Domenica 30 settembre 1962 - San Benedetto del Tronto, stadio F.lli Ballarin - Sambenedettese-Lazio 0-0

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30 settembre 1962 - 3 - Campionato di Serie B 1962/63 - III^ Giornata

SAMBENEDETTESE: Bandini (II), Garbuglia, Ruffinoni, Nicchi, Capucci, Buratti, Raimondi, Macor, Magheri, Beni, Merlo. All. Petagna.

LAZIO: Cei, Zanetti, Pagni, Landoni, Seghedoni, Gasperi, Bizzarri, Florio, Bernasconi, Pinti, Maraschi. All. Facchini.

Arbitro: sig. Samani (Trieste).

Note: pomeriggio di sole, terreno irregolare. Dopo uno scontro con Florio, Macor riporta una distorsione al ginocchio. Incidenti di gioco anche per Nicchi, Pinti e Merlo. Ammoniti: Pinti, Beni, Landoni. Calci d'angolo: 4-0 (3-0) a favore della Lazio.

Spettatori: 5.000 con un incasso di £. 3.500.000.

Grosse novità in casa biancoceleste con la nomina a metà settimana di Ernesto Brivio a presidente del sodalizio.

Facchini per la trasferta a San Benedetto del Tronto punta su una Lazio da combattimento ed esclude così i tecnici Governato e Morrone. Due colpi di testa del vivace Bernasconi al 7' e al 12' precedono la risposta di Raimondi che manca un'occasione d'oro per il provvidenziale recupero di Seghedoni. Si fa male Macor che è costretto a posizionarsi all'ala. Nessuna emozione sino al 33' allorché Bizzarri approfitta di un liscio di Ruffinoni e crossa teso non trovando per un'inezia l'appuntamento con Maraschi. Al 39' l'occasione più ghiotta per i romani. Corner di Bizzarri e Bernasconi in giravolta colpisce il palo interno con Bandini (II) nettamente battuto. A inizio ripresa occasionissima per i padroni di casa. E' il 50' quando un innocuo traversone di Capucci filtra tra tre distratti difensori romani: pallone al solitario Merlo che non sa sfruttare l'inatteso regalo a pochi metri dalla porta. Al 64' grande parata di Cei che rimedia a una deviazione di Landoni dopo un calcio di punizione di Capucci. Niente da segnalare sino al 90' di una partita insignificante. Terzo pareggio in altrettante partite per la Lazio. Ottima la difesa, centrocampo troppo arretrato e attacco volenteroso, ma poco pungente. Contro una Sambenedettese tenace e robusta, ma povera tecnicamente e limitata da alcuni infortuni di gioco,la Lazio poteva e doveva fare di più.




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