Domenica 3 novembre 1974 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 1-2

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

3 novembre 1974 1828. Campionato di Serie A 1974/75 - V giornata - inizio ore 15,30

LAZIO: Pulici F., Polentes, Martini (35' D'Amico), Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Badiani. (12 Moriggi, 13 Ghedin). All. Maestrelli.

INTER: Bordon I., Oriali, Fedele, Catellani, Giubertoni, Bini, Mariani G. (83' Muraro), Mazzola (I), Boninsegna, Scala N., Nicoli. (12 Vieri L., Moro A.) All. Suarez.

Arbitro: sig. Gonella di Torino.

Marcatori: 23' Re Cecconi, 53' Oddi (aut), 58' Fedele.

Note: giornata rigida, cielo coperto, terreno scivoloso. Ammoniti Mariani e Frustalupi. Angoli 10-4 per la Lazio. Sorteggio antidoping per Martini, Wilson, D'Amico, Bordon, Oriali, Nicoli. Leggero infortunio a Martini (strappo muscolare) al 33' del p.t.

Spettatori: 70.000 circa. Incasso £. 196.038.900.

Oriali al tiro contrastato da Frustalupi
Una fase della gara

51' minuto. Rimessa laterale battuta da Re Cecconi alla volta di Garlaschelli; cross per Chinaglia che come un fulmine scaraventava la palla in goal. L'arbitro Gonella indica il centrocampo convalidando la rete che porta la Lazio sul 2-0. Mentre i biancazzurri festeggiano i giocatori nerazzurri accerchiano Gonella spingendolo a guardare verso il guardalinee Gialluisi; l'arbitro si avvicina e, dopo un rapido scambio di battute con il collega, indica che la rimessa dal fondo era dell'Inter annullando la rete. Sia ai giocatori biancazzurri che ai tifosi saltano i nervi e da questo momento la gara cambia fisionomia. E' questo l'episodio principe della giornata all'Olimpico dove la Lazio esce immeritatamente sconfitta da un'Inter più che fortunata. Dal probabile 2-0 dei biancazzurri si passerà in soli 8 minuti al definitivo 1-2 per i meneghini. La gara vedeva i biancazzurri giocare la prima parte del match molto bene. Al 5' su un cross di Frustalupi per poco Fedele non combinava un pasticcio mandando la palla nella propria rete. Due minuti dopo era Boninsegna a provare la via della rete, ma Pulici parava facilmente.

Al 19' un gran tiro di Nanni veniva tolto dalla rete da Bordon, preludio al vantaggio che arrivava al 24': Frustalupi riceveva da Oddi e prontamente crossava al centro dell'area dove il portiere nerazzurro respingeva proprio sui piedi di Re Cecconi che non si lasciava sfuggire l'occasione gonfiando la rete. Al 35' tegola per i biancazzurri che perdono Martini per infortunio. Stranamente Maestrelli non lo sostituisce con il difensore neo acquisto Ghedin, ma con D'Amico arretrando Badiani (Il tecnico a fine gara giustificherà questa mossa asserendo che Ghedin soffriva di un risentimento muscolare). La ripresa inizia con il "Fattaccio" della rete annullata a Chinaglia (c'è da chiedersi il perché il guardalinee abbia permesso di far battere la palla a Re Cecconi; passare a Garlaschelli e questi crossare per l'attaccante biancazzurro, senza bloccare l'azione sul nascere o in corso di svolgimento). La Lazio, come dicevamo s'innervosisce e al 53' subisce il pareggio su uno sfortunato tocco di Oddi che devia un innocuo tiro di Mariani. La rabbia dei biancazzurri porta tutti in avanti esponendosi al contropiede nerazzurro.

E proprio su uno di questi arriva la rete del KO: Wilson perde un contrasto con Mazzola che passa a Fedele, sfuggito alla guardia di D'Amico, il numero 3 interista entra in area e trafigge l'incolpevole Pulici. I Laziali provano a reagire, esponendosi ancora al contropiede interista e Pulici deve fare gli straordinari sia su Mazzola al 65' (respinta a pugni uniti), sia al 69' su Boninsegna che di testa lo impegnava in un colpo di reni all'indietro per togliere la palla dalla rete. Ancora duello fra Boninsegna e Pulici al 72' con altra ottima parata dell'estremo difensore biancazzurro. La Lazio ci prova, non sta a guardare, ma al 87' Chinaglia sbaglia una mezza rovesciata mentre allo scadere è Nanni a fallire una preziosa palla-goal del pareggio. Sconfitta immeritata, almeno fino al 51', ma c'è tempo per rimediare. I biancazzurri, seppur in coabitazione restano sempre primi in classifica.





Torna ad inizio pagina