Martedì 7 novembre 2023 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Feyenoord 1-0
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7 novembre 2023 – Roma, stadio Olimpico - Champions League – Fase a gironi gruppo E, gara 4 - inizio ore 21.00
LAZIO: Provedel, Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj (75` Pellegrini), Kamada (53` Guendouzi), Vecino (75` Rovella), Luis Alberto, Felipe Anderson, Immobile (63` Castellanos), Zaccagni (63` Pedro). A disposizione: Magro, Sepe, Gila, Cataldi, Isaksen. Allenatore: Sarri.
FEYENOORD: Bijlow, Nieuwkoop (20` Trauner) (74` Jahanbakhsh), Geertruida, Hancko, Hartman, Timber (81` Milambo), Zerrouki (81` Ueda), Wieffer, Stengs, Gimenez, Paixao (74` Ivanusec). A disposizione: Wellenreuther, Lamprou, Beleen, Dilrosun, Lopez, Van Den Belt, Lingr. Allenatore: Slot.
Arbitro: Sig. Marciniak (Polonia) - Assistenti Sigg. Listkiewicz e Kupsik - Quarto uomo Sig. Musial - V.A.R. Sig. Kwiatkowski - A.V.A.R. Fritz (Germania)- Delegato UEFA Sig. - Osservatore arbitro Sig. .
Marcatori: 45`+1` Immobile.
Note: ammonito 2` Nieuwkoop, 69` Vecino, 70` Zerrouki, 77` Wieffer. Angoli 7 a 6. Recuperi: 5' p.t., 7' s.t.
Spettatori: 33.000 circa.
► I calciatori convocati per la partita odierna
• Il Corriere dello Sport titola: “200 Ciro mito”. Prosegue il quotidiano sportivo romano:: “Cifra tonda di gol e festa: Immobile stende il Feyenoord e rilancia le chance della Lazio. Un sogno senza fine: l’attaccante trova la rete decisiva per il futuro in Champions League e taglia il traguardo che lo porta tra i grandi campioni di tutti i tempi”.
È la notte che ci ha restituito Ciro. Aspettavamo a braccia aperte questa vittoria, questo Immobile, il gol 200 con la Lazio. Campione per sempre. Mito vivente e segnante. Logoro, altero, da rottamare. Tenace, battagliero, decisivo. Immobile ha regalato alla Lazio il colpo del sorpasso sul Feyenoord, può valere la qualificazione. È stata una partita straordinaria per ardore, furore, cuore, scintille e brividi. È stata una notte da ribollir di sentimenti.
Il clima. Sarri aveva chiesto un Olimpico infernale per un gioco di pubblico e squadra. Chi c’è stato (erano in 33.000) ha fatto rimbombare lo stadio di passione. Lazio annunciata. Ciro titolare, un atto dovuto. Feyenoord senza segreti, come a Rotterdam. Subito a passo di carica i biancocelesti, a muso duro, avvampando, mordendo. La Lazio ha fatto il Feyenoord. Marcature a petto in fuori per rispondere ai cozzi e agli sfottò dell’andata. Cattiverie. L’ordine di Sarri: aggressività di Zaccagni e Felipe Anderson negli uno contro uno. Detto, fatto. Oplà, Zaccagni è scappato a Nieuwkoop dopo 45 secondi, è stato atterrato ed è scattato il giallo. In fase di possesso e non possesso la Lazio è stata fiammeggiante. Strappi furibondi, speronamenti in anticipo. Romagnoli è saltato addosso a Gimenez, coadiuvato da Patric. Hysaj sentinella agguerrita contro Stengs, lo prendeva altissimo. E dietro non ha rinunciato ad una rincorsa, a una diagonale. Lazzari pronto a scappare, era lui inseguito da Paixao fino alla linea di fondo olandese. Per tutta la partita gli ha fatto correre 80 metri all’indietro. Sporgendosi minacciosi, difensori e centrocampisti della Lazio hanno imprigionato il tridente di Slot e il trio centrale Wieffer, Zerrouki, Timber. Luis Alberto e Kamada si alzavano a turno sulla loro costruzione difensiva. Vecino schermo difensivo ed equilibratore. Le rudezze le ha rifilate la Lazio al Feyenoord, è stata agguerrita per 25 minuti. Nel mezzo c’è stato un rigore chiesto da Felipe (solo contrasto di Hartman), un rischio corso da Zaccagni (ginocchio piegato male in ripiegamento) e uno scontro frontale Hysaj-Nieuwkoop.
Colpo tremendo. L’olandese è uscito ferito. Slot l’ha sostituito con Trauner, che ha invertito la posizione con Geertruida. Padrona la Lazio, ma senza tirare in porta. Il movimento palla avanti-palla dietro per innescare le ali non ha prodotto occasioni lampanti. Partita da corrida per Ciro, bersaglio di colpi. Il solito problema: la Lazio, troppo forte, si è accasciata. E dal 30' sono venuti fuori gli avversari. Il Feyenoord è diventato padrone. Stengs si è accentrato e ha iniziato a sballottare la difesa. Provedel, un giaguaro, ha salvato su Gimenez. Paixao ha sparato fuori. Quando tutti s’aspettavano il crollo, ecco il lampo di Ciro. Vecino, con gli arpioni, da terra, ha strappato il pallone a Timber, era in ripartenza. Luis ha attivato Felipe, scavetto in profondità per Immobile. Ha scartato Bijlow e s’è involato sotto la Nord. Un gol, il suo Dna.
L'avvio. È iniziato un secondo tempo eroico. Subito tre palloni persi, gioco svanito. Sarri ha richiamato Ciro, standing ovation, e Zaccagni. Dentro Castellanos e Pedro. Gimenez ha incornato fuori di un pelo. Provedel ha iniziato a svolazzare. Su un contropiede bruciante, con Lazzari involato, Castellanos ha placcato incredibilmente Zerrouki. Lazio tutta dietro, tutta audacia, spinta al sacrificio estremo. È finita con Luis che, fasciato ad una gamba (cambi finiti), s’è lanciato in contropiede. E con il solito miracolo di Provedel al 96' (su Ueda). È finita con Ciro re dell’Olimpico. È tra i ricordi dei grandi, non tra i grandi ricordi.
• Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
• Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
• La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea":
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara.
Il volo infinito di Immobile "È il gol di tutti i laziali". Ciro brinda con il suo popolo al traguardo delle 200 reti con la Lazio "Favoloso in uno stadio così. E poi novembre è il mio mese preferito".
Il capitano trascina la squadra nella notte del riscatto Champions contro il Feyenoord e centra un obiettivo personale straordinario. L’urlo liberatorio, l’abbraccio sotto la Curva Nord e il premio di MVP. "Un po' di tempo fa - ha detto alla radio ufficiale - a casa con la mia famiglia raccontavo che novembre è il mio mese preferito. Sono un po' atipico, mi piace più l'inverno che l'estate, forse perché si gioca. Sono felice, è un traguardo importante, 200 gol sono tanti: è un premio importante per me, devo ringraziare la squadra. Lo condivido con tutti, per l’atmosfera che c’era allo stadio". "Spero che non lascino appagamento da vittoria. Questa deve essere una partita che ci dà fiducia ed energia per affrontare una sfida bella e importante come il derby. Ora dobbiamo mettere la testa in campionato, perché siamo un po’ indietro".
Derby dopo l’Europa. Sarri: "Non è calcio". L’allenatore biancoceleste attacca la Lega e chi ha deciso di sistemare la sfida contro i giallorossi nel weekend successivo a due partite continentali. Il derby è iniziato in una notte Champions da emozioni forti e da sforzi sovrumani. È iniziato con Sarri al contrattacco. Ha risposto alle lamentele di Mourinho sul calendario e s’è associato a Mou nell’attacco alla Lega di A: "La Roma si può permettere un’amichevole giovedì e di tenere tutta la squadra fuori vista la classifica che ha. Noi abbiamo fatto una guerra, mi sembra una differenza fondamentale. Se mi chiedi se è intelligente mettere il derby nella settimana in cui le due squadre giocano in Europa ti rispondo che non è così intelligente. Mi sembra gente estranea al calcio che non si rende conto di cosa sia il derby". Sarri è preoccupato soprattutto per le condizioni di Zaccagni e Luis Alberto, usciti colpiti, acciaccati: "Qualche preoccupazione c’è, non so dire come stanno. Vedremo. La partita è stata bella tosta, speriamo di non aver pagato un prezzo caro, abbiamo finito con diversi acciaccati". Tremerà in attesa di capire se Zaccagni e Luis Alberto saranno disponibili domenica. E’ tutto rinviato ad oggi. Sarri ha vissuto una notte Champions incandescente, è rimasto con la polo a maniche corte nonostante il clima autunnale: "A me non sembrava che ci fosse freddo. Quando sono entrato in campo l’urlo dell’Olimpico era tanta roba. Pensate come sarebbe giocare con questo pubblico (ieri 33.000 spettatori, ndr) dentro uno stadio da 50 mila spettatori, con le tribune a ridosso del campo. Sarebbe dura per tutti". Il tecnico era felice per l’interpretazione della partita: "Avvio veemente, loro hanno grande qualità di palleggio. Bisogna sottolineare che sono una macchina da gol, siamo riusciti a tenerli a secco. Negli ultimi 20 minuti c’erano margini per potergli fare male su ripartenza, ci hanno lasciato ampi spazi. È il mio rammarico".
L’elogio a Immobile sembrava quello dei vecchi tempi: "Si rispetta il programma fatto. Uno spezzone a Bologna e uno più lungo con il Feyenoord. Mi sembra che stia crescendo, l’ho visto più sciolto nei movimenti. Deve ancora crescere. Sono contento per i 200 gol, spero vada per i 300". La vittoria è pesante: "Sono contento per il risultato, stiamo giocando nella manifestazione più difficile e ce la lottiamo. Abbiamo conquistato sette punti in 4 partite, lotteremo fino all’ultimo, è motivo di soddisfazione. E’ una manifestazione che ci poteva rimbalzare". La Lazio ha chiuso con il 39 per cento di possesso. E’ stata una scelta precisa: "Visto com’era andata a Rotterdam è stata una scelta, a un certo punto della partita, uscire poco sui loro difensori centrali. Di solito creano superiorità con il portiere, innescando il vertice basso. Abbiamo deciso di lasciargli un po’ di possesso soprattutto dopo il vantaggio. Abbiamo fatto una partita in cui siamo stati sempre dentro, anche nei momenti di sofferenza. Abbiamo difeso bene. Abbiamo sofferto tutti insieme". Patric, Lazzari, Kamada. Sono stati citati loro in conferenza stampa, ma tutti meriterebbero un encomio: "Patric, se fosse alto 1,90, sarebbe un giocatore per qualsiasi club. Lazzari sta molto bene, mentalmente e fisicamente in questo periodo. Quando è lucido dà apporto in fase difensiva. A centrocampo Kamada, dal punto di vista tecnico, è più pulito e lineare di Guendouzi. Lui ha energia, vitalità che fa comodo. Nel secondo tempo ci ha dato una bella mano".
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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