Campionato]] [[2004/05]].
I risultati sono ugualmente sorprendenti: Rocchi segna 11 goal in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in [[Serie A]]. Il [[Campionato|campionato]] [[2002/03]] vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 goal, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa [[Juventus]], doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'[[Empoli]] retrocede e per il giocatore, ormai ventisettenne, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il [[31 agosto]] [[2004]], arriva però la chiamata della Lazio del neo Presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]] il quale, salvata la prima squadra della Capitale e con essa l'origine e la gloria del calcio romano dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex [[Caso Domenico|Mimmo Caso]], al [[Campionato]] [[2004/05]].


Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di [[Lotito Claudio|Lotito]], imprenditore appena affacciatosi sul mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi dal Presidente che, sommerso di telefonini per definire gli altri otto acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: ''"Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito?"'' In meno di un minuto Rocchi è della Lazio che ne acquista dall'[[Empoli]] metà cartellino. E' però un anno tormentato per la squadra; [[Caso Domenico|Caso]] è esonerato e l'altro ex chiamato in panchina, [[Papadopulo Giuseppe|Giuseppe Papadopulo]], raggiunge la salvezza solo all'[[Domenica 29 maggio 2005 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 3-3|ultima giornata]].
Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di [[Lotito Claudio|Lotito]], imprenditore appena affacciatosi sul mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi dal Presidente che, sommerso di telefonini per definire gli altri otto acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: ''"Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito?"'' In meno di un minuto Rocchi è della Lazio che ne acquista dall'[[Empoli]] metà cartellino. E' però un anno tormentato per la squadra; [[Caso Domenico|Caso]] è esonerato e l'altro ex chiamato in panchina, [[Papadopulo Giuseppe|Giuseppe Papadopulo]], raggiunge la salvezza solo all'[[Domenica 29 maggio 2005 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 3-3|ultima giornata]]. Per i tifosi laziali le sofferenze per la classifica sono alleviate dal memorabile [[derby]] del [[6 gennaio]] [[2005]], [[Giovedì 6 gennaio 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-1|vinto per 3-1]] con i goal di [[Di Canio Paolo|Di Canio]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] e del ribattezzato "ghepardo" Rocchi, al suo debutto nella [[Derby|stracittadina]]. In quella stagione segna altre 12 reti in 35 partite oltre a 2 goal in 5 incontri di [[Coppa UEFA]]. Di carattere mite e taciturno, Rocchi sa anche divertirsi. Dopo gli allenamenti si ritrova con alcuni compagni di squadra che condividono con lui la passione per la musica. Suona la chitarra e, assieme a [[Di Canio Paolo|Paolo Di Canio]] ed ai gemelli [[Filippini Antonio|Antonio]] ed [[Filippini Emanuele|Emanuele Filippini]], forma un quartetto che si esibisce in serate di beneficenza.

Per i tifosi laziali le sofferenze per la classifica sono alleviate dal memorabile [[derby]] del [[6 gennaio]] [[2005]], [[Giovedì 6 gennaio 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-1|vinto per 3-1]] con i goal di [[Di Canio Paolo|Di Canio]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] e del ribattezzato "ghepardo" Rocchi, al suo debutto nella [[Derby|stracittadina]]. In quella stagione segna altre 12 reti in 35 partite oltre a 2 goal in 5 incontri di [[Coppa UEFA]]. Di carattere mite e taciturno, Rocchi sa anche divertirsi. Dopo gli allenamenti si ritrova con alcuni compagni di squadra che condividono con lui la passione per la musica. Suona la chitarra e, assieme a [[Di Canio Paolo|Paolo Di Canio]] ed ai gemelli [[Filippini Antonio|Antonio]] ed [[Filippini Emanuele|Emanuele Filippini]], forma un quartetto che si esibisce in serate di beneficenza. Intanto, per la nuova stagione, [[Lotito Claudio|Lotito]] ha ingaggiato il tecnico riminese [[Rossi Delio|Delio Rossi]] e Rocchi è titolare inamovibile.

Centra il record personale di 16 goal in 37 gare e la Lazio raggiunge un insperato sesto posto in classifica valido per la qualificazione in [[Coppa UEFA]]. Le sue capacità realizzative gli valgono la prima convocazione in Nazionale per la partita amichevole Italia-Croazia 0-2 del [[16 agosto]] [[2006]]. Nel [[campionato]] [[2006/07]] la Lazio di [[Rossi Delio|Delio Rossi]] raggiunge addirittura il terzo posto in classifica, affascinando il pubblico con la fluidità e la vivacità del gioco e con l'attenta intesa tra i reparti, come testimoniano il [[derby]] [[Domenica 10 dicembre 2006 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-0|vinto per 3-0]] nonché le otto vittorie consecutive, ottenute grazie a una difesa tra le più imbattute tra squadre della [[Serie A]] e ad un attacco formato dal duo Rocchi-[[Pandev Goran|Pandev]] tra i più prolifici.


Intanto, per la nuova stagione, [[Lotito Claudio|Lotito]] ha ingaggiato il tecnico riminese [[Rossi Delio|Delio Rossi]] e Rocchi è titolare inamovibile. Centra il record personale di 16 goal in 37 gare e la Lazio raggiunge un insperato sesto posto in classifica valido per la qualificazione in [[Coppa UEFA]]. Le sue capacità realizzative gli valgono la prima convocazione in Nazionale per la partita amichevole Italia-Croazia 0-2 del [[16 agosto]] [[2006]]. Nel [[campionato]] [[2006/07]] la Lazio di [[Rossi Delio|Delio Rossi]] raggiunge addirittura il terzo posto in classifica, affascinando il pubblico con la fluidità e la vivacità del gioco e con l'attenta intesa tra i reparti, come testimoniano il [[derby]] [[Domenica 10 dicembre 2006 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-0|vinto per 3-0]] nonché le otto vittorie consecutive, ottenute grazie a una difesa tra le più imbattute tra squadre della [[Serie A]] e ad un attacco formato dal duo Rocchi-[[Pandev Goran|Pandev]] tra i più prolifici.
Il bomber Rocchi eguaglia il record personale di 16 goal giocando 36 partite. L'inizio del [[Campionato]] [[2007/08]] vede il passaggio dei preliminari di [[Champions League]] contro la [[Dinamo Bucarest]] e sarà proprio Rocchi, nella delicata [[Martedì 28 agosto 2007 - Bucarest, stadio Lia Manoliu - Dinamo Bucarest-Lazio 1-3|gara di ritorno]], a mettere il suo sigillo sulla qualificazione realizzando una doppietta. Un'altra doppietta la mette a segno all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] [[Martedì 6 novembre 2007 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Werder Bremen 2-1|nella gara contro]] il [[Werder Brema]] nella fase a gironi del torneo. Il [[21 febbraio]] [[2008]] firma un contratto quinquennale con la clausola di diventare dirigente a fine carriera. E' inoltre convocato nel [[2008]] dalla Nazionale Olimpica impegnata a Pechino. Nella seconda partita del Torneo olimpico contro la Corea del Sud mette a segno la seconda rete degli azzurri al 31' del 1° tempo. Purtroppo una microfrattura al perone lo costringe ad abbandonare il Torneo e a far ritorno a Roma.
Il bomber Rocchi eguaglia il record personale di 16 goal giocando 36 partite. L'inizio del [[Campionato]] [[2007/08]] vede il passaggio dei preliminari di [[Champions League]] contro la [[Dinamo Bucarest]] e sarà proprio Rocchi, nella delicata [[Martedì 28 agosto 2007 - Bucarest, stadio Lia Manoliu - Dinamo Bucarest-Lazio 1-3|gara di ritorno]], a mettere il suo sigillo sulla qualificazione realizzando una doppietta. Un'altra doppietta la mette a segno all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] [[Martedì 6 novembre 2007 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Werder Bremen 2-1|nella gara contro]] il [[Werder Brema]] nella fase a gironi del torneo. Il [[21 febbraio]] [[2008]] firma un contratto quinquennale con la clausola di diventare dirigente a fine carriera. E' inoltre convocato nel [[2008]] dalla Nazionale Olimpica impegnata a Pechino. Nella seconda partita del Torneo olimpico contro la Corea del Sud mette a segno la seconda rete degli azzurri al 31' del 1° tempo. Purtroppo una microfrattura al perone lo costringe ad abbandonare il Torneo e a far ritorno a Roma.


Nella stagione [[2008/09]] per la prima volta da quando è a Roma, non riesce ad andare in doppia cifra in [[campionato]]: solo 27 presenze e 9 reti. Nella finale di [[Coppa Italia]] [[Mercoledì 13 maggio 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Sampdoria 1-1 (d.t.s.) - 7-6 (d.c.r.)|vinta]] contro la [[Sampdoria]], sbaglia uno dei calci di rigore, ma alza la Coppa insieme a [[Ledesma Cristian Daniel|Cristian Ledesma]]. Si prende la rivincita [[Sabato 8 agosto 2009 - Pechino, stadio Bird's Nest - Inter-Lazio 1-2|nella finale]] di [[Supercoppa Italiana]] contro l'[[Inter]] a Pechino, realizzando la rete del momentaneo 2-0. Da capitano (e con il numero 9 sulle spalle) è lui che alza il trofeo. Nella stagione successiva [[2009/10]], anche a causa del deludente [[campionato]] della Lazio, realizza solo 6 reti in 32 giornate. Nel [[campionato]] [[2011/12]], [[Domenica 30 ottobre 2011 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 0-3|nella partita]] contro il [[Cagliari]], realizza la rete che gli consente di raggiungere i 100 gol con la maglia biancoceleste. Alla fine della stagione [[2011/12]] saranno 5 le reti segnate in 20 presenze ufficiali in [[serie A]]. Nella stagione [[2012/13]] gioca soltanto tre partite in biancoceleste in quanto il [[1 gennaio]] [[2013]] viene ceduto all'[[Inter]] per 400 mila Euro. Svincolato alla fine della stagione, il [[13 novembre]] [[2013]] firma un contratto con il [[Padova]] in [[Serie B]]. Dopo una stagione trascorsa in biancoscudato, nell'agosto [[2014]] passa alla squadra ungherese dell'Haladás. Nella stagione successiva gioca con la squadra del Tatabanya che milita nella serie C ungherese.
Nella stagione [[2008/09]] per la prima volta da quando è a Roma, non riesce ad andare in doppia cifra in [[campionato]]: solo 27 presenze e 9 reti. Nella finale di [[Coppa Italia]] [[Mercoledì 13 maggio 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Sampdoria 1-1 (d.t.s.) - 7-6 (d.c.r.)|vinta]] contro la [[Sampdoria]], sbaglia uno dei calci di rigore, ma alza la Coppa insieme a [[Ledesma Cristian Daniel|Cristian Ledesma]]. Si prende la rivincita [[Sabato 8 agosto 2009 - Pechino, stadio Bird's Nest - Inter-Lazio 1-2|nella finale]] di [[Supercoppa Italiana]] contro l'[[Inter]] a Pechino, realizzando la rete del momentaneo 2-0. Da capitano (e con il numero 9 sulle spalle) è lui che alza il trofeo. Nella stagione successiva [[2009/10]], anche a causa del deludente [[campionato]] della Lazio, realizza solo 6 reti in 32 giornate. Nel [[campionato]] [[2011/12]], [[Domenica 30 ottobre 2011 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 0-3|nella partita]] contro il [[Cagliari]], realizza la rete che gli consente di raggiungere i 100 gol con la maglia biancoceleste. Alla fine della stagione [[2011/12]] saranno 5 le reti segnate in 20 presenze ufficiali in [[serie A]]. Nella stagione [[2012/13]] gioca soltanto tre partite in biancoceleste in quanto il [[1 gennaio]] [[2013]] viene ceduto all'[[Inter]] per 400 mila Euro. Svincolato alla fine della stagione, il [[13 novembre]] [[2013]] firma un contratto con il [[Padova]] in [[Serie B]]. Dopo una stagione trascorsa in biancoscudato, nell'agosto [[2014]] passa alla squadra ungherese dell'Haladás. Nella stagione successiva gioca con la squadra del Tatabanya che milita nella serie C ungherese. Nell'estate [[2016]] trova un accordo con la Lazio e diviene allenatore della squadra dei Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004. Viene confermato nella stagione [[2016/17]] come allenatore della formazione Under 15. Nella stagione [[2019/20]] viene confermato in tale ruolo. Nel [[2018]] ha ottenuto a Coverciano il patentino di Allenatore UEFA A. Nella stagione [[2020/21]] allena l'Under 18 biancoceleste. Viene confermato nel ruolo anche nella stagione successiva. Nell'ottobre del [[2022]] ottiene la licenza UEFA Pro, il livello più alto nella formazione di un allenatore. Dopo aver atteso a lungo il salto di qualità all'interno del club biancoceleste, Rocchi lascia a malincuore la Lazio. Nel [[2025]] firma per il Guidonia Montecelio e allena la squadra Primavera.

Nell'estate [[2016]] trova un accordo con la Lazio e diviene allenatore della squadra dei Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004. Viene confermato nella stagione [[2016/17]] come allenatore della formazione Under 15. Nella stagione [[2019/20]] viene confermato in tale ruolo. Nel [[2018]] ha ottenuto a Coverciano il patentino di Allenatore UEFA A. Nella stagione [[2020/21]] allena l'Under 18 biancoceleste. Viene confermato nel ruolo anche nella stagione successiva.


Tommaso Rocchi è un attaccante dal fisico solido (m. 1,77 per kg 71) ma agile, capace di sorprendere le difese avversarie svincolandosi con velocità sul filo del fuorigioco. E' utile alla squadra in qualunque situazione, sia in fase di contenimento che di manovra, alternandosi con i compagni di reparto nei ruoli di prima e seconda punta e servendo, in quest'ultimo caso, assist impeccabili. E' un destro naturale discreto anche di testa. Nelle giornate di forma migliore, la sua vivacità di gioco in area di rigore costringe spesso gli avversari al fallo tattico: nei casi in cui venga assegnato il penalty dagli undici metri è lui a presentarsi sul dischetto, nonostante non abbia la freddezza e l'imprevedibilità del tiro del rigorista. Ha superato [[Garlaschelli Renzo|Renzo Garlaschelli]] stabilendosi al sesto posto nella classifica dei marcatori laziali più prolifici di tutti i tempi.
Tommaso Rocchi è un attaccante dal fisico solido (m. 1,77 per kg 71) ma agile, capace di sorprendere le difese avversarie svincolandosi con velocità sul filo del fuorigioco. E' utile alla squadra in qualunque situazione, sia in fase di contenimento che di manovra, alternandosi con i compagni di reparto nei ruoli di prima e seconda punta e servendo, in quest'ultimo caso, assist impeccabili. E' un destro naturale discreto anche di testa. Nelle giornate di forma migliore, la sua vivacità di gioco in area di rigore costringe spesso gli avversari al fallo tattico: nei casi in cui venga assegnato il penalty dagli undici metri è lui a presentarsi sul dischetto, nonostante non abbia la freddezza e l'imprevedibilità del tiro del rigorista. Ha superato [[Garlaschelli Renzo|Renzo Garlaschelli]] stabilendosi al sesto posto nella classifica dei marcatori laziali più prolifici di tutti i tempi.
Riga 52: Riga 34:
| ▲ <html> <a href = "#top"> Torna ad inizio pagina </a> </html>
| ▲ <html> <a href = "#top"> Torna ad inizio pagina </a> </html>
|}
|}

<center>
<Gallery perrow=3 caption="Galleria di immagini" widths=270px heights=270px>
Image:Rocchi_Napolitano.jpg|thumb|right|180px|Rocchi riceve la Coppa Italia 2009 dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano <br> Foto Presidenza della Repubblica
Image:Rocchi Juve.jpg|thumb|right|180px|Tommaso Rocchi, da giovane, nella Juventus]]
Image:Tommaso Rocchi.jpg|thumb|left|180px|Un gesto tecnico di Rocchi
Image:Rocchi.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi
Image:Rocchigol.jpg|thumb|right|180px|L'esultanza di Rocchi dopo una rete
Immagine:23ott05.jpg|thumb|left|180px|La splendida rete di testa di Tommaso Rocchi nel derby del 23 ottobre 2005
Immagine:Sup09-13.jpg|thumb|right|180px|L'esultanza di Tommaso Rocchi dopo la rete segnata all'Inter nella Supercoppa Italiana dell'8 agosto 2009
Immagine:roc.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Rocchi in azione
Immagine:30ott2011l.jpg|thumb|right|180px|La rete numero 100 in biancoceleste
Immagine:pierin1072.jpg|thumb|left|180px|Le 105 reti in biancoceleste
</Gallery>
</center>





Versione attuale delle 15:25, 5 ago 2025

Tommaso Rocchi

Attaccante, nato a Venezia il 19 settembre 1977.

Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel Venezia SSC-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla Juventus perché la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi.

Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della Juventus FC vince il Campionato Primavera 1993/94, nel 1995/96 gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra allenata da Marcello Lippi ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "Vecchia Signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia infatti in C2 con la Pro Patria nel 1996/97, giocando 26 partite e segnando 6 goal. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma nonostante buone prestazioni in Coppa Italia, non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Qui diventa titolare inamovibile, con 10 goal segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il Como, in C1, e porta con sé l'allenatore Trainini ed il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 goal in 62 partite totali. Nel 2000/01 si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 goal per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel campionato si fa apprezzare dall'allenatore dell'Empoli Silvio Baldini che convince la società toscana ad investire sul promettente attaccante per la stagione 2001/02. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati sono ugualmente sorprendenti: Rocchi segna 11 goal in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in Serie A. Il campionato 2002/03 vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 goal, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa Juventus, doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, ormai ventisettenne, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il 31 agosto 2004, arriva però la chiamata della Lazio del neo Presidente Claudio Lotito il quale, salvata la prima squadra della Capitale e con essa l'origine e la gloria del calcio romano dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex Mimmo Caso, al Campionato 2004/05.

Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di Lotito, imprenditore appena affacciatosi sul mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi dal Presidente che, sommerso di telefonini per definire gli altri otto acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: "Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito?" In meno di un minuto Rocchi è della Lazio che ne acquista dall'Empoli metà cartellino. E' però un anno tormentato per la squadra; Caso è esonerato e l'altro ex chiamato in panchina, Giuseppe Papadopulo, raggiunge la salvezza solo all'ultima giornata. Per i tifosi laziali le sofferenze per la classifica sono alleviate dal memorabile derby del 6 gennaio 2005, vinto per 3-1 con i goal di Di Canio, Cesar e del ribattezzato "ghepardo" Rocchi, al suo debutto nella stracittadina. In quella stagione segna altre 12 reti in 35 partite oltre a 2 goal in 5 incontri di Coppa UEFA. Di carattere mite e taciturno, Rocchi sa anche divertirsi. Dopo gli allenamenti si ritrova con alcuni compagni di squadra che condividono con lui la passione per la musica. Suona la chitarra e, assieme a Paolo Di Canio ed ai gemelli Antonio ed Emanuele Filippini, forma un quartetto che si esibisce in serate di beneficenza.

Intanto, per la nuova stagione, Lotito ha ingaggiato il tecnico riminese Delio Rossi e Rocchi è titolare inamovibile. Centra il record personale di 16 goal in 37 gare e la Lazio raggiunge un insperato sesto posto in classifica valido per la qualificazione in Coppa UEFA. Le sue capacità realizzative gli valgono la prima convocazione in Nazionale per la partita amichevole Italia-Croazia 0-2 del 16 agosto 2006. Nel campionato 2006/07 la Lazio di Delio Rossi raggiunge addirittura il terzo posto in classifica, affascinando il pubblico con la fluidità e la vivacità del gioco e con l'attenta intesa tra i reparti, come testimoniano il derby vinto per 3-0 nonché le otto vittorie consecutive, ottenute grazie a una difesa tra le più imbattute tra squadre della Serie A e ad un attacco formato dal duo Rocchi-Pandev tra i più prolifici. Il bomber Rocchi eguaglia il record personale di 16 goal giocando 36 partite. L'inizio del Campionato 2007/08 vede il passaggio dei preliminari di Coppa dei Campioni - Champions League contro la Dinamo Bucarest e sarà proprio Rocchi, nella delicata gara di ritorno, a mettere il suo sigillo sulla qualificazione realizzando una doppietta. Un'altra doppietta la mette a segno all'Olimpico nella gara contro il Werder Brema nella fase a gironi del torneo. Il 21 febbraio 2008 firma un contratto quinquennale con la clausola di diventare dirigente a fine carriera. E' inoltre convocato nel 2008 dalla Nazionale Olimpica impegnata a Pechino. Nella seconda partita del Torneo olimpico contro la Corea del Sud mette a segno la seconda rete degli azzurri al 31' del 1° tempo. Purtroppo una microfrattura al perone lo costringe ad abbandonare il Torneo e a far ritorno a Roma.

Nella stagione 2008/09 per la prima volta da quando è a Roma, non riesce ad andare in doppia cifra in campionato: solo 27 presenze e 9 reti. Nella finale di Coppa Italia vinta contro la Sampdoria, sbaglia uno dei calci di rigore, ma alza la Coppa insieme a Cristian Ledesma. Si prende la rivincita nella finale di Supercoppa Italiana contro l'Internazionale FC a Pechino, realizzando la rete del momentaneo 2-0. Da capitano (e con il numero 9 sulle spalle) è lui che alza il trofeo. Nella stagione successiva 2009/10, anche a causa del deludente campionato della Lazio, realizza solo 6 reti in 32 giornate. Nel campionato 2011/12, nella partita contro il Cagliari, realizza la rete che gli consente di raggiungere i 100 gol con la maglia biancoceleste. Alla fine della stagione 2011/12 saranno 5 le reti segnate in 20 presenze ufficiali in serie A. Nella stagione 2012/13 gioca soltanto tre partite in biancoceleste in quanto il 1 gennaio 2013 viene ceduto all'Internazionale FC per 400 mila Euro. Svincolato alla fine della stagione, il 13 novembre 2013 firma un contratto con il Padova in Serie B. Dopo una stagione trascorsa in biancoscudato, nell'agosto 2014 passa alla squadra ungherese dell'Haladás. Nella stagione successiva gioca con la squadra del Tatabanya che milita nella serie C ungherese. Nell'estate 2016 trova un accordo con la Lazio e diviene allenatore della squadra dei Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004. Viene confermato nella stagione 2016/17 come allenatore della formazione Under 15. Nella stagione 2019/20 viene confermato in tale ruolo. Nel 2018 ha ottenuto a Coverciano il patentino di Allenatore UEFA A. Nella stagione 2020/21 allena l'Under 18 biancoceleste. Viene confermato nel ruolo anche nella stagione successiva. Nell'ottobre del 2022 ottiene la licenza UEFA Pro, il livello più alto nella formazione di un allenatore. Dopo aver atteso a lungo il salto di qualità all'interno del club biancoceleste, Rocchi lascia a malincuore la Lazio. Nel 2025 firma per il Guidonia Montecelio e allena la squadra Primavera.

Tommaso Rocchi è un attaccante dal fisico solido (m. 1,77 per kg 71) ma agile, capace di sorprendere le difese avversarie svincolandosi con velocità sul filo del fuorigioco. E' utile alla squadra in qualunque situazione, sia in fase di contenimento che di manovra, alternandosi con i compagni di reparto nei ruoli di prima e seconda punta e servendo, in quest'ultimo caso, assist impeccabili. E' un destro naturale discreto anche di testa. Nelle giornate di forma migliore, la sua vivacità di gioco in area di rigore costringe spesso gli avversari al fallo tattico: nei casi in cui venga assegnato il penalty dagli undici metri è lui a presentarsi sul dischetto, nonostante non abbia la freddezza e l'imprevedibilità del tiro del rigorista. Ha superato Renzo Garlaschelli stabilendosi al sesto posto nella classifica dei marcatori laziali più prolifici di tutti i tempi.





Palmares



Torna ad inizio pagina