Wilson Giuseppe: differenze tra le versioni

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===I primi passi===
===I primi passi===
Giuseppe Wilson nasce a Darlington (Gran bretagna) il [[27 Ottobre]] [[1945]] Figlio di un militare Inglese Denis Wilson, di stanza alla NATO, e di madre Italiana, Rachele conosciuta nel capoluogo campano durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. Ben presto si trasferiscono tutti a Napoli dove inizia a dare i primi calci al pallone,nelle strade del Vomero.
Giuseppe Wilson nasce a Darlington (Gran bretagna) il [[27 Ottobre]] [[1945]] Figlio di un militare inglese Denis Wilson, di stanza alla NATO, e di madre italiana, Rachele conosciuta nel capoluogo campano durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. Ben presto si trasferiscono tutti a Napoli dove inizia a dare i primi calci al pallone, nelle strade del Vomero.
Vive in una famiglia agiata studia e fa sport in un'infanzia spensierata.
Vive in una famiglia agiata, studia e fa sport in un'infanzia spensierata.
Dopo aver militato nella Juvenapoli, squadretta di un quartiere partenopeo, nel [[1964]] viene tesserato per la [[ CRAL Cirio]] squadra dell'omonima azienda di pomodori e manifatture agricole militante in [[Serie D]] dove gioca nella stagione [[1964/65]] come jolly difensivo.
Dopo aver militato nella Juvenapoli, squadretta di un quartiere partenopeo, nel [[1964]] viene tesserato per la [[ CRAL Cirio]] squadra dell'omonima azienda di pomodori e manifatture agricole militante in [[Serie D]] dove gioca nella stagione [[1964/65]] come jolly difensivo.
Un anno prima, aveva rifiutato un'offerta della Lazio di giocare e crescere nelle file delle giovanili, perchè si sentiva troppo giovane per affrontare quell'impegno lontano da casa, e sopratutto perchè ci teneva a studiare e completare il liceo classico.
Un anno prima, aveva rifiutato un'offerta della Lazio di giocare e crescere nelle file delle giovanili, perchè si sentiva troppo giovane per affrontare quell'impegno lontano da casa e sopratutto perchè ci teneva a studiare e completare il liceo classico.
Terminata quell'esperienza con 18 presenze, viene assorbito dall'[[Internapoli]] squadra appena creata con la vana speranza di contrapporsi al più quotato [[Napoli Ssc|Napoli]].
Terminata quell'esperienza con 18 presenze, viene assorbito dall'[[Internapoli]] squadra appena creata con la vana speranza di contrapporsi al più quotato [[Napoli Ssc|Napoli]].
Con la nuova casacca, nel torneo di IV^ serie nel campionato [[1965/66]] gioca 32 gare con ottime prestazioni.
Con la nuova casacca, nel torneo di IV^ serie nel campionato [[1965/66]] gioca 32 gare con ottime prestazioni.
La stagione successiva contribuisce alla promozione in [[Serie C]], grazie alla sue prestazioni in difesa dove ricopre tutti i ruoli, eccellendo in quella di libero.
Nella stagione successiva contribuisce alla promozione in [[Serie C]], grazie alle sue prestazioni in difesa dove ricopre tutti i ruoli, eccellendo in quella di libero.
L'anno successivo, il [[1967/68]], viene raggiunto da un nuovo compagno di squadra appena giunto dalla [[Massese]], con cui legherà subito amicizia: [[Chinaglia Giorgio | Chinaglia]], e grazie a lui in difesa, e le reti del ragazzone Toscano ottengono il 9° posto in classifica, con una squadra di esordienti per quella categoria.
L'anno successivo, il [[1967/68]], viene raggiunto da un nuovo compagno di squadra appena giunto dalla [[Massese]], con cui legherà subito amicizia: [[Chinaglia Giorgio | Chinaglia]], e grazie a lui in difesa e le reti del ragazzone toscano ottengono il 9° posto in classifica, con una squadra di esordienti per quella categoria.
Ma è nel [[1968/69]] che Wilson si fa finalmente notare con la sua squadra, con cui ottiene un clamoroso 3° posto sfiorando la [[Serie B]].
Ma è nel [[1968/69]] che Wilson si fa finalmente notare con la sua squadra, con cui ottiene un clamoroso 3° posto sfiorando la [[Serie B]].
Durante alcune gare dell'Internapoli, in tribuna è presente [[Flamini Enrico | Flamini]] emissario ella Lazio per conto di [[Lorenzo Juan Carlos | Lorenzo]], che annota il suo nome e quello di Chinaglia.
Durante alcune gare dell'Internapoli, in tribuna è presente [[Flamini Enrico | Flamini]] emissario ella Lazio per conto di [[Lorenzo Juan Carlos | Lorenzo]], che annota il suo nome e quello di Chinaglia.
E' [[Lenzini Umberto | Lenzini]] a imbastire le trattative con Carlo De Gaudio allora vicepresidente del club partenopeo, ed a portare Lui e Chinaglia alla Lazio nell'estate [[1969]] sfilandolo ad altre squadre, che volevano insersi nella trattativa.
E' [[Lenzini Umberto | Lenzini]] a imbastire le trattative con Carlo De Gaudio, allora vicepresidente del club partenopeo, ed a portare lui e Chinaglia alla Lazio nell'estate [[1969]], sfilandolo ad altre squadre che volevano insersi nella trattativa.
Sei anni dopo la Lazio tornava prepotentemente a incrociarsi con la sua vita.
Sei anni dopo la Lazio tornava prepotentemente a incrociarsi con la sua vita.


===Dalla Serie C alla Lazio===
===Dalla Serie C alla Lazio===
[[image:Wilson_Giuseppe.1.jpg|right|thumb|200px|Il Corriere annuncia il suo trasferimento]]
[[image:Wilson_Giuseppe.1.jpg|right|thumb|200px|Il Corriere annuncia il suo trasferimento]]
La notizia del suo acquisto fu comunicata durante la festa per la promozione in A a Villa Miani, alla stampa, ma passò praticamente inosservata, in quanto era uno sconosciuto nel calcio che conta.
La notizia del suo acquisto fu comunicata alla stampa durante la festa per la promozione in A a Villa Miani ma passò praticamente inosservata in quanto Pino era uno sconosciuto nel calcio che conta.
Ma poco importa, perchè su di lui punta ciecamente Lorenzo che lo fa allenare nel ritiro assieme ai titolari, e lo fa esordire, già alla seconda di Campionato, il [[14 Settembre]] [[1969]] in Lazio-Torino 1-1.
Ma poco importa, perchè su di lui punta ciecamente Lorenzo che lo fa allenare nel ritiro assieme ai titolari, e lo fa esordire, già alla seconda di Campionato, il [[14 Settembre]] [[1969]] in Lazio-Torino 1-1.
Praticamente, salta solo un'altra partita in tutto il campionato collezionando 28 presenze, e giocando sempre bene, anche quando la squadra esce sconfitta, e attirandosi le simpatie di numerosi direttori sportivi che lo segnalano alle loro società.
Praticamente, saltando solo un'altra partita in tutto il campionato, colleziona 28 presenze e giocan sempre bene, anche quando la squadra esce sconfitta, e si attira così le simpatie di numerosi direttori sportivi che lo segnalano alle loro società.
Intanto la sua amicizia con Chinaglia si salda sempre di più ed i due cominciano ad avere voce in capitolo nello spogliatoio.
Intanto la sua amicizia con Chinaglia si salda sempre di più ed i due cominciano ad avere voce in capitolo anche lui coinvolto nel naufragio della squadra di Lorenzo che arriva penultima e retrocede in [[Serie B]], ma le sue colpe sono minime, ed in ogni ruolo in cui viene impiegato è sempre oltre la sufficenza.
Qualche detrattore obietta che la sua miopia è un limite e i palloni che provengono dai cross non riesce a focalizzarli bene, ma sono concordi tutti nel dire che sull'anticipo è veramente forte.
L'anno seguente, il [[1970/71]] rimane coinvolto nel naufragio della squadra di Lorenzo che arriva penultima e retrocede in [[Serie B]], ma le sue colpe sono minime, ed in ogni ruolo in cui viene impiegato, durante la stagione, lui è sempre oltre la sufficenza.
Malgrado qualche offerta da parte di buone squadre di [[Serie A]], Lenzini, su indicazione del neo allenatore, [[Maestrelli Tommaso | Maestrelli]], non lo cede, e quindi affronta per la prima volta la serie cadetta con la smania di chi vuol subito risalire nell'olimpo del calcio.
Qualche detrattore obietta che è la sua miopia è un limite, e i palloni che provengono da un cross non riesce a focalizzarli bene, ma dicono anche che sull'anticipo è veramente forte.
Malgrado qualche offerta da parte di buone squadre di [[Serie A]], Lenzini, su indicazione del neo allenatore, [[Maestrelli Tommaso | Maestrelli]], non lo cede, e quindi affronta per la prima volta la serie cadetta, con la smania di chi vuol subito risalire nell'olimpo del calcio.


===Maestrelli lo vuole capitano===
===Maestrelli lo vuole capitano===
[[image:Wilson_Giuseppe.3.jpg|right|thumb|100px|Una figurina del 1972]]
[[image:Wilson_Giuseppe.3.jpg|right|thumb|100px|Una figurina del 1972]]
Con Maestrelli è subito Feeling a prima vista, i due s'intendono subito e l'allenatore lo promuove capitano della squadra, capendo le sue doti di leader.
Con Maestrelli è subito feeling a prima vista, i due s'intendono subito e l'allenatore lo promuove capitano della squadra, capendo le sue doti di leader.
Wilson è laureando in legge, perla rara fra i giocatori del suo tempo, è colto, e apre un'attività di assicurazioni.
Wilson è laureando in legge, eccezione rara fra i giocatori del suo tempo, è colto e apre un'attività di assicurazioni.
[[image:Wilson_Giuseppe.10.jpg|left|thumb|200px|Il giorno del trionfo]]
[[image:Wilson_Giuseppe.10.jpg|left|thumb|200px|Il giorno del trionfo]]
Certamente, fare il capitano non è facile, in quella squadra dove le personalità sono molto forti, e i contrasti sono all'ordine del giorno, e la riprova è prima della trasferta a Terni, in programma per Domenica [[3 ottobre]][[1971]].
Certamente fare il capitano non è facile in quella squadra dove le personalità sono molto forti e i contrasti sono all'ordine del giorno. Di ciò si ha la riprova prima della trasferta a Terni, in programma per Domenica [[3 ottobre]][[1971]].
La squadra in contrasto con la società, per delle pendenze non pagate, si rifiuta di andare in ritiro a Sangemini, e raggiunge il capoluogo Umbro solo poche ore prima della gara, dove viene sconfitta per 1-0.
La squadra, in contrasto con la società per delle pendenze non pagate, si rifiuta di andare in ritiro a Sangemini e raggiunge il capoluogo umbro solo poche ore prima della gara, in cui viene sconfitta per 1-0.
Wilson non riuscendo a mediare tra la società e i compagni, riconsegna la fascia di capitano a Maestrelli, ma questi rifiuta di accettarla e lo conferma, confidando nel suo carisma per dirimere la questione.
Wilson non riuscendo a mediare tra la società e i compagni, riconsegna la fascia di capitano a Maestrelli, ma questi rifiuta di accettarla e lo conferma, confidando nel suo carisma per dirimere la questione. La situazione si tranquillizza, ma il campionato dei biancazzurri è altanelante e solo a primavera trovano lo sprint per centrare la promozione in [[Serie A]].
Ormai il carisma di Wilson è forte e il giocatore viene notato da [[Valcareggi Ferruccio | Valcareggi]] , invece, parte con la Nazionale dove all'esordio segnerà una rete alla Bulgaria.
E la situazione si tranquillizza, ma il campionato dei biancazzurri è altanelante, e solo a primavera trovano lo sprint per centrare la promozione in [[Serie A]].
L'appuntamento con l'azzurro è però solo rimandato e Wilson si consola in ritiro a [[Pievepelago]] pensando che l'anno prossimo rigiocherà di nuovo nella massima serie. Intanto studia e esami all'università.
Ormai è ha carisma e viene notato da [[Valcareggi Ferruccio | Valcareggi]] , ma il fatto che giochi tra i cadetti frena il c.t. azzurro, mentre l'amico Chinaglia parte con la Nazionale dove all'esordio segnerà una rete alla Bulgaria.
L'appuntamento con l'azzurro è solo rimandato però, e Wilson si consola in ritiro a [[Pievepelago]] pensando che l'anno prossimo rigiocherà di nuovo nella massima serie, ed intanto studia e da esami all'università.


===Dal pianto di Napoli alla gioia del tricolore===
===Dal pianto di Napoli alla gioia del tricolore===
[[image:Wilson_Giuseppe.4.jpg|left|thumb|100px|Il maglia azzurra]]
[[image:Wilson_Giuseppe.4.jpg|left|thumb|100px|Il maglia azzurra]]


Il campionato [[1972/73]] è preceduto da polemiche roventi sull'andamento deludente in [[Coppa italia]].
Il campionato [[1972/73]] è preceduto da polemiche roventi provocate dall'andamento deludente in [[Coppa italia]].
La squadra è rinnovata profondamente, e i nuovi non si amalgano con i vecchi titolari, ma è solo una questione di forma atletica, e in campionato tutto si trasforma e i biancazzurri diventano una potente macchina da guerra con la difesa comandata dal suo capitano che subisce poche reti.
La squadra è rinnovata profondamente e i nuovi non si amalgano con i vecchi titolari; è solo una questione di forma atletica e in campionato tutto si trasforma e i biancazzurri diventano una potente macchina da guerra ela difesa, comandata dal suo capitano, subisce poche reti.
Wilson dietro a tutti, [[Facco Mario|Facco]] a destra, [[Martini Luigi | Martini]] a sinistra, [[Oddi Giancarlo | Oddi]] a copertura centrale e [[Nanni Franco | Nanni]] mediano con licenza di avanzare.
Wilson dietro a tutti, [[Facco Mario|Facco]] a destra, [[Martini Luigi | Martini]] a sinistra, [[Oddi Giancarlo | Oddi]] a copertura centrale e [[Nanni Franco | Nanni]] mediano con licenza di avanzare.
[[image:Wilson_Giuseppe.5.jpg|right|thumb|200px|Mentre alza la coppa dello scudetto]]
[[image:Wilson_Giuseppe.5.jpg|right|thumb|200px|Mentre alza la coppa dello scudetto]]
Praticamente un muro che subisce solo 16 reti in tutto il campionato, dove la Lazio stupisce per qualità di gioco e forza.
Praticamente un muro che subisce solo 16 reti in tutto in un campionato dove la Lazio stupisce per qualità di gioco e forza.
E' una squadra di teste calde e bizzarre spaccata in tre clan, dove Chinaglia e Wilson ne capeggiano uno contrapposto a quello di Martini e [[Re Cecconi Luciano | Re Cecconi]], mentre nel terzo ci sono i "Neutri" capeggiati da [[Garlaschelli Renzo | Garlaschelli]], che non vogliono immischiarsi,ma che alla fine sono presi dal fuoco degli altri.
E' una squadra di teste calde e bizzarre, spaccata in tre clan, dove Chinaglia e Wilson ne capeggiano uno contrapposto a quello di Martini e [[Re Cecconi Luciano | Re Cecconi]], mentre nel terzo ci sono i "neutri", capeggiati da [[Garlaschelli Renzo | Garlaschelli]], che non vogliono immischiarsi ma che alla fine sono presi dal fuoco incrociato degli altri.
A [[Tor Di Quinto]] ogni allenamento è una sfida, ogni partita è un modo per affrontarsi a viso aperto dove nessuno ci sta a perdere, e Wilson in questo ambiente ci sta da Dio.
A [[Tor Di Quinto]] ogni allenamento è una sfida, ogni partita è un modo per affrontarsi a viso aperto e dove nessuno ci sta a perdere e Wilson in questo ambiente ci sta da Dio.
Una volta, un ragazzino della primavera, osa fargli un tunnel beffeggiandolo, e lui lo ripaga con un'entrata che lo costringe a uscire anzitempo dal campo, beccandosi i rimbrotti di Maestrelli preoccupato perchè nessuno si faccia "troppo Male.
Una volta, un ragazzino della primavera, osa fargli un tunnel beffeggiandolo, e lui lo ripaga con un'entrata che lo costringe a uscire anzitempo dal campo, beccandosi i rimbrotti di Maestrelli sempre preoccupato che qualcuno si possa fare "troppo" male.
Wilson, non crede ai suoi occhi, perchè l'anno prima lottava nei polverosi campi di B, ed ora è ad un passo dallo scudetto.
Wilson non crede ai suoi occhi pensando che appena l'anno prima lottava nei polverosi campi di B mentre ora è ad un passo dallo scudetto.
Ma tra il raggiungimento del sogno c'è, a 90° minuti dalla fine l'ostacolo Napoli, la sua Napoli.
Ma tra il raggiungimento del sogno c'è, a 90° minuti dalla fine, l'ostacolo Napoli, la sua Napoli.
Durante la partita di andata c'era stato un alterco abbastanza vivace con il difensore partenopeo Vavassori e Rimbano, ed erano volati schiaffi e minacce.
Durante la partita di andata c'era stato un alterco abbastanza vivace con il difensore partenopeo Vavassori e con Rimbano ed erano volati schiaffi e minacce.
Wilson lo sapeva, che nella sua città, in qualche modo gliel'avrebbero fatta pagare cara, e così fu.
Wilson sapeva che nella sua città, in qualche modo, gliel'avrebbero fatta pagare cara. E così fu.
A nulla valsero, durante l'intervallo, dei tentativi, mai provati, ma dopo tanti anni ammessi, di alcuni giocatori per ammorbidire gli avversari, la Lazio perse 1-0 e addio sogni di gloria.
A nulla valsero, durante l'intervallo, dei tentativi, mai provati ma dopo tanti anni ammessi, fatti da alcuni giocatori per ammorbidire gli avversari, la Lazio perse 1-0 e addio ai sogni di gloria.
Tornando negli spogliatoi, Wilson cerca di sfogare la rabbia con chiunque gli capiti a tiro, e poi scoppia in un pianto dirotto, che nessuno riesce a placare.
Tornando negli spogliatoi, Wilson cercò di sfogare la rabbia con chiunque gli capitasse a tiro per poi scoppiare in un pianto dirotto, che nessuno riuscì a placare.
Poco gli importa di finire sui giornali criticato dalla dirigenza napoletana, per le sue intemperanze dopo la gara, tanta è la rabbia e l'amarezza per il traguardo sfumato.
Poco gli importò di finire sui giornali perchè criticato dalla dirigenza napoletana a causa per le sue intemperanze dopo la gara, tanta fu la rabbia e l'amarezza per il traguardo sfumato.
Lo [[Scudetto]] è il suo chiodo fisso ormai, e niente e nessuno può levarglielo dalla testa.
Lo [[Scudetto]] era il suo chiodo fisso ormai e niente e nessuno può levarglielo dalla testa.
Arriva anche la convocazione in Nazionale, in occasione delle gare contro il [[Brasile]] e l'[[Inghilterra]] per i festeggiamenti per il 75° anniversario della [[F.I.G.C.]] ,e anche se non gioca è un'importante riconoscimento alla sua forza e classe, ormai riconosciuta da tutti.
Arrivò anche la convocazione in Nazionale, in occasione delle gare contro il [[Brasile]] e l'[[Inghilterra]] per i festeggiamenti per il 75° anniversario della [[F.I.G.C.]] e anche se non giocò, fu un'importante riconoscimento alla sua forza e classe ormai riconosciuta da tutti.
Affronta la stagione [[1973/74]] con la rabbia in corpo e si toglie lo svizio di segnare la rete decisiva contro la Sampdoria il [[14 Ottobre]] [[1973]], primo gol della sua carriera da professionista.
Affronta la stagione [[1973/74]] con la rabbia in corpo e si toglie lo sfizio di segnare la rete decisiva contro la Sampdoria il [[14 Ottobre]] [[1973]], primo gol della sua carriera da professionista.
In campo è un leone, amato da tutti e rispettato.
In campo è un leone, amato da tutti e rispettato.
Arriva l'esordio in nazionale il [[26 Febbraio]][[1974]] durante l'amichevole tra [[Italia]] e [[Germania Ovest]] finita a reti bianche.
Arriva l'esordio in nazionale il [[26 Febbraio]][[1974]] durante l'amichevole tra [[Italia]] e [[Germania Ovest]] finita a reti bianche.
Agli allenamenti non manca di venire alle mani con [[Frustalupi Mario | Frustalupi]] e di andare in ritiro con una calibro 38, come i suoi compagni, per sparare a bottiglie, lampioni, per ammazzare il tempo.
Agli allenamenti non manca di venire alle mani con [[Frustalupi Mario | Frustalupi]] e di andare in ritiro con una calibro 38, come anche i suoi compagni, per sparare a bottiglie, lampioni, con lo scopo per ammazzare il tempo.
Una notte, in ritiro prima del derby di ritorno, qualcuno fa una soffiata, e avvisa che alcuni tifosi avversari, andrà a disturbare il sonno dei giocatori, per innervosirli.
Una notte, in ritiro prima di un derby di ritorno, qualcuno fa una soffiata, e avvisa che alcuni tifosi avversari sarebbero andati a disturbare il sonno dei giocatori per innervosirli.
Wilson e soci non si perdono d'animo e attendono i "visitatori" appostati imbracciando pistole e fucili, come guerriglieri prima di un'imboscata.
Wilson e soci non si perdono d'animo e attendono i "visitatori" appostandosi e imbracciando pistole e fucili, come guerriglieri prima di un'imboscata.
La scena è di quelle comico grottesche, con i tifosi avversari alla fuga disperata sotto una gragnola di colpi, veri, sparati da tutti i giocatori.
La scena è di quelle comico grottesche, con i tifosi avversari in fuga disperata sotto una gragnola di colpi, veri, sparati da tutti i giocatori.
Troppo forte,quella Lazio, che dovunque vada raccoglie applausi a scena aperta.
Troppo forte, quella Lazio, che dovunque vada raccoglie applausi a scena aperta.
Cadono la Juventus, il Milan, la Roma (2 Volte), il Napoli, sotto la pressione dei biancazzurri.
Cadono la Juventus, il Milan, la Roma (2 volte), il Napoli, sotto la pressione dei biancazzurri.
Stavolta nessuno ferma la Lazio, contro il [[Hellas Verona |Verona]] deve cedere la fascia di capitano a [[Pulici Felice|Pulici]] per non essere squalificato a seguito di un ritardo di alcuni minuti, indetto per protesta dalla [[A.I.C.]]
Stavolta nessuno ferma la Lazio, contro il [[Hellas Verona |Verona]] deve cedere la fascia di capitano a [[Pulici Felice|Pulici]] per non essere squalificato, a seguito di un ritardo di alcuni minuti indetto per protesta dalla [[A.I.C.]]
Arriva così il fatidico giorno, quel [[12 Maggio]] [[1974]] quando in un oceano biancazzurro la Lazio batte il Foggia e vince il suo primo campionato.
Arriva così il fatidico giorno, quel [[12 Maggio]] [[1974]], quando in un oceano biancazzurro la Lazio batte il Foggia e vince il suo primo campionato.
Al fischio finale, Wilson viene spogliato dai tifosi e solo dopo l'intervento dei carabinieri riesce a conquistare nudo gli spogliatoi, piangendo come un bambino per la gioia.
Al fischio finale, Wilson viene spogliato dai tifosi e solo dopo l'intervento dei carabinieri riesce a conquistare nudo gli spogliatoi, piangendo come un bambino per la gioia.
La sua Lazio ha vinto lo scudetto e per lui arriva la convocazione per la [[X^ Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Coppa del Mondo 1974]], assieme a [[Re Cecconi Luciano| Re Cecconi]] e all'inseparabile [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]], mentre [[Martini Luigi|Martini]] è out per la frattura alla clavicola rimediata proprio quel pomeriggio glorioso contro il [[Foggia Uc|Foggia]].
La sua Lazio ha vinto lo scudetto e per lui arriva la convocazione per la [[X^ Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Coppa del Mondo 1974]], assieme a [[Re Cecconi Luciano| Re Cecconi]] e all'inseparabile [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]], mentre [[Martini Luigi|Martini]] è out per la frattura alla clavicola rimediata proprio quel pomeriggio glorioso contro il [[Foggia Uc|Foggia]].
Quell'esperienza non sarà delle più felici, la nazionale è spaccata tra nordisti e sudisti, tra anziani e nuovi, e farà una pessima figura, eliminata al primo turno.
Quell'esperienza non sarà delle più felici perchè la Nazionale è spaccata tra nordisti e sudisti, tra anziani e nuovi e farà una pessima figura, eliminata al primo turno.
Wilson ha l'opportunità di sostituire Morini durante Argentina-Italia 1-1, e quella sarà l'unica sua apparizione in quel mondiale dove deve consolare Chinaglia assediato dalla stampa e vilipeso da tutti dopo il gesto di disappunto verso Valcareggi, al cui va in soccorso anche Maestrelli arrivato dalla capitale.
Wilson ha l'opportunità di sostituire Morini durante Argentina-Italia 1-1 e quella sarà l'unica sua apparizione in quel mondiale, dove deve consolare Chinaglia assediato dalla stampa e vilipeso da tutti dopo un gesto di disappunto rivolto verso Valcareggi, al cui soccorso va anche Maestrelli arrivato dalla capitale.


===Condottiero in anni difficili===
===Condottiero in anni difficili===
[[image:Wilson_Giuseppe.6.jpg|left|thumb|150px|In maglia biancoceleste]]
[[image:Wilson_Giuseppe.6.jpg|left|thumb|150px|In maglia biancoceleste]]
Finalmente Wilson si laurea in Legge, e affronta il nuovo campionato con la voglia di bissare il risultato dell'anno precedente,ma La lazio ad un certo punto comincia a perdere colpi e s'allontana dalla vetta della classifica, e Maestrelli comincia a sentirsi male, colpito da un male icurabile.
Finalmente Wilson si laurea in Legge, e affronta il nuovo campionato con la voglia di bissare il risultato dell'anno precedente, ma La lazio ad un certo punto comincia a perdere colpi e progressivamente s'allontana dalla vetta della classifica, mentre Maestrelli comincia ad accusare dei gravi disturbi dovuti al palesarsi di un male icurabile.
[[image:Wilson_Giuseppe.13.jpg|right|thumb|120px|E con quella dei Cosmos New York]]
[[image:Wilson_Giuseppe.13.jpg|right|thumb|120px|E con quella dei Cosmos New York]]
La malattia del suo amato allenatore prosta Wilson a tal punto che in campo piange per la rabbia, e non riesce ad essere più tranquillo.
La malattia del suo amato allenatore prostra Wilson a tal punto che in campo piange per la rabbia e non riesce più ad essere tranquillo.
La stagione [[1975/76]] è un calvario.
La stagione [[1975/76]] è un calvario.
Non lega con [[Corsini Giulio|Corsini]] nuovo allenatore biancazzurro, e difende l'amico Chinaglia ogni volta che il mister lo attacca con un pretesto.
Non lega con [[Corsini Giulio|Corsini]] nuovo allenatore biancazzurro e difende l'amico Chinaglia ogni volta che il mister lo attacca.
C'è anche lui, nell'intervallo del derby di andata nella rissa causata da un battibecco tra Corsini e Chinaglia, dove tutta la squadra si schiera con [[Long John]].
C'è anche lui, nell'intervallo del derby di andata, nella rissa causata da un battibecco tra Corsini e Chinaglia, dove tutta la squadra si schiera con [[Long John]].
Fortunatamente torna Maestrelli, apparentemente guarito e la Lazio riesce a salvarsi all'ultima giornata dopo un pareggio a Como.
Fortunatamente, dopo un periodo di cura, torna Maestrelli, apparentemente guarito e la Lazio riesce a salvarsi all'ultima giornata dopo un drammatico pareggio a Como. Maestrelli ha però i giorni contati e Wilson lo sa.
Gli dedica il derby vinto il [[29 Novembre]][[1976]] e tre giorni dopo apprende della sua prematura morte tra lo sconforto di tutti.
Ma Maestrelli ha i giorni contati, e Wilson lo sa.
Gli dedica il derby vinto il [[29 Novembre]][[1976]] e tre giorni dopo apprende della sua prematura morte tra lo sconforto generale.
Poche settimane dopo viene avvisato che anche il suo compagno di sqaudra e nazionale [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] è rimasto ucciso da un gioielliere che lo ha scambiato per rapinatore.
Poche settimane dopo viene avvisato che anche il suo compagno di sqaudra e nazionale [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] è rimasto ucciso da un gioielliere che lo ha scambiato per rapinatore.
Il mondo gli crolla addosso, ma da buon capitano, conduce la lazio di [[Vinicius Luis de Menezes|Vinicio]] ad un ottimo 5° posto.
Il mondo gli crolla addosso, ma da buon capitano, conduce la lazio di [[Vinicius Luis de Menezes|Vinicio]] ad un ottimo 5° posto.
Il [[1977/78]] scorre via tra alti e bassi, e in estate è invitato dall'amico Chinaglia , ormai da 2 anni ai [[Cosmos New York|Cosmos]] a giocare con lui qualche partita amichevole.
Il [[1977/78]] scorre via tra alti e bassi, e in estate è invitato dall'amico Chinaglia , ormai da 2 anni ai [[Cosmos New York|Cosmos]] per giocare con lui qualche partita amichevole.
Wilson accetta, e si reca negli States, per disputare delle gare.
Wilson accetta e si reca negli States per disputare delle gare.
Qui battibecca in campo con l'arbitro italiano Menegali durante una gara col Vancouver.
Anche qui il suo temperamento lo porta a polemizzare in campo con l'arbitro italiano Menegali durante una gara amichevole col Vancouver.
Chinaglia lo vorrebbe trattenere, ma lui rifiuta e torna in patria per affrontare un'altra stagione con la Lazio.
Chinaglia lo vorrebbe trattenere in America ma lui rifiuta e torna in patria per affrontare un'altra stagione con la Lazio.
Gli anni scorrono tranquilli, con la squadra che si piazza a centro classifica.
Gli anni scorrono tranquilli, con la squadra che si piazza a centro classifica.
Ormai ha 34 anni, ma lo spirito di un ragazzino, quando affronta quella che sarà la sua ultima stagione di calcio giocato, il campionato [[1979/80]].
Ormai ha 34 anni, ma lo spirito è quello di un ragazzino quando affronta quella che sarà la sua ultima stagione, [[1979/80]], di calcio giocato.


===Una carriera finita male===
===Una carriera finita male===
[[image:Wilson_Giuseppe.8.jpg|left|thumb|200px|Wilson cerca di calmare i tifosi]]
[[image:Wilson_Giuseppe.8.jpg|left|thumb|200px|Wilson cerca di calmare i tifosi]]
La stagione [[1979/80]] si preannunciava come una delle tante, con la Lazio che al massimo poteva competere per la zona [[U.E.F.A.]]
La stagione [[1979/80]] si preannunciava come una delle tante, con la Lazio che al massimo avrebbe potuto competere per la zona [[U.E.F.A.]]
[[Lenzini Umberto|Lenzini]] non aveva più disponibilità liquida e non poteva più fare acquisti che fossero in grado di far fare un salto di qualtà alla squadra.
[[Lenzini Umberto|Lenzini]] non aveva più disponibilità liquida e non poteva fare acquisti che fossero in grado di far fare un salto di qualtà alla squadra.
Wilson questo lo sapeva, ma non se ne faceva un cruccio, la sua voglia di giocare era immutata come il primo giorno.
Wilson questo lo sapeva ma non se ne faceva un cruccio; la sua voglia di giocare era immutata come il primo giorno.
[[image:Wilson_Giuseppe.7.jpg|right|thumb|200px|Lo scandalo scommesse]]
[[image:Wilson_Giuseppe.7.jpg|right|thumb|200px|Lo scandalo scommesse]]
Il primo colpo duro avviene però prima del derby del [[28 Ottobre]] [[1979]], quando a causa di un razzo di segnalazione nautica partito dalla curva giallorossa, un giovane tifoso laziale [[Paparelli Vincenzo|Paparelli]] perde la vita.
Il primo colpo duro avviene però prima del derby del [[28 Ottobre]] [[1979]], quando a causa di un razzo di segnalazione nautica partito dalla curva giallorossa, un giovane tifoso laziale [[Paparelli Vincenzo|Paparelli]] perde la vita.
I giocatori vengono avvisati che dentro e fuori lo stadio si sta scatenando il caos, con i tifosi biancazzurri che non vogliono far iniziare la gara.
I giocatori vengono avvisati che dentro e fuori lo stadio si sta scatenando il caos, con i tifosi biancazzurri che non vogliono far iniziare la gara.
E' lo stesso Wilson che va a parlamentare con loro,tra i lacrimogeni e le cariche della polizia, per cercare di calmarli, riuscendo a far iniziare la gara.
E' lo stesso Wilson che va a parlamentare con loro, tra i lacrimogeni e le cariche della polizia, per cercare di calmarli e riuscendo così a far iniziare la gara.
Ammetterà in una intervista:''ero a conoscenza del ferimento del tifoso e non della sua morte,ma forse è stato meglio giocare, perchè altrimenti chissà cos'altro sarebbe successo.''
Ammetterà in una intervista:''ero a conoscenza del ferimento del tifoso e non della sua morte, ma forse è stato meglio giocare, perchè altrimenti chissà cos'altro sarebbe successo.''
La gara finisce 1-1 in un clima di violenza, e con mezzo stadio vuoto, perchè la maggior parte dei tifosi Laziali, delle famiglie con bimbi al seguito erano scappati inorriditi da cotanta tragedia.
La gara finisce 1-1 in un clima di violenza e con mezzo stadio vuoto in quanto la maggior parte dei tifosi laziali anche con le famiglie e con bimbi al seguito, erano scappati inorriditi di fronte a cotanta tragedia.
Ma questa stagione riserva ancora l'amaro calice, quello più grave ed umiliante, lo scandalo delle scommesse clandestine.
Ma questa stagione riserva ancora l'amaro calice, quello più grave ed umiliante: lo scandalo delle scommesse clandestine.
Wilson viene arrestato a Pescara il [[23 Marzo]] [[1980]] assieme ad altri tre compagni di squadra:[[Cacciatori Massimo |Cacciatori]], [[Manfredonia Lionello | Manfredonia]], e [[Giordano Bruno| Giordano]] e condotto al carcere di Regina Coeli dove rimarrà detenuto per 10 giorni assieme a carcerati comuni, con l'accusa di truffa e di aver truccato le partite.
Wilson viene arrestato a Pescara il [[23 Marzo]] [[1980]] assieme ad altri tre compagni di squadra:[[Cacciatori Massimo |Cacciatori]], [[Manfredonia Lionello | Manfredonia]] e [[Giordano Bruno| Giordano]] e condotto al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà detenuto per 10 giorni assieme a carcerati comuni, con l'accusa di truffa e di aver truccato le partite.
Wilson era responsabie di aver detto si ad una spartizione di punti con il Milan.
Wilson era responsabie di aver detto ad una spartizione di punti con il Milan.
Due punti ai rossoneri all'andata, due alla Lazio al ritorno, uno scambio di favori, insomma, o almeno era quello che gli avevano fatto credere.
Due punti ai rossoneri all'andata, due alla Lazio al ritorno, uno scambio di favori, insomma, o almeno era quello che gli avevano fatto credere.
Ed invece sotto c'era qualcosa di più marcio, che Wilson, ancora oggi, dice di non conoscere e che all'epoca ne era all'oscuro.
Ed invece sotto c'era qualcosa di più marcio che Wilson, ancora oggi, dice di non conoscere e di cui all'epoca era all'oscuro.
Aveva 35 anni e forse qualcuno lo volle sacrificare come capro espiatorio, e se fosse così Wilson, non lo direbbe neanche oggi a tanti anni di distanza dal fatto.
Aveva 35 anni e forse qualcuno lo volle sacrificare come capro espiatorio, e se così fosse Wilson non lo direbbe neanche oggi a tanti anni di distanza dal fatto.
La sua carriera finisce qui con 3 anni e mezzo di squalifica, amnistiata nell'[[Agosto]] [[1982]], ma lui non ne approfitta.
La sua carriera finisce qui, con 3 anni e mezzo di squalifica, amnistiata nell'[[Agosto]] [[1982]], ma lui non ne approfitterà.
Rinuncia da un contratto da dirigente che aveva già in mano, e non va più allo stadio.
Rinuncerà ad un contratto da dirigente che aveva già in mano e non andrà più allo stadio.
Solo una volta, lo convincono ad andare a vedere la Lazio, poi la sera del [[9 Gennaio]] [[2000]] in occasione della festa del centenario, rimette la maglia N.4 per una esibizione con i compagni del 74, accolto dall'ovazione dei suoi tifosi, che hanno capito e perdonato quella vicenda, e accolto il capitano del primo scudetto come neanche lui forse se lo aspettava, ma in cuor suo ci sperava.
Solo una volta lo convincono ad andare a vedere la Lazio. Poi la sera del [[9 Gennaio]] [[2000]], in occasione della festa del centenario, rimette la maglia n.4 per una esibizione con i compagni del '74, accolto dall'ovazione dei suoi tifosi che hanno capito e lo hanno perdonato per quella vicenda e che lo accolgono come il capitano del primo scudetto laziale e in modo tale che neanche lui se lo aspettava, ma in cuor suo forse ci sperava.


[[Categoria:Biografie|Wilson Giuseppe]]
[[Categoria:Biografie|Wilson Giuseppe]]

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Biografia

I primi passi

Giuseppe Wilson nasce a Darlington (Gran bretagna) il 27 Ottobre 1945 Figlio di un militare inglese Denis Wilson, di stanza alla NATO, e di madre italiana, Rachele conosciuta nel capoluogo campano durante la Seconda Guerra Mondiale. Ben presto si trasferiscono tutti a Napoli dove inizia a dare i primi calci al pallone, nelle strade del Vomero. Vive in una famiglia agiata, studia e fa sport in un'infanzia spensierata. Dopo aver militato nella Juvenapoli, squadretta di un quartiere partenopeo, nel 1964 viene tesserato per la CRAL Cirio squadra dell'omonima azienda di pomodori e manifatture agricole militante in Serie D dove gioca nella stagione 1964/65 come jolly difensivo. Un anno prima, aveva rifiutato un'offerta della Lazio di giocare e crescere nelle file delle giovanili, perchè si sentiva troppo giovane per affrontare quell'impegno lontano da casa e sopratutto perchè ci teneva a studiare e completare il liceo classico. Terminata quell'esperienza con 18 presenze, viene assorbito dall'Internapoli squadra appena creata con la vana speranza di contrapporsi al più quotato Napoli. Con la nuova casacca, nel torneo di IV^ serie nel campionato 1965/66 gioca 32 gare con ottime prestazioni. Nella stagione successiva contribuisce alla promozione in Serie C, grazie alle sue prestazioni in difesa dove ricopre tutti i ruoli, eccellendo in quella di libero. L'anno successivo, il 1967/68, viene raggiunto da un nuovo compagno di squadra appena giunto dalla Massese, con cui legherà subito amicizia: Chinaglia, e grazie a lui in difesa e le reti del ragazzone toscano ottengono il 9° posto in classifica, con una squadra di esordienti per quella categoria. Ma è nel 1968/69 che Wilson si fa finalmente notare con la sua squadra, con cui ottiene un clamoroso 3° posto sfiorando la Serie B. Durante alcune gare dell'Internapoli, in tribuna è presente Flamini emissario ella Lazio per conto di Lorenzo, che annota il suo nome e quello di Chinaglia. E' Lenzini a imbastire le trattative con Carlo De Gaudio, allora vicepresidente del club partenopeo, ed a portare lui e Chinaglia alla Lazio nell'estate 1969, sfilandolo ad altre squadre che volevano insersi nella trattativa. Sei anni dopo la Lazio tornava prepotentemente a incrociarsi con la sua vita.

Dalla Serie C alla Lazio

Il Corriere annuncia il suo trasferimento

La notizia del suo acquisto fu comunicata alla stampa durante la festa per la promozione in A a Villa Miani ma passò praticamente inosservata in quanto Pino era uno sconosciuto nel calcio che conta. Ma poco importa, perchè su di lui punta ciecamente Lorenzo che lo fa allenare nel ritiro assieme ai titolari, e lo fa esordire, già alla seconda di Campionato, il 14 Settembre 1969 in Lazio-Torino 1-1. Praticamente, saltando solo un'altra partita in tutto il campionato, colleziona 28 presenze e giocan sempre bene, anche quando la squadra esce sconfitta, e si attira così le simpatie di numerosi direttori sportivi che lo segnalano alle loro società. Intanto la sua amicizia con Chinaglia si salda sempre di più ed i due cominciano ad avere voce in capitolo anche lui coinvolto nel naufragio della squadra di Lorenzo che arriva penultima e retrocede in Serie B, ma le sue colpe sono minime, ed in ogni ruolo in cui viene impiegato è sempre oltre la sufficenza. Qualche detrattore obietta che la sua miopia è un limite e i palloni che provengono dai cross non riesce a focalizzarli bene, ma sono concordi tutti nel dire che sull'anticipo è veramente forte. Malgrado qualche offerta da parte di buone squadre di Serie A, Lenzini, su indicazione del neo allenatore, Maestrelli, non lo cede, e quindi affronta per la prima volta la serie cadetta con la smania di chi vuol subito risalire nell'olimpo del calcio.

Maestrelli lo vuole capitano

Una figurina del 1972

Con Maestrelli è subito feeling a prima vista, i due s'intendono subito e l'allenatore lo promuove capitano della squadra, capendo le sue doti di leader. Wilson è laureando in legge, eccezione rara fra i giocatori del suo tempo, è colto e apre un'attività di assicurazioni.

Il giorno del trionfo

Certamente fare il capitano non è facile in quella squadra dove le personalità sono molto forti e i contrasti sono all'ordine del giorno. Di ciò si ha la riprova prima della trasferta a Terni, in programma per Domenica 3 ottobre1971. La squadra, in contrasto con la società per delle pendenze non pagate, si rifiuta di andare in ritiro a Sangemini e raggiunge il capoluogo umbro solo poche ore prima della gara, in cui viene sconfitta per 1-0. Wilson non riuscendo a mediare tra la società e i compagni, riconsegna la fascia di capitano a Maestrelli, ma questi rifiuta di accettarla e lo conferma, confidando nel suo carisma per dirimere la questione. La situazione si tranquillizza, ma il campionato dei biancazzurri è altanelante e solo a primavera trovano lo sprint per centrare la promozione in Serie A. Ormai il carisma di Wilson è forte e il giocatore viene notato da Valcareggi , invece, parte con la Nazionale dove all'esordio segnerà una rete alla Bulgaria. L'appuntamento con l'azzurro è però solo rimandato e Wilson si consola in ritiro a Pievepelago pensando che l'anno prossimo rigiocherà di nuovo nella massima serie. Intanto studia e dà esami all'università.

Dal pianto di Napoli alla gioia del tricolore

Il maglia azzurra

Il campionato 1972/73 è preceduto da polemiche roventi provocate dall'andamento deludente in Coppa italia. La squadra è rinnovata profondamente e i nuovi non si amalgano con i vecchi titolari; è solo una questione di forma atletica e in campionato tutto si trasforma e i biancazzurri diventano una potente macchina da guerra ela difesa, comandata dal suo capitano, subisce poche reti. Wilson dietro a tutti, Facco a destra, Martini a sinistra, Oddi a copertura centrale e Nanni mediano con licenza di avanzare.

Mentre alza la coppa dello scudetto

Praticamente un muro che subisce solo 16 reti in tutto in un campionato dove la Lazio stupisce per qualità di gioco e forza. E' una squadra di teste calde e bizzarre, spaccata in tre clan, dove Chinaglia e Wilson ne capeggiano uno contrapposto a quello di Martini e Re Cecconi, mentre nel terzo ci sono i "neutri", capeggiati da Garlaschelli, che non vogliono immischiarsi ma che alla fine sono presi dal fuoco incrociato degli altri. A Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli ogni allenamento è una sfida, ogni partita è un modo per affrontarsi a viso aperto e dove nessuno ci sta a perdere e Wilson in questo ambiente ci sta da Dio. Una volta, un ragazzino della primavera, osa fargli un tunnel beffeggiandolo, e lui lo ripaga con un'entrata che lo costringe a uscire anzitempo dal campo, beccandosi i rimbrotti di Maestrelli sempre preoccupato che qualcuno si possa fare "troppo" male. Wilson non crede ai suoi occhi pensando che appena l'anno prima lottava nei polverosi campi di B mentre ora è ad un passo dallo scudetto. Ma tra il raggiungimento del sogno c'è, a 90° minuti dalla fine, l'ostacolo Napoli, la sua Napoli. Durante la partita di andata c'era stato un alterco abbastanza vivace con il difensore partenopeo Vavassori e con Rimbano ed erano volati schiaffi e minacce. Wilson sapeva che nella sua città, in qualche modo, gliel'avrebbero fatta pagare cara. E così fu. A nulla valsero, durante l'intervallo, dei tentativi, mai provati ma dopo tanti anni ammessi, fatti da alcuni giocatori per ammorbidire gli avversari, la Lazio perse 1-0 e addio ai sogni di gloria. Tornando negli spogliatoi, Wilson cercò di sfogare la rabbia con chiunque gli capitasse a tiro per poi scoppiare in un pianto dirotto, che nessuno riuscì a placare. Poco gli importò di finire sui giornali perchè criticato dalla dirigenza napoletana a causa per le sue intemperanze dopo la gara, tanta fu la rabbia e l'amarezza per il traguardo sfumato. Lo Scudetto era il suo chiodo fisso ormai e niente e nessuno può levarglielo dalla testa. Arrivò anche la convocazione in Nazionale, in occasione delle gare contro il Brasile e l'Inghilterra per i festeggiamenti per il 75° anniversario della F.I.G.C. e anche se non giocò, fu un'importante riconoscimento alla sua forza e classe ormai riconosciuta da tutti. Affronta la stagione 1973/74 con la rabbia in corpo e si toglie lo sfizio di segnare la rete decisiva contro la Sampdoria il 14 Ottobre 1973, primo gol della sua carriera da professionista. In campo è un leone, amato da tutti e rispettato. Arriva l'esordio in nazionale il 26 Febbraio1974 durante l'amichevole tra Italia e Germania Ovest finita a reti bianche. Agli allenamenti non manca di venire alle mani con Frustalupi e di andare in ritiro con una calibro 38, come anche i suoi compagni, per sparare a bottiglie, lampioni, con lo scopo per ammazzare il tempo. Una notte, in ritiro prima di un derby di ritorno, qualcuno fa una soffiata, e avvisa che alcuni tifosi avversari sarebbero andati a disturbare il sonno dei giocatori per innervosirli. Wilson e soci non si perdono d'animo e attendono i "visitatori" appostandosi e imbracciando pistole e fucili, come guerriglieri prima di un'imboscata. La scena è di quelle comico grottesche, con i tifosi avversari in fuga disperata sotto una gragnola di colpi, veri, sparati da tutti i giocatori. Troppo forte, quella Lazio, che dovunque vada raccoglie applausi a scena aperta. Cadono la Juventus, il Milan, la Roma (2 volte), il Napoli, sotto la pressione dei biancazzurri. Stavolta nessuno ferma la Lazio, contro il Verona deve cedere la fascia di capitano a Pulici per non essere squalificato, a seguito di un ritardo di alcuni minuti indetto per protesta dalla A.I.C. Arriva così il fatidico giorno, quel 12 Maggio 1974, quando in un oceano biancazzurro la Lazio batte il Foggia e vince il suo primo campionato. Al fischio finale, Wilson viene spogliato dai tifosi e solo dopo l'intervento dei carabinieri riesce a conquistare nudo gli spogliatoi, piangendo come un bambino per la gioia. La sua Lazio ha vinto lo scudetto e per lui arriva la convocazione per la Coppa del Mondo 1974, assieme a Re Cecconi e all'inseparabile Chinaglia, mentre Martini è out per la frattura alla clavicola rimediata proprio quel pomeriggio glorioso contro il Foggia. Quell'esperienza non sarà delle più felici perchè la Nazionale è spaccata tra nordisti e sudisti, tra anziani e nuovi e farà una pessima figura, eliminata al primo turno. Wilson ha l'opportunità di sostituire Morini durante Argentina-Italia 1-1 e quella sarà l'unica sua apparizione in quel mondiale, dove deve consolare Chinaglia assediato dalla stampa e vilipeso da tutti dopo un gesto di disappunto rivolto verso Valcareggi, al cui soccorso va anche Maestrelli arrivato dalla capitale.

Condottiero in anni difficili

In maglia biancoceleste

Finalmente Wilson si laurea in Legge, e affronta il nuovo campionato con la voglia di bissare il risultato dell'anno precedente, ma La lazio ad un certo punto comincia a perdere colpi e progressivamente s'allontana dalla vetta della classifica, mentre Maestrelli comincia ad accusare dei gravi disturbi dovuti al palesarsi di un male icurabile.

E con quella dei Cosmos New York

La malattia del suo amato allenatore prostra Wilson a tal punto che in campo piange per la rabbia e non riesce più ad essere tranquillo. La stagione 1975/76 è un calvario. Non lega con Corsini nuovo allenatore biancazzurro e difende l'amico Chinaglia ogni volta che il mister lo attacca. C'è anche lui, nell'intervallo del derby di andata, nella rissa causata da un battibecco tra Corsini e Chinaglia, dove tutta la squadra si schiera con Long John. Fortunatamente, dopo un periodo di cura, torna Maestrelli, apparentemente guarito e la Lazio riesce a salvarsi all'ultima giornata dopo un drammatico pareggio a Como. Maestrelli ha però i giorni contati e Wilson lo sa. Gli dedica il derby vinto il 29 Novembre1976 e tre giorni dopo apprende della sua prematura morte tra lo sconforto di tutti. Poche settimane dopo viene avvisato che anche il suo compagno di sqaudra e nazionale Re Cecconi è rimasto ucciso da un gioielliere che lo ha scambiato per rapinatore. Il mondo gli crolla addosso, ma da buon capitano, conduce la lazio di Vinicio ad un ottimo 5° posto. Il 1977/78 scorre via tra alti e bassi, e in estate è invitato dall'amico Chinaglia , ormai da 2 anni ai Cosmos per giocare con lui qualche partita amichevole. Wilson accetta e si reca negli States per disputare delle gare. Anche qui il suo temperamento lo porta a polemizzare in campo con l'arbitro italiano Menegali durante una gara amichevole col Vancouver. Chinaglia lo vorrebbe trattenere in America ma lui rifiuta e torna in patria per affrontare un'altra stagione con la Lazio. Gli anni scorrono tranquilli, con la squadra che si piazza a centro classifica. Ormai ha 34 anni, ma lo spirito è quello di un ragazzino quando affronta quella che sarà la sua ultima stagione, 1979/80, di calcio giocato.

Una carriera finita male

Wilson cerca di calmare i tifosi

La stagione 1979/80 si preannunciava come una delle tante, con la Lazio che al massimo avrebbe potuto competere per la zona U.E.F.A. Lenzini non aveva più disponibilità liquida e non poteva fare acquisti che fossero in grado di far fare un salto di qualtà alla squadra. Wilson questo lo sapeva ma non se ne faceva un cruccio; la sua voglia di giocare era immutata come il primo giorno.

Lo scandalo scommesse

Il primo colpo duro avviene però prima del derby del 28 Ottobre 1979, quando a causa di un razzo di segnalazione nautica partito dalla curva giallorossa, un giovane tifoso laziale Paparelli perde la vita. I giocatori vengono avvisati che dentro e fuori lo stadio si sta scatenando il caos, con i tifosi biancazzurri che non vogliono far iniziare la gara. E' lo stesso Wilson che va a parlamentare con loro, tra i lacrimogeni e le cariche della polizia, per cercare di calmarli e riuscendo così a far iniziare la gara. Ammetterà in una intervista:ero a conoscenza del ferimento del tifoso e non della sua morte, ma forse è stato meglio giocare, perchè altrimenti chissà cos'altro sarebbe successo. La gara finisce 1-1 in un clima di violenza e con mezzo stadio vuoto in quanto la maggior parte dei tifosi laziali anche con le famiglie e con bimbi al seguito, erano scappati inorriditi di fronte a cotanta tragedia. Ma questa stagione riserva ancora l'amaro calice, quello più grave ed umiliante: lo scandalo delle scommesse clandestine. Wilson viene arrestato a Pescara il 23 Marzo 1980 assieme ad altri tre compagni di squadra:Cacciatori, Manfredonia e Giordano e condotto al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà detenuto per 10 giorni assieme a carcerati comuni, con l'accusa di truffa e di aver truccato le partite. Wilson era responsabie di aver detto sì ad una spartizione di punti con il Milan. Due punti ai rossoneri all'andata, due alla Lazio al ritorno, uno scambio di favori, insomma, o almeno era quello che gli avevano fatto credere. Ed invece sotto c'era qualcosa di più marcio che Wilson, ancora oggi, dice di non conoscere e di cui all'epoca era all'oscuro. Aveva 35 anni e forse qualcuno lo volle sacrificare come capro espiatorio, e se così fosse Wilson non lo direbbe neanche oggi a tanti anni di distanza dal fatto. La sua carriera finisce qui, con 3 anni e mezzo di squalifica, amnistiata nell'Agosto 1982, ma lui non ne approfitterà. Rinuncerà ad un contratto da dirigente che aveva già in mano e non andrà più allo stadio. Solo una volta lo convincono ad andare a vedere la Lazio. Poi la sera del 9 Gennaio 2000, in occasione della festa del centenario, rimette la maglia n.4 per una esibizione con i compagni del '74, accolto dall'ovazione dei suoi tifosi che hanno capito e lo hanno perdonato per quella vicenda e che lo accolgono come il capitano del primo scudetto laziale e in modo tale che neanche lui se lo aspettava, ma in cuor suo forse ci sperava.