Domenica 11 novembre 1962 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Brescia 0-0

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11 novembre 1962 - 9 - Campionato di Serie B 1962/63 - XIX^ Giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Landoni, Seghedoni, Gasperi, Bernasconi, Governato, Rozzoni, Morrone, Longoni. All. Lovati. D.T. Lorenzo.

BRESCIA: Brotto, Fumagalli, Mangili, Turra, Vasini, Della Giovanna, Rambone, Favalli, De Paoli, Favini, Recagno. All. Bonizzoni.

Arbitro: sig. Samani (Trieste).

Note: cielo coperto, terreno allentato. Calci d'angolo: 7-0 (5-0) a favore della Lazio. La Lazio indossa una maglia rossa e calzoncini blu per dovere di ospitalità. A fine incontro intervento della polizia per mettere fine al lancio di pietre e bottigliette da parte del pubblico.

Spettatori: 20.000 circa con 10.500 paganti per un incasso di £. 9.000.000.

Nell'incontro clou della nona giornata di Campionato, arriva il terzo pareggio casalingo a reti bianche. In settimana è ratificato l'arrivo in prestito dal Torino del centrocampista Moschino, mentre all'ultimo l'ala granata Albrigi sceglie di andare a giocare a Verona. Il ricorso presentato contro la squalifica a Seghedoni viene accolto e il forte difensore è regolarmente in campo. Nulla da fare invece per Pagni uscito malconcio dalla trasferta di Cosenza. Dopo una manciata di secondi tiro di Governato dal limite e parata sicura di Brotto. Al quarto d'ora prima insidia portata dalle "rondinelle". Veloce scambio tra Recagno e Rambone e pallone per De Paoli preceduto da una tempestiva uscita di Cei. Al 24' lunga azione corale dei romani e tiraccio finale di Bernasconi. Un minuto e il Brescia va vicinissimo al vantaggio. Turra avanza e tocca per Rambone e da questi a De Paoli che spara a rete: Cei si distende e devia col palmo della mano sul palo. L'azione è ancora viva con lo stesso De Paoli che serve Recagno che batte a rete trovando sulla linea la risposta di Zanetti che si aiuta con un braccio nella circostanza. L'arbitro non vede e lascia proseguire il gioco tra le giustificate proteste dei lombardi. Dopo la mezz'ora Morrone sfrutta nel peggiore dei modi un servizio intelligente di Longoni. Poco prima del riposo ancora Longoni bravo nel servire Governato solo a pochi metri dalla porta, ma il numero otto ha un'esitazione fatale e l'azione sfuma. Durante l'intervallo, su iniziativa del presidente Brivio, un aereo sorvola l'Olimpico esibendo uno striscione con su scritto "W la Lazio". Al 53' altro episodio giallo. Bello spunto di Morrone che salta due avversari e serve Governato che batte a rete trovando la deviazione di Turra che inganna Brotto. L'arbitro annulla vedendo un fuorigioco di Longoni posizionato nei pressi del portiere. Considerando la deviazione di Turra tutto parrebbe regolare, ma Samani fa intendere di aver fischiato prima del tiro di Governato. Due minuti e ancora l'arbitro protagonista. Cross di Bernasconi per l'accorrente Rozzoni che viene vistosamente spinto alle spalle da Vasini. Rigore evidente, ma il gioco viene fatto proseguire tra le proteste in campo e sugli spalti. Poco prima dell'ora di gioco gran diagonale di Recagno e pallone che sibila a fil di palo. Risponde la Lazio con un potente rasoterra di Bernasconi su cui rimedia l'ottimo Brotto. Al 72' gran botta dal limite di Fumagalli e respinta di Cei con pallone ripreso da Rambone che sparacchia fuori. Tre minuti dopo Zanetti ci prova con un fendente che trova nella sua corsa a rete il petto di Turra che crolla al suolo. Al fischio di chiusura bottigliette e sassi in campo con l'arbitro scortato verso gli spogliatoi da tre poliziotti in borghese.



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