Domenica 3 aprile 1977 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 2-1

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Stagione

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1924. Campionato di Serie A 1976/77 - XXIII giornata

LAZIO: Pulici F., Ammoniaci, Martini L., Wilson, Manfredonia, Cordova, Garlaschelli, Agostinelli A., Giordano, Viola, Badiani (I). (12° Garella, 13° Ghedin, 14° Rossi R.). All. Vinicio.

INTER: Bordon I., Canuti, Fedele, Oriali, Gasparini, Facchetti, Anastasi, Merlo C., Mazzola (I), Roselli (75' Pavone), Libera. (12° Martina, 14° Sabato). All. Chiappella.

Arbitro: sig. C.Pieri di Genova.

Marcatori: 5' Giordano, 28' Libera, 83' Giordano.

Note: giornata soleggiata. Viola sbaglia un calcio di rigore al 65'.

Spettatori: 50.000 circa.

Giordano segna il primo goal
Una fase della gara
Giordano raddoppia
La rete di Giordano
Giordano raddoppia
L'esultanza di Giordano

L'Inter nel finale battuta dalla Lazio. La volontà e una maggiore determinazione nel cercare il successo sono state le armi più efficaci della Lazio, meritatamente vittoriosa sull'Inter con due reti siglate da Giordano contro una messa a segno da Libera. Una traversa colpita da Manfredonia, un calcio di rigore fallito da Viola e tante occasioni mancate di un soffio traducono in cifre la netta superiorità dimostrata dagli uomini di Vinicio. L'Inter, oltre al gol del momentaneo pareggio e una traversa centrata da Mazzola, è riuscita a combinare ben poco per meritarsi un risultato diverso. Solo nel primo tempo i nerazzurri sono riusciti a tenere il passo degli scatenati avversari. Nella ripresa sono letteralmente crollati rischiando una punizione più severa. Tuttavia c'è da rilevare che ancora una volta i biancocelesti, pur costruendo una notevole mole di gioco, non hanno pienamente convinto nelle conclusioni a rete correndo il pericolo di restare beffati dal pareggio, evitato all'82', con il secondo gol di Giordano. La partita nel complesso ha offerto ben poco sul piano del gioco, anche se è rimasta sempre agonisticamente viva riservando molte emozioni al pubblico dell'Olimpico. La Lazio ha saputo conquistare con maggiore autorità la zona centrale del campo con un super Cordova, coadiuvato dal dinamismo di Martini e Agostinelli molto abili nello sfruttare le fasce laterali. Manfredonia e Ammoniaci, piazzati rispettivamente su Anastasi e Libera, annullavano le punte interiste consentendo a Wilson di spadroneggiare nella sua area. I nerazzurri replicavano con un ottimo Orlali, che Viola non riusciva a contenere e con il solito Facchetti, sempre pericoloso nei suoi affondi in avanti. Troppo poco per bilanciare la foga agonistica dei biancoazzurri, i quali andavano a bersaglio al 5' sfruttando uno sfortunato rimpallo sulla faccia di Facchetti: la palla, colpita da Garlaschelli in mezza rovesciata batteva sul volto del difensore interista e schizzava verso Giordano che segnava comodamente con Bordon sbilanciato. L'Inter si produceva in una bella reazione costringendo i biancoazzurri a difendersi con qualche affanno. Al 18' Mazzola sfiorava il pareggio colpendo la traversa, ma un minuto più tardi Cordova, solo davanti a Bordon, mancava la facilissima occasione del raddoppio. L'errore del laziale rimetteva in bilico il risultato e infondeva nuovo coraggio agli ospiti che al 28' segnavano fortunosamente (come era avvenuto in precedenza per la marcatura di Giordano) con Libera il quale deviava involontariamente un tiro di Anastasi spiazzando nettamente Pulici. La Lazio accusava il colpo, si disuniva, ma l'Inter non sapeva approfittarne. La ripresa si giocava a senso unico, con i laziali lanciati alla disperata rincorsa verso il successo che si facevano sfuggire in un primo tempo con Viola, il quale calciava al 65' un rigore (fallo di mano di Facchetti su tiro di Cordova) fra le braccia di Bordon. Il morale del biancoazzurri ha vacillato ma non è crollato. Gli uomini di Vinicio riprendevano a martellare ai fianchi gli esausti avversari e a otto minuti dalla fine riuscivano a trovare il colpo vincente: su cross di Badiani, Garlaschelli toccava abilmente di tacco verso Giordano che scagliava la palla in rete da corta distanza. La traversa centrata da Manfredonia all'88' suggellava definitivamente il legittimo successo dei padroni di casa.