Pulici Felice: differenze tra le versioni

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Felice Pulici nasce a Sovico (Mi) il [[22 Dicembre]] [[1945]].
Felice Pulici nasce a Sovico (Mi) il [[22 Dicembre]] [[1945]].
Figlio di Piero, operaio alle acciaierie Falk di Sesto San Giovanni, e di Genoveffa, casalinga.
Figlio di Piero, operaio alle acciaierie Falk di Sesto San Giovanni, e di Genoveffa, casalinga.
E' il padre a fargli amare il calcio, portandolo, già da bambino a vedere le gare del [[Monza]], e lui si appassiona da subito al ruolo del portiere.
E' il padre a fargli amare il calcio, portandolo, già da bambino a vedere le gare del [[Monza]] e lui si appassiona da subito al ruolo del portiere.
Già alle elementari si presenta il lunedì con una copia della [[Gazzetta dello Sport]] nella cartella, e questa passione gli costa i rimbrotti dei suoi maestri, che comunque chiudono un occhio, perchè il profitto dell'alunno è eccellente.
Già alle scuole elementari si presenta il lunedì con una copia della [[Gazzetta dello Sport]] nella cartella e questa passione gli costa spesso i rimbrotti dei suoi maestri che comunque chiudono un occhio perchè il profitto dell'alunno è eccellente.
Finite le elementari, Pulici, frequenta le scuole tecniche, e per lui è pronto un futuro posto in catena di montaggio.
Finite le scuole elementari frequenta le scuole tecniche e per lui è pronto un futuro posto alla catena di montaggio.
Ma il ragazzo ha talento, e dopo aver vinto un campionato con l'oratorio, firma, a 14 anni, di nascosto della famiglia, un cartellino con il [[Seregno]].
Ma il ragazzo ha talento per il calcio e dopo aver vinto un campionato con la squadra dell'oratorio, firma, a 14 anni e di nascosto della famiglia, un cartellino con il [[Seregno]].
Purtroppo però, la cittadina rimane lontana da casa, e lui non può allenarsi, quindi sta fermo un anno.
Purtroppo però la cittadina è lontana da casa e lui non può allenarsi con profitto e pertanto è costretto a star fermo per un anno.
Rigioca con la squadra della Parrocchia di Sovico, e un anno dopo, un osservatore del [[Lecco]] lo nota e gli fa un'offerta di aggregarsi nelle giovanili della squadra Lombarda.
Ritorna a giocare con la squadra della Parrocchia di Sovico fino a quando un osservatore del [[Lecco]] lo nota e gli fa un'offerta per aggregarsi alle giovanili della squadra lombarda.
A 18 anni parte per Orvieto, per il servizio militare nella compagnia atleti, che gli permette di allenarsi ed avere permessi.
A 18 anni parte per Orvieto per svolgre il servizio militare nella compagnia atleti e ciò gli permette di allenarsi ed avere permessi.


===Lecco e Novara===
===Lecco e Novara===
[[image:Pulici10.jpg|left|thumb|150px|Pulici nel Novara]]
[[image:Pulici10.jpg|left|thumb|150px|Pulici nel Novara]]
Stavolta Pulici, affronta l'impegno e si sorbisce 70 km in treno per andare agli allenamenti, facendo tutta la trafila fino all'esordio in [[Serie B]] il [[17 Settembre]] [[1967]] in Genoa-Lecco 1-1.
Finita la leva Pulici torna al nord e affronta l'impegno di farsi quotidianamente 70 km in treno per andare agli allenamenti. Con impegno effettua tutta la trafila delle squadre giovanili fino all'esordio in [[Serie B]] il [[17 Settembre]] [[1967]] in Genoa-Lecco 1-1.
Nel campionato [[1967/68]] colleziona 3 presenze, e la stagione seguente viene ceduto al [[Novara]] che quell'anno milita in [[Serie C]].
Nel campionato [[1967/68]] colleziona 3 presenze. La stagione seguente viene ceduto al [[Novara]] che quell'anno milita in [[Serie C]].
15 presenze nel primo campionato e 21 nel secondo, che coincide con la promozione in [[Serie B]] nel [[1970]] ,anno importante per Felice, che sposa Paola, una ragazza che conosce da quando è nato.
Nel primo campionato totalizza 15 presenze mentre nel secondo 21. Questa stagione coincide con la promozione in [[Serie B]] nel [[1970]]. Questo è un anno importante per Felice anche dal punto di vista privato perchè sposa Paola, una ragazza che conosce da quando è nato.
Non solo Calcio però nella vita di Pulici, infatti il portiere ha conseguito il diploma di geometra e l'iscrizione all'albo, e con il cognato progetta villette in brianza.
Non c'è solo il calcio nella vita di Pulici; infatti consegue il diploma di geometra e si iscrive all'albo e insieme al cognato progetta villette in Brianza.
Praticamente conduce una vita perfetta, fatta di Sport, lavoro e casa.
Praticamente conduce una vita serena, fatta di sport, lavoro e famiglia.
Col Novara gioca tutte le partite dei campionati [[1970/71]] e [[1971/72]] classificandosi all'11° e 14° posto subendo un totale di 79 reti in due campionati.
Col Novara gioca tutte le partite dei campionati [[1970/71]] e [[1971/72]] classificandosi all'11° e 14° posto e subendo un totale di 79 reti in due campionati.
Quando affronta la Lazio all'[[Olimpico stadio |Olimpico]] subisce 5 reti e non lascia una buona impressione ai tifosi laziali che lo scherniscono, ma al ritorno impedisce ai biancazzurri di pareggiare una partita che il Novara vince per 1-0.
Quando affronta la Lazio all'[[Olimpico stadio |Olimpico]] subisce 5 reti e non lascia una buona impressione ai tifosi laziali che lo scherniscono, ma al ritorno impedisce ai biancazzurri di pareggiare una partita che il Novara alla fine vince per 1-0.
La vita scorre tranquilla, fino al Luglio [[1972]], quando viene avvisato che è stato ceduto alla Lazio in [[Serie A]].
La vita scorre tranquilla fino al Luglio [[1972]] quando i dirigenti novaresi lo avvisano che è stato ceduto alla Lazio in [[Serie A]].
Per Pulici è un colpo, perchè deve mollare l' attività imprenditoriale, e per qualche mese la giovane moglie, ma la nuova esperienza lo affascina, anche se l'impaurisce non poco l'arrivo in una grande città come Roma, lui abituato alla quiete della provincia.
Per Pulici è una sorpresa perchè deve lasciare l' attività imprenditoriale e, per qualche mese, anche la giovane moglie. L'occasione però è unica e in fondo la nuova esperienza lo affascina, anche se un pò lo intimorisce l'arrivo in una grande città come Roma, abituato com'è alla quiete della provincia.


===L'arrivo alla Lazio===
===L'arrivo alla Lazio===
[[image:Pulici11.jpg|left|thumb|120px|In campo nel derby]]
[[image:Pulici11.jpg|left|thumb|120px|In campo nel derby]]
L'impatto con la Lazio non è dei più felici, i tifosi lo accolgono con scettiscismo, la società ha una struttura più complessa di quelle dove era abituato a giocare finora.
L'impatto con la Lazio non è dei più felici; i tifosi lo accolgono con scettiscismo e la società ha una struttura molto più complessa di quelle dove era abituato a giocare.
Dopo il ritiro a [[Pievepelago]] alloggia assieme a [[Re Cecconi Luciano| Re Cecconi]] e [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] nella pensione "Paisiello" ai Parioli, in attesa che la moglie lo raggiunga.
Dopo il ritiro svolto a [[Pievepelago]], a Roma alloggia assieme a [[Re Cecconi Luciano| Re Cecconi]] e [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] nella pensione "Paisiello" ai Parioli, in attesa che la moglie lo raggiunga.
[[image:Pulici17.jpg|right|thumb|180px|assieme a Maestrelli]]
[[image:Pulici17.jpg|right|thumb|180px|assieme a Maestrelli]]
Le cose, però, non vanno bene, ed in [[Coppa Italia]] la squadra è un disastro, lui subisce reti ad ogni tiro, tanto che crede che nel mercato di Novembre lo cederanno.
Le cose, però, non vanno bene ed in [[Coppa Italia]] la squadra è un disastro. Felice subisce reti ad ogni tiro, tanto che ad un certo punto pensa di essere ceduto nel mercato di Novembre. Prima dell'inizio del campionato [[1972/73]] [[Maestrelli Tommaso| Maestrelli]] lo prende da una parte e gli concede fiducia incondizionata, galvanizzandolo non poco e facendo nascere una stima reciproca che li accompagnerà lungo il cammino di un'incredibile avventura in biancazzurro.
I fatti danno ragione all'allenatore. La Lazio comincia il campionato alla grande, gioca bene e mette sotto, pur non battendole l'[[Inter Fc|Inter]] e la [[Juventus Fc|Juventus]] mentre batte la [[Fiorentina Ac|Fiorentina]] in trasferta.
Ma prima dell'inizio del campionato [[1972/73]] [[Maestrelli Tommaso| Maestrelli]] lo prende da una parte e gli da fiducia incondizionata, galvanizzandolo non poco, e facendo nascere una stima reciproca che li accompagnerà lungo il cammino di un'incredibile avventura in biancazzurro.
Sembra un sogno; giornata dopo giornata i biancazzurri lottano sempre di più per lo [[Scudetto]] parola questa che mancava dal vocabolario laziale dal campionato [[1936/37]].
Ed infatti l'allenatore ha ragione, la Lazio comincia il campionato alla grande, gioca bene e mette sotto, pur non battendole l'[[Inter Fc|Inter]] e la [[Juventus Fc|Juventus]], mentre batte la [[Fiorentina Ac|Fiorentina]] in trasferta.
Il [[12 Novembre]] [[1972]] Pulici gioca il suo primo derby davanti ad oltre 85.000 spettatori e la Lazio se lo aggiudica per 1-0 grazie alla rasoiata di [[Nanni Franco|Nanni]].
Sembra un sogno, giornata dopo giornata i biancazzurri lottano sempre di più per lo [[Scudetto]] parola che mancava dal vocabolario Laziale dal campionato [[1936/37]].
In tutta la stagione Pulici subisce solo 16 reti, un record che è ancora imbattuto, e di queste 3 tutte insieme contro il Milan e un'autogol da lui provocato contro il Cagliari all'Olimpico.
Il [[12 Novembre]] [[1972]] Pulici gioca il suo primo derby davanti ad oltre 85.000 spettatori, e la Lazio vince 1-0 grazie alla rasoiata di [[Nanni Franco|Nanni]].
A [[Tor Di Quinto]] si allena sempre con diligenza lasciando le briciole al suo pur valido compagno [[Moriggi Avelino|Moriggi]].
In tutta la stagione, Pulici subisce solo 16 reti, un record che è attualmente ancora detenuto, di cui 3 tutte insieme contro il Milan, e un'autogol da lui provocato contro il Cagliari all'Olimpico.
Fa parte, sia pur senza eccessi, del clan di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] e spesso si scontra verbalmente con [[Martini Luigi|Martini]] ma sempre osservando il rispetto reciproco.
A [[Tor Di Quinto]] si allena sempre con diligenza lasciando le briciole al suo compagno [[Moriggi Avelino|Moriggi]].
Fa parte del clan di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] e spesso si scontra verbalmente con [[Martini Luigi|Martini]] ,ma sempre con rispetto reciproco.
Nulla può a Napoli, il [[20 Maggio]] [[1973]] quando [[Damiani Giuseppe Oscar| Damiani]] lo trafigge all'89°, vanificando i sogni di gloria dei biancazzurri.
Nulla può a Napoli, il [[20 Maggio]] [[1973]] quando [[Damiani Giuseppe Oscar| Damiani]] lo trafigge all'89°, vanificando i sogni di gloria dei biancazzurri.
Pulici, come gli altri compagni, ci rimane male, anche perchè non sa quando un'occasione così gli può ricapitare.
Pulici, come gli altri compagni, ci rimane male anche perchè non sa quando un'occasione così può ripresentarsi.


===La stagione del trionfo===
===La stagione del trionfo===
[[image:Pulici12.jpg|left|thumb|150px|Inseguito dai tifosi festanti]]
[[image:Pulici12.jpg|left|thumb|150px|Inseguito dai tifosi festanti]]
Pulici è un buon cattolico praticante.
Pulici è un buon cattolico praticante.
Ogni Domenica presiede la messa officiata da Frà [[Lisandrini Antonio|Lisandrini]] padre spirituale dei biancocelesti, con cui ha un ottimo rapporto, e chissà quante volte ha pregato il Signore di ridargli una chance come quella appena passata.
Ogni Domenica presiede la messa officiata da Frà [[Lisandrini Antonio|Lisandrini]], padre spirituale dei biancocelesti, con cui ha un ottimo rapporto e chissà quante volte ha pregato il Signore di ridargli una chance come quella appena passata e non colta. Verrà esaudito al termine della stagione [[1973/74]] che lo vedrà [[Campione d'Italia]].
Ma prima di arrivare all'ambito traguardo si è molto sudato e sofferto, anche perchè la Lazio non è più la squadra-sorpresa e ogni avversario la affronta con il coltello fra i denti.
E verrà esaudito al termine della stagione [[1973/74]] che lo vedrà [[Campione d'Italia]].
Pulici diffonde sicurezza ai compagni, è sempre preciso tra i pali, non cerca spettacolo e mira sempre al sodo.
Ma prima di arrivare all'ambito traguardo, c'è da sudare, anche perchè la Lazio non è più la squadra-sorpresa, bensì ogni avversario la affronta con il coltello fra i denti.
Pulici diffonde sicurezza ai compagni, è sempre preciso tra i pali, e non cerca spettacolo, ma va al sodo.
[[image:Pulici20.jpg|right|thumb|150px|Durante una partita amichevole]]
[[image:Pulici20.jpg|right|thumb|150px|Durante una partita amichevole]]
E' l'eroe salva-risultato a Cagliari, e in numerose partite sembra invulnerabile.
E' l'eroe salva-risultato in molte partite e una domenica a Cagliari sembra addirittura invulnerabile.
Para un rigore a Cuccureddu durante Lazio Juventus 3-1 del [[17 Febbraio]][[ 1974]], una delle sue migliori prestazioni assieme a quella di Milano contro il [[Ac Milan|Milan]] che fa portare a casa un prezioso punto.
Para un rigore a Cuccureddu durante Lazio-Juventus 3-1 del [[17 Febbraio]][[ 1974]], una delle sue migliori prestazioni assieme a quella di Milano contro il [[Ac Milan|Milan]] che permette alla Lazio di portare a casa un prezioso punto.
E' il capitano in Lazio Verona 4-2 e si prende un'ammonizione, l'unica della stagione, ma anche lui resta inchiodato tra i pali attendendo per 15 minuti che gli scaligeri tornassero in campo per sbranarli.
E' il capitano in Lazio-Verona 4-2 e si prende anche un'ammonizione, l'unica della stagione, ma anche lui, come i suoi compagni, con la Lazio in svantaggio, resta inchiodato tra i pali durante l'intervallo, attendendo per 15 minuti che gli scaligeri tornassero in campo per sbranarli.
E il giorno del trionfo arriva il [[12 Maggio]] [[1974]] quando finalmente riesce a conquistare lo [[scudetto]] mentre contemporaneamente la moglie da alla luce il secondogenito Gabriele.
E il giorno del trionfo arriva il [[12 Maggio]] [[1974]] quando finalmente riesce a conquistare lo [[scudetto]] mentre contemporaneamente la moglie da alla luce il secondogenito Gabriele.
Festeggia il tricolore sull'aereo che lo riporta a casa per vedere il piccino, dopo aver fatto un salto all'ospedale San Giacomo, perchè gli avevano scambiato le scarpe con [[Martini Luigi|Martini]] ricoverato dopo l'incidente di gioco.
Festeggia il tricolore sull'aereo che lo riporta a casa per vedere il piccino, dopo aver fatto un salto all'ospedale San Giacomo, perchè gli avevano scambiato le scarpe con [[Martini Luigi|Martini]] ricoverato dopo un incidente di gioco.
L'unico neo, è la mancata convocazione per i [[X Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Mondiali]] in Germania; a lui che era nazionale Under 23, gli fu preferito Castellini.
L'unico neo, è la mancata convocazione per i [[X Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Mondiali]] in Germania; a lui che era nazionale Under 23 e novello campione d'Italia gli fu preferito Castellini.
Ma poco importava, poteva godersi il meritato riposo e la famiglia che cresceva sempre più.
Ma poco importava, poteva godersi il meritato riposo e la famiglia che cresceva sempre più.
I mondiali se li vede in televisione tra un pannolino e un biberon, giusto il tempo per riposarsi in vista della nuova stagione che vedrà la Lazio giocare con lo scudetto sul petto.
I mondiali li vede in televisione tra un pannolino e un biberon, giusto il tempo per riposarsi in vista della nuova stagione che vedrà la Lazio giocare con lo scudetto sul petto.
All'inizio le cose vanno bene, i biancazzurri sembrano aver la possibilità di bissare il successo dell'anno precedente, ma poi il vento cambia e la Lazio perde posizioni e punti importanti.
All'inizio le cose vanno bene, i biancazzurri sembrano aver la possibilità di bissare il successo dell'anno precedente ma poi il vento cambia e la Lazio perde posizioni e punti importanti.
A Marzo, poi, [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] si ammala, entra in clinica ed inizia il calvario, che di riflesso si abbatte anche sulla squadra e su di lui, che soffre terribilmente la malattia del suo allenatore.
A Marzo, inoltre, [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] si ammala, entra in clinica ed inizia il calvario che di riflesso si abbatte anche sulla squadra e su di lui che soffre terribilmente la malattia del suo allenatore.
La domenica in cui vengono a sapere la verità sullo stato di salute di Maestrelli, subisce 5 reti dal [[Ac Torino|Torino]] ma lui non se ne accorge neanche, perchè ha il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi.
La domenica in cui si viene a sapere la verità sullo stato di salute di Maestrelli, subisce 5 reti dal [[Ac Torino|Torino]] ma lui non se ne accorge neanche, perchè ha il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi per il pianto.
Il campionato [[1974/75]] va in archivio con un onorevole 4° Posto e arriva un nuovo allenatore [[Corsini Giulio|Corsini]] completamente diverso da Maestrelli, con cui, come i suoi compagni, non lega.
Il campionato [[1974/75]] va in archivio con un onorevole 4° posto e in estate arriva un nuovo allenatore [[Corsini Giulio|Corsini]], completamente diverso da Maestrelli, con cui, come anche i suoi compagni, non lega.
La Lazio, completamente ed inspiegabilmente rinnovata, naviga in acque basse, e solo dopo l'esonero di Corsini e il ritorno di Maestrelli in panchina riesce a salvarsi.
La Lazio, completamente ed inspiegabilmente rinnovata, naviga in acque basse e solo dopo l'esonero di Corsini e il ritorno, che appare miracoloso, di Maestrelli in panchina riesce a salvarsi.
Pulici, comunque mantiene un livello di gioco ottimo e solo grazie ad alcune parate miracolose, che la Lazio ottiene punti preziosi per la salvezza.
Pulici comunque mantiene un livello di gioco ottimo ed è solo grazie ad alcune parate miracolose che la Lazio ottiene punti preziosi per la salvezza.


===Gli anni difficili===
===Gli anni difficili===


Maestrelli peggiora sempre di più, e al suo posto viene chiamato [[Vinicio de Menezes|Vinicio]] un ottimo allenatore che riesce a rilanciare i biancazzurri.
Maestrelli peggiora sempre di più e al suo posto viene chiamato [[Vinicio de Menezes|Vinicio]], un ottimo allenatore che riesce a rilanciare i biancazzurri.
[[image:Pulici13.jpg|right|thumb|150px|In azione al derby]]
[[image:Pulici13.jpg|right|thumb|150px|In azione al derby]]
Il [[28 Novembre]][[1976]] nel derby capitolino, Pulici convinto che in tribuna ci sia Maestrelli, gioca la sua più bella partita della carriera, facendo almeno una dozzina di parate memorabili e inspiegabili per difficoltà, superandosi ogni volta e facendo vincere la Lazio per 1-0 grazie alla rete dell'astro nascente [[Giordano Bruno|Giordano]].
Il [[28 Novembre]][[1976]], nel derby capitolino, Pulici convinto che in tribuna ci sia Maestrelli, gioca la sua più bella partita della carriera, effettuando almeno una dozzina di parate memorabili e una all'incrocio dei pali inspiegabile persino a Felice per la difficoltà, superandosi ogni volta e permettendo alla Lazio di vincere per 1-0 grazie alla rete dell'astro nascente [[Giordano Bruno|Giordano]].
A fine gara dedica la vittoria a Maestrelli che alcune ore dopo entra in coma.
A fine gara dedica la vittoria a Maestrelli che alcune ore dopo entra in coma.
La morte dell'allenatore, giunta 4 giorni dopo, è un brutto colpo per tutti, e ancor peggio la morte di [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] avvenuta in drammatiche circostanze, il [[18 Gennaio]] [[1977]].
La morte dell'allenatore, giunta 4 giorni dopo, è un tremendo colpo per tutti e ancor peggio la morte di [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] avvenuta in drammatiche circostanze, il [[18 Gennaio]] [[1977]].
Pulici è l'unico che riesce a vedere il cadavere, nudo con un foro roseo sul petto, steso nell'obitorio dell'Ospedale; una visione che non cancellerà mai dalla mente.
Pulici è l'unico che riesce a vedere il cadavere, nudo con un foro roseo sul petto, steso nell'obitorio dell'Ospedale; una visione che non cancellerà mai dalla mente.
Qualcosa è cambiato, niente sarà più come prima ormai, e Pulici se ne è accorto.
Qualcosa è cambiato, niente sarà più come prima ormai e Pulici se ne accorge.
A fine stagione, la Lazio acquista un giovane portiere emergente [[Garella Claudio|Garella]], e Vinicio fa capire che punta su di lui.
A fine stagione la Lazio acquista un giovane portiere emergente [[Garella Claudio|Garella]] e Vinicio fa capire che punterà su quest'ultimo.
Pulici per un pò sta in silenzio, poi sbotta e litiga ferocemente con l'allenatore, venendo ceduto al [[Monza]] ad ottobre.
Pulici per un pò sta in silenzio, poi esplode e litiga ferocemente con l'allenatore che non si oppone alla sua cessione al [[Monza]] ad ottobre.
Preferisce l'esilio della [[Serie B]] all'umiliazione della panchina con un allenatore che lo detesta.
Preferisce l'esilio della [[Serie B]] all'umiliazione della panchina con un allenatore che lo detesta.
Dopo 5 campionati e 15 presenze, un'altro pezzo della Lazio scudettata se ne va, tra i rimpianti dei tifosi che non perdoneranno mai ne a Vinicio ne a Garella, questo episodio.
Dopo 5 campionati e 150 presenze, un'altro pezzo della Lazio scudettata se ne va, tra i rimpianti dei tifosi che non perdoneranno mai a Vinicio a Garella, questo episodio.
Per Pulici si apre un nuovo capitolo della sua lunga carriera.
Per Pulici si apre un nuovo capitolo della sua lunga carriera.


===Arrivederci Lazio===
===Arrivederci Lazio===
[[image:Pulici19.jpg|left|thumb|150px|In porta con l'Ascoli]]
[[image:Pulici19.jpg|left|thumb|150px|In porta con l'Ascoli]]
L'esilio a Monza dura solo un anno,e la squadra sfiora una clamorosa promozione in [[Serie A]] piazzandosi 4° a soli 2 punti dalla terza classificata. Nel [[1978/79]] Pulici passa all'Ascoli, dove il presidente Costantino Rozzi, crede in lui.
L'esilio a Monza dura solo un anno e la squadra lombarda sfiora una clamorosa promozione in [[Serie A]] piazzandosi 4° a soli 2 punti dalla terza classificata. Nel [[1978/79]] Pulici passa all'Ascoli il cui presidente Costantino Rozzi, crede molto in lui.
Nel capoluogo Piceno, Pulici scopre una nuova giovinezza.
Nel capoluogo piceno Pulici scopre una nuova giovinezza.
Apprezzato dal pubblico e amato dalla squadra, che si piazza al 10° posto, dopo un campionato onorevole.
Apprezzato dal pubblico e amato dalla squadra, che si piazza al 10° posto, il portiere disputa un campionato onorevole.
Felice, si emoziona solo quando incontra la Lazio e il pubblico lo acclama ogni volta che lo rivede.
Felice si emoziona solo quando incontra la Lazio e il pubblico lo acclama calorosamente ogni volta che lo rivede.
L'anno successivo, l'Ascoli, va addirittura in [[Coppa U.E.F.A.]] con un clamoroso 5°posto subendo solo 28 reti in tutto il campionato.
L'anno successivo l'Ascoli va addirittura in [[Coppa U.E.F.A.]] con un clamoroso 5° posto subendo solo 28 reti in tutto il campionato.
Anche il terzo anno, è abbastanza tranquillo con una salvezza conquistata senza grossi patemi.
Anche il terzo anno è abbastanza tranquillo con una salvezza conquistata senza grossi patemi.
Ormai è su con gli anni, ed a Ascoli gli viene preferito un'altro portiere più giovane.
Ormai è su con gli anni ed a Ascoli gli viene preferito un'altro portiere più giovane.
Ma contemporanaeamente si accorda con la Lazio dove accetta di chiudere la carriera come vice di [[Marigo Dario|Marigo]].
Ma contemporanaeamente si accorda con la Lazio dove accetta di chiudere la carriera come vice di [[Marigo Dario|Marigo]].
Dopo quasi 5 anni ritorna a casa.
Dopo quasi 5 anni ritorna a casa.
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===Il ritorno e gli scarpini al chiodo===
===Il ritorno e gli scarpini al chiodo===
[[image:Pulici15.jpg|left|thumb|100px|Il ritorno a roma]]
[[image:Pulici15.jpg|left|thumb|100px|Il ritorno a roma]]
Al ritorno a [[Tor Di Quinto]] trova tutto cambiato e la Lazio in [[Serie B]] , ma non si scoraggia e si allena con diligenza.
Al ritorno a [[Tor Di Quinto]] trova tutto cambiato e soprattutto la Lazio in [[Serie B]]. Ma Felice non si scoraggia e si allena con diligenza.


Le cose non vanno per niente bene, e l' [[8 Novembre]] [[1981]] Pulici torna in porta da titolare in Pistoiese-Lazio 0-1.
Le cose non vanno bene, e l' [[8 Novembre]] [[1981]] Pulici torna in porta da titolare in Pistoiese-Lazio 0-1.
E' una bella soddisfazione anche se platonica vista la situazione della squadra.
E' una bella soddisfazione anche se platonica vista la situazione della squadra.
Il [[14 Marzo]] [[1982]] a Lecce gioca la sua ultima partita ufficiale e a Giugno lascia il calcio dopo oltre 15 anni di carriera.
Il [[14 Marzo]] [[1982]] a Lecce gioca la sua ultima partita ufficiale e a Giugno lascia il calcio dopo oltre 15 anni di carriera.
Intanto ha ripreso a studiare, e si laurea in legge.
Intanto ha ripreso a studiare e si laurea in legge.
E' un mago del diritto sportivo, e dopo l'iscrizione all'albo degli avvocati, il Dott. Pulici Avv.Felice è pronto ad intrapendere una nuova vita.
E' un esperto del diritto sportivo e dopo l'iscrizione all'albo degli avvocati, il Dott. Pulici Avv.Felice è pronto ad intrapendere una nuova vita.


===Dietro una scrivania===
===Dietro una scrivania===
[[image:Pulici_dirigente.jpg|right|thumb|150px|In veste di dirigente]]
[[image:Pulici_dirigente.jpg|right|thumb|150px|In veste di dirigente]]
Il ritorno di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] come presidente coincide con l' ingresso di Pulici come dirigente in società.
Il ritorno di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] come presidente, nel 1983, coincide con l' ingresso di Pulici come dirigente in società.
Quell'avventura non finisce bene, ma Felice, tra un incarico e un'altro, e periodi di riposo forzato continua a far parte della società.
Quell'avventura non finisce bene, ma Felice rimane nell'orbita della Lazio e tra un incarico e periodi di riposo forzato continua a far parte della dirigenza biancoceleste.
E' con [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] che Pulici tocca il massimo come dirigente.
E' però con [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] che Pulici tocca il massimo livello come dirigente.
Dal settore giovanile, ad avvocato della società ricopre quasi tutti gli incarichi.
Dal settore giovanile ad avvocato della società, ricopre quasi tutti gli incarichi.
Vede la sua Lazio vincere Coppe in Italia ed Europa, e il secondo scudetto nel [[2000]].
Vede la sua Lazio vincere trofei in Italia ed in Europa e anche il suo secondo scudetto nel [[2000]].
Rimane anche dopo l'addio di Cragnotti, ma avverte disturbi al cuore ed ha un principio d'infarto, che viene felicemente risolto in ospedale.
Rimane anche dopo l'addio di Cragnotti ma improvvisamente avverte qualche disturbo fisico che viene felicemente risolto con un non breve ricovero ospedaliero che tiene i sostenitori laziali in ansia.
Con l'avvento di [[Lotito Claudio|Lotito]] per Pulici non c'è più posto in società, e nel gennaio [[2007]] accetta un contratto da dirigente dell'[[Ascoli]].
Con l'avvento di [[Lotito Claudio|Lotito]] per Pulici non c'è più posto in società sebbene difenderà ancora con perizia la Lazio accusata dalla giustizia sportiva nell'ambito del cosiddetto "scandalo di Moggiopoli". Nel gennaio [[2007]] accetta un contratto da dirigente dell'[[Ascoli]]. Attualmente è un alto dirigente dell'Associazione per lo sport dei sordomuti.


[[Categoria:Biografie|Pulici Felice]]
[[Categoria:Biografie|Pulici Felice]]

Versione delle 17:03, 23 feb 2008

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Biografia

I primi passi

Felice Pulici nasce a Sovico (Mi) il 22 Dicembre 1945. Figlio di Piero, operaio alle acciaierie Falk di Sesto San Giovanni, e di Genoveffa, casalinga. E' il padre a fargli amare il calcio, portandolo, già da bambino a vedere le gare del Monza e lui si appassiona da subito al ruolo del portiere. Già alle scuole elementari si presenta il lunedì con una copia della Gazzetta dello Sport nella cartella e questa passione gli costa spesso i rimbrotti dei suoi maestri che comunque chiudono un occhio perchè il profitto dell'alunno è eccellente. Finite le scuole elementari frequenta le scuole tecniche e per lui è pronto un futuro posto alla catena di montaggio. Ma il ragazzo ha talento per il calcio e dopo aver vinto un campionato con la squadra dell'oratorio, firma, a 14 anni e di nascosto della famiglia, un cartellino con il Seregno. Purtroppo però la cittadina è lontana da casa e lui non può allenarsi con profitto e pertanto è costretto a star fermo per un anno. Ritorna a giocare con la squadra della Parrocchia di Sovico fino a quando un osservatore del Lecco lo nota e gli fa un'offerta per aggregarsi alle giovanili della squadra lombarda. A 18 anni parte per Orvieto per svolgre il servizio militare nella compagnia atleti e ciò gli permette di allenarsi ed avere permessi.

Lecco e Novara

Pulici nel Novara

Finita la leva Pulici torna al nord e affronta l'impegno di farsi quotidianamente 70 km in treno per andare agli allenamenti. Con impegno effettua tutta la trafila delle squadre giovanili fino all'esordio in Serie B il 17 Settembre 1967 in Genoa-Lecco 1-1. Nel campionato 1967/68 colleziona 3 presenze. La stagione seguente viene ceduto al Novara che quell'anno milita in Serie C. Nel primo campionato totalizza 15 presenze mentre nel secondo 21. Questa stagione coincide con la promozione in Serie B nel 1970. Questo è un anno importante per Felice anche dal punto di vista privato perchè sposa Paola, una ragazza che conosce da quando è nato. Non c'è solo il calcio nella vita di Pulici; infatti consegue il diploma di geometra e si iscrive all'albo e insieme al cognato progetta villette in Brianza. Praticamente conduce una vita serena, fatta di sport, lavoro e famiglia. Col Novara gioca tutte le partite dei campionati 1970/71 e 1971/72 classificandosi all'11° e 14° posto e subendo un totale di 79 reti in due campionati. Quando affronta la Lazio all'Olimpico subisce 5 reti e non lascia una buona impressione ai tifosi laziali che lo scherniscono, ma al ritorno impedisce ai biancazzurri di pareggiare una partita che il Novara alla fine vince per 1-0. La vita scorre tranquilla fino al Luglio 1972 quando i dirigenti novaresi lo avvisano che è stato ceduto alla Lazio in Serie A. Per Pulici è una sorpresa perchè deve lasciare l' attività imprenditoriale e, per qualche mese, anche la giovane moglie. L'occasione però è unica e in fondo la nuova esperienza lo affascina, anche se un pò lo intimorisce l'arrivo in una grande città come Roma, abituato com'è alla quiete della provincia.

L'arrivo alla Lazio

In campo nel derby

L'impatto con la Lazio non è dei più felici; i tifosi lo accolgono con scettiscismo e la società ha una struttura molto più complessa di quelle dove era abituato a giocare. Dopo il ritiro svolto a Pievepelago, a Roma alloggia assieme a Re Cecconi e Frustalupi nella pensione "Paisiello" ai Parioli, in attesa che la moglie lo raggiunga.

assieme a Maestrelli

Le cose, però, non vanno bene ed in Coppa Italia la squadra è un disastro. Felice subisce reti ad ogni tiro, tanto che ad un certo punto pensa di essere ceduto nel mercato di Novembre. Prima dell'inizio del campionato 1972/73 Maestrelli lo prende da una parte e gli concede fiducia incondizionata, galvanizzandolo non poco e facendo nascere una stima reciproca che li accompagnerà lungo il cammino di un'incredibile avventura in biancazzurro. I fatti danno ragione all'allenatore. La Lazio comincia il campionato alla grande, gioca bene e mette sotto, pur non battendole l'Inter e la Juventus mentre batte la Fiorentina in trasferta. Sembra un sogno; giornata dopo giornata i biancazzurri lottano sempre di più per lo Scudetto parola questa che mancava dal vocabolario laziale dal campionato 1936/37. Il 12 Novembre 1972 Pulici gioca il suo primo derby davanti ad oltre 85.000 spettatori e la Lazio se lo aggiudica per 1-0 grazie alla rasoiata di Nanni. In tutta la stagione Pulici subisce solo 16 reti, un record che è ancora imbattuto, e di queste 3 tutte insieme contro il Milan e un'autogol da lui provocato contro il Cagliari all'Olimpico. A Tor Di Quinto si allena sempre con diligenza lasciando le briciole al suo pur valido compagno Moriggi. Fa parte, sia pur senza eccessi, del clan di Chinaglia e spesso si scontra verbalmente con Martini ma sempre osservando il rispetto reciproco. Nulla può a Napoli, il 20 Maggio 1973 quando Damiani lo trafigge all'89°, vanificando i sogni di gloria dei biancazzurri. Pulici, come gli altri compagni, ci rimane male anche perchè non sa quando un'occasione così può ripresentarsi.

La stagione del trionfo

Inseguito dai tifosi festanti

Pulici è un buon cattolico praticante. Ogni Domenica presiede la messa officiata da Frà Lisandrini, padre spirituale dei biancocelesti, con cui ha un ottimo rapporto e chissà quante volte ha pregato il Signore di ridargli una chance come quella appena passata e non colta. Verrà esaudito al termine della stagione 1973/74 che lo vedrà Campione d'Italia. Ma prima di arrivare all'ambito traguardo si è molto sudato e sofferto, anche perchè la Lazio non è più la squadra-sorpresa e ogni avversario la affronta con il coltello fra i denti. Pulici diffonde sicurezza ai compagni, è sempre preciso tra i pali, non cerca spettacolo e mira sempre al sodo.

Durante una partita amichevole

E' l'eroe salva-risultato in molte partite e una domenica a Cagliari sembra addirittura invulnerabile. Para un rigore a Cuccureddu durante Lazio-Juventus 3-1 del 17 Febbraio1974, una delle sue migliori prestazioni assieme a quella di Milano contro il Milan che permette alla Lazio di portare a casa un prezioso punto. E' il capitano in Lazio-Verona 4-2 e si prende anche un'ammonizione, l'unica della stagione, ma anche lui, come i suoi compagni, con la Lazio in svantaggio, resta inchiodato tra i pali durante l'intervallo, attendendo per 15 minuti che gli scaligeri tornassero in campo per sbranarli. E il giorno del trionfo arriva il 12 Maggio 1974 quando finalmente riesce a conquistare lo scudetto mentre contemporaneamente la moglie da alla luce il secondogenito Gabriele. Festeggia il tricolore sull'aereo che lo riporta a casa per vedere il piccino, dopo aver fatto un salto all'ospedale San Giacomo, perchè gli avevano scambiato le scarpe con Martini ricoverato dopo un incidente di gioco. L'unico neo, è la mancata convocazione per i Mondiali in Germania; a lui che era nazionale Under 23 e novello campione d'Italia gli fu preferito Castellini. Ma poco importava, poteva godersi il meritato riposo e la famiglia che cresceva sempre più. I mondiali li vede in televisione tra un pannolino e un biberon, giusto il tempo per riposarsi in vista della nuova stagione che vedrà la Lazio giocare con lo scudetto sul petto. All'inizio le cose vanno bene, i biancazzurri sembrano aver la possibilità di bissare il successo dell'anno precedente ma poi il vento cambia e la Lazio perde posizioni e punti importanti. A Marzo, inoltre, Maestrelli si ammala, entra in clinica ed inizia il calvario che di riflesso si abbatte anche sulla squadra e su di lui che soffre terribilmente la malattia del suo allenatore. La domenica in cui si viene a sapere la verità sullo stato di salute di Maestrelli, subisce 5 reti dal Torino ma lui non se ne accorge neanche, perchè ha il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi per il pianto. Il campionato 1974/75 va in archivio con un onorevole 4° posto e in estate arriva un nuovo allenatore Corsini, completamente diverso da Maestrelli, con cui, come anche i suoi compagni, non lega. La Lazio, completamente ed inspiegabilmente rinnovata, naviga in acque basse e solo dopo l'esonero di Corsini e il ritorno, che appare miracoloso, di Maestrelli in panchina riesce a salvarsi. Pulici comunque mantiene un livello di gioco ottimo ed è solo grazie ad alcune parate miracolose che la Lazio ottiene punti preziosi per la salvezza.

Gli anni difficili

Maestrelli peggiora sempre di più e al suo posto viene chiamato Vinicio, un ottimo allenatore che riesce a rilanciare i biancazzurri.

In azione al derby

Il 28 Novembre1976, nel derby capitolino, Pulici convinto che in tribuna ci sia Maestrelli, gioca la sua più bella partita della carriera, effettuando almeno una dozzina di parate memorabili e una all'incrocio dei pali inspiegabile persino a Felice per la difficoltà, superandosi ogni volta e permettendo alla Lazio di vincere per 1-0 grazie alla rete dell'astro nascente Giordano. A fine gara dedica la vittoria a Maestrelli che alcune ore dopo entra in coma. La morte dell'allenatore, giunta 4 giorni dopo, è un tremendo colpo per tutti e ancor peggio la morte di Re Cecconi avvenuta in drammatiche circostanze, il 18 Gennaio 1977. Pulici è l'unico che riesce a vedere il cadavere, nudo con un foro roseo sul petto, steso nell'obitorio dell'Ospedale; una visione che non cancellerà mai dalla mente. Qualcosa è cambiato, niente sarà più come prima ormai e Pulici se ne accorge. A fine stagione la Lazio acquista un giovane portiere emergente Garella e Vinicio fa capire che punterà su quest'ultimo. Pulici per un pò sta in silenzio, poi esplode e litiga ferocemente con l'allenatore che non si oppone alla sua cessione al Monza ad ottobre. Preferisce l'esilio della Serie B all'umiliazione della panchina con un allenatore che lo detesta. Dopo 5 campionati e 150 presenze, un'altro pezzo della Lazio scudettata se ne va, tra i rimpianti dei tifosi che non perdoneranno mai nè a Vinicio nè a Garella, questo episodio. Per Pulici si apre un nuovo capitolo della sua lunga carriera.

Arrivederci Lazio

In porta con l'Ascoli

L'esilio a Monza dura solo un anno e la squadra lombarda sfiora una clamorosa promozione in Serie A piazzandosi 4° a soli 2 punti dalla terza classificata. Nel 1978/79 Pulici passa all'Ascoli il cui presidente Costantino Rozzi, crede molto in lui. Nel capoluogo piceno Pulici scopre una nuova giovinezza. Apprezzato dal pubblico e amato dalla squadra, che si piazza al 10° posto, il portiere disputa un campionato onorevole. Felice si emoziona solo quando incontra la Lazio e il pubblico lo acclama calorosamente ogni volta che lo rivede. L'anno successivo l'Ascoli va addirittura in Coppa U.E.F.A. con un clamoroso 5° posto subendo solo 28 reti in tutto il campionato. Anche il terzo anno è abbastanza tranquillo con una salvezza conquistata senza grossi patemi. Ormai è su con gli anni ed a Ascoli gli viene preferito un'altro portiere più giovane. Ma contemporanaeamente si accorda con la Lazio dove accetta di chiudere la carriera come vice di Marigo. Dopo quasi 5 anni ritorna a casa.

Il ritorno e gli scarpini al chiodo

Il ritorno a roma

Al ritorno a Tor Di Quinto trova tutto cambiato e soprattutto la Lazio in Serie B. Ma Felice non si scoraggia e si allena con diligenza.

Le cose non vanno bene, e l' 8 Novembre 1981 Pulici torna in porta da titolare in Pistoiese-Lazio 0-1. E' una bella soddisfazione anche se platonica vista la situazione della squadra. Il 14 Marzo 1982 a Lecce gioca la sua ultima partita ufficiale e a Giugno lascia il calcio dopo oltre 15 anni di carriera. Intanto ha ripreso a studiare e si laurea in legge. E' un esperto del diritto sportivo e dopo l'iscrizione all'albo degli avvocati, il Dott. Pulici Avv.Felice è pronto ad intrapendere una nuova vita.

Dietro una scrivania

In veste di dirigente

Il ritorno di Chinaglia come presidente, nel 1983, coincide con l' ingresso di Pulici come dirigente in società. Quell'avventura non finisce bene, ma Felice rimane nell'orbita della Lazio e tra un incarico e periodi di riposo forzato continua a far parte della dirigenza biancoceleste. E' però con Cragnotti che Pulici tocca il massimo livello come dirigente. Dal settore giovanile ad avvocato della società, ricopre quasi tutti gli incarichi. Vede la sua Lazio vincere trofei in Italia ed in Europa e anche il suo secondo scudetto nel 2000. Rimane anche dopo l'addio di Cragnotti ma improvvisamente avverte qualche disturbo fisico che viene felicemente risolto con un non breve ricovero ospedaliero che tiene i sostenitori laziali in ansia. Con l'avvento di Lotito per Pulici non c'è più posto in società sebbene difenderà ancora con perizia la Lazio accusata dalla giustizia sportiva nell'ambito del cosiddetto "scandalo di Moggiopoli". Nel gennaio 2007 accetta un contratto da dirigente dell'Ascoli. Attualmente è un alto dirigente dell'Associazione per lo sport dei sordomuti.