Domenica 4 gennaio 1953 - Firenze, stadio Comunale - Fiorentina-Lazio 0-0

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4 gennaio 1953 - 15 - Campionato di Serie A 1952/53 - XV^ Giornata

FIORENTINA: Costagliola, Magnini, Venturi, Chiappella, Cervato, Magli, Mariani, Biagioli, Ghersetich, Ekner, Prini. All. Magli.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Malacarne, Sentimenti (V), Puccinelli, Bredesen, Antoniotti, Larsen, Caprile. All. Bigogno.

Arbitro: sig. Guarnaschelli di Pavia.

Note: giornata nuvolosa, terreno allentato. Angoli 7-5 per la Fiorentina.

Spettatori: 30.000 circa.

Quattro parate a dir poco magistrali di Sentimenti (IV) hanno permesso alla Lazio di uscire imbattuta dal Comunale di Firenze. Ma gli animi si sono scaldati sugli spalti fino a scoppiare in una salva di fischi contro l'incerto arbitro Guarnaschelli di Pavia, "reo" di non aver concesso il rigore in almeno due occasioni ai padroni di casa. E non sono mancate sporadiche scaramucce tra tifosi delle due squadre, per fortuna risoltesi senza feriti. Nervosismo in tribuna figlio del nervosismo in campo: da metà ripresa in avanti il gioco duro l'ha fatta da padrone, perché i viola non riuscivano a sbloccare il risultato e perdevano la pazienza e il controllo dei nervi. Un paio di giocatori almeno andavano probabilmente espulsi e la mano leggera dell'arbitro ha finito per guastare il match. Che è stato nel primo tempo un monologo dei toscani, che hanno impegnato Sentimenti (IV) in interventi al limite del miracoloso, in particolare uno di pugno in volo e uno a terra con un colpo di reni fulmineo. Bene la mediana viola con Chiappella, Cervato e Magli, ottimo anche se ruvido il terzino Venturi. E' stato l'attacco a deludere, anche se Biagioli è stato fermato a inizio ripresa solo dalla traversa su un bel colpo di testa da cross di Mariani. La Lazio, come avrete capito, ha subìto e basta, difendendo coi terzini e il sacrificio di Alzani e Malacarne, mentre Sentimenti (V) ci ha messo una buona mezz'ora prima di carburare e dare manforte agli altri. Puccinelli è stato l'unico attaccante a pungere ma il portiere viola Costagliola è uscito quasi coi guanti immacolati. L'unico vero pericolo per lui è nato da un'iniziativa dell'incostante Antoniotti, steso in area in modo plateale mentre si apprestava a calciare: rigore netto stavolta per la Lazio. Ma l'arbitro non se l'è sentita di assegnarlo, cedendo alla salomonica compensazione.