Domenica 17 marzo 2002 - Brescia, stadio Mario Rigamonti - Brescia-Lazio 1-1

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17 marzo 2002 - 2993 - Campionato di Serie A 2001/02 - XXVII giornata

BRESCIA: Castellazzi, Bonera, Petruzzi, Giunti (54' Yllana), Mangone, E.Filippini, A.Filippini (70' Caracciolo), Sussi, Binotto, Toni, Salgado (67' Bachini). A disposizione: Srnicek, Schopp, Guana, Stankevicius. Allenatore: Mazzone.

LAZIO: Peruzzi, Stam (78' Favalli), Nesta, Fernando Couto, Pancaro, Poborsky, Giannichedda, Liverani (71' Fiore), Stankovic, Crespo, Evacuo (46' C.Lopez). A disposizione: Marchegiani, Gottardi, Mihajlovic, Mendieta. Allenatore: Zaccheroni.

Arbitro: Sig. Treossi (Forlì).

Marcatori: 56' Crespo, 90' Yllana (rig).

Note: ammoniti Petruzzi, E.Filippini, Giannichedda, Sussi, Evacuo, Couto, Stam, Nesta, Pancaro. Recuperi: 3' p.t., 4' s.t.

Spettatori: totali 14.064.


Hernan Crespo nell'azione del vantaggio biancoceleste
La rete del bomber argentino
Il pareggio di Yllana
Hernan Crespo tenta la rovesciata

Nessuno meritava di vincere e il pubblico non meritava una partita così povera di contenuti tecnici e un arbitro da pensione come Fiorenzo Treossi. Brescia e Lazio hanno spremuto un punto inutile dalle loro crisi e dalla loro mediocrità. Anche i gol sono stati "grigi". Un suicidio del portiere Castellazzi, incapace di rinviare di piede in quella e in altre occasioni, ha innescato Claudio Lopez invece di un compagno in un semplice alleggerimento al 10' della ripresa. Cross dell'argentino e premio-altruismo per Poborsky: poteva tirare solo davanti al portiere e invece ha servito Crespo ancor più libero. Un harakiri di Pancaro, sempre più confuso e in crisi, ha dato invece al Brescia il rigore del pareggio a tempo scaduto: il difensore è franato goffamente su Bachini che non aspettava altro. Dopo aver sorvolato su almeno tre episodi dubbi in area laziale, Treossi si è sentito giustificato dal cumulo dei sospetti.

Rigore e travagliato pareggio di Yllana, che ha colpito la traversa prima che il pallone si infilasse in porta. Il punto non stacca il Brescia dal quart'ultimo posto in classifica, ma lo lascia attaccato all'ossigeno dei disperati. Senza Roberto Baggio e Guardiola la squadra ha pochissima qualità, solo Bonera sembra un calciatore da squadra medio-alta. Ma la cosa peggiore è che soltanto Petruzzi sembra un giocatore da squadra di Mazzone, cioè tutto core. Allo stesso modo, il pareggio serve pochissimo alla Lazio. Non cura le ferite del derby e della violenta contestazione; non permette di guadagnare terreno su Bologna e Chievo fermate da due squadre ormai retrocesse; non evita l'ennesimo "caso" all'interno di questa squadra ormai senza pace. Ancora una mezza rissa nello spogliatoio.

Sette giorni fa, durante l' intervallo, con la Roma avanti 3-0 e Nesta distrutto. Ieri prima dell'inizio, quando Zaccheroni lascia fuori Claudio Lopez e fa giocare il bomber della Primavera, il ventenne Felice Evacuo. Decisione non gradita a molti, soprattutto al folto gruppo argentino. A cose fatte, non avevano torto Crespo e Simeone. Evacuo è un giovane promettente, ma è ancora acerbo per la serie A. Inoltre è una classica punta centrale e con Crespo non è assolutamente ben assortito. Zaccheroni, che può sbagliare ma che ha sempre l'onestà intellettuale di correggersi, nel secondo tempo ha fatto la scelta più logica. Fuori Evacuo e dentro Lopez. Il gioco della Lazio non è decollato, ma è stato almeno più razionale. Tutto quello che fa Zaccheroni, però, è ormai nel mirino della tifoseria laziale.

Domani, alla ripresa degli allenamenti, potrebbe esserci una nuova contestazione. E, visto che i problemi non finiscono mai, per la prossima gara con l'Udinese saranno squalificati Couto e Pancaro. Nesta, però, è stato sontuoso, riprendendosi alla grande dal derby. Ci penserà lui alla difesa da rielaborare. Il Brescia ha trovato il pareggio quando ormai non ci credeva più.

Fonte: Corriere della Sera