Venerdì 2 luglio 2021 - Monaco di Baviera, Allianz Arena - Belgio-Italia 1-2

Da LazioWiki.

Stagione

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16° Campionato europeo - Quarti di finale, ore 21,00

BELGIO: Courtois; Alderweireld, Varmaelen, Vertonghen; Meunier (25' st Chadli, 29' st Praet), Witsel, Tielemans (25' st Mertens), T. Hazard; De Bruyne, Doku; Lukaku. All. Martinez.

ITALIA: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (35' st Emerson); Verratti (29' st Cristante), Jorginho, Barella; Chiesa (45'+1' st Toloi), Immobile (29' st Belotti), Insigne (35' st Berardi). All. Mancini.

Arbitro: Vincic (Slovenia).

Marcatori: 31' Barella, 44' Insigne, 45'+2' Lukaku (rig).

Note: ammoniti Verratti, Tielemans.

Da: La Stampa

Immobile
La sostituzione di Ciro.

Un’altra esplosione di gioia Azzurra. Al triplice fischio di Belgio-Italia a sorridere sono ancora gli uomini di Mancini, che hanno brillato nel primo tempo e resistito con cuore e grinta nella ripresa. Finisce 1-2, l’Italia è in semifinale e fa fuori i primi della classe, il Belgio numero uno nel ranking Uefa. Bastano le grandi firme di Barella prima, mezz’ala che si trasforma in attaccante vero nel gol che sblocca l’incontro, e Insigne poi. Un destro a giro dei suoi, dopo un paio di tentativi finiti soltanto vicino al gol, che ha fatto esplodere tutta la squadra. Succede tutto nel primo tempo, anche il rigore siglato da Lukaku (generoso) che ad una manciata di secondi dall’intervallo rimette paura alla Nazionale. Ma il suo cinismo finisce qui, nella ripresa “Big Rom” sbaglia tanto e il Belgio non sfonda dalle parti di un super Donnarumma decisivo nei primi 45’.

Il ritorno in campo degli Azzurri nella ripresa è da grande squadra, perché finiti i fuochi d’artificio c’è da mettere cuore e grinta compatti nelle retrovie, a resistere ai pericoli procurati dal Belgio. Involandosi alti a pressare quando le energie ci sono ancora. I brividi arrivano con Lukaku sbaglia la prima occasione della ripresa, la più clamorosa, con la palla che si stampa solo sul palo. Poi sfiora la testata che potrebbe essere vincente, fino agli squilli di un infinito Doku dalla sinistra. Bonucci e Chiellini fanno muro, ma non sono i soli. Sono aiutati da una squadra che è in trance agonistica, come purtroppo dimostra la cavalcata tentata da Spinazzola nel cuore del secondo tempo. L’esterno che ha messo paura a mezzo Europeo scatta, poi sente tirare e cade a terra: uscirà in barella, Europeo finito per lui. È l’unica macchia di una partita che negli ultimi 15’ scivola, con qualche sussulto, al triplice fischio. La gioia azzurra esplode ancora, con gli occhi pieni di sogni dei giocatori in campo. Ma lo sono anche quelli del resto d’Italia che tifa dalle piazze e scopre, ogni partita di più, questo gruppo meraviglioso. Che va avanti, prossima fermata Wembley. Sarà Italia-Spagna, ad un passo dalla finale.

Prima del fischio d’inizio, Azzurri in ginocchio in solidarietà con la squadra avversaria che ha scelto di sostenere il movimento Black Lives Matter. Subito un errore per gli Azzurri in uscita, il Belgio serve Lukaku che si gira ma trova l’uscita di Donnarumma sicura sul pallone. L’Italia prova a reagire con le progressioni di Chiesa, ma ancora nessun pericolo dalle parti di Courtois. Al 13’ gli Azzurri vanno in vantaggio con Bonucci su un’altra punizione vincente di Insigne, ma un tocco di un compagno prima della deviazione decisiva lo manda in fuorigioco: la Var interviene, la partita rimane sullo 0-0. Il Belgio risponde rigettandosi in avanti, ma Chiellini è un muro: prima devia in tuffo un cross insidioso, poi si mette tra il tiro di De Bruyne e la porta di Donnarumma.

Al 22’ il portiere azzurro è miracoloso in tuffo su De Bruyne lasciato troppo solo sulla trequarti. Il portiere salva la squadra di Mancini e si ripete una manciata di minuti dopo sul colpo da biliardo tentato da Lukaku. L’Italia, nel cuore del primo tempo, è tutta nel contropiede guidato da Spinazzola e chiuso da Chiesa con una deviazione di Alderweireld. Al 31’ la volata verso Courtois è vincente: filtrante per Immobile che prova a proteggere la palla, il Belgio fa muro (con l’attaccante della Lazio a terra che accusa un colpo). Non c'è il tempo di capire se la Var abbia intenzione di intervenire che gli Azzurri riconquistano palla e Barella firma un gol da attaccante vero: sportellate in mezzo all’area, girata su se stesso e cannonata in diagonale a battere il portiere belga che non può nulla. Al 40’ è ancora Chiesa a sfiorare il palo alla sinistra di Courtois, palla fuori di un soffio. Nel finale di primo tempo succede di tutto. Insigne firma un gioiello con la sua specialità, il tiro a giro: Courtois non può nulla, l’Italia esplode di gioia e si porta sullo 0-2. Ma l'euforia dura poco: fallo di Di Lorenzo su Doku, per l’arbitro è rigore. Lukaku dal dischetto non sbaglia (ed è autore di un gesto di stizza verso il numero uno azzurro), il Belgio accorcia prima dell’intervallo.

Inizia il secondo tempo sul risultato di 1-2. La prima occasione capita sui piedi di Chiesa che da fuori area, sbilanciato all’indietro, cerca il destro vincente: largo. Ma l’Italia tiene il possesso palla sulla metà campo del Belgio, con Insigne e Chiesa che cercano di essere pericolosi aiutati dalla qualità del centrocampo azzurro. Nel contropiede guidato da Barella, Chiesa mette un tiro cross in mezzo all’area: Immobile non può impattare al volo, rimessa laterale. L’Italia attacca, Jorginho cade in area e reclama il rigore: per l’arbitro non è niente. Al 16’ Italia sbilanciata, ma il Belgio trova soltanto un palo clamoroso. Azzurri salvi, errore di Lukaku ad un passo dalla linea di porta. Al 20’ la risposta degli uomini di Mancini è sulla catena di sinistra, con Spinazzola che si invola nel cuore dell’area ma non trova la porta dicontrobalzo. Altro squillo di Insigne da fuori, ma Courtois non è sorpreso. Girandola di cambi: Martinez inserisce Chadli e il napoletano Mertens, Mancini risponde con Belotti per un Immobile stremato e Cristante per Verratti. Sorpresa nel Belgio: Chadli esce, dentro l’ex Samdoria Praet. Un’altra occasione per Lukaku che però di testa sfiora soltanto, poi il duro colpo azzurro.

L’altro giro di sostituzioni azzurre, infatti, è obbligato: Spinazzola scatta e sente tirare. Uscirà in barella, l’Europeo per lui è finito. Dentro Emerson Palmieri oltre a Berardi per Chiesa. Sulla panchina dell’Italia tensione anche per un lieve malore per Oriali, segnalano i telecronisti Rai. I minuti scorrono, al 39’ Doku crea il panico nella difesa azzurra ma il tiro è alto. È l’ultimo vero brivido del match, a parte qualche spiovente che non trova fortuna dalle parti di Donnarumma. L’Italia vive i minuti di recupero in apnea, poi può esultare. Pensando già alla Spagna, ma non senza godersi questo successo. Inisieme all’Italia delle piazze, che non vuole smettere di festeggiare. E sognare.