Giovedì 14 novembre 1996 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 1-0

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Coppa Italia 1996/97 - Andata Quarti di finale - Napoli-Lazio 1-0

NAPOLI: Taglialatela, Ayala, Colonnese, Baldini, Crasson, Longo (58' Bordin), Beto (71' Milanese), Cruz, Turrini, Aglietti, Caccia. All. Simoni.

LAZIO: Marchegiani, Nesta, Grandoni, Chamot, Favalli (26' Gottardi), Piovanelli, Okon, Marcolin, Buso (46' Protti), Casiraghi, Signori (83' Rambaudi). A disp. Orsi, Baronio, Franceschini, Venturin. All. Zeman.

Arbitro: sig. Trentalange (Torino).

Marcatori: 2' Aglietti.

Note: ammoniti Piovanelli, Okon, Beto, Marcolin. Favalli colpito alla testa da Ayala è costretto ad uscire in barella al 26'. Calci d'angolo: 5-10.

Spettatori: 45.000.

Il biglietto della gara
Una fase della gara
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Sconfitta di misura per la Lazio nel turno d'andata della Coppa. Partita subito in discesa perché il Napoli va a segno al primo assalto. Cross teso di Turrini, dormita generale della difesa romana, e scivolata vincente di Aglietti che mette dentro: non sono passati nemmeno 120 secondi di gioco e i partenopei sono in vantaggio. La squadra di Zeman si butta in avanti, rumina gioco, ma sempre senza il dovuto raziocinio. Il Napoli aspetta e punge in contropiede. Marchegiani si supera prima su Aglietti e poi deve volare su una velenosa conclusione di Turrini. E' poi Taglialatela ad essere impegnato da Casiraghi. La grande occasione per pareggiare matura quando Trentalange assegna un rigore quando Ayala ostacola fallosamente Casiraghi: il fallo è fuori area e il penalty è un vero regalo. Tiro sbilenco di Signori dal dischetto e pallone che va fuori! La partita prosegue con lo stesso spartito della prima frazione: Lazio arruffona e azzurri di casa rapidi nel ripartire. Il subentrato Protti si dà molto da fare e riesce pure a far centro ma la rete è giustamente annullata per fuorigioco. Il Napoli si mangia il raddoppio in più di un occasione con Aglietti e Crasson. Nel serrate finale vi è lavoro per Taglialatela che è impegnato severamente dal generoso Casiraghi. Trentalange poi, forse per farsi perdonare del rigore assegnato in precedenza, chiude gli occhi su due interventi sospetti nell'area napoletana ai danni di Protti e Casiraghi.