Articolo del giorno

27 novembre
Lionello Manfredonia
Difensore-centrocampista, nato a Roma il 27 novembre 1956. Cresciuto nella Società. Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 201 presenze e 8 reti in Campionato. La Lazio lo acquista all'età di 15 anni dal Don Orione, società della zona di Monte Mario in cui era stato formato e valorizzato dal tecnico Arnaldo Paradiso, pagandolo un milione di lire e strappandolo alla Juventus. E' uno dei ragazzini terribili che in quegli anni si mettono in mostra nella Lazio. Viene convocato tre volte (con una presenza) nella Nazionale Juniores e nel Torneo Giovanile Principato di Monaco del 1973. Assieme a Bruno Giordano, Stefano Di Chiara e Andrea Agostinelli conquista lo scudetto Primavera 1975/76. Gioca sia a centrocampo che da libero, fino a fare lo stopper, e sempre risultando uno dei migliori in campo. Giulio Corsini, neo allenatore dei biancazzurri, lo nota e lo fa allenare con la prima squadra nel ritiro precampionato, ma il suo nome era comparso già all'indomani della conquista del primo scudetto nel 1974 come uno dei più validi e promettenti giocatori per gli anni a venire.
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Roberto Mancini
Attaccante, nato a Jesi (AN) il 27 novembre 1964. Viene acquistato nel 1997 dalla Sampdoria. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in Campionato. Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna 1981/82. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in serie B. Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella massima serie. Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico scudetto nel (1990/91), quattro volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed i premi Guerin d'Oro per le stagioni 1987/88 e 1990/91, Calciatore d'Oro ad honorem 1994/95. Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcelona.
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26 novembre
Guido Gratton
Centrocampista, nato a Monfalcone (TS) il 23 settembre 1932 e deceduto a Firenze il 26 novembre 1996.
Una vita di successo sportivo, una maturità problematica e una morte orrenda. Questa la sintesi dell'esistenza di Gratton. Un friulano con la determinazione di quella terra che girò l'Italia dando calci al pallone ma che trovò solo a Firenze la dimensione del campione. Con i viola fece parte di quella linea, genialmente assemblata da Fulvio Bermardini, che ancor oggi desta meraviglia: Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. Due artisti, Julinho e Montuori, un finalizzatore infallibile, Virgili, e due corridori umili ma preziosi, Prini e Gratton. Lo scudetto del 1955/56 fu l'apice della sua carriera. Nella Fiorentina era arrivato dal Como in cui aveva giocato nel 1952/53 per 30 partite segnando 3 reti. Aveva però cominciato nel Parma in serie C a soli diciotto anni per poi passare al Vicenza in serie B nel 1951/52 con 37 partite. Nella Fiorentina rimase per 7 stagioni, dal 1953/54 al 1959/60 e giocò 193 partite complessivamente e segnò 28 reti.
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Michelangelo Sulfaro
Portiere, nato a Messina il 26 novembre 1946.
La prima compagine in cui milita, nel 1965, è il Crotone in Serie C in cui gioca solo due partite nella prima stagione e sette nella successiva. L'anno seguente, 1968, va a San Benedetto del Tronto dove esiste un'ottima scuola per portieri (anche Stefano Tacconi e Walter Zenga si formeranno nella squadra adriatica), e gioca per 33 gare. Con la Sambenedettese vince nel 1969 il Premio come Calciatore esemplare per la serie C, assegnato dal quotidiano Stadio al calciatore distintosi per qualità atletiche, tecniche, morali. La Lazio lo fa osservare a lungo dai suoi tecnici e nella stagione 1969/70 lo schiera come titolare. Il ragazzo ha buone doti fisiche (m 1,84, kg 74) e atletiche e si esibisce in parate spettacolari che alterna, però, con errori decisivi. Sente troppo il cambio di categoria e patisce, anche se ha discreta personalità, l'ambiente ipercritico e polemico di Roma.
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25 novembre
Maurizio Manzini
Team Manager, nato a Roma il 25 novembre 1940. Unico Laziale in una famiglia di accesi sostenitori giallorossi.
Alla Lazio in veste ufficiale dal 1988 ma come collaboratore dal 1971. Ebbe il primo impatto con i biancocelesti a Lugano, nell'albergo che ospitava la squadra prima di una partita di Coppa delle Alpi e lui, che lavorava a Milano nella compagnia aerea BEA e tifoso laziale, era andato lì per salutare i giocatori. Trasferitosi a Roma in qualità di Direttore delle vendite della compagnia aerea privata Itavia per l'Italia centrale, si accorse che tra i clienti vi era la Lazio ed ebbe pertanto occasione di organizzare una trasferta a Bergamo. Divenne molto amico del segretario Fernando Vona e costituì il punto di riferimento per i viaggi della squadra. Godendo progressivamente della fiducia di tutto l'ambiente laziale, si legò a Tommaso Maestrelli che cominciò ad invitarlo sempre più spesso a Tor di Quinto.
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Gabriele Podavini
Difensore, nato a Prevalle (BS) il 25 novembre 1955.
Cresciuto nel Virle, viene acquistato dal Brescia con cui disputa 6 stagioni in prima squadra dopo aver militato nelle formazioni giovanili delle "rondinelle" e aver vinto un campionato Primavera. Per una stagione gioca in prestito con il Bolzano. La Lazio lo acquista nel 1982 dal Brescia grazie al suggerimento del tecnico Roberto Clagluna. Disputa 5 stagioni in maglia biancoceleste per poi passare al Genoa ed in seguito al Siena. Podavini è stato un terzino dinamico, dotato di buona tecnica e in possesso di un tiro forte e preciso.
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24 novembre
Gianfranco Garbuglia
Difensore, nato a Corridonia (Macerata) il 24 novembre 1940.
Inizia nelle giovanili della squadra della cittadina marchigiana e si mette subito in mostra per le spiccate doti naturali possedute. Nel 1959/60 viene segnalato da un osservatore e viene acquistato dalla Sambenedettese dove orbita tra prima squadra e giovanili. Alla fine del campionato passa in prestito all'Udinese ma non trova l'occasione per esordire in prima squadra. Rientrato dal prestito, nel campionato 1961/62 viene impiegato in prima squadra nel ruolo di centromediano. Nella Lazio, che milita in serie B, arriva per 15 milioni nel Novembre del '62 e si mette subito in luce tanto da convincere l'allenatore Juan Carlos Lorenzo a farlo esordire il 4 novembre 1962 nella partita Cosenza-Lazio terminata 1-1. Molti esperti sono scettici sulle qualità dell'atleta ma Lorenzo intuisce subito che il ruolo più adatto per il giocatore è quello di terzino. Favorito dall'essere ambidestro ma chiuso a destra dall'affidabile e solido Diego Zanetti, Garbuglia finisce sulla fascia sinistra dove dà prova di avere doti di marcatore non comuni. Alla fine della stagione la Lazio viene promossa in serie A e Lorenzo, nonostante le numerose richieste, pretende la conferma del calciatore che diventerà un punto di forza della difesa biancoceleste. ► Clicca qui per continuare la lettura

André Felippe Ferreira (Pampa)
Pallavolista. Nato a Recife (Brasile) il 24 novembre 1964. Il più forte giocatore di pallavolo che abbia militato nella S.S. Lazio.
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Aldo Nicoli
Centrocampista, nato a Bologna il 24 novembre 1953.
Cresciuto nel settore giovanile dell'Internazionale FC, esordì in prima squadra nel maggio del 1974. Nella stagione 1975/76 fu ceduto al Foggia, in Serie B, dove ottenne la promozione in massima serie e rimase nei due campionati, prima di passare alla Lazio. Con la squadra biancoceleste Nicoli disputa 3 stagioni. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 1 rete nel derby Roma AS-Lazio vinto dai biancocelesti per 1-2 entrando nel cuore dei tifosi biancazzurri. Purtroppo il 6 maggio dello stesso anno subì un grave infortunio a Perugia che ne pregiudicò il prosieguo della carriera. ► Clicca qui per continuare la lettura

Vincenzo Zucchini
Centrocampista, nato a San Bartolomeo in Bosco (FE) il 21 luglio 1947, deceduto a Pescara il 24 novembre 2013.
Cresciuto nella Tevere Roma, poi Fiorentina, Pietrasanta, Del Duca Ascoli, Savona ed Avellino. Zucchini approda al Pescara nel campionato 1973/74 ed è decisivo nella volata con il Lecce che vale il ritorno tra i cadetti degli abruzzesi dopo venticinque anni. La prima promozione in serie A da capitano con Cadè allenatore risale al 1977; il bis due anni dopo con Angelillo in panchina. In 6 stagioni totalizza 185 presenze e 24 gol. Dopo l'esperienza con la Lazio (stagione 1979/80), da ricordare che fu lui l'autore del gol biancoceleste nel tragico derby in cui fu assassinato il tifoso laziale Vincenzo Paparelli, passa al Vicenza, chiude la carriera nel 1983 con la Salernitana. La prima esperienza da allenatore è con il Chieti.
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