Giovedì 3 novembre 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-FC Zurich 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

3 novembre 2011 - 3.438 - Europa League - Fase a gironi, gara 4 gruppo "D" - inizio ore 19.00

LAZIO: Marchetti, Zauri (78' Konko), Diakite, Dias, Radu, Lulic (46' Brocchi), Cana, Ledesma, Sculli, Klose (46' Cisse), Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Crescenzi, Hernanes, Kozak. Allenatore: Reja.

FC ZURICH: Leoni, P.Koch, Beda, Teixeira, Rodriguez, Mehmedi (65' Chermiti), Aegerter, Zouaghi, Djuric (76' Schonbachler), Chikhaoui (61' Magnin), Alphonse. A disposizione: Guatelli, R.Koch, Barmettler, Buff. Allenatore: Fischer.

Arbitro: Sig. Koukoulakis (GRE) - Assistenti Sigg. Saraidaris e Vasileiadis (GRE) - Assistenti arbitrali aggiunti Sigg. Kakos e Tritsonis (GRE) - Quarto arbitro Sig. Sidiropoulos (GRE).

Marcatori: 62' Brocchi.

Note: ammonito al 38' Sculli, al 40' Diakite, al 46' P.Koch, al 74' Chermiti, all'86' Cana per gioco scorretto. Angoli: 5-3. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 15.000 circa con 700 tifosi ospiti.

La formazione biancoceleste
Un'altra foto della formazione
Miroslav Klose in azione
André Dias in una fase di gioco
Cristian Ledesma in un intervento aereo
Senad Lulic tenta la via della rete
Un momento dell'incontro
Tommaso Rocchi
Lorik Cana festeggia Cristian Brocchi dopo la marcatura
L'esultanza del centrocampista biancoceleste
Miroslav Klose
Lorik Cana
André Dias
Luciano Zauri
Giuseppe Sculli e Miroslav Klose alla caccia del pallone
Djibril Cisse
I tifosi biancocelesti festeggiano la 100a rete di Tommaso Rocchi segnata la domenica precedente in Cagliari-Lazio 0-3
Un'altra foto della formazione
Il goal decisivo di Cristian Brocchi

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Brocchi e Cisse danno la sveglia. La Lazio supera il fortino Zurigo. Gol di Brocchi che entra per Lulic dopo un brutto primo tempo dei biancocelesti che rischiano grosso. Klose in campo solo 45 minuti opachi: da lui una sola fiammata. Vince anche il Vaslui: il cammino resta insidioso".

Continua la "rosea": Arriva la prima vittoria nel girone di Europa League per la Lazio. Un successo assai sofferto sullo Zurigo, con un primo tempo brutto per i biancocelesti, che vengono a capo del match grazie all'ingresso nella ripresa di Brocchi e Cisse per Lulic e Klose ed è proprio Brocchi che ha avuto l'impatto più importante: padrone in mezzo al campo e in gol con un tiro da lontano. Reja si affida a Miroslav Klose contro lo Zurigo servono i gol del tedesco per strappare la prima vittoria nel girone, decisiva per coltivare speranze di qualificazione dopo due pareggi e una sconfitta finora. La Lazio ci tiene all'Europa League e fa rifiatare il numero minimo di giocatori. In pratica si ferma solo Cisse, in panchina con gli acciaccati Konko, Brocchi ed Hernanes, comunque pronti ad entrare in campo e dunque in panchina con Kozak. Lazio dunque col 4-4-2, centrocampo con Cana al centro e Sculli esterno. Nello Zurigo davanti la coppia Alphonse-Chikhaoui: il tunisino Chermiti in panchina, Nikci rimasto in Svizzera. Lazio che prova subito a pressare gli svizzeri, ma dopo nemmeno due minuti di gioco si materializza una folata sulla destra di Alphonse, che piomba sulla destra senza trovare opposizione. Facile cross in area per l'accorrente Chikhaoui che calcia a botta sicura e paratona di Marchetti. E' un brivido che scuote immediatamente i bancocelesti, che iniziano a fare diga a centrocampo con Cana e Ledesma e a creare occazioni da gol a ripetizione. Sculli colpisce alto, Lulic sbaglia un cross, Cana calcia dal limite, ma Leoni non ha problemi a bloccare un tiro centrale. Il problema è che Cana, Ledesma e Lulic non sono però precisi nelle giocate. L'impostazione del gioco laziale pare risentire della troppa frenesia.

Così lo Zurigo ha il tempo di ragionare e conquista il pallino del gioco trovandosi spesso nell'area dei padroni di casa, Mehmedi si sposta a sinistra, con Chikhaoui che fa danni ogni volta che tocca palla. Philippe Koch e Rodriguez che avanzano spesso mettendo in crisi gli uomini di Reja incapaci di giocare più di due palloni consecutivi. La Lazio si allunga e il centrocampo non funziona come dovrebbe. Rocchi e Klose sono costretti a rientrare spesso per conquistare palloni giocabili, trovando chiusi tutti gli spazi. Reja prova a invertire gli esterni: Sculli a destra, Lulic a sinistra sperando di creare pericoli a destra, dove lo Zurigo pare più vulnerabile, ma sono gli svizzeri che a più riprese rischiano di far male. Unica fiammata del primo tempo dei laziali sul finire, grazie a un'iniziativa personale di Klose, che si mangia tre giocatori con una magia e al momento d calciare, a due metri dalla porta, viene anticipato da Rodriguez in angolo. Reja corre ai ripari e mette i muscoli in campo, passando di fatto al 4-3-3, con Lulic e Klose che lasciano il campo a Brocchi e Cisse, che va a comporre il tridente d'attacco con Rocchi e Sculli. Ma i problemi restano: poco mobili i centrocampisti, nessuno che si propone, diversi errori di tecnica individuale. Lo Zurigo è lì pronto a colpire e ci va vicino con Alphonse che se ne va solo soletto verso l'area laziale bruciando Zauri. Marchetti in uscita salva la situazione. La Lazio però, accelerando le giocate, riesce a spostare il baricentro del gioco verso l'area svizzera e grazie al gran movimento e alla grinta di Brocchi in mezzo al campo crea occasioni a ripetizione. Ledesma e Cisse difettano di precisione, ma la Lazio va al tiro appena può e lo Zurigo è in difficoltà, fino a capitolare al 17', con un tiro da fuori proprio di Brocchi, con leggera deviazione di Teixeira che beffa Leoni per l'1-0.

E a questo punto lo Zurigo deve fare la partita e per la Lazio il gioco si facilita, grazie a Cisse che lì davanti è un pericolo e ogni volta che può si libera ricevendo puntualmente palloni invitanti dai compagni. Ma il francese sbaglia sistematicamente: palla sempre fuori. Non basta a Fischer inserire forze fresche, con Magnin incollato su Cisse e Chermiti per Chikhaoui che prova a ridare verve agli attacchi dello Zurigo. Ma la Lazio è un'altra rispetto al primo tempo e crea una diga a centrocampo grazie a un Brocchi scatenato e a un Ledesma che pare svegliatosi dal torpore del primo tempo. Ne trae giovamento anche Cana. E con tre mastini così in mezzo al campo per lo Zurigo pare notte fonda. Lo Zurigo rompe la linea laziale solo in un paio di occasioni, apparendo impaurito dalla presenza di Rocchi e Cisse che lì davanti riescono sempre a creare occasioni.


Dal Corriere dello Sport:

La Lazio batte lo Zurigo. Basta un gol di Brocchi. I biancocelesti ottengono il primo successo in Europa League sconfiggendo per 1-0 gli svizzeri grazie alla rete del centrocampista subentrato nella ripresa per uno spento Lulic. Nella classifica del gruppo D i capitolini sono secondi a quota 5 insieme al Vaslui che a sorpresa ha sconfitto per 1-0 lo Sporting Lisbona.

La Lazio stende 1-0 lo Zurigo grazie ad un gol di Brocchi e continua a sperare nella qualificazione al turno successivo di Europa League. È bastato un gol di Brocchi ai biancocelesti per avere la meglio sugli svizzeri che hanno dato battaglia all'Olimpico costringendo la squadra di Reja a soffrire fino alla fine. Dopo un primo tempo abbastanza deludente (Lazio pericolosa solo con una conclusione di Lulic) l'undici romano è rientrato in campo con un altro spirito costringendo gli avversari a difendersi per gran parte della ripresa.

Gli ingressi di Cisse (al posto di Klose) e Brocchi (dentro per il bosniaco) hanno dato smalto e convinzione a Ledesma e compagni che al 17' sono riusciti a trovare la rete grazie proprio al centrocampista neoentrato (sul tiro dal limite dell'area c'è anche una deviazione avversaria). Successivamente è stato l'ex Panathinaikos a sfiorare in più di un'occasione la via della rete ma la difesa elvetica è stata capace di sventare il pericolo. Con questo successo la squadra di Reja sale a quota 5 in classifica lasciando a quota 2 lo Zurigo. A sorpresa appaiato con i biancocelesti c'è anche il Vaslui che ha battuto incredibilmente lo Sporting Lisbona per 1-0. A questo punto diventa fondamentale la trasferta in Romania che con molta probabilità deciderà chi passerà, insieme ai portoghesi, ai sedicesimi di finale di Europa League.


Il Messaggero titola: "Festa Lazio anche in Europa. Zurigo battuto, Brocchi gladiatore. Biancocelesti a due facce: primo tempo opaco, poi gli innesti di Brocchi e Cisse cambiano la partita".

L'articolo così prosegue: Al quarto assalto la Lazio brinda in Coppa. Dopo due pareggi e una sconfitta, contro lo Zurigo arriva la tanto sospirata vittoria in Europa League. Sudata (1-0 firmato da Brocchi nella ripresa) e importantissima. Perché il Vaslui batte con lo stesso risultato lo Sporting (praticamente già qualificato con 9 punti) ed il girone D si riequilibra. Ora Vaslui e Lazio sono entrambe a 5 punti e i biancocelesti non dovranno fallire la trasferta in Romania. Lo Zurigo resta a due, tagliato fuori dai giochi. L'avvio lascia intravedere un primo tempo divertente, ma la promessa non sarà mantenuta. Due fiammate, una per parte, e poi poco altro. Dopo meno di due minuti Marchetti è già impegnato severamente da Chikhaoui, servito da Alphonse. La Lazio risponde con un gran destro dal limite di Cana, Leoni blocca in due tempi. È una delle sue poche giocate degne di nota. Schierato a centrocampo per far riposare Hernanes e Brocchi, l'albanese è irrimediabilmente lento. Un impaccio nelle movenze che lo porta spesso a commettere fallo senza una reale volontà di essere cattivo. E questa lentezza è ulteriormente aggravata dalla coabitazione con Ledesma, nemmeno lui un fulmine di guerra.

Altra nota dolente è Zauri che, schierato sulla destra del settore difensivo, spesso è messo in difficoltà dal tunisino Chikhaoui. Così lo Zurigo lentamente conquista metri e, pur senza tornare ad impensierire seriamente Marchetti (impegnato solo in un paio di uscite su palle alte, sempre con grande sicurezza), tiene l'iniziativa per lunghi tratti, impedendo alla Lazio di rendersi pericolosa. Per vedere di nuovo Leoni impegnato bisogna aspettare il 34', quando Lulic gli scalda i guanti con un bel tiro dalla distanza, deviato in angolo. Il tempo si chiude con una sgroppata di Klose (per altro in ombra) sulla fascia sinistra. Il tedesco semina un paio di avversari, prima che Rodriguez lo contenga in angolo. Così non va e Reja rimescola le carte. Al rientro in campo fuori Klose e Lulic, inserisce Cisse e Brocchi. È la mossa vincente. La Lazio passa al 4-3-3 in fase d'attacco. Al 6', però, uno svarione di Zauri - scavalcato dal pallone - lascia Alphonse solo davanti a Marchetti. Uscita a valanga e pericolo sventato. Cisse è scatenato e già all'11' tenta un diagonale, a lato di un metro. La Lazio ormai comanda il gioco e Ledesma si mangia un gol, fallendo un rigore con palla in movimento.

Fischer richiama Chikhaoui per inserire Magnin, ma nel cambio la difesa elvetica si perde. Ne approfitta Cisse, il cui colpo di tacco serve Brocchi lasciato solo. Tiro leggermente deviato, quanto basta per diventare imprendibile per Leoni. Cisse è una spina nel fianco destro della difesa svizzera e lo Zurigo riesce solo raramente ad oltrepassare il centrocampo, compresso dalle sgroppate del francese. Sulle ali dell'entusiasmo ora anche Cana corre, ma si fa ammonire per un fallaccio. Cisse scoppia dalla voglia di gol, ma - servito da Zauri - sul finire allarga troppo il piatto ed il tiro esce da posizione favorevolissima. Non fa nulla, la Lazio vince e rialza la testa in Europa.


La Repubblica titola: "Brocchi scuote la Lazio. Qualificazione aperta. Un gol del mediano regala ai capitolini tre punti pesantissimi: vince anche il Vaslui, l'1 dicembre in Romania lo scontro diretto che può regalare il passaggio del turno. Primo tempo non esaltante, nella ripresa Reja gira l'incontro inserendo l'ex milanista e Cisse".

L'articolo così prosegue: Con la forza del cuore. La Lazio batte lo Zurigo soffrendo forse più del previsto e lo fa, non a caso, con chi in carriera ha reso la grinta il proprio manifesto ideologico. E' infatti di Cristian Brocchi la firma sul primo successo nel Gruppo D di Europa League, quello che lancia ufficialmente la rincorsa dei capitolini verso la qualificazione: l'ostacolo, a questo punto, sarà il Vaslui, che ha battuto in casa uno Sporting Lisbona già qualificato. Nella prima frazione i padroni di casa, scesi in campo con il 4-4-2, non brillano. Lo Zurigo sfiora il vantaggio dopo due giri d'orologio. Alphonse strappa palla a Dias sulla linea di fondo, tocco indietro per Chikhaoui il cui destro viene respinto da un attento Marchetti. Lazio che reagisce più per forza d'inerzia che per effettiva qualità di gioco: tanti cross, palloni lunghi, nulla in grado di impensierire realmente la retroguardia elvetica. Gli squilli arrivano da fuori area: Leoni è bravo su Cana al 7' e su Lulic al 34'. In mezzo alle due botte da lontano praticamente solo ospiti, efficaci fino agli ultimi venti metri ma mai veramente capaci di affondare.

Ai ragazzi di Reja quasi basta l'affondo di Klose in chiusura di prima frazione per sbloccare lo stallo: doppio dribbling ai danni di Rodriguez e Teixeira, Beda salva al momento dell'impatto con la sfera. Dal tunnel esce una Lazio diversa negli uomini e nella sostanza. Il bomber tedesco lascia spazio a Cisse, fuori anche il pur positivo Lulic per l'ingresso di Brocchi. Il 4-4-2 diventa 4-3-3, un solo pericolo corso al 7' su svarione di Zauri - bravissimo Marchetti in uscita bassa su Alphonse - prima del dominio biancoceleste. Il preludio al gol è di Ledesma, che col mancino di controbalzo va vicinissimo all'incrocio dei pali. Sul centro-destra, complici i due nuovi ingressi, i romani riescono a cambiare ritmo e storia dell'incontro. Minuto 17, Cisse di tacco libera Brocchi che ai 20 metri spara in porta senza pensarci: la deviazione di un difensore modifica la traiettoria quel tanto che basta per renderla irraggiungibile. Nella corsa del mediano dopo il timbro partita c'è tutta la rabbia di una Lazio che stava vivendo l'Europa League come una maledizione da sfatare: dal vantaggio in poi è tutta discesa.

I padroni di casa macinano azioni, con Cisse alla disperata e quasi ossessiva ricerca di una rete che manca da quel Milan-Lazio, esordio in Serie A. Ci prova prima con il destro da fuori - alto di poco - e poi con il sinistro a centro area: troppo lungo l'assist di Zauri, il francese arriva sul pallone col passo lungo. I due nuovi entrati non si arrendono, Brocchi soffia la sfera ad Aegerter, Rocchi guida il contropiede aprendo proprio per Cisse: conclusione sporcata in angolo. I ritmi calano, complice la sapiente gestione laziale, con un Ledesma padrone del possesso palla e un Lorik Cana finalmente inserito nella mediana biancoceleste, sia in fase di rottura che al momento di proporre. Il fischio finale fa tirare un sospiro di sollievo a Reja: la Lazio c'è, anche in Europa, e si giocherà la qualificazione a Vaslui a dicembre. Con una vittoria, il passaggio del turno sarebbe matematico.


Il sito web Uefa.com così commenta la gara:

La Lazio rompe il ghiaccio con Brocchi. Allo Stadio Olimpico, la squadra di Reja batte lo Zurigo e si rilancia in chiave qualificazione: è un gol del centrocampista a fruttare la prima vittoria nella fase a gironi. Buona "la quarta". La S.S. Lazio batte 1-0 l'FC Zürich e ottiene la prima vittoria nella fase a gironi di UEFA Europa League, rilanciando la sua candidatura per la qualificazione: è un gol – il primo nelle coppe europee – di Cristian Brocchi a decidere la sfida dell'Olimpico, valida per la quarta giornata del Gruppo D. Protagonista di un esaltante avvio di campionato ma finora deludente in UEFA Europa League, dove prima di questa sera aveva ottenuto due pareggi e una sconfitta, la squadra di Edoardo Reja aveva a tutti i costi bisogno di un successo per continuare a sperare di superare il turno e raggiungere i sedicesimi di finale. Sono stati decisivi proprio i cambi del tecnico, visto che l'azione del gol-vittoria è stata confezionata da due giocatori entrati a inizio ripresa, Djibril Cisse e appunto Brocchi. Sarà ora la trasferta contro il FC Vaslui, il prossimo 1 dicembre, a decidere le sorti della Lazio, prima della sfida conclusiva contro lo Sporting Clube de Portugal.

Reja cambia per quattro undicesimi la formazione che domenica sera aveva sconfitto 3-0 in trasferta il Cagliari Calcio. In difesa si rivede Luciano Zauri, che prende il posto di Abdoulay Konko; si accomodano in panchina anche Brocchi, Hernanes e Djibril Cisse, rimpiazzati da Lorik Cana, Giuseppe Sculli e capitan Tommaso Rocchi. Dalla parte opposta, Urs Fischer modifica in due elementi l'undici reduce dall'1-1 casalingo contro il FC Luzern. Philippe Koch e Chaker Zouaghi rilevano Raphael Koch e Oliver Buff. Pronti, via c'è subito il primo brivido per la Lazio. Federico Marchetti, però, ha ottimi riflessi e si oppone alla grande al tentativo sotto misura del tunisino Yassine Chikhaoui. I Biancocelesti si riorganizzano e con il passare dei minuti assumono il controllo delle operazioni. Al 6' ci prova Sculli di testa, su cross di Zauri, ma la mira è imprecisa. Poco dopo Johnny Leoni, portiere degli svizzeri, è costretto all'intervento in due tempi sulla staffilata di Cana.

Il possesso della squadra di Reja però è sterile, i padroni di casa faticano a verticalizzare e lo Zurigo riesce a imbrigliare la loro manovra, azzardando di tanto in tanto qualche sortita offensiva. Così, l'arma della Lazio diventa il tiro da fuori. Al 34' Senad Lulić costringe Leoni a rifugiarsi in corner con una staffilata da fuori, Klose si crea due buone occasioni ma viene fermato dagli avversari, prima sulla conclusione e poi dopo uno slalom travolgente. Reja cambia nella ripresa: Klose e Lulić restano negli spogliatoi, il tecnico goriziano getta nella mischia Cisse e Brocchi. A rendersi pericoloso però è lo Zurigo, complice una distrazione di Zauri su un rilancio lungo: Marchetti, comunque, ci mette una pezza con l'uscita bassa su Alexandre Alphonse. Anche il reparto arretrato degli ospiti, però, non è impeccabile: un mancato intervento di Ricardo Rodríguez consente a Cisse di andare al tiro, ma il pallone termina a lato.

La Lazio capisce che è il momento di attaccare e insiste. Rocchi anticipa Jorge Teixeira sul cross di Zauri ma non trova lo specchio, poco dopo Cristian Ledesma fa gridare al gol tutti i tifosi biancocelesti ma il sinistro dell'italo-argentino si perde a lato di un soffio. Lo Zurigo mette forze fresche, Ludovic Magnin rimpiazza Chikhaoui. Ma al 62' la Lazio sblocca il risultato, con un'azione orchestrata dai due nuovi entrati. Cisse inventa un tacco per Brocchi, il centrocampista prova il destro e la palla – dopo essersi impennata per la deviazione di Teixeira – scavalca Leoni e si insacca. Gli svizzeri corrono ai ripari, Amine Chermiti rileva Admir Mehmedi. Ma è la Lazio a sfiorare il raddoppio. Cisse può concludere da posizione favorevole ben tre volte, ma non riesce mai a trovare il gol. Entrano anche Marco Schönbächler da una parte e Konko dall'altra, al posto di Dušan Djurić e Zauri. Ma il risultato non cambia più, la Lazio può festeggiare il settimo risultato utile consecutivo. Ma soprattutto, la squadra di Edy Reja resta in corsa in UEFA Europa League.


Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

"È stata la vittoria del cuore: nel secondo tempo abbiamo avuto anche delle buone opportunità per portarci sul 2 a 0 e se fossimo stati più lucidi l'avremmo chiusa. Invece abbiamo dovuto soffrire un po'": così ai microfoni Mediaset Premium l'allenatore della Lazio, Edy Reja commenta la vittoria in Europa League. "La prestazione è stata comunque positiva, tolta la prima frazione dove siamo andati un po' sotto - ha aggiunto il tecnico -. Con l'ingresso di Brocchi e Cisse il volto della gara è cambiata. Non è la stessa Lazio del campionato? Queste partite le devi giocare con la massima intensità, in Europa nessun risultato è scontato e, nonostante la vittoria di oggi, anche la qualificazione non lo è: dobbiamo vincere in casa del Vaslui".



La rete-vittoria di Cristian Brocchi (fuori quadro)



► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:




<< Turno precedente Turno successivo >> Torna alla Stagione Torna ad inizio pagina