Vettraino Luigi: differenze tra le versioni

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[[image:Vettraino.jpg|thumb|left|200px|Luigi,a sinistra, con il compagno di squadra [[Puccinelli Aldo|Puccinelli]]]]
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[[Immagine:Vettraino_a.jpg|thumb|right|300px|Vettraino formidabile "pulcino" della Lazio. (Dono del dott. Sergio Longhi)]]
[[image:Vettraino2.jpg|thumb|right|200px|Vettraino sulle spalle di [[Sclavi Ezio|Sclavi]] e alcuni "pulcini" della squadra del 1933]]
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Attaccante, nato a Roma il [[21 settembre]] [[1920]]. Deceduto ivi il [[25 luglio]] [[1998]] poco prima di compiere 78 anni. L'[[11 giugno]] [[1933]] i "pulcini" della Lazio, nati nel [[1920]] e [[1921|'21]], imposero il pareggio (1-1) alla famosa squadra giovanile del [[Wacker]] di Vienna al Prater, di fronte a 45000 che attendevano l'inizio della partita che il Wunderteam nazionale doveva giocare con la Romania. La formazione della Lazio era: [[Giubilo Corrado|Giubilo]], [[Giovannardi]], [[Palombini]], [[De Santo]], [[Cobelli Italo|Cobelli]], [[Palma Armando|Palma]], [[Mancini Giuseppe|Mancini]], [[Longhi Armandino|Longhi (II)]], [[Vettraino Luigi|Vettraino]], [[Longhi (I) Otello|Longhi (I)]], [[Capponi Alessandro|Capponi]]. Il più basso era Vettraino che misurava 134 centimetri ed era soprannominato "scoiattolo". Il gioco dei piccoli biancocelesti, guidati da [[Sturmer Karl|Sturmer]], fu elogiato con toni trionfali da tutti i giornali europei dell'epoca. Nella Pasqua del [[1938]] la Lazio fu invitata a sostenere tre partite amichevoli in Germania. L'allennatore [[Viola Joszef|Viola]] utilizzò molti di quei "pulcini" che nel frattempo erano diventati grandicelli. I risultati furono i seguenti: [[Neustadt-Lazio 1-4]]; [[Rappresentativa Berlino-Lazio 0-5]], [[Mannheim-Lazio 0-6]]. In quest'ultima partita Vettraino segnò una tripletta. Il giocatore era ormai maturo per esordire in prima squadra e ciò avvenne nel campionato [[1938/39]], il [[9 ottobre]] [[1938|'38]], in occasione di [[Lazio-Livorno 2-1]]. Luigi giocò poi altre 6 partite e segnò una rete. L'anno seguente, nel campionato [[1939/40]], Vettraino divenne titolare e giocò 27 gare con 6 reti, trovando soprattutto un'intesa naturale con [[Piola Silvio|Silvio Piola]]: furbo, agile, velocissimo, con un dribbling mortifero il primo, potente, inesorabile, acrobatico e finalizzatore implacabile il secondo. Una coppia che rese la vita difficile ad ogni difesa avversaria e che il nuovo allenatore, l'ungherese [[Kertesz Geza|Geza Kertesz]], utilizzò costantemente. Il [[4 aprile]] [[1940]] Luigi era in borghese allo [[Stadio Nazionale - Roma|Stadio Nazionale]] per assistere ad una partitella di allenamento che l'Italia stava disputando in previsione dell'incontro con la [[Romania]]. Alla fine del 1° tempo, dopo aver segnato 3 goal, Piola uscì per un dolore alla gamba. Allarmato, il CT Vittorio Pozzo fece convocare il centravanti laziale [[Barrera Evaristo|Barrera]]. Quest'ultimo però non si trovava e allora fece spogliare Luigi che aveva intravisto tra il pubblico. Nel 2° tempo la piccola ala sinistra, alta poco più di 160 cm, fece 2 reti in pochi minuti e Pozzo gli confidò che se fosse stato più alto lo avrebbe convocato sicuramente. Nel campionato [[1940/41]] Luigi gioca altre 23 partite e segna ancora 6 reti. Verso la fine del campionato moriva, ad appena 21 anni, l'ex pulcino Cobelli promessa assoluta del calcio italiano. Questa notizia rattristò tutti e anticipò un'altra brutta notizia: nel campionato [[1941/42]] Vettraino fece in tempo a giocare una sola gara prima di ammalarsi di una brutta infezione che lo costrinse ad abbandonare l'attività. Si curò a lungo ma quando tornò in campo fece solo qualche partita nel campionato romano di guerra con la [[Mater]] di [[Bernardini Fulvio| Fulvio Bernardini]]. Finito il tragico conflitto mondiale, Luigi provò a tornare ai precedenti livelli e fu accolto dalla Lazio. Ma non giocò più da titolare perchè la malattia l'aveva minato fisicamente in modo profondo. A 26 anni uno dei calciatori biancocelesti più forti di sempre e tra i più amati dai sostenitori laziali, fu costretto ad abbandonare il calcio per sempre. Nella sua permanenza nella Lazio giocò 63 partite in campionato segnando 13 reti, mentre in [[Coppa Italia]] giocò 9 gare mettendo a segno 4 goal.
Attaccante, nato a Roma il [[21 settembre]] [[1920]]. Deceduto ivi il [[25 luglio]] [[1998]] poco prima di compiere 78 anni. L'[[11 giugno]] [[1933]] i "pulcini" della Lazio, nati nel [[1920]] e [[1921|'21]], imposero il pareggio (1-1) alla famosa squadra giovanile del [[Wacker]] di Vienna al Prater, di fronte a 45000 che attendevano l'inizio della partita che il Wunderteam nazionale doveva giocare con la Romania. La formazione della Lazio era: [[Giubilo Corrado|Giubilo]], [[Giovannardi]], [[Palombini]], [[De Santo]], [[Cobelli Italo|Cobelli]], [[Palma Armando|Palma]], [[Mancini Giuseppe|Mancini]], [[Longhi Armandino|Longhi (I)]], Vettraino, [[Longhi (II) Otello|Longhi (II)]], [[Capponi Alessandro|Capponi]]. Il più basso era Vettraino che misurava 134 centimetri ed era soprannominato "scoiattolo". Il gioco dei piccoli biancocelesti, guidati da [[Sturmer Karl|Sturmer]], fu elogiato con toni trionfali da tutti i giornali europei dell'epoca. Nella Pasqua del [[1938]] la Lazio fu invitata a sostenere tre partite amichevoli in Germania. L'allennatore [[Viola Joszef|Viola]] utilizzò molti di quei "pulcini" che nel frattempo erano diventati grandicelli. I risultati furono i seguenti: [[Neustadt-Lazio 1-4]]; [[Rappresentativa Berlino-Lazio 0-5]], [[Mannheim-Lazio 0-6]]. In quest'ultima partita Vettraino segnò una tripletta. Il giocatore era ormai maturo per esordire in prima squadra e ciò avvenne nel campionato [[1938/39]], il [[9 ottobre]] [[1938|'38]], in occasione di [[Lazio-Livorno 2-1]]. Luigi giocò poi altre 6 partite e segnò una rete. L'anno seguente, nel campionato [[1939/40]], Vettraino divenne titolare e giocò 27 gare con 6 reti, trovando soprattutto un'intesa naturale con [[Piola Silvio|Silvio Piola]]: furbo, agile, velocissimo, con un dribbling mortifero il primo, potente, inesorabile, acrobatico e finalizzatore implacabile il secondo. Una coppia che rese la vita difficile ad ogni difesa avversaria e che il nuovo allenatore, l'ungherese [[Kertesz Geza|Geza Kertesz]], utilizzò costantemente. Il [[4 aprile]] [[1940]] Luigi era in borghese allo [[Stadio Nazionale - Roma|Stadio Nazionale]] per assistere ad una partitella di allenamento che l'Italia stava disputando in previsione dell'incontro con la [[Romania]]. Alla fine del 1° tempo, dopo aver segnato 3 goal, Piola uscì per un dolore alla gamba. Allarmato, il CT Vittorio Pozzo fece convocare il centravanti laziale [[Barrera Evaristo|Barrera]]. Quest'ultimo però non si trovava e allora fece spogliare Luigi che aveva intravisto tra il pubblico. Nel 2° tempo la piccola ala sinistra, alta poco più di 160 cm, fece 2 reti in pochi minuti e Pozzo gli confidò che se fosse stato più alto lo avrebbe convocato sicuramente. Nel campionato [[1940/41]] Luigi gioca altre 23 partite e segna ancora 6 reti. Verso la fine del campionato moriva, ad appena 21 anni, l'ex pulcino Cobelli promessa assoluta del calcio italiano. Questa notizia rattristò tutti e anticipò un'altra brutta notizia: nel campionato [[1941/42]] Vettraino fece in tempo a giocare una sola gara prima di ammalarsi di una brutta infezione che lo costrinse ad abbandonare l'attività. Si curò a lungo ma quando tornò in campo fece solo qualche partita nel campionato romano di guerra con la [[Mater]] di [[Bernardini Fulvio| Fulvio Bernardini]]. Finito il tragico conflitto mondiale, Luigi provò a tornare ai precedenti livelli e fu accolto dalla Lazio. Ma non giocò più da titolare perchè la malattia l'aveva minato fisicamente in modo profondo. A 26 anni uno dei calciatori biancocelesti più forti di sempre e tra i più amati dai sostenitori laziali, fu costretto ad abbandonare il calcio per sempre. Nella sua permanenza nella Lazio giocò 63 partite in campionato segnando 13 reti, mentre in [[Coppa Italia]] giocò 9 gare mettendo a segno 4 goal.





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Luigi,a sinistra, con il compagno di squadra Puccinelli
Vettraino formidabile "pulcino" della Lazio. (Dono del dott. Sergio Longhi)
Vettraino sulle spalle di Sclavi e alcuni "pulcini" della squadra del 1933

Attaccante, nato a Roma il 21 settembre 1920. Deceduto ivi il 25 luglio 1998 poco prima di compiere 78 anni. L'11 giugno 1933 i "pulcini" della Lazio, nati nel 1920 e '21, imposero il pareggio (1-1) alla famosa squadra giovanile del Wacker di Vienna al Prater, di fronte a 45000 che attendevano l'inizio della partita che il Wunderteam nazionale doveva giocare con la Romania. La formazione della Lazio era: Giubilo, Giovannardi Rolando, Palombini Giovanni, Di Santo, Cobelli, Palma, Mancini, Longhi (I), Vettraino, Longhi (II), Capponi. Il più basso era Vettraino che misurava 134 centimetri ed era soprannominato "scoiattolo". Il gioco dei piccoli biancocelesti, guidati da Sturmer, fu elogiato con toni trionfali da tutti i giornali europei dell'epoca. Nella Pasqua del 1938 la Lazio fu invitata a sostenere tre partite amichevoli in Germania. L'allennatore Viola utilizzò molti di quei "pulcini" che nel frattempo erano diventati grandicelli. I risultati furono i seguenti: Neustadt-Lazio 1-4; Rappresentativa Berlino-Lazio 0-5, Mannheim-Lazio 0-6. In quest'ultima partita Vettraino segnò una tripletta. Il giocatore era ormai maturo per esordire in prima squadra e ciò avvenne nel campionato 1938/39, il 9 ottobre '38, in occasione di Lazio-Livorno 2-1. Luigi giocò poi altre 6 partite e segnò una rete. L'anno seguente, nel campionato 1939/40, Vettraino divenne titolare e giocò 27 gare con 6 reti, trovando soprattutto un'intesa naturale con Silvio Piola: furbo, agile, velocissimo, con un dribbling mortifero il primo, potente, inesorabile, acrobatico e finalizzatore implacabile il secondo. Una coppia che rese la vita difficile ad ogni difesa avversaria e che il nuovo allenatore, l'ungherese Geza Kertesz, utilizzò costantemente. Il 4 aprile 1940 Luigi era in borghese allo Stadio Nazionale per assistere ad una partitella di allenamento che l'Italia stava disputando in previsione dell'incontro con la Romania. Alla fine del 1° tempo, dopo aver segnato 3 goal, Piola uscì per un dolore alla gamba. Allarmato, il CT Vittorio Pozzo fece convocare il centravanti laziale Barrera. Quest'ultimo però non si trovava e allora fece spogliare Luigi che aveva intravisto tra il pubblico. Nel 2° tempo la piccola ala sinistra, alta poco più di 160 cm, fece 2 reti in pochi minuti e Pozzo gli confidò che se fosse stato più alto lo avrebbe convocato sicuramente. Nel campionato 1940/41 Luigi gioca altre 23 partite e segna ancora 6 reti. Verso la fine del campionato moriva, ad appena 21 anni, l'ex pulcino Cobelli promessa assoluta del calcio italiano. Questa notizia rattristò tutti e anticipò un'altra brutta notizia: nel campionato 1941/42 Vettraino fece in tempo a giocare una sola gara prima di ammalarsi di una brutta infezione che lo costrinse ad abbandonare l'attività. Si curò a lungo ma quando tornò in campo fece solo qualche partita nel campionato romano di guerra con la Mater di Fulvio Bernardini. Finito il tragico conflitto mondiale, Luigi provò a tornare ai precedenti livelli e fu accolto dalla Lazio. Ma non giocò più da titolare perchè la malattia l'aveva minato fisicamente in modo profondo. A 26 anni uno dei calciatori biancocelesti più forti di sempre e tra i più amati dai sostenitori laziali, fu costretto ad abbandonare il calcio per sempre. Nella sua permanenza nella Lazio giocò 63 partite in campionato segnando 13 reti, mentre in Coppa Italia giocò 9 gare mettendo a segno 4 goal.