Martedì 27 luglio 2021 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Padova 1-1

Da LazioWiki.

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27 luglio 2021 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 18.00


LAZIO: Reina, Lazzari (64' Fares), Luiz Felipe (64' Vavro), Patric (64' Radu), Hysaj (46' Marusic), Milinkovic (46' Cataldi), Leiva (64' Escalante), Luis Alberto (64' Akpa Akpro), F. Anderson (46' Romero), Caicedo (46' Muriqi), Moro (64' A. Anderson). A disposizione: Strakosha, Adamonis, Kamenovic, Durmisi, Bertini, Shehu, Maistro, Jony, Adekanye. Allenatore: Sarri.

PADOVA: Vannucchi, Pelagatti (46' Andelkovic), Kirwan, Ronaldo (46' Buglio), Gasbarro (64' Ilie), Valentini, Jelenic (46' Settembrini), Hraiech (55' Vasic, 88' Franchini), Nicastro (46' Santini), Della Latta (46' Biasci, 90' Piovanello), Bifulco (46' Paponi, 82' Chiricò). A disposizione: Burigana, Fortin, Moro. Allenatore: Pavanel.

Arbitro: sig. Duzel (sez. di Castelfranco Veneto - TV) - Assistenti sigg. Monfregola e Della Mea.

Marcatori: 19' Della Latta, 43' Luis Alberto (rig).

Note: pioggia battente durante tutto l'incontro. Ammonito al 30' Luis Alberto. Recuperi: 1' p.t, 3' s.t.

Spettatori: 400 circa in ragione delle attuali misure anti-Covid 19.

Luis Alberto
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Felipe Anderson
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Manuel Lazzari
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Felipe Caicedo
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Sergej Milinkovic-Savic
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Elseid Hysaj
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Raul Moro
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Luka Romero
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Patric
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Manuel Lazzari
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Il biglietto della partita

La Gazzetta dello Sport online titola: "Lazio, passo indietro. Soltanto un pari nel test con il Padova. Ad Auronzo di Cadore la squadra di Sarri va sotto contro i veneti che militano in C. A Dalla Latta replica Luis Alberto su rigore".

Continua la "rosea": Solo un pareggio per la Lazio nella quarta e ultima amichevole di Auronzo di Cadore. Contro il Padova, formazione di Serie C, i biancocelesti non sono andati oltre l’1-1, maturato già al termine dei primi 45 di gioco grazie ai gol di Della Latta per il Padova e di Luis Alberto (su rigore) per la Lazio. Prestazione. Al di là del risultato, brutta la prestazione della squadra di Sarri che ha fatto registrare un passo indietro rispetto alla brillante prova fornita contro la Triestina, brutta prova giustificata solo in parte dalle gambe rese pesanti dai carichi di lavoro degli ultimi giorni e dal campo ai limiti della praticabilità per la pioggia intensa. Nota positiva. Ritmi in ogni caso troppo bassi per la squadra romana, apparsa irriconoscibile rispetto alle precedenti uscite. Ha funzionato, ma solo per una ventina di minuti, l’asse di destra Lazzari-Anderson, ma poi dopo l’improvviso vantaggio del Padova (tiro di Della Latta, deviato da Luiz Felipe), la Lazio si è spenta. Il pareggio è arrivato dagli 11 metri poco prima dell’intervallo grazie a Luis Alberto. Lo spagnolo ha poi colpito un palo nella ripresa, quando la Lazio ha provato a vincere senza riuscirci, a causa anche di alcune belle parate del portiere dei veneti Vannucchi.


► Il Corriere dello Sport titola: "Tutta la furia di Sarri per una Lazio sbagliata. Le urla dell’allenatore, la squadra in campo appesantita dai diciotto giorni di lavoro. Luis Alberto in gol, il baby Romero illumina la squadra. Ultimo test ad Auronzo prima del rientro (oggi) a Roma. Il Padova gioca bene, è più brillante, va in vantaggio e poi viene raggiunto su rigore dallo spagnolo molto nervoso".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Ha solo 16 anni, è un bambino. Ma chi se ne frega, ti fa credere davvero che abbia un destino d’oro. Luka Romero, mini-pulce incantevole, ha fatto emozionare più di tutti gli sf‌iatati tenori di Sarri e intenerito 1’1-1 col Padova (serie C sulla carta). S’è fatto strada nel secondo tempo, in mezzo alle curve del campo, dentro una Lazio Grande Bruttezza, irriconoscibile, spingendo a tavoletta sotto la pioggia, sf‌iorando il gol di sinistro, dopo una sterzata centrale e un bolide terra-aria salvato in corner da Vannucchi. Sarri ha esaltato Romero direttarnente in partita, parlandoci e rivolgendosi ai suoi vice. Stava largo a destra, s’accentrava, cercava l’uno contro uno, tutto quello che non hanno fatto Felipe Anderson e Raul Moro nel primo tempo. La mini-pulce è piccolina, ma resistente. Soff‌rirà la f‌isicità dei colossi, si irrobustirà. Ma ha corsa, tiro, dribbling, sfacciataggine, gusto del rischio e sa stare in campo. Sa come si vive dentro una squadra, come si rispettano le posizioni e ascoltano i maestri. Tutto questo a 16 anni.

La furia. Sarri s’è placato vedendolo giocare. Nel primo tempo ha liquidato la squadra dicendole "faccio f‌inta di non avervi visto". Zero aggressione, zero pressing, zero palleggio, schemi di marmo, posizioni sballate, difesa imprecisa nella costruzione, Leiva accerchiato, Milinkovic scollegato, Caicedo con la testa chissà dove. Luis Alberto, nervoso, è stato l’unico a salvarsi tra i big (lanci illuminanti, un rigore segnato, settimo gol del ritiro, un palo esterno). Non poteva e non potrà mai essere quella la Lazio sarriana. Dopo il gol di Della Latta (azione manovrata, tiro da fuori deviato) i labiali e gli audio tv di Sarri hanno amplif‌icato la sua furia. Era inbelvito, ha sferrato un pugno contro la panchina: "Non si può difendere così", l’urlo. Era una Lazio sbagliata, sbadigliante, passiva, sempre in ritardo sulle seconde palle. "Li stiamo guardando", l’ammissione più dolorosa per Mau. "Stiamo facendo un casino incredibile", lo shock improvviso dopo gli applausi riservati alla squadra nei minuti d’avvio con la Triestina (test precedente). Le gambe e il campo pesanti le uniche attenuanti, al diciottesimo e ultimo giorno di ritiro (oggi la partenza). Nei giorni scorsi lo staff aveva programmato sedute di atletica, le temutissime ripetute. Gli alti e bassi vanno messi in conto.

La partita. Complimenti al Padova di Pavanel, è stato brillante dall’inizio alla f‌ine con il 4-3-3 speculare. Era propositivo, allargava il gioco sugli esterni. Ronaldo, ex Lazio transitato da Salerno e poi svanito dal libro paga, ha orchestrato rovesciando subito il destino del predominio. Leiva, suo dirimpettaio, era accerchiato, faticava a costruire. Era partito bene Lazzari, affondando a destra. E dopo un salvataggio di Pelagatti sulla linea, su bolide di Luis Alberto, ha colpito il Padova. Felipe Anderson ha tentato qualche serpentina fumosa. Raul Moro si accentrava troppo, Sarri gli ripete di non farlo dall’inizio del ritiro. Luis Alberto, innervositosi dopo un colpo ricevuto da Hraiech, ha ricambiato il trattamento beccandosi un giallo per via di uno spintone, ha fatto ruzzolare l’italo-turrisino. E’ stato graziato. Il Mago, tornato in sé, a f‌ine primo tempo ha lanciato Hysaj sulla fascia sinistra. E’ stato steso, s’è preso il rigore. E’ stato Luis Alberto a stamparlo in porta. Sotto al diluvio è entrato Romero, con lui Muriqi. In difesa spazio a Marusic, a centrocampo a Cataldi.

In corsa sono subentrati Vavro, Radu, Fares, Akpa Akpro, Escalante e André Anderson. La Lazio, scossa dal summit con Sarri, è stata più aggressiva, ma non così tanto. Luis Alberto ha colpito un palo esterno. Il Padova ha replicato con Paponi, Reina ci ha messo una pezza. "Siamo sempre in ritardo, sempre", la ramanzina di Mau. Negli ultimi 16 metri ha continuato a regnare la confusione. Muriqi s’è visto solo al 91', sinistro alto. Di Romero la luce. Sarri avrebbe dovuto mandare la squadra a letto senza cena, ma dopo la piazzata in campo c’è stata la pizzata in pizzeria. Il conto l’ha pagato Mau, il tabellino la Lazio.


Il Messaggero titola: "Lazio imballata e Sarri s'infuria. Uno stentato 1-1 con il Padova (serie C) chiude il ritiro di Auronzo. Passi indietro nel gioco, strigliata del tecnico. Applausi per Romero".

Prosegue il quotidiano romano: Altro che ultima cena. Alla fine l’ha offerta, ma Sarri avrebbe mandato tutti a letto a digiuno ieri sera, dopo aver masticato nel pomeriggio la sua cicca amara. Finisce soltanto 1 a l l’ultima uscita ad Auronzo contro il Padova. Finisce sotto il diluvio e i fulmini di Mau in panchina. E' evidente il passo indietro rispetto alle meraviglie viste con la Triestina. Stamattina alle 10.30 la squadra rientrerà a Roma. Forse qualcuno aveva già la testa ai tre giorni di vacanza, forse la Lazio era pure un po’ imballata, ma il Comandante non perdona. Sopratutto nel primo tempo horror è un'autentica furia. Pochi secondi e il suo taccuino è stracolmo di roba. Perché manca subito la giusta distanza fra la difesa e il resto della squadra, troppo lunga. Così la formazione della Lega Pro va in vantaggio alla seconda sbavatura: il piede di Luiz Felipe, su un tiro di Della Latta, inganna Reina. Sarri urla: "Li stiamo guardando, non si può difendere così. Iniziamo a giocare da squadra". Tira un pugno alla panchina, non gli piace nemmeno come la Lazio attacca. Richiama a brutto muso Caicedo, che non si smarca e si muove poco, poi Raul Moro che non si allarga, inf‌ine Milinkovic che passeggia: "Stiamo camminando in mediana". Luis Alberto si scalda, smanaccia Hraiech e lo scaraventa per terra. Mau diventa una belva: "Invece di fare queste stupidaggini, dì agli altri di mantenere le posizioni perché stiamo facendo un casino. Non esiste pressing, recupero né giro palla". Anche perché il collega Pavanel mette un uomo fisso su Leiva e la Lazio si blocca.

Esperimento fasce. E' un'accelerata di Hysaj a trasformare il nervosismo in rivalsa. Il capocannoniere dell'estate Luis Alberto realizza dal dischetto il penalty (settimo gol) e la Lazio si sveglia. All'intervailo però Sarri fa comunque una dura strigliata: "Siete lenti e prevedibili, anche in fase di impostazione. Più ordine e più precisione quando si esce dalla difesa. Faccio f‌inta di non aver visto il primo tempo, mi aspetto ben altro nella ripresa". Entrano Muriqi al posto di Caicedo, Romero per Felipe Anderson e Marusic per Hysaj a sinistra. Eccolo l’esperimento di giornata. Il montenegrino trasloca di fascia per tenere in campo un indemoniato Lazzari a destra. Soprattutto nei primi 45’ Manuel finalmente mostra la sua voglia di titolarità, con accelerate in velocità e palle in mezzo a raffica. A tutta fascia nel 4-3-3 fa però ancora più fatica nei ripiegamenti in difesa. Colpo basso. E' sui meccanismi dietro che Sarri ancora si sgola. Degli insegnamenti inculcati per 17 giorni, ieri, nessuna traccia. E pure davanti troppe idee (nonostante un palo del solito Luis Alberto) alla rinfusa.

Al 64’ Mau utilizza tutti i cambi a disposizione in panchina, carica "con coraggio buttiamo sempre avanti la palla", ma l’l a 1 non cambia. C'è un piglio diverso e maggior pressing, ma l'ultimo passaggio è sempre sbagliato anche nella ripresa. Solo il baby Luka Romero è l'unica nota lieta. Dialoga, triangola nello stretto, sguscia e fa una gran tossita: dal limite, tiro a giro dalla distanza deviato da Vannucchi in corner, quanta personalità. Applaudita: "Bravo, continua così, stai largo e punta". Punta in alto, questa pulce atomica. Intanto alla Germania: raduno fissato per sabato a Formello prima della partenza per la seconda fase di preparazione a Marienfeld (2-7 agosto), dove si uniranno pure i big Immobile, Acerbi e Correa. Sempre che quest’ultimo non sblocchi prima l’indice di liquidità, facendo spazio a Basic e Brandt, o Shaqiri e Brekalo in seconda battuta. Saluta uff‌icialmente Peruzzi: ieri ha f‌irmato la rescissione del contratto e, dopo 5 anni, non accompagnerà Sarri in quest'avventura.


Il Corriere delle Alpi online titola: "Una Lazio appannata rischia la figuraccia: col Padova finisce pari".

Prosegue il quotidiano veneto: Una Lazio appannata non va oltre l’1-1 contro il Padova. Nell’ultima amichevole ad Auronzo la squadra di Sarri pareggia contro la formazione veneta di serie C. A Dalla Latta risponde su rigore Luis Alberto con i laziali che sono parsi stanchi e poco brillanti. Si chiude così il 14° ritiro ai piedi delle Tre Cime, con i biancocelesti che stamattina faranno ritorno a Roma. Sono stati 18 giorni di lavoro molto intenso al Rodolfo Zandegiacomo e nel vicino Pala Tre Cime. Non è sicuramente mancato l’affetto dei tifosi, con quasi 400 presenze ad ogni seduta di allenamento e alle amichevoli. Il bilancio di questo ritiro rimane dunque molto positivo, con il nuovo allenatore che ha potuto lavorare al meglio, anche grazie ad un’organizzazione ormai super collaudata. Dopo le vittorie contro Radio Club 103, Fiori Barp e Triestina la Lazio ha ieri pagato l’intenso carico di lavoro e sin dai primi minuti di gioco non è riuscita ad esprimere al meglio il proprio potenziale. Di fronte un Padova super aggressivo e pimpante che al 16’ si porta subito in vantaggio con un tiro dal limite di Dalla Latta, deviato da Luiz Felipe. Nel finale del primo tempo ci pensa Luis Alberto a concretizzare un penalty per fallo da dietro su Hysaj. Non succede nulla nella seconda frazione, con Sarri che passeggia nervosamente sotto il diluvio e più volte richiama i suoi all’ordine. Finisce 1-1, un pareggio che non può cancellare quanto di buono fatto ad Auronzo. L’appuntamento in Cadore è già fissato per il prossimo anno.



La formazione del primo tempo:
Reina, Caicedo, Hysaj, Luiz Felipe, Milinkovic-Savic, Luis Alberto;
(Juan Bernabè e l'aquila Olimpia), Felipe Anderson, Leiva, Raul Moro, Lazzari, Patric
La formazione del primo tempo in grafica




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