Mercoledì 3 dicembre 2003 - Modena, stadio Alberto Braglia - Modena-Lazio 0-2

Da LazioWiki.

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3 dicembre 2003 - 3071 - Coppa Italia 2003/04 - Ottavi di finale, gara d'andata

MODENA: Zancopé, Campedelli (56' Cevoli), Pivotto, Pavan, Ungari, Ponzo, Scoponi (68' Kamara, 87' Marasco), Allegretti, Corrent, Vignaroli, Taldo. A disposizione: Ballotta, Vado, Bernardi, Del Sole. Allenatore: Malesani.

LAZIO: Sereni, Oddo, Mihajlovic, Couto, Zauri, Fiore, Albertini, Stankovic, Muzzi (68' Delgado), S.Inzaghi (79' Conceiçao), Lopez (54' Giannichedda). A disposizione: Peruzzi, Colonnese, Gottardi, Liverani. Allenatore: Mancini.

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo).

Marcatori: 42' S.Inzaghi, 65' Muzzi.

Note: terreno allentato per la pioggia dei giorni precedenti. AmmonitI: Scoponi, Giannichedda e Couto per gioco scorretto. Calci d'angolo: 4 - 2. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.

Spettatori: paganti 2.164, incasso di 32.690 euro.


Simone Inzaghi in azione
Roberto Muzzi
Un'azione della gara

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, una boccata d'ossigeno. Mancini non risparmia i titolari, osa il tridente ed è premiato dai gol di Inzaghi e Muzzi".

Continua la "rosea": La Lazio parte col piede giusto. Il debutto di Coppa Italia è il migliore antidoto contro i veleni di campionato e Champions League. Batte il Modena, impossessandosi della gara quando vuole, dopo avere lasciato ai ragazzi di Malesani l'illusione di poter affondare gli artigli dove già il Siena aveva morso. Mancini], ai suoi, lancia un messaggio forte e chiaro: c'è lo stato di crisi da debellare, esperimenti forzati da attuare ma, soprattutto, la vergogna di sabato scorso da cancellare in fretta. Il tridente con Lopez e Muzzi (ai lati di Inzaghi) nasce così. Anche l'impiego forzato di gente che potrebbe riposare in vista della Juventus e della decisiva trasferta di Champions con lo Sparta Praga. A dire il vero nemmeno il Modena sarà chiamato a una passeggiata della salute: sfiderà il Brescia (un vero spareggio salvezza) con l'ex De Biasi avversario. Ma la formazione che spalma sa di seconde linee. Scelte, voglia di riscatto e rodaggi vari spingono, invece, Mancini a schierare una Lazio vera e, soprattutto, a varare un 4-3-3 che cambia, inevitabilmente, anche l'assetto e i piani soliti dei modenesi. Costretti a difendersi con una linea a cinque in cui Campedelli è bloccato su Lopez e Pivotto, più accentrato, s'imbatte inevitabilmente nelle folate d'un Inzaghi sprintoso più che mai.

Così il Modena perde, di fatto, il punto di riferimento dietro le punte (Allegretti) e finisce col puntare dritto sul contropiede spiccio. Quelle ripartenze mordi e fuggi (supportate dal fuorigioco pressoché perfetto) ad inizio gara accendono la speranza dei modenesi, ma alla fine producono poco: un tiro di Vignaroli, qualche incursione laterale, un colpo di testa di Taldo (23') fuori misura con la retroguardia laziale che scricchiola per miopia e lentezza. E se non cogli l'attimo, contro una squadra del genere, alla fine paghi. Infatti, a un certo punto è come se suonasse un campanello. Tant'è che in un minuto, Stankovic e soci, schiariscono le idee a tutti: con Inzaghi che crossa per Stankovic lesto a colpire di testa il pallone che sbatte sulla traversa e un tiro di Albertini che Zancopé devia in angolo stendendosi in tuffo. Tutto al 27' (e dintorni). Il Modena reagisce sfruttando un errore di Mihajlovic che permette a Taldo di ricevere palla in area. Il contrasto di Zauri è focoso, viene chiesto il rigore, così la Lazio capisce che non deve indugiare troppo. Una sberla modenese potrebbe esserle fatale. Stankovic prima sfiora il gol ancora di testa (40') poi innesca Inzaghi con una verticalizzazione perfetta: il pallone s'infila tra palo e portiere in uscita, beffardo come quel fuorigioco modenese che non scatta per colpa di Campedelli..

Del resto, il 4-3-3 biancoceleste - contro il ventaglio gialloblù schierato col 5-3-2 - permette a Stankovic di fungere da suggeritore e di verticalizzare, tagliare, il Modena come il burro (bellissimo il tiro da 50 metri al 44' che Zancopé devia con un colpo di reni) e a Inzaghi di essere il terminale del gioco offensivo senza grandi intralci. Sfida tattica gustosa, che sembra gradire anche Guidolin, disoccupato di lusso, ieri in tribuna. La ripresa non cambia di molto le carte in tavola. Lopez (2') sfiora il raddoppio su ennesima imbeccata con palla filtrante di Inzaghino che, capita l'antifona, serve stesso trattamento a Muzzi (19'): lui non sbaglia, collo piede al volo che scuote la rete. Gara chiusa, il resto dei minuti servono a Scoponi per rimediare l'ammonizione che gli vieterà il ritorno; a Malesani per provare il tridente (sperando nel gol della bandiera) inserendo Kamara e lasciando a centrocampo solo Corrent e Allegretti (che se la cavano bene). Mentre Inzaghi sbaglia su ennesimo assist in profondità (26') di Stankovic dopo uno stop al volo da manuale. La chiusura è la sagra del rimpianto modenese con una punizione di Allegretti deviata per un soffio (37'), un tiro di Corrent che sfiora il palo (38') e Cevoli, di testa, che manda poco alto. Ma questa Lazio non era in vena di sconti.