Mercoledì 28 agosto 1968 - Alessandria, stadio Giuseppe Moccagatta - Alessandria-Lazio 0-2

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28 agosto 1968 - Amichevole pre-campionato 1968/69

ALESSANDRIA: Moriggi, Bagnasco, Rossi, Chinellato, Lojacono (70’ Imperiale), Colombo, Mari, (70’ Vastini), Berta, Tomy, Boccasso, Corbellini. All. Lojacono.

LAZIO: Fioravanti, Zanetti, Facco, Governato, Fontana, Soldo, Di Giovanni, Morrone (28’ Marchesi), Fortunato, Mazzola (II), Cucchi. All. Lovati.

Arbitro: sig. Beretta.

Marcatori: 33’ Mazzola (II), 53’ Soldo.

Note: serata fresca e piovosa; terreno allentato. Illuminazione discreta; pubblico scarso. Assenti tutti i militari: Dolso, Massa, Lorenzetti e Rinero. Ammoniti: Governato per proteste, Tomy, per ostruzionismo, Mazzola (II), per proteste. Calci d’angolo: 7-4 per l’Alessandria.

Ezio Luzzi sul Corriere dello Sport scrive: "2-0 ad Alessandria. Mazzola (II) e Soldo cecchini laziali. La Lazio è passata anche ad Alessandria concludendo in maniera più che soddisfacente il ciclo delle amichevoli ufficiali che, lasciando parlare le cifre, si riassumono in 6 vittorie su 6 partite, 42 reti realizzate e due subite. Quindi è una Lazio che conferma il suo valore ed in quest’incontro ha evidenziato di cavarsela anche in assenza della sua più valida pedina, il cannoniere Gian Piero Ghio, lasciato in tribuna per motivi prudenziali e dopo appena mezz’ora ha rinunciato anche a Morrone, infortunatosi alla gamba destra e per lui si prevedono cinque giorni di riposo. È una Lazio che vale soprattutto per il suo nuovo modulo di gioco a «tourbillon» che chiama in causa, nelle azioni corali, sia i difensori che gli attaccanti. Infatti il secondo gol, quello che ha messo in ginocchio l’Alessandria, è stato realizzato da Soldo il battitore libero. L’ex interista usciva da una mischia con la palla al piede, avanzava in dribbling, appoggiava su Governato ed appena questi gli ritornava la palla staffilava dal limite infilando l’angolino basso della porta di Moriggi. Un’autentica sortita a sorpresa concepita dagli schemi di Lorenzo. Bellissimo il primo gol realizzato da Mazzola (II): su calcio d’angolo Fortunato colpiva corto a Governato, che crossava a mezz’altezza, Mazzolino si gettava sulla palla in tuffo di testa con perfetta scelta di tempo e spediva la palla in rete. Applausi scroscianti per Mazzolino che stasera s’è rivelato veramente all’altezza delle sue migliori prestazioni, ha comandato il gioco sia in ripiegamento che in sfondamento inserendosi sempre nella manovra con bravura e decisione. Il centro campo ha funzionato egregiamente e non solo per le impennate di Mazzola (II), ma per gli interventi calmi e possenti di Governato che ha subito trovato ritmo e posizione, per il massacrante lavoro di spola a cui s’è sottoposto Cucchi, per le rifiniture intelligenti di Marchesi. In grande evidenza anche Di Giovanni che ha fraseggiato ottimamente sfiorando ripetutamente la rete. Fortunato praticamente, dopo l’uscita di Morrone, è diventato l’unico uomo di punta e non ha mai sofferto di isolamento, ma è stato sempre ben coperto dai compagni che gli hanno servito ottimi palloni. Fortunato si è impegnato con decisione, ha sbagliato qualche pallone, ma più volte ha gettato lo scompiglio in area avversaria. Nelle retrovie è emerso Soldo che ha dimostrato una sicurezza ed un tempismo eccezionali, riparando anche a qualche indecisione di Fontana, che nei primi minuti ha stentato a trovare la posizione. L’abruzzese ha dovuto vedersela con il potentissimo Tomy e quando gli ha preso le misure è riuscito ad annullarlo completamente; Facco e Zanetti hanno effettuato un ottimo lavoro di fluidificazione, anche se quest’ultimo ha lasciato a desiderare nella precisione di tiro. Fioravanti, che nel primo tempo è stato seriamente impegnato, ha effettuato belle parate, deviando in angolo con un tuffo magistrale un tiro scagliato da pochi metri dall’ala sinistra Corbellini. Quindi note positive sia riguardo le singole prestazioni che il gioco collettivo messo in mostra dalla squadra, nonostante si sia battuta su un terreno piuttosto viscido per la pioggia che è caduta per tutta la partita. E dire che gli avversari erano robusti, quattro giorni prima erano riusciti a mettere in soggezione perfino il Milan, i grigi disponevano di un centrocampo piuttosto manovriero e di una difesa validissima orchestrata da quella vecchia volpe che risponde al nome di Francisco Lojacono ed in attacco ha uomini pericolosi come Tomy e Corbellini ed il guizzante Mari. Per Lojacono e Petruzzi, che guidano la squadra grigia, si tratta soltanto di serrare i ranghi e di dare maggior coesione ai reparti. Al termine il pubblico alessandrino ha lanciato fischi di disapprovazione soprattutto per gli attaccanti, senza tener conto però che questi hanno incontrato una difesa delle più valide del campionato di serie B. Dunque una bella Lazio che ha soddisfatto Lorenzo. Quest’ultimo si è rammaricato soprattutto per non aver potuto schierare i militari che non erano riusciti ad ottenere il permesso dalle autorità competenti. Don Juan avrebbe invece potuto provare Tallero, che appartiene ad una squadra dilettantistica, ma ha soprasseduto dopo un colloquio con il ragazzo che ha dichiarato di essere scarsamente allenato e lo ha convocato per sabato a Ladispoli. Per la cronaca all’inizio, nel primo assalto della Lazio, Di Giovanni veniva atterrato in area alessandrina, ma l’arbitro lasciava correre; l’ex Mari effettuava invece il primo tiro in porta per l’Alessandria, ma Fioravanti era bravo ad alzare in angolo; Soldo lanciava Mazzola (II), passaggio per Fortunato, il cui tiro veniva bloccato da Moriggi; un minuto dopo un colpo di testa di Fortunato su cross di Facco faceva la barba al palo; il grassottello Lojacono agiva da battitore libero nell’Alessandria ed era lui a dirigere le operazioni dei grigi, nell’altro settore emergeva Soldo e Fontana curava la marcatura del forte Tomy. Il gioco non era molto veloce, soprattutto a causa del terreno scivoloso comunque al 26’ Mari sfuggiva a Facco e falliva per un soffio la conclusione; al 28’ l’infortunio di Morrone, colpito da Colombo, al suo posto subentrava Marchesi; al 32’ grossa occasione per Di Giovanni, imbeccato da Fortunato, ma il tiro del napoletano era debole e Moriggi riusciva a deviarlo; il gol nasceva da un calcio d’angolo battuto da Fortunato, palla al «professore» che centrava su Mazzola (II) che con perfetta scelta di tempo siglava lo 0-1; vivace reazione dell’Alessandria, che nel giro di pochi minuti otteneva tre calci d’angolo; al 39’ Fortunato, lanciato da Di Giovanni, era sbilanciato e non riusciva a sfruttare l’occasione; il gioco s’infiammava e l’Alessandria spingeva per ottenere il pareggio, ma i difensori laziali vigilavano attentamente ed impostavano ottimi rilanci per Mazzola (II) e Di Giovanni. Nella ripresa le squadre tornavano in campo con le stesse formazioni; la Lazio raddoppiava addirittura ad opera del suo «libero», Soldo che impostava l’azione a tre-quarti campo, scambiava con Governato e dal limite stangava nell’angolino basso di sinistra; al 65’ Moriggi usciva alla disperata su Facco ed un minuto dopo era chiamato a sventare in angolo un bolide di Fortunato, successivamente Di Giovanni veniva falciato in area, ma l’arbitro sorvolava. A questo punto l’Alessandria sostituiva Lojacono e Mari con Imperiale e Vattini ed otteneva una vivace reazione; Fioravanti doveva intervenire su tiri cross di Berta e Boccasso, ma i biancazzurri mantenevano saldamente l’iniziativa del gioco, soprattutto a centro campo dove giganteggiava Governato; al 35’ un’azione manovrata in velocità da Cucchi-Di Giovanni-Mazzola (II) concluso a fil di palo da quest’ultimo, strappava gli appalusi e li prendeva meritatamente all'85’ anche Fioravanti che si distendeva in tuffo per deviare un tiro di Corbellini da distanza ravvicinata".

Nota: Di Giovanni verrà anche a Ladispoli, ma poi del suo acquisto non se ne farà nulla per le eccessive pretese dell’Alessandria, proprietaria del suo cartellino.