Sabato 10 agosto 2019 - Vigo, Estadio Municipal de Balaídos - Celta Vigo-Lazio 1-2
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10 agosto 2019 - Vigo (Spagna), Estadio Municipal de Balaídos - Trofeo Memorial Quinocho - inizio ore 20.00
CELTA VIGO: Ruben Blanco, Kevin V. (75' Molina), Aidoo (61' J. Sáenz), D. Costas (61' Nestor), Olaza, Brais, Beltran (83' Bermejo), Lobotka (75' Carreira), Denis (83' Sisto), Iago Aspas, Lautaro (75' Losada). A disposizione: Ivan Villar, Vieites. Allenatore: Escriba.
LAZIO: Strakosha, Vavro (67' Gabarròn Gil Patricio), Acerbi, Radu (59' Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto)), Lazzari, Parolo, Leiva Pezzini Lucas (59' Cataldi), Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) (75' Berisha), Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) (67' Adekanye Bobby (Adekanye Habeeb Omobolaji)), Correa, Immobile (59' Caicedo Corozo Felipe Salvador, 68' André Anderson (Anderson Pomilio Da Silva André)). A disposizione: Guerrieri, Alia. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: sig. González Fuertes (Spagna) - Assistenti sigg. Moreno e Cabrera - IV uomo sig. Muñiz.
Marcatori: 7' Immobile, 25' Immobile, 39' Beltran.
Note: premiato nell’intervallo Iago Aspas, attaccante del Celta Vigo. Ammonito al 57' Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan), al 59' Leiva Pezzini Lucas, al 72' Adekanye Bobby (Adekanye Habeeb Omobolaji), al 74' Beltran, al 90' Cataldi tutti per gioco falloso, al 56' Costas e Immobile per comportamento non regolamentare. Angoli 5-6. Recupero: 0’ p.t., 3’ s.t.
Spettatori: 8.000 circa.

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► La Gazzetta dello Sport titola: "Altro Ciro, solita Lazio. Immobile mette il turbo. Prova del 9 superata. A Vigo i biancocelesti piegano il Celta: nona vittoria. Comincia a piacere Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan), però finisce k.o. Caicedo Corozo Felipe Salvador".
Continua la "rosea": En plein Lazio. La squadra di Inzaghi vince anche a Vigo, contro il Celta, e completa il filo0to di nove successi in nove amichevoli, aggiudicandosi pure il Memorial Quinocho. In Galizia torna protagonista Immobile. L’attaccante napoletano, dopo aver lasciato il proscenio ai compagni di reparto Correa e Caicedo Corozo Felipe Salvador nelle precedenti amichevoli, stavolta si prende la copertina, mettendo a segno la doppietta con cui la formazione di Inzaghi decide il match nella prima mezzora. Ciro la sblocca già al 7’, poi raddoppia al minuto 25 (bella girata al volo su cross di Lazzari) a conclusione di una delle tante azioni spettacolari che la Lazio riesce ad imbastire grazie al movimento a tutto campo di Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) e Correa e agli inserimenti degli esterni Lazzari e Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) (suo l’assist per il primo gol di Immobile). Bene soprattutto quest’ultimo, che comincia a dare segnali di affidabilità. In mezzo funziona la cerniera Parolo-Leiva Pezzini Lucas in attesa del ritorno di Milinković Savić Sergej, assente per infortunio. Unico neo della serata, la squadra romana non capitalizza tutto quello che crea. Succede già nel primo tempo, a cavallo delle due reti di Immobile (sfiorano la marcatura Correa, Lazzari e Vavro), ma il difetto sarà ancora più evidente nella ripresa quando a fallire il gol della sicurezza sono prima Correa, poi Acerbi (traversa), quindi Caicedo Corozo Felipe Salvador (altra traversa) e infine Cataldi.
Errori che potrebbero costare cari alla formazione biancoceleste perché in questo modo la partita resta aperta fino alla fine. Prima dell’intervallo infatti la squadra di casa accorcia le distanze con Beltran, grazie ad una gentile concessione di Strakosha che non trattiene il tiro senza pretese del centrocampista. Una rete regalata, dunque, ma non casuale. Perché, come di consueto in questa estate di eccessi nel bene e nel male, la formazione di Inzaghi di tanto in tanto dietro balla, concedendo sempre qualche occasione di troppo agli avversari. Peccato veniale fin tanto che la Lazio continuerà a segnare in dosi massicce (con i due di ieri sale a 59 il totale di reti realizzate in questo precampionato). Ma in vista delle partite vere la fragilità difensiva andrà in qualche modo risolta. Altro problema. La serata va in archivio con l’ennesimo infortunio di questo precampionato. Stavolta a bloccarsi è Caicedo Corozo Felipe Salvador, che si ferma per noie muscolari appena una decina di minuti dopo aver rilevato Immobile. Dopo gli stiramenti di Leiva Pezzini Lucas (ormai pienamente ristabilito) e Lulic e la distrazione all’inguine di Milinković Savić Sergej, Inzaghi rischia di dover fare i conti con un’altra assenza importante per le partite che contano.
► Il Corriere dello Sport titola: "Riecco Immobile. La Lazio va. Una doppietta di Ciro permette a Inzaghi di vincere anche a Vigo. Dalle fasce tanti assist in più. L’Europa è amica della squadra biancoceleste: 3 successi e 10 gol segnati".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Immobile, Immobile e vorremmo dire ancora Immobile, ma s’è fermato a due gol. Un’incornata in volo d’angelo, una mezza sforbiciata filante (ha baciato il palo). Arte balistica, antologia. Signori, riecco Sua Altezza Ciro, impetuoso e imparabile, maestoso. Il gol non cambia padrone, ha ricominciato a moltiplicarli. Gli assist, invece, hanno nuovi nomi e cognomi, nuove traiettorie, nuove speranze, si chiamano Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) e Lazzari, spalancano le porte. Niente più campanili alla viva il parroco, questa Lazio è nata per non farsi tarpare le ali. Da sinistra e destra arrivano folate, traversoni dolcissimi e avvelenati, parabole invitanti, alte, a rientrare e ad uscire (sugli angoli di Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan)), sorvolano le aree e si consegnano a Ciro. E’ finita 1-2 a Vigo, l’Europa è amica della Lazio: ha vinto il trofeo Quinocho (bandiera gallega degli anni ‘50), aveva già superato i test di Premier e Bundesliga, s’è aggiunto quello di Liga. Dieci gol totali all’estero, per quanto siano state affrontate squadre di medio-bassa classifica (nona vittoria su nove amichevoli, si tocca ferro in ottica campionato). La Lazio, nei primi 25-30 minuti, s’è mostrata orchestra fondata sulle ali. La manovra è stata ariosa, pregevole. La squadra è stata corta, ha prodotto pressing alto (molto bene), va migliorato nella continuità. Si cerca di recuperare palla più avanti, anche in virtù delle nuove regole sui calci da fondo. Si sono ammirati contropiede taglienti, geometrie riconoscibili (guardando gli allenamenti), in più le solite verticalizzazioni in profondità.
Il Vigo aveva iniziato coraggiosamente, sfruttando un disimpegno di Vavro (tiro di Denis Suarez, splendido il tuffo di Strakosha), è stato tramortito presto e s’è guastato la festa di presentazione. Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan), spagnolo in terra spagnola, ha preso campo e ha pennellato il cross per Ciro (0-1). Sta meglio fisicamente, deve imparare a far tutto in propulsione, attaccare e difendere. In fase di non possesso si sta applicando molto. Il raddoppio e la ripresa. Le armonie dei gol sono state sublimi. Il bis è stato prodotto con un’azione da "tiki-taka": recupero di Leiva Pezzini Lucas, scarico su Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto), verticalizzazione per Correa (micidiale nel camuffarsi, ora da centrocampista ora da seconda punta), palla a Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) (accentrato), ancora a Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto), appoggio su Immobile, palla a Parolo, apertura per Lazzari, cross di prima e show di Ciro: gol volante, a mezza altezza. La Lazio, sazia, ha commesso il solito errore, s’è ritirata nei propri appartamenti. Al 39' è arrivata l’unghiata degli spagnoli, favorita dalla papera di Strakosha (mani-saponetta, palla sotto le gambe). Nella ripresa sono entrati Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto), Cataldi, Caicedo Corozo Felipe Salvador, Gabarròn Gil Patricio e Adekanye Bobby (Adekanye Habeeb Omobolaji) (dopo lo stop di Lulic prova da esterno a sinistra, con smalto). La Lazio, quando avanza, fa paura. Nel secondo tempo, prima di uscire, è sempre stato Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) ad inventare: con un doppio passo ha servito un’altra pennellata per Acerbi (traversa). Un montante l’ha colpito Caicedo Corozo Felipe Salvador, uscito per infortunio. S’è chiuso con André Anderson (Anderson Pomilio Da Silva André) e Correa in avanti. La difesa ha incassato poco. Vavro, cancellata un’incertezza sull’iniziale assalto spagnolo, è stato implacabile. Nel primo tempo ha sfiorato il colpo due volte: incornando su angolo e recuperando palla sulla trequarti. Il bolide di controbalzo, deviato fuori, era una bomba ad orologeria.
► Il Messaggero titola: "Lazio, c'è solo la vittoria. I biancocelesti battono anche il Celta de Vigo. Immobile segna una doppietta per il nono successo su 9 amichevoli. Altre ottime indicazioni per l’allenatore: Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) vola sulla fascia, ma il transfer dal Malaga ancora non arriva".
Prosegue il quotidiano romano: Vola Ciro vola. Prima di testa, poi in semirovesciata. È l’avvertimento d’Immobile che sarà tutta un’altra annata. Sette centri in questo precampionato con l’ultima doppietta, per la Lazio ecco nel Memorial Quinocho contro il Celta Vigo (1-2) la nona vittoria. E’ il miglior risultato su nove amichevoli negli ultimi 15 anni, sono pronti per la Samp i biancocelesti. Può sorridere, Inzaghi, perché davanti sono oleati alla grande i meccanismi. Adesso funzionano pure le fasce, da lì arrivano le migliori palle. Per il 3-5-2 non poteva esserci notizia migliore. Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) finalmente è magia: eccolo per la prima volta titolare a tutta fascia, eccolo dopo 6’ il cross dal fondo perfetto per la capocciata di Ciro dentro la porta. L’asturiano torna in Spagna e, complice l’assenza dell’infortunato Lulic, s’illumina a sinistra. Ironia del destino, nel giorno in cui protestano i suoi ex tifosi del Malaga: Al Thani non concede ancora il transfer affinché Jony (Rodríguez Menéndez Jonathan) possa esordire in Serie A, ma la Lazio è certa che arriverà entro Ferragosto direttamente dalla Fifa. Lazzari invece è in forma smagliante per la prima giornata: è l’ex Spal a mettere il secondo traversone sul piede d’Immobile, che sbatte sul palo, ma poi s’infila dentro la porta. Nella ripresa entra Caicedo Corozo Felipe Salvador, rileva per pochi minuti Ciro e colpisce un altro legno. Poi esce per problemi fisici al 70’, sostituito da André Anderson (Anderson Pomilio Da Silva André). Poco prima era stato Acerbi di testa a centrarlo.
La Lazio alza il ritmo e ogni sprint è pericoloso. Leiva Pezzini Lucas rientra e gioca un ottimo primo tempo a centrocampo, poi è Cataldi a sostituirlo e a impegnare Blanco con un siluro. Dopo una bella accelerata, un tiro-cross di Adekanye Bobby (Adekanye Habeeb Omobolaji) attraversa tutta l’area piccola avversaria, ma non trova la deviazione di un compagno. Niente, non cambia il risultato. Diventano dunque cinquantanove le reti realizzate in questa preaseason, ma il bottino potrebbe essere rimpinguato in una nuova amichevole in programma fra il 17 e il 18 agosto a Centro Sportivo di Formello. I biancocelesti sono tornati ieri notte a Roma, ora avranno qualche giorno di riposo. Luci e ombre sulla prestazione di ieri di Strakosha. All’11' la strepitosa parata, al 39’ la papera, così la porta non riesce mai a rimanere inviolata. Per di più stavolta su un tiro innocuo dalla distanza, dopo che la Lazio si era più volte salvata. Riemergono comunque le solite sbandate in difesa al centro dell’area, Vavro e Acerbi devono ancora trovare la migliore complicità. Entra pure Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto) al posto di Radu, confermando i miglioramenti dell’ultima annata. Alla fine soffre parecchio, c’è in extremis qualche salvataggio, ma si salva sempre la retroguardia. Sono però nove i gol subiti in nove amichevoli, dietro continuano a non arrivare troppi segnali positivi. E ancora si può correre sul mercato ai ripari.
► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
C’è Immobile che si esalta attraverso Instagram ("bravi ragazzi guardiamo avanti con fiducia"). E c’è il ruggito del leone Acerbi nella notte spagnola: "Conosciamo i nostri limiti, ma vogliamo iniziare la Serie A al meglio. L’atmosfera di Marassi è sempre speciale, il derby non è neppure da presentare. Arriveremo pronti per affrontare Samp e Roma AS". Francesco Acerbi trascinatore della Lazio, nelle amichevoli e in previsione campionato, già punta Samp e Roma AS, fa bene, non è che manchi molto all’inizio. Il leone Acerbi ha ruggito anche ieri a Vigo, ha centrato una traversa e un paio di gol li ha tolti lui: "Abbiamo disputato quattro partite in una settimana, sono tante se considerate aggiuntive rispetto agli allenamenti. Ma tutto questo aiuta a migliorare la condizione. Ora vivremo due giorni di riposo meritato". E’ terminata la seconda fase del precampionato, si è concluso il ritiro estero, la Lazio si ritroverà a Centro Sportivo di Formello martedì pomeriggio: "Dopo il Celta abbiamo chiuso il nostro ritiro, volevamo finire bene, sapevamo che loro volevano fare bella figura nella notte della presentazione ai tifosi, ma siamo riusciti a mettere in campo quanto chiesto da Inzaghi a Marienfeld. Abbiamo disputato una buona partita in fase difensiva anche se poi, nel finale, è venuta fuori, fisiologicamente, un po’ di stanchezza. In preparazione non c’è mai un’amichevole nel senso stretto del termine, neppure contro avversari di livello più basso. Siamo contenti, dobbiamo migliorare perché tra due settimane inizierà il campionato. Le partite sono complicate per noi e anche per i nostri avversari".
Ha parlato anche Berisha a Vigo, vive l’estate della riscossa, vuole conquistare spazio dopo un’annata fallimentare, condizionata dagli stop fisici e dal mancato ambientamento. E’ entrato in corsa, si è dato da fare. Inzaghi ha l’input di farlo giocare di più, assieme al diesse Tare ha parlato spesso con il kosovaro a Marienfeld, l’hanno caricato: "E’ stata una buona gara per tutta la squadra, era importante vincere. A Marienfeld ci siamo allenati bene. Abbiamo chiuso la preparazione al meglio, è importante per la testa. Ora ci attendono due giorni di riposo". Berisha si è operato in artroscopia a fine stagione, ha vissuto una lunga riabilitazione, ha ritrovato il campo (in amichevole) nell’ultima settimana: "Sto bene a Roma, ero fuori da sei mesi, ho giocato 45 minuti con Al-Shabab e oggi (ieri, ndi) 15 minuti. Per me è importante mettere minutaggio nelle gambe, spero che questa possa essere una stagione positiva. La concorrenza aiuta non solo in allenamento, tutti vogliono giocare. Ho disputato ogni partitella a Marienfeld e per me questo è un elemento di un certo peso. Vincere in casa della Samp e poi il derby sarebbe prezioso per tutti, per la squadra, la società e i tifosi". La Lazio saluta l’Europa, è rientrata a Roma. Ora la preparazione continuerà a Centro Sportivo di Formello, ricordando le lezioni seguite all’estero.
Strakosha, Immobile, Vavro, Acerbi, Correa, Luis Alberto; Lazzari, Leiva, Parolo, Jony, Radu Foto sslazio.it |

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- La rassegna stampa sulla gara
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