25 Settembre 1973

Da LazioWiki.

Allenamento quotidiano per i biancazzurri a Tor di Quinto. Sono stati anche visionati due giocatori: il fratello di Nanni e il giocatore del Lumezzane Zerbio (o Zebio come riportato dai quotidiani in altre occasioni). Nella partitella finale vittoria dei giocatori col fratino verde sui rossi per 5-2:

ROSSI: Pulici, Mazzola, Petrelli, Pietrangeli, Oddi, Martini, Lovati, Facco, Chimenti, Zerbio.

VERDI: Avagliano, Inselvini, Tinaburri, Borgo, Frustalupi, D'Amico, Nanni, Nanni II, Garlaschelli, Tripodi Garlaschelli e D'Amico in evidenza come goleador.

Scrive La Stampa:

Negli ambienti della Lazio e fra i suoi sostenitori si respira un clima di sfrenata euforia. Nella partita vittoriosa disputata contro il Novara che ha fruttato in extremis la qualificazione al turno successivo di Coppa Italia, i biancoazzurri hanno fornito uno spettacolo di gioco che ha sorpreso i loro stessi tifosi. Dopo il confronto di Coppa Uefa contro i modesti svizzeri del Sion, furono in molti ad affermare che si era trattato di un impegno troppo facile per valutare l'esatto valore della compagine guidata da Maestrelli. Chinaglia e compagni hanno replicato con una prestazione che ha cancellato ogni dubbio. Neppure si può dire che il Novara abbia disputato una partita in tono dimesso. I piemontesi si sono battuti, hanno tentato di contrastare tenacemente il passo degli avversari.

La verità è che non ci sono riusciti. La compagine biancoazzurra è sembrata una perfetta macchina da gol che non conosce ostacoli. Dove arriverà questa Lazio nel prossimo campionato? Nel gioco del calcio la cautela non è mai troppa, come ha fatto giustamente rilevare Maestrelli. Ma non sembra azzardato assegnare alla compagine romana il pronostico di protagonista assieme al consueto terzetto Juventus-Milan-Inter. Un anno di esperienza, a cui si è aggiunta una invidiabile condizione psicologica, consente ai laziali di giocare con una naturalezza che sorprende. Nel collaudato meccanismo quest'anno sembrano risaltare meglio le doti di Chinaglia che trova nei compagni una più valida collaborazione.

Da quello che si è visto nelle partite con il Sion e il Novara, non si è ravvisato il minimo squilibrio. Si può obiettare che la squadra sembra decisa a partire troppo forte con il rischio di scoppiare alla distanza. "Io lo escluderei — ha detto in proposito Frustalupila verità è che adesso ci conosciamo meglio, si può dire che giochiamo a "memoria", dando l'impressione che ci muoviamo ad un ritmo superiore". Maestrelli, pur usando il consueto tono prudente, ha commentato che non c'è da sorprendersi troppo per il gioco espresso dalla sua squadra: "Io credo che la Lazio — ha aggiunto il trainer — possa ripetere il campionato dello scorso anno. I giocatori sembrano ormai coscienti del loro valore, hanno acquisito una chiara personalità, non amano soffermarsi sugli allori. E' la loro volontà di vincere, inoltre, che mi fornisce una seria garanzia".

"Il campionato è vicino. La Lazio è preparata per affrontarlo subito al ritmo giusto. Non mi pare quindi che si possa correre il pericolo di una partenza troppo lanciata. L'anno scorso la sorte ci fu amica consentendoci di schierare quasi sempre la stessa formazione. Ma adesso abbiamo anche giocatori che danno grande affidamento come il giovane D'Amico, Mazzola, Polentes, senza contare il titolare Facco infortunato, sostituito degnamente da Petrelli". Insomma sembra proprio una Lazio decisa ad inserirsi stabilmente fra le grandi. Ieri sera negli spogliatoi, dopo la partita. Parola l'ha definita addirittura simile al Real Madrid del 1961. I giornali romani hanno riportato con grandi titoli il lusinghiero giudizio del famoso ex azzurro. C'è da notare, però, che la squadra spagnola proprio nel 1961, dopo aver conquistato consecutivamente cinque titoli di campione d'Europa, non vinse più nulla. Lapsus o sottile ironia di Parola? La Lazio è chiamata a fornire l'esatta risposta.