Domenica 16 luglio 2017 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Top 11 Radio Club 103-Lazio 1-9: differenze tra le versioni
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Il primo tempo ha visto all’opera i nazionali, hanno esordito nel precampionato. Poi è toccato agli altri. Simone ha provato il 3-4-3, sperimenta moduli alternativi. Ma per formare il tridente, considerando la probabile partenza di [[Keita]], serve un’ala, acquisto non più contemplato a quanto sembra. Nel 3-4-3, davanti a [[Vargic]], hanno giocato [[Bastos]], [[Luiz Felipe]] e [[Crecco Luca|Crecco]]. [[Patric]], [[Murgia Alessandro|Murgia]], [[Oikonomidis]] e [[Lombardi Cristiano|Lombardi]] (in seguito sostituito dal baby regista [[Mohamed Abukar|Mohamed]]) hanno composto il centrocampo a 4. [[Djordjevic]], [[Rossi Alessandro (1997)|Rossi]] e [[Palombi Simone|Palombi]] hanno formato il tridente. [[Palombi Simone|Palombi]] s’è confermato cecchino, un altro gol per lui (il 6-0). Gioie e scivoloni per [[Luiz Felipe]], in prova dopo il prestito alla [[Salernitana]]: un gol fatto (il 7-0) e un gol regalato. Sansoni, con un lob bellissimo, ha segnato il gol della bandiera che ha fatto felici i cadorini. [[Vargic]] era fuori dai pali, si è fatto uccellare. Di [[Bastos]] e [[Djordjevic]] i colpi del 9-1.
Da '''Il Corriere delle Alpi''': AURONZO Altra amichevole, altra goleada. La Lazio regala una grandinata di reti, a dispetto delle temperature elevate al festante pubblico dello Zandegiacomo, accorso numeroso ad Auronzo per applaudire i biancocelesti. Simone Inzaghi rispetto all’uscita di mercoledì contro i locali propone una formazione “quasi titolare”: in campo molti big nel 3-5-2, da De Vrij a Lulic (in maschera) fino alla coppia d’attacco composta da Immobile e Felipe Anderson. Gioca anche il nuovo arrivato Marusic, che mette in mostra numeri interessanti. In cabina di regia c’è ancora una volta Luis Alberto, la “scoperta” cadorina di Inzaghi, anche se già questa sera è atteso ad Auronzo il brasiliano Lucas Leiva chiamato a sostituire Biglia approdato al Milan. I l Top 11, in maglia verde, si presenta con uno schieramento tattico spavaldo: 4-4-2 con Del Puppo e Daouda N’Diaye del Limana terminali offensivi.
Pronti via e la Lazio è subito in vantaggio: al 4’ un lancio dalle retrovie di Milinkovic pesca in area Ciro Immobile che con un pallonetto beffa Fagherazzi in uscita. Al 15’ la scena è tutta del portiere dell’Alpago che para un calcio di rigore a Immobile (fallo di Cavalet su Marusic): tiro centrale ma gli applausi dello Zandegiacomo sono tutti per l’estremo difensore della Top 11. Passano pochi minuti e dall’ennesima verticalizzazione biancoceleste nasce il 2-0 firmato ancora dall’attaccante della Nazionale. Inzaghi non è contento e dalla panchina comincia ad alzare la voce: i ritmi blandi non piacciono al tecnico biancoceleste, che striglia i suoi. Risultato? La Lazio comincia a correre ed arrivano nel giro di un minuto le reti “dell’Est” di Marusic e Lulic. Prima del duplice fischio l’arbitro Palmieri di Conegliano assegna un altro rigore alla Lazio: sul dischetto si presenta Felipe Anderson che stavolta beffa Fagherazzi calando il poker.
La ripresa come al solito si apre con una girandola di sostituzioni: Inzaghi ne cambia undici, passando al 3-4-3, ma lascia fuori un po’ a sorpresa Radu e soprattutto Keita: novità di mercato all’orizzonte? C’è Djordjevic, che si piazza al centro dell’attacco. Tanti cambi anche sul fronte opposto con De Battista che getta nella mischia tutti gli elementi inizialmente in panchina. Palombi segna il sesto gol e poco dopo De Pollo si dimostra all’altezza del collega Fagherazzi, sventando da campione in angolo un tiro dalla lunga distanza. I ritmi però calano vistosamente e lo spettacolo ne risente. Inzaghi segue con attenzione l’evolversi delle vicende in campo, dispensando sporadicamente consigli. Luiz Felipe di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Murgia infila il pertugio giusto dove De Pollo non può arrivare: 7-0. Due minuti dopo però lo stesso Luiz Felipe cade goffamente lasciando campo libero a Miki Sansoni del San Michele Salsa che segna un gol da cineteca con pallonetto su Vargic in uscita scatenando l’ovazione dello Zandegiacomo.
La partita rimane viva fino al triplice fischio di Palmieri di Conegliano, perché la Lazio prova a segnare ancora, ma la Top 11 vende cara la pelle giocando sempre a testa alta ed in maniera propositiva. Alla fine il risultato dirà 9-1 con gli ultimi gol segnati da Bastos sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo e Djordjevic. Mercoledì la Triestina allo Zandegiacomo: sarà una partita vera.
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Versione delle 18:58, 19 lug 2017
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16 luglio 2017 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00
TOP 11 RADIO CLUB 103: Fagherazzi, Viel, Selle (34' Bressan), Fossen, Sperti, Triches, Cavalet, Barattin, N’Diaye, Del Puppo, Barro. A disposizone: De Pollo, Dal Pont, Da Doit, Dei Negri, Da Rold, Sansoni. Allenatore: De Battista.
LAZIO: Strakosha (46' Vargić Ivan), Wallace (Fortuna Dos Santos Wallace) (46' Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto)), de Vrij (46' Ramos Marchi Luiz Felipe), Hoedt (46' Crecco), Basta (46' Gabarròn Gil Patricio), Milinković Savić Sergej (46' Murgia), Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) (46' Oikonomidis Christoforos (detto Chris)), Lulic (46' Lombardi, 76' Mohamed), Marušić Adam (46' Djordjević Filip (Đorđević Filip)), Felipe Anderson (Pereira Gomes Felipe Anderson) (46' Rossi), Immobile (46' Palombi). A disposizione: Adamonis, Guerrieri, Radu, Lukaku Menama Mokelenge Jordan Zacharie, Kishna, Balde Diao Keita. Allenatore: S. Inzaghi.
Arbitro: sig. Palmieri (Conegliano - TV) - Assistenti sigg. Moretto e Canal.
Marcatori: 5' Immobile, 21' Immobile, 27' Marušić Adam, 28' Lulic, 43' Felipe Anderson (Pereira Gomes Felipe Anderson) (rig), 58' Palombi, 66' Lombardi, 68' Sansoni, 78' Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto), 87' Djordjević Filip (Đorđević Filip).
Note: al 15' Immobile ha fallito un calcio di rigore, parato dal portiere avversario.








Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio si impone sulla Top 11 del Cadore con un altro grappolo di gol: Balde Diao Keita ai box a causa di un affaticamento muscolare. Parolo ha lavorato a parte. Out Radu e Kishna. Ciro già grande. Subito Marušić Adam. Immobile si è ripresentato con una doppietta, l’esterno montenegrino si è inserito con disinvoltura, Milinković Savić Sergej con più compiti di costruzione".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Ai gol provvede sempre lui, Ciro Immobile. Doppietta, s’è ripresentato così. Un pregevole colpo sotto (strappapplausi) e una saetta, ha ricominciato a far fuoco con due stili diversi. Ciro, nel bel mezzo, ha sbagliato anche un rigore, se l’è fatto parare. Ai guizzi ci ha pensato Sergej Milinkovic, mezzala con compiti diversi nel 3-5-2, più di costruzione rispetto a un anno fa. L’altra mezzala, Parolo o Lulic, il gioco dovrà "romperlo". Alla regia si sta dedicando Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) per emergenza, da oggi sarà affidata a Lucas Leiva. Alle sgroppate ci ha pensato Adam Marusic, ha esordito ieri sulla sinistra, è il montenegrino arrivato per primo dal mercato. E’ stato frizzante, disinvolto. Ha gamba, gioca a pelo d’erba, ha forza audace e si adatta sulla fascia mancina, ha un buon cross. In fase di possesso può diventare una freccia, sa essere propulsivo, dovrà imparare a essere attento e geometrico in difesa. Ha giocato a sinistra perché Lukaku Menama Mokelenge Jordan Zacharie è ai box e Lulic è stato utilizzato da mezzala sinistra, il bosniaco può fare anche il quinto.
E’ finita 9-1 contro la Top 11 del Cadore, con un altro grappolo di gol (meno rigoglioso rispetto al primo test, 16-0 contro l’Auronzo). Non ha giocato Balde Diao Keita a causa di un affaticamento muscolare. Lavora a parte Parolo. Assenti anche Radu e Kishna. Il piglio di un popolo deve rispecchiarsi nella forza della sua squadra. Lo stadio "Zandegiacomo" ha accolto più di mille laziali, hanno garantito carica e passione, si aspettano molto da società, tecnico e squadra. La Lazio deve continuare a giocare per loro e non può tradirli un’altra volta. Inzaghi ha perso Biglia e perderà altri pezzi: De Vrij andrà sul mercato se non rinnoverà, Balde Diao Keita ci è già. Simone studia, lavora continuamente sul 3-5-2 e gli schemi del nuovo modulo iniziano a vedersi. Il gol di Marušić Adam, terzo in ordine generale dopo la doppietta di Ciro, è la sintesi della filosofa che ispira questo assetto: cross di Basta dalla destra, inserimento del montenegrino da sinistra. E’ nato tutto dalle fasce. Le punte, Immobile e Felipe, gradiscono il 3-5-2. Il primo è meno solo, è più assistito, il secondo gioca di nuovo davanti, non ha compiti difensivi. Felipe ha segnato il 4-0, il tris l’aveva regalato Lulic. Non è ancora tempo di giudizi difensivi, la Lazio finora ha affrontato avversari di montagna. Ieri, davanti a Strakosha, sono stati schierati Wallace (Fortuna Dos Santos Wallace), De Vrij e Hoedt, non si sono fatti impensierire.
Il primo tempo ha visto all’opera i nazionali, hanno esordito nel precampionato. Poi è toccato agli altri. Simone ha provato il 3-4-3, sperimenta moduli alternativi. Ma per formare il tridente, considerando la probabile partenza di Balde Diao Keita, serve un’ala, acquisto non più contemplato a quanto sembra. Nel 3-4-3, davanti a Vargić Ivan, hanno giocato Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto), Ramos Marchi Luiz Felipe e Crecco. Gabarròn Gil Patricio, Murgia, Oikonomidis Christoforos (detto Chris) e Lombardi (in seguito sostituito dal baby regista Mohamed) hanno composto il centrocampo a 4. Djordjević Filip (Đorđević Filip), Rossi e Palombi hanno formato il tridente. Palombi s’è confermato cecchino, un altro gol per lui (il 6-0). Gioie e scivoloni per Ramos Marchi Luiz Felipe, in prova dopo il prestito alla Salernitana: un gol fatto (il 7-0) e un gol regalato. Sansoni, con un lob bellissimo, ha segnato il gol della bandiera che ha fatto felici i cadorini. Vargić Ivan era fuori dai pali, si è fatto uccellare. Di Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto) e Djordjević Filip (Đorđević Filip) i colpi del 9-1.
Da Il Corriere delle Alpi: AURONZO Altra amichevole, altra goleada. La Lazio regala una grandinata di reti, a dispetto delle temperature elevate al festante pubblico dello Zandegiacomo, accorso numeroso ad Auronzo per applaudire i biancocelesti. Simone Inzaghi rispetto all’uscita di mercoledì contro i locali propone una formazione “quasi titolare”: in campo molti big nel 3-5-2, da De Vrij a Lulic (in maschera) fino alla coppia d’attacco composta da Immobile e Felipe Anderson. Gioca anche il nuovo arrivato Marusic, che mette in mostra numeri interessanti. In cabina di regia c’è ancora una volta Luis Alberto, la “scoperta” cadorina di Inzaghi, anche se già questa sera è atteso ad Auronzo il brasiliano Lucas Leiva chiamato a sostituire Biglia approdato al Milan. I l Top 11, in maglia verde, si presenta con uno schieramento tattico spavaldo: 4-4-2 con Del Puppo e Daouda N’Diaye del Limana terminali offensivi.
Pronti via e la Lazio è subito in vantaggio: al 4’ un lancio dalle retrovie di Milinkovic pesca in area Ciro Immobile che con un pallonetto beffa Fagherazzi in uscita. Al 15’ la scena è tutta del portiere dell’Alpago che para un calcio di rigore a Immobile (fallo di Cavalet su Marusic): tiro centrale ma gli applausi dello Zandegiacomo sono tutti per l’estremo difensore della Top 11. Passano pochi minuti e dall’ennesima verticalizzazione biancoceleste nasce il 2-0 firmato ancora dall’attaccante della Nazionale. Inzaghi non è contento e dalla panchina comincia ad alzare la voce: i ritmi blandi non piacciono al tecnico biancoceleste, che striglia i suoi. Risultato? La Lazio comincia a correre ed arrivano nel giro di un minuto le reti “dell’Est” di Marusic e Lulic. Prima del duplice fischio l’arbitro Palmieri di Conegliano assegna un altro rigore alla Lazio: sul dischetto si presenta Felipe Anderson che stavolta beffa Fagherazzi calando il poker.
La ripresa come al solito si apre con una girandola di sostituzioni: Inzaghi ne cambia undici, passando al 3-4-3, ma lascia fuori un po’ a sorpresa Radu e soprattutto Keita: novità di mercato all’orizzonte? C’è Djordjevic, che si piazza al centro dell’attacco. Tanti cambi anche sul fronte opposto con De Battista che getta nella mischia tutti gli elementi inizialmente in panchina. Palombi segna il sesto gol e poco dopo De Pollo si dimostra all’altezza del collega Fagherazzi, sventando da campione in angolo un tiro dalla lunga distanza. I ritmi però calano vistosamente e lo spettacolo ne risente. Inzaghi segue con attenzione l’evolversi delle vicende in campo, dispensando sporadicamente consigli. Luiz Felipe di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Murgia infila il pertugio giusto dove De Pollo non può arrivare: 7-0. Due minuti dopo però lo stesso Luiz Felipe cade goffamente lasciando campo libero a Miki Sansoni del San Michele Salsa che segna un gol da cineteca con pallonetto su Vargic in uscita scatenando l’ovazione dello Zandegiacomo.
La partita rimane viva fino al triplice fischio di Palmieri di Conegliano, perché la Lazio prova a segnare ancora, ma la Top 11 vende cara la pelle giocando sempre a testa alta ed in maniera propositiva. Alla fine il risultato dirà 9-1 con gli ultimi gol segnati da Bastos sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo e Djordjevic. Mercoledì la Triestina allo Zandegiacomo: sarà una partita vera.
- Galleria di immagini sulla gara
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Il "mascherato" Lulic segna la 4^ rete
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Lombardi anticipato di testa
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Una spettacolare parata del portiere veneto
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Dusan Basta
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Il portiere del Top 11 a terra dopo un gol
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Azione travolgente di Marusic
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Felipe Anderson
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Il rigore fallito da Immobile
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Arbitro e giocatori veneti prima dell'inizio
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Lo strepitoso gol di Sansoni che da trequarti campo supera Vargic
- La rassegna stampa sulla gara
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