Domenica 18 aprile 1971 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 0-0

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18 aprile 1971 - 1680 - Campionato di Serie A 1970/71 - XXVI giornata - calcio d'inizio ore 15.30

LAZIO: Di Vincenzo, Papadopulo, Legnaro, Governato, Polentes, Marchesi, Massa, Chinellato (68' Morrone), Chinaglia, Mazzola (II), Dolso. A disp. Moriggi. All. Lorenzo.

FIORENTINA: Superchi, Galdiolo, Longoni, Esposito, Ferrante, Brizi, Mariani, Merlo, Vitali, De Sisti, Macchi (75' D'Alessi). A disp. Bandoni. All. Pugliese.

Arbitro: Angonese (Mestre).

Note: giornata calda, terreno di gioco in perfette condizioni. Ammoniti: Governato, Chinellato, Macchi, Merlo. Calci d'angolo: 5-4 (2-0) a favore della Lazio.

Spettatori: circa 75.000 con 42.902 paganti per un incasso di £. 81.791.500.

C'è il pubblico delle grandi occasioni per questo incontro che è un autentico spareggio per la salvezza. Lazio che scende in campo priva degli squalificati Wilson e Fortunato mentre la Fiorentina, in maglia rosso-amaranto, è senza Chiarugi, il suo elemento più pericoloso. I gigliati sono partiti tra i favoriti per la conquista del titolo ma si trovano invischiati nelle sabbie mobili del fondo classifica. Malgrado il cambio di panchina, via Pesaola e dentro Pugliese, la squadra non vince una partita da quattro mesi ed il suo bottino in punti è frutto di una serie interminabile di pareggi. E "il mago di Turi" punta anche in questa circostanza al pari rimpolpando il centrocampo e affidandosi al contropiede. Dopo una fase di studio, la Lazio si porta in avanti trascinata da un Mazzola che da subito mostra di avere l'argento vivo addosso. Sua la conclusione da lontano che al 15' scuote la traversa a Superchi battuto. Due minuti più tardi Massa è strattonato in area, ma Angonese lascia proseguire.

Poco più tardi l'arbitro reputa involontario un mani in area di Ferrante su conclusione di Massa e in effetti la distanza tra i due calciatori è minima. Al 33' si fa finalmente vedere Chinaglia al quale il muscolare Galdiolo monta una guardia spietata. Long John in percussione viene bloccato da una bella uscita del portiere ospite. Brividi poi per un intervento scomposto di Polentes che sfiora l'autorete e per un colpo di testa di Vitali a cui Di Vincenzo risponde con un intervento plastico. Nella ripresa la timida Fiorentina dei primi 45 minuti sembra svegliarsi dal letargo e, guidata da un impeccabile De Sisti in cabina di regia, porta avanti il suo baricentro. Prima Mariani e quindi Macchi si presentano soli di fronte a Di Vincenzo che è bravissimo a rimediare alle pericolose situazioni.

Per la Lazio è il solito Mazzola con le sue accelerazioni a rispondere alle iniziative degli avversari. "Uccio" è autore di alcuni bellissimi tiri dalla media e dalla lunga distanza che però non colgono il bersaglio. Al 68' Lorenzo getta nella mischia Morrone e Pugliese risponde togliendo l'ala Macchi e inserendo ancora un centrocampista (D'Alessi). La "linea Maginot" innalzata dal focoso allenatore pugliese riesce a resistere sino all'ultimo soprattutto per il suo portiere Superchi che, a tre minuti dal termine, su un pallone calciato da Polentes e deviato da Ferrante, riesce con un gran colpo di reni a deviare sopra la traversa. Il pareggio al termine di una pessima partita, nelle dichiarazioni degli spogliatoi sembra soddisfare tutti anche se le preoccupazioni per la classifica rimangono intatte. Le sconfitte di Foggia, Verona e Torino allargano la lotta per la sopravvivenza a ben nove squadre a quattro giornate dalla conclusione del campionato. Per la Lazio ci sarà ancora da lottare e soffrire.