Domenica 28 aprile 1996 - Bergamo, stadio Azzurri d'Italia – Atalanta-Lazio 1-3

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28 aprile 1996 - 2697 - Campionato di Serie A 1995/96 - XXXII giornata

ATALANTA: Ferron, Pavone (65' Pisani), Conteh, Montero, Valentini, Bonacina, Sgrò (87' Mutarelli), Fortunato (90' Herrera), Gallo, Tovalieri, Morfeo. A disp.: Zani, Luppi. All. Mondonico.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta (88' Gottardi), Fuser, Grandoni, Chamot, Rambaudi (67' M.Esposito), Di Matteo, Casiraghi, Franceschini (57' Piovanelli), Signori. A disp.: Orsi, Bergodi. All. Zeman.

Arbitro: Racalbuto (Gallarate).

Marcatori: 12' Valentini (aut), 33' Morfeo, 57' Signori (rig), 84' M.Esposito.

Note: ammoniti Montero, Casiraghi, Conteh, Fuser, Nesta e Grandoni. Esordio in serie A per Mutarelli classe 1978. Calci d'angolo: 7-4.

Spettatori: 17.000 circa.

Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Dal Guerin Sportivo: foto della gara
La gioia dei giocatori biancocelesti
Signori colpito da un oggetto scagliato dalla tribuna

Nessuno è profeta in Patria. Ne sa qualcosa Beppe Signori che è nativo di Alzano Lombardo, un paese qui vicino. Avrebbe tutto per poter essere felice perché ha segnato il suo centesimo gol in serie A e perché la Lazio è proiettata in zona Uefa. Invece ha giocato in uno stadio contro. Allora Signori, cento gol, bel traguardo. "Sono contento perché cento gol sono un bel bottino, che ti fa entrare nel club dei grandi". Però è stata una giornata dura. "Sono stato colpito da una moneta in testa". Era il 24' del secondo tempo, Signori si apprestava a battere un calcio d'angolo proprio sotto la curva degli atalantini. Bonacina conferma per aver toccato con mano il bernoccolo sulla testa di Signori. Il medico della Lazio parla di abrasione. Il giocatore dopo essersi accasciato per terra ha ripreso battendo il calcio d'angolo. "Capisco - continua Signori - che ci possa essere rivalità perché non gioco nell'Atalanta, ma dovrebbero essere orgogliosi i tifosi bergamaschi per aver un giocatore come me anche se non gioca nella squadra della loro città. Comunque, meglio non dire niente, evitiamo altre tensioni" e fugge su un'automobile per tentare di raggiungere i compagni all'aeroporto. La partita, scoppiettante fin dall'inizio, ha visto la Lazio cominciare alla grande e l'Atalanta rispondere colpo su colpo. Alla traversa di Fuser, infatti l'Atalanta ha replicato con le traverse di Morfeo e di Tovalieri. Al vantaggio della Lazio su autorete, ha ribattuto con il gol di Morfeo. Al gran gioco espresso in campo da Lazio e Atalanta non hanno partecipato le due tifoserie. Quella laziale ha gettato bengala sui tifosi atalantini della curva Sud, dov'erano assiepati seppur divisi da una recinzione. Quella atalantina se l'è presa in particolar modo con Signori e anche con Casiraghi, che abita in un paese della vicina Brianza. Prima e dopo la partita gli scontri tra le frange estreme delle due tifoserie hanno impegnato severamente le forze dell'ordine. Il bilancio: due tifosi laziali ed un carabiniere leggermente feriti; lacrimogeni e una carica per proteggere l'uscita dallo stadio dei tifosi ospiti. Torniamo alla partita. L'equilibrio si è spezzato al momento del rigore fischiato dall'arbitro Racalbuto, al 13' del secondo tempo per la caduta in area di Fuser ad opera di Valentini. "Voi credete che mi sia buttato quando avevo la possibilità di far gol?" dice Fuser. "Forse sarà inciampato forse si sarà lasciato andare" è stato il commento di Valentini. La partita è finita in quel momento. L'Atalanta ha preferito amministrare le forze per la gara di andata del 2 maggio contro la Fiorentina per la finale di Coppa Italia. Mondonico non se l'è presa per il risultato avverso: "Non è contro la Lazio che dovevamo fare i punti necessari per la salvezza". Zeman alla fine era sorridente ma ha brontolato: "Nessuno si deve sentire in Uefa. Mancano due partite".