Domenica 11 aprile 1965 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-2

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11 aprile 1965 - 28 - Campionato di Serie A 1964/65 - XXVIII^ Giornata

LAZIO: Cei, Carosi, Vitali, Gasperi, Pagni, Galli, Mari, Governato, Piaceri, Christensen, Fascetti. All. Mannocci.

JUVENTUS: Anzolin, Gori, Sarti, Bercellino (I), Castano, Leoncini, Combin, Del Sol, Sivori, Da Costa, Stacchini. All. Heriberto Herrera.

Arbitro: Francescon (Padova).

Marcatori: 78' Sivori, 88' Combin.

Note: temperatura ottima, cielo quasi sereno e terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Carosi e Galli. Calci d'angolo: 2-2.

Spettatori: 30.000 con 18.800 spettatori paganti con un incasso di poco inferiore a £. 19.000.000.

Lazio desiderosa di punti per risalire una classifica pericolosa, Juventus fuori dal giro scudetto, ma impegnata in un derby col Torino per la conquista del terzo posto. Mannocci deve fare a meno dello squalificato Zanetti e degli infortunati D'Amato e Dotti; Governato e Mari sono recuperati seppur non al meglio della condizione fisica. Tra i bianconeri si registrano le assenze di Menichelli, Salvadore e Sacco. Lazio schierata con una forte cerniera a centrocampo e con una sola punta in avanti. Al 7' Mari è in leggero ritardo su cross di Gasperi. Seguono due tiri senza pretese di Governato al 15' e al 18'. La replica juventina giunge solo al 21' con un tiro cross di Da Costa che si perde a lato di pochi centimetri. Al 28' un liscio di Castano spiana la strada al rientrante Piaceri che serve un buon pallone a Mari la cui conclusione è ribattuta con i pugni da Anzolin. Prima del riposo gli ospiti si fanno più intraprendenti. Cei si oppone a una stangata di Leoncini e quindi due tiri dalla distanza di Castano e Stacchini non inquadrano la porta romana. A inizio ripresa Vitali salva con un pizzico di fortuna su una conclusione ravvicinata di Stacchini. Seguono due conclusioni fuori misura di Mari e Christensen. Ci prova quindi Combin, ma la sua conclusione è altissima. Al 70' sembra che la partita sia chiusa tanta è la pigrizia dei giocatori in campo che fanno circolare la palla con una lentezza esasperante; il pubblico fischia e a ragione. Quando tutto lascia pensare al risultato a reti bianche (che la Lazio sottoscriverebbe di sicuro) la Juventus passa in vantaggio. Sarti avvia l'azione che Combin rifinisce crossando al centro: Governato manca l'intervento di testa e il pallone giunge dopo un rimbalzo a Sivori che di testa piazza la sfera alle spalle dell'incolpevole Cei. Mancano dodici minuti al triplice fischio e la Lazio si getta in avanti a pieno organico con il libero Galli che abbandona la sua area. All'85' il pallone buono capita tra i piedi di Pagni, ma la mira è di poco difettosa. All'88' una punizione di Fascetti viene ribattuta da Da Costa che lancia Combin che parte in un vertiginoso contropiede. Inutilmente Pagni tenta di bloccare il franco-argentino che entra in area, aggira Cei, e deposita nella rete sguarnita. Juventus sorniona al tirar delle somme, ma risultato sicuramente che penalizza oltre misura una Lazio che almeno per l'impegno mostrato avrebbe certamente meritato il pareggio. Clima plumbeo alla fine anche per le notizie che arrivano dagli altri campi da parte delle concorrenti per la salvezza (Cagliari, Sampdoria e Genoa) che riescono a muovere la propria classifica.