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Versione delle 08:58, 13 ago 2014
12 e 13 agosto

Carlo Colombo
Medico, professore di fisiologia. Nato a Oleggio (NO) il 12 agosto 1869 e deceduto a Roma il 17 ottobre 1918.
Laureato in medicina, fervente sostenitore della formazione fisica dei giovani dell'epoca. Studiò a fondo il movimento "scouts" che stava nascendo in Inghilterra. Divenuto famoso non tanto per la sua appartenenza alla S.P. Lazio come presidente della sezione ginnastica, bensi come autore, nel Gennaio 1912, dello "statuto" di una nuova associazione che chiamò "Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani" (Boy Scouts d'Italia) e "Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane" (Girl Scouts d'Italia). Con un gruppo di giovani escursionisti e ginnasti appartenenti alla Società Podistica Lazio, Colombo compì un esperimento, conclusosi nell'ottobre del 1912, ai prati della Farnesina a Roma: fu un gran successo e da quell'iniziativa ebbe origine il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani, ufficialmente fondato a Roma il 30 giugno 1913. Nell'Assemblea Generale della Lazio del febbraio 1913 fu eletto vicepresidente della Sezione Istruzione premilitare.
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Alfredo Monza
Terzino, nato a Busto Arsizio (VA) il 12 agosto 1912, deceduto a Monterotondo (RM) il 20 maggio 1974.
Monza nasce calcisticamente nelle giovanili della Pro Patria, dove compie tutta la trafila fino ad esordire in prima squadra in Serie A nella stagione 1929/30. In tre stagioni con i bustocchi colleziona 82 presenze nella massima serie. Dalla stagione 1933/34 viene ceduto al Livorno sempre in A dove rimane per due campionati collezionando 64 partite, e mettendosi alla luce come uno dei migliori terzini sinistri del torneo. Durante la sua permanenza in Toscana arriva l'esordio in Nazionale B l'11 novembre 1934 a Genova contro l'Austria B (8-1).
Alfredo Monza arriva in maglia biancazzurra all'inizio della stagione 1935/36. Si fa subito notare sulla fascia sinistra come difensore arcigno e invalicabile. Con la Lazio gioca sempre senza saltare mai una gara e arriva a disputarne ben 222 di fila. L'unica rete realizzata con la Lazio è un capolavoro di balistica: infatti il 5 novembre 1939, in un incontro con il Bologna, con un tiro da oltre 60 metri, trafigge il portiere felsineo incredulo.
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Djibril Cisse
Attaccante, nato ad Arles (Francia) il 12 agosto 1981. Nazionale francese di origine ivoriana.
Djibril nasce da genitori originari della Costa D'Avorio. Suo padre, Mangue, è stato un ex calciatore professionista ed è stato capitano della Nazionale del suo paese. Djibril è l'ultimo di sette figli. Il trasferimento della famiglia in Francia avviene nel 1974. Cresciuto nelle giovanili del Nîmes, nel 1996 si trasferisce all'Auxerre dove a 17 anni esordisce in prima divisione. Con la maglia dell'Auxerre, in 6 anni, gioca 166 partite e segna 90 gol. Nell'estate 2001 segna 6 gol nel Campionato Mondiale Giovanile, nel quale la nazionale francese arriva ai quarti di finale. Esordisce in Nazionale nel 2002 e sempre nello stesso anno, con la Under-21 francese, arriva alla finale dell'Europeo, e subito dopo gioca tre partite nel campionato del mondo 2002, in Giappone.
Nella stagione 2003/04 vince il titolo di capocannoniere con 26 reti. Nel 2004 viene ceduto al Liverpool, per 21 milioni di euro. Il 30 ottobre però, si procura una doppia frattura (tibia e perone) della gamba sinistra scontrandosi con il difensore James McEveley nella gara con i Blackburn Rovers. Ritornerà sul campo solo nell'aprile dell'anno seguente. Nella sua prima stagione in Inghilterra segna 4 gol in 16 partite di campionato. Con i Reds conquista la Coppa dei Campioni - Champions League 2005 e la Supercoppa Europea. Nel giugno 2005, Djibril Cisse, che ha già una figlia, sposa Jude Littler, una parrucchiera gallese di Anglesey, anch'essa già madre di un bambino. Il matrimonio ha luogo al Castello di Bodelwyddan, con famosi ospiti. Il giocatore per l'occasione veste un completo rosso in onore dei reds.
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Bruno Giordano
Bruno Giordano nasce a Roma il 13 agosto 1956 nello storico quartiere di Trastevere, in Vicolo del Cinque, dove, da bambino, passa le giornate a giocare a pallone fra vicoli, piazze e l'oratorio di Don Orione.
Un trasteverino a Tor di Quinto
E' proprio tra le stradine care al Trilussa ed al Belli che il ragazzo si forgia. Ha due piedi d'oro ed i compagni se lo litigano in squadra. Preferisce più il gioco che lo studio e se ne accorge presto Don Francesco Pizzi, che, tramite un giocatore della Primavera laziale, Temistocle Forti, lo segnala al grande Flacco Flamini il quale lo porta alla Lazio per 30.000 lire e 10 palloni nel 1969. Nella Lazio il giovane Giordano si fa largo in tutte le categorie minori, segnando moltissime reti e uscendo sempre fra gli elogi dei suoi tecnici che vedono in lui una futura promessa. In quegli anni le giovanili della Lazio sono una vera fucina di giovani talenti. E in squadra con lui ci sono giocatori come Lionello Manfredonia, Stefano Di Chiara e Andrea Agostinelli.
L'esordio con rete a Marassi
Tra le persone che si accorgono di lui c'è anche Tommaso Maestrelli che più di una volta lo segue personalmente nelle gare della Primavera ed è pronto a convocarlo in prima squadra per la stagione 1975/76, ma la malattia del Maestro sconvolge questo piano. Fortunatamente è Giulio Corsini, il nuovo allenatore, a portarlo in ritiro ed a lanciarlo nelle prime gare di Coppa Italia al posto di un Chinaglia rimasto negli States per cercare di essere ceduto ai Cosmos New York. E' proprio questa assenza che gli spiana la strada verso la prima squadra e, viste le ottime prove, Corsini lo sceglie per far coppia con Chinaglia rientrato nel frattempo e controvoglia nei ranghi, nella prima partita di campionato contro la Sampdoria.
E' il 5 ottobre 1975 quando Giordano esordisce in Serie A. E miglior esordio non può essere perchè, a tempo scaduto, è proprio una sua rete a regalare la vittoria insperata ai biancocelesti. Il giovanotto, vedendo la rete gonfiarsi scoppia in pianto, incredulo. Il giorno dopo i giornali sono tutti per lui. Viene confermato anche per la partita successiva contro l'Inter, ma deve lasciare il campo al 39' per un infortunio muscolare. Rientra alla 4^ giornata contro il Perugia ed al 64' segna il suo secondo goal in 3 presenze in A. Niente male per un ragazzo alla prima esperienza nella massima serie.
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