Sabato 4 agosto 2018 - Stoccolma, Friends Arena - Lazio-Arsenal 0-2

Da LazioWiki.

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4 agosto 2018 - Stoccolma (Svezia), Friends Arena - Amichevole - inizio ore 20.05


LAZIO: Proto, Wallace (Fortuna Dos Santos Wallace) (70' Bastos (Quissanga Bartolomeu Jacinto)), Acerbi (70' Cáceres Silva José Martín), Radu (61' Ramos Marchi Luiz Felipe), Basta (70' Gabarròn Gil Patricio), Parolo (70' Cataldi), Leiva Pezzini Lucas (70' Badelj), Murgia (61' Milinkovic-Savic), Lulic (61' Durmisi), Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) (70' Pedro Neto (Lomba Neto Pedro)), Caicedo Corozo Felipe Salvador (70' Correa). A disposizione: Guerrieri, Adamonis, Bruno Jordão (Cavaco Jordão Bruno André), Rossi. Allenatore: S. Inzaghi.

ARSENAL: Leno, Lichtsteiner (62' Bellerin), Holding (77' Mavropanos), Chambers (77' Papastathopoulos), Maitland-Niles, Nelson (46' Guendouzi), Xhaka (62' Elneny), Torreira (62' Özil), Iwobi (62' Mkhitaryan), Lacazette (77' Smith Rowe), Nketiah (46' Aubameyang). A disposizione: Cech, Mustafi. Allenatore: Emery.

Arbitro: sig. Strombergsson (Svezia) - Assistenti sigg. Nilsson (Svezia) e Gustavsson (Svezia) - IV uomo sig. Al-Hakim (Svezia).

Marcatori: 20' Nelson, 64' Aubameyang.

Note: ammonito Holding.

Spettatori: 14.156.


La formazione iniziale biancoceleste
I calciatori biancocelesti schierati prima della partita
Una fase di gioco
Foto EPA
Senad Lulic
Marco Parolo
Felipe Caicedo
Foto Getty Images
Luis Alberto
Foto Getty Images
Sergej Milinkovic-Savic
Francesco Acerbi
Il Mister biancoceleste Simone Inzaghi
L'articolo della Gazzetta dello Sport del 5 agosto 2018 sulla gara
Il Corriere dello Sport del 5 agosto 2018 riporta la cronaca della partita

La Gazzetta dello Sport titola: "Alla Lazio senza gol arriva il primo stop nell’esame Arsenal. I biancocelesti producono tanto ma non pungono. Milinković Savić Sergej: "Sono qui, però nel calcio non si sa mai..."".

Continua la "rosea": Senza Immobile la Lazio non riesce a segnare nel test di Stoccolma e contro l'Arsenal Simone Inzaghi deve registrare il primo stop del precampionato. Ma il tecnico biancoceleste ha rivisto quella manovra offensiva, capace di produrre molteplici occasioni da gol, che è stata il tratto distintivo della passata stagione laziale. Al Friends Arena di Stoccolma sono però riaffiorati pure quei black out difensivi, pagati a caro prezzo nella scorsa annata. Ma la prova della Lazio nel suo complesso è da ritenersi positiva al netto di una condizione che ha risentito dei recenti carichi di lavoro dinanzi a un avversario che è più vicino al via del campionato. Senza Strakosha, Marušić Adam, Berisha e Immobile, tutti in infermeria, Inzaghi schiera dal primo minuto Proto, Basta, Murgia e Caicedo Corozo Felipe Salvador. I biancocelesti subiscono l’avvio più deciso degli inglesi, che al 18’ si portano in vantaggio con Nelson, lesto a insaccare in posizione di sospetto fuorigioco dopo il palo colpito da Iwobi. In svantaggio la squadra di Inzaghi trova subito le coordinate giuste del proprio gioco d’attacco. Al 31’ un tocco magico di Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto) timbra la traversa, ma poi anche Parolo e Caicedo Corozo Felipe Salvador cercano la via del pareggio. Anche dopo l’intervallo la Lazio si avvicina al gol. Per un’ora Inzaghi mantiene la formazione iniziale.

Il giro delle sostituzioni viene avviato con Milinković Savić Sergej, al debutto stagionale in biancoceleste. Il raddoppio dell’Arsenal con Aubameyang punisce al 19’ la difesa laziale e chiude i conti sul piano del risultato. Ma la gara di Stoccolma porta pure l’esordio degli ultimi acquisti Badelj e Correa, che cerca subito il gol con alcuni guizzi tipici del suo repertorio. Al termine Simone Inzaghi appare sorridente. "Sono soddisfatto della prestazione contro una squadra che tra sei giorni debutterà in Premier - ha dichiarato il tecnico a Lazio Style Channel -. Gli inglesi sono più avanti, ma la gara è stata giocata alla pari dalla Lazio. Abbiamo avuto tante occasioni da gol colpendo anche una traversa. Analizzeremo i motivi per cui non siamo riusciti a segnare. Immobile? Abbiamo deciso di non rischiarlo. Dopo essere uscito acciaccato dal test con la Spal, Ciro ha svolto tre giorni di lavoro differenziato, ma domani si unirà nuovamente al gruppo". Nel dopo partita, ecco Milinković Savić Sergej tra presente e un futuro sempre più sospeso sul mercato. "Mi è piaciuta l’accoglienza del pubblico laziale. Sono felice di essere tornato, spero di fare altre partite. Adesso sono alla Lazio, poi nel calcio non si sa mai...".


Il Corriere dello Sport titola: "Senza Ciro poca Lazio. Lo dice anche l'Arsenal. Il ko contro i Gunners (con tante riserve) conferma i limiti: se manca Immobile la squadra di Inzaghi fa fatica a segnare. Milinković Savić Sergej e Badelj entrano nella ripresa. Prova discreta, primo gol preso in contropiede".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: I limiti della Lazio si conoscono e l’amichevole di Stoccolma con l’Arsenal li ha solo confermati. Lotito faccia un altro sforzo: servono un’alternativa a Immobile e un difensore in più oltre ad Acerbi per completare una squadra solida in cui la differenza si chiama Milinković Savić Sergej (sarebbe una catastrofe perderlo) e viene tradotta negli ultimi trenta metri dalle invenzioni di Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto). Se manca Ciro, Inzaghi segna molto meno, anche quando produce occasioni, come è successo alla Friends Arena nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. La sintesi è chiara. Dentro una prova discreta, due gol al passivo, uno preso concedendo la solita ripartenza conclusa da Nelson (in fuorigioco) e il secondo per l’incapacità di spezzare la percussione di Elneny ed evitare il guizzo di Aubameyang. Brutto risultato. Perché l’Arsenal, sia chiaro, ha giocato imbottito di riserve e ha vinto facile con il minimo sforzo. E’ più avanti nella preparazione e appartiene a un calcio di livello superiore come la Premier. Male Caicedo Corozo Felipe Salvador, nervoso, non solo impreciso. Buono l’ingresso di Correa, fantasioso e con il cambio di passo, ma non è un centravanti. Certo aggiunge estro a una squadra apparsa piatta, monocorde.

Mancavano diversi titolari anche a Inzaghi, la strada è lunga, ci sono da portare in condizione i nuovi acquisti. Da qui al Napoli bisognerà accelerare. L’estate scorsa, di questi tempi, la Lazio stava meglio. L’Arsenal possiede un livello superiore e baby che nel nostro campionato sarebbero stelline. Emery nell’undici di partenza ha inserito solo tre titolari sicuri (Leno, Xhaka, Lacazette) più gli "italiani" Lichtsteiner (che scintille con Radu e Lulic) e Torreira. Velocità, rapidità, palleggio. La partenza è stata dei Gunners, la Lazio non riusciva a distendersi: 4-4-2 cortissimo e il gioco "dentro" a turno di due esterni come Nelson (classe ‘99) e Iwobi a rendere incisiva la manovra. I centrocampisti di Inzaghi hanno faticato a prendere le misure, arrivavano in ritardo sulla palla. L’altro talentino Nketiah appoggiava Lacazette, sfuggito una sola volta ad Acerbi. Proto ha messo in angolo. Bravo e sicuro il portiere belga, si fa sentire dalla difesa con la palla lontana, due o tre ottime parate. La Lazio, appena ha messo la testa fuori dal guscio, s’è fatta sorprendere in velocità. Nketiah ha puntato l’area e poi ha allargato su Iwobi. Basta e Wallace (Fortuna Dos Santos Wallace) si sono schiacciati troppo su Acerbi lasciando scoperto il nigeriano. Diagonale sul palo e tapin di Nelson in evidente fuorigioco.

Sotto di un gol, la Lazio ha cominciato a giocare, è venuta fuori con i suoi muscoli e le solite coordinate, prendendo campo e superiorità in mezzo con Leiva Pezzini Lucas, Murgia e Parolo. Brillante Basta. Ha innescato la prima palla gol divorata da Caicedo Corozo Felipe Salvador. Poi ha rubato palla e servito Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto). Morbido pallonetto dello spagnolo, Leno scavalcato ma la traversa ha respinto. Parolo e Lulic di testa hanno fallito il pareggio prima che Caicedo Corozo Felipe Salvador girasse sull’esterno della rete l’ultima occasione del primo tempo. Poca concretezza, si è sentita troppo l’assenza di Immobile, proprio come era successo nella volata Champions. La Lazio ha tenuto testa ai Gunners sino al sessantesimo, quando la partita si è chiusa prendendo la fisionomia dell’allenamento. Emery è passato prima al 4-3-3 e poi al 4-2-3-1. Impressionanti i due mediani (Elneny e Guendouzi) sganciati in corsa. Hanno buttato giù di peso il muro della Lazio, incapace di tirare via la palla. Un’azione in stile rugby conclusa dal destro di Aubameyang sporcato da Wallace (Fortuna Dos Santos Wallace), come al solito il più incerto in difesa. Sono entrati anche Milinković Savić Sergej e Badelj. Inzaghi ne ha cambiati dieci, trovando le risposte già conosciute. Alla Lazio serve un centravanti di scorta.


Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

"Bene, sono soddisfatto, mi dispiace aver perso, meritavamo di segnare contro una squadra fortissima. L’Arsenal è partito dieci giorni prima e sabato debutterà in Premier. Ci mancavano Immobile, Marušić Adam, Berisha, Strakosha. Milinković Savić Sergej e i nuovi sono appena arrivati. Eppure abbiamo costruito 5-6 occasioni da gol. Peccato per la traversa colpita da Luis Alberto (Romero Alconchel Luis Alberto)". Male Caicedo Corozo Felipe Salvador. Inzaghi continua a difenderlo. "Sono soddisfatto di Caicedo Corozo Felipe Salvador, peccato per quel tiro finito fuori, ma è utile alla causa". Servirebbero gol alternativi a Immobile, chissà che non arrivino dal mercato. Simone ha glissato. "Sono soddisfatto al di là di quelle che saranno le alutazioni del caso. I nuovi sono con noi da 4 giorni e hanno giocato nel migliore dei modi, in campo siamo stati bene: abbiamo costruito senza buttare la palla". Davanti ha provato Correa. "Avevo Neto, ho preferito mettere lui ma Rossi sta lavorando benissimo. Sarebbe stato un rischio inutile impiegare Immobile, a Marienfeld si unirà al gruppo. Le condizioni degli altri infortunati migliorano di giorno in giorno, spero di averli contro il Borussia. L'Arsenal ha grandissimi campioni, sono soddisfatto perché nonostante una condizione diversa ce la siamo giocata a testa alta".



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